P.A. DELRIO, RAGIONEVOLE SVECCHIARE, RIFORMA PROSSIMO STEP - D'ALIA, STOP POLEMICHE STUCCHEVOLI APPLICARE NORME - DAMIANO, NO A PRIVILEGI ANACRONISTICI PER IMPIEGATI

lunedì 31 marzo 2014

P.a.: Delrio, ragionevole svecchiare, riforma prossimo step

      (ANSA) - ROMA, 30 MAR - "Credo sia ragionevole svecchiare

un po' la nostra P.A." Lo afferma il sottosegretario alla

presidenza del Consiglio Graziano Delrio a 'Che tempo che fa',

soffermandosi sul recente botta e risposta tra i ministri Madia

e Giannini in merito ai prepensionamenti nelle P.a. "La riforma

delle P.a. e' il prossimo step, dovrete attendere poco per sapere

come andra' a finire questo presunto duello, che duello non e'",

aggiunge Delrio. (ANSA).

 

P.A: D'Alia, stop polemiche stucchevoli applicare norme

Con Dl 2013 possibili riduzioni dirigenti 30% in 3 anni

   (ANSA) - ROMA, 30 MAR - "Sul ricambio generazionale nelle

pubbliche amministrazioni vanno evitate discussioni stucchevoli:

gli strumenti per farlo sono gia' a disposizione, bisogna

applicarli". Lo afferma il presidente dell'Udc ed ex ministro

per la P.A. Gianpiero D'Alia, a margine del comitato dell'Udc

siciliano in corso a Catania.

  "Nel nostro decreto 101 del 2013 - spiega l'ex ministro -

abbiamo affrontato con determinazione la questione di una cura

dimagrante della macchina pubblica e dell'ingresso dei giovani

nella Pa. Sono previsti sistemi di prepensionamento negli enti

locali in difficolta' senza sostituzione nel posto lasciato

libero, cosi' come le norme sull'immissione in servizio dei

giovani vincitori di concorso e le procedure concorsuali

riservate ai precari permettono gia', nonostante i pesanti limiti

imposti nel turnover, una prima operazione di reale inversione

di rotta senza modifiche al quadro di finanza pubblica".

   "Un obiettivo possibile - aggiunge D'Alia - e' la riduzione

del 30% dei dirigenti nel triennio, per mettere in moto quel

meccanismo del decreto '101' che introduce il 'concorso unico' e

reclutare cosi' quei quadri intermedi dotati di alta

specializzazione e alfabetizzazione digitale che mancano alla

nostra Pa. Il decreto ha anche avviato il primo censimento del

costo del personale delle societa' partecipate, che basterebbe

rendere operativo per individuare sprechi e strutture

elefantiache da tagliare".

  "Qui non si tratta di mettere le generazioni l'una contro

l'altra - conclude D'Alia - ma di andare verso una P.A.

rinnovata ed efficiente che sia in grado di rispondere alle

esigenze dei cittadini. Si discuta degli strumenti, non

chiudendo nel cassetto quelli che ci sono gia' e lasciando da

parte polemiche che hanno il solo effetto di generalizzare e

svilire le professionalita' esistenti". (ANSA).

 

 

==P.A.: Damiano, no a privilegi anacronistici per impiegati

'Staffetta generazionale non puo' valere solo per il pubblico'

   (ANSA) - ROMA, 30 MAR - ''Credo che i ministri del governo

Renzi dovrebbero sapere che almeno dal 1995 con la riforma Dini

il tema della previdenza si gestisce in modo unitario tra

dipendenti pubblici e privati. Riproporre adesso una differente

modalita' e' anacronistico, controproducente e socialmente

iniquo''. Per il presidente della commissione Lavoro della

Camera Cesare Damiano, intervistato dal Messaggero,

''l'argomento della staffetta generazionale non puo' valere solo

per il settore pubblico''.

   ''Quello che mi stupisce e' che non si percepisce il fatto che

sta per esplodere una questione previdenziale'', dice Damiano.

'' difficile reggere una situazione nella quale non si da'

soluzione al tema dei cosiddetti esodati che sta diventando

esplosivo, al tema quota 96, vale a dire degli insegnanti

costretti a rimanere a lavoro per un errore della riforma

Fornero e al tema delle cosiddette ricongiunzioni, errore

commesso dal governo Berlusconi che costringe i lavoratori che

ricongiungono i contributi passando dall'Inpdap all'Inps a

sborsare cifre che vanno fino a 200 mila euro pro capite''.

   ''Mancano le coperture per quota 96, per le ricongiunzioni e

per gli esodati. Ma io sono stanco di subordinare al tema delle

coperture e del risanamento del debito la questione sociale'',

sottolinea Damiano. ''Se, come giustamente dice Renzi, dobbiamo

dare una svolta in Europa anche innalzando la percentuale del

deficit, si ricavi in questa manovra una quota di risorse per

affrontare finalmente il problema delle pensioni''. (ANSA).


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