MADIA,SINDACATI AIUTINO RIFORMA PA,MA CAMUSSO FRENA - DIFESA: PINOTTI, LIBRO BIANCO APERTO AD OPINIONE PUBBLICA - CERTIFICATO ANTIPEDOFILIA, DUBBI PER BABY SITTER E COLF. MIUR PREPARA CIRCOLARE PER SCUOLE. ANCHE LA CEI E' PERPLESSA

sabato 05 aprile 2014

MADIA,SINDACATI AIUTINO RIFORMA PA,MA CAMUSSO FRENA

LEADER CGIL BOCCIA PREPENSIONAMENTI; OK TAGLI PERMESSI DIRIGENTI

   (ANSA) - ROMA, 4 APR - Passi in avanti per il taglio dei

permessi sindacali dei dirigenti pubblici: il Cdm ha dato via

libera al ministro Maria Anna Madia per sottoscrivere la nuova

ipotesi di contratto quadro che tocca uno dei tasselli della

complessa macchina burocratica, il tetto dei distacchi

sindacali. E subito si sollevano le proteste delle federazioni

di rappresentanza, Confedir in testa.

   Ma diretto proprio ai sindacati e' l'appello lanciato del

ministro della Semplificazione e Pubblica amministrazione: "La

nostra priorita' e' riorganizzare la macchina dello Stato con

interventi selettivi, che la rendano piu' efficiente'' ha detto

Madia ''sicura che i sindacati vorranno aiutarci in questa sfida

per rilanciare e rinnovare la pubblica amministrazione". Il

dialogo pero' si preannuncia difficile: il leader della Cgil

Susanna Camusso ha osservato che "quando il governo dice che si

puo' pensare a prepensionamenti nella pubblica amministrazione si

esercita una nuova drammatica rottura nel mondo del lavoro", fra

pubblico e privato. Piu' possibilista la Cisl: "Se il Governo

aprira' un vero confronto con il sindacato sulla riforma della

pubblica amministrazione e sul turn-over, la Cisl e' disponibile

a collaborare'' ha detto il segretario Raffaele Bonanni che

richiama il tema del rinnovo contratto di lavoro fermo ''da

troppi anni''. ''Ma prima di parlare di prepensionamenti -

avverte - occorre che il Governo abbia un piano e linee guida

chiare, settore per settore''.

   Intanto lo scontro sul taglio dei permessi sindacali ai

dirigenti rischia di trasferirsi nelle aule giudiziarie. La

Confedir che non ha sottoscritto l'ipotesi di contratto firmata

invece dall'Aran e dalle altre organizzazioni sindacali il 30

luglio scorso, ha impugnato l'accordo di fronte al Tar. Accordo

che rimodula i criteri di rappresentanza sindacale e di fatto

permettera' una riduzione dei permessi sindacali di quadri e

dirigenti, parametrandoli al numero agli organici attuali, piu'

esigui rispetto al passato.

   ''Il contratto nazionale quadro deve passare all'esame della

Corte di Conti'' dice all'ANSA il segretario generale Stefano

Biasoli, contrario all'introduzioni dei nuovi criteri che, a suo

parere, comporteranno un ''taglio teorico del 10% dei

distacchi'' ma soprattutto ''rendono impossibile per alcuni

comparti, ad esempio la scuola, espletare la rappresentanza

sindacale. Ci stupisce poi - prosegue - che il governo si

preoccupi di questi aspetti invece di occuparsi di trovare i

denari per il rinnovo del nostro contratto di lavoro fermo al

2009''.(ANSA).

 

DIFESA: PINOTTI, LIBRO BIANCO APERTO AD OPINIONE PUBBLICA

CREARE LEGAME SEMPRE PIU' FORTE TRA ITALIANI E FORZE ARMATE

   (ANSA) - ROMA, 4 APR - "Il ministero della Difesa sta

lavorando alla stesura del Libro Bianco che sia il piu' aperto

possibile all'opinione pubblica affinche' l'impegno da voi preso

nei confronti dello Stato sia pari a quello che lo Stato prende

nei vostri confronti.  necessario capire il vostro ruolo per

sostenere le forze armate e creare un legame sempre piu' forte

tra gli italiani e la Difesa". Lo ha detto il ministro della

Difesa, Roberta Pinotti, nel suo intervento alla cerimonia di

giuramento degli Allievi del 195/o Corso 'Impeto' dell'Accademia

Militare di Modena.

   " stato detto molto - ha proseguito il ministro - su come lo

strumento militare debba rispondere alle nuove minacce

mantenendo efficacia ed efficienza. Ma e' indubbio che prima dei

compiti che devono svolgere le forze armate, esiste un primo

imprescindibile pilastro fatto dalle persone. Non si tratta di

'fattore umano', ma di uomini e donne che hanno deciso di

impegnarsi verso le istituzioni con il loro giuramento di

fedelta'".

   "Sono felice - ha detto ancora Pinotti - che in questo corso

ci siano anche giovani stranieri provenienti dall'Afghanistan,

dalla Libia, dalla Giordania, dall'Albania e dall'Armenia, Paesi

con i quali l'Italia e' in costante contatto". Rivolgendosi agli

Allievi, ha poi aggiunto: "voi sarete uomini e donne

consapevolmente partecipi di questa visione internazionale che

oggi permea il mondo della Difesa, in un quadro di saldo e

condiviso raccordo con le Alleanze, ma anche testimoni di quella

volonta' di pace e giustizia che i nostri Padri hanno espresso

nella Costituzione".

   Presenti alla cerimonia anche il capo di Stato Maggiore della

Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il capo di Stato

Maggiore dell'Esercito, generale Claudio Graziano ed il

comandante dell'Arma dei Carabinieri, generale Leonardo

Gallitelli. (ANSA).

 

DIFESA: PINOTTI, LIBRO BIANCO APERTO AD OPINIONE PUBBLICA (2)

   (ANSA) - ROMA, 4 APR - Il generale Graziano ha esortato gli

Allievi a improntare il proprio "stile di vita alla sobrieta',

concretezza, onesta' intellettuale e professionale, rispetto

delle Istituzioni e coraggio, giustamente considerato la prima

delle qualita' umane e certamente la fondamentale per un

Comandante, perche' e' quella che garantisce tutte le altre. Le

stesse doti - ha aggiunto - vi dovranno accompagnare anche

nell'impegnativo servizio all'estero, un ambito in cui

l'Esercito ha garantito lo sforzo principale in termini di

risorse umane e materiali, con il 75% del totale delle Forze

impiegate nelle varie missioni durante le quali ha versato un

elevatissimo tributo di sangue".

   "Il coraggio - ha detto ancora il capo di Stato Maggiore - e'

necessario tanto nelle operazioni fuori dai confini quanto nel

quotidiano operare nel territorio nazionale a servizio della

collettivita', quanto ancora nell'addestramento che pure presenta

rischi correlati alla vita e all'unicita' della condizione

militare".Il generale ha infine indicato agli Allievi "il

momento di profonda trasformazione della forza armata

nell'intento costante di fronteggiare in modo efficace le nuove

esigenze operative con l'ambizioso, quanto indispensabile,

obiettivo di ridurre le dimensioni quantitative dello strumento

terrestre non inficiandone, nel contempo, l'efficienza operativa

e mantenendo inalterati gli standard qualitativi". (ANSA).

 

 

CERTIFICATO ANTIPEDOFILIA, DUBBI PER BABY SITTER E COLF

MIUR PREPARA CIRCOLARE PER SCUOLE. ANCHE LA CEI E' PERPLESSA

   (ANSA) - ROMA, 4 APR - Certificato antipedofilia obbligatorio

da lunedi', 7 aprile, per chi lavora a contatto con i minori. Una

norma che ha provocato subbuglio in vari ambienti.

   Se sono rientrati i timori espressi nei giorni scorsi dal

mondo del volontariato - una circolare del ministero della

Giustizia ha gia' chiarito che l'obbligo del certificato del

casellario giudiziale non riguarda i volontari - e tirano un

sospiro di sollievo le societa' sportive (sono escluse le forme

di collaborazione endoassociativa) - restano dubbi

sull'applicazione delle nuove regole ad altre categorie, come,

ad esempio, baby sitter, colf, docenti, bidelli.

   Persino la Cei solleva perplessita' chiedendo maggiore

chiarezza mentre l'osservatorio giuridico dei vescovi da' le

prime indicazioni: i catechisti sarebbero esclusi dalla nuova

disposizione sul certificato del casellario giudiziario.

   La norma in questione, contenuta nel Decreto legislativo 39

del 4 marzo 2014 attuativo di una Direttiva Comunitaria relativa

alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori

e la pornografia minorile, prevede che qualunque datore di

lavoro che impiega una persona per lo svolgimento di attivita'

professionali o volontarie che comportino contatti diretti e

regolari con minori deve richiedere al lavoratore il certificato

penale del casellario giudiziale. Lo scopo e' quello di

verificare l'esistenza di condanne per una serie di reati -

pornografia, prostituzione, adescamento e violenza - ai danni di

minori. Se il datore di lavoro non richiede il certificato e'

soggetto a una sanzione che va dai 10.000 ai 15.000 euro.

   Tra i primi a chiedere lumi l'Assindatcolf, l' associazione

Sindacale dei datori di lavoro dei collaboratori familiari che

rivolge un appello al governo affinche' sia rinviata l'entrata in

vigore della norma che "rende di fatto impossibile, alle

famiglie con figli minori, di disporre liberamente l'assunzione

di un collaboratore familiare generando, in tal modo, un grave

disagio per le stesse". Secondo l'associazione, che pure

condivide le finalita' e le buone intenzioni contenute

nell'iniziativa legislativa, l'introduzione dell'obbligo per il

datore di lavoro di richiedere il certificato penale del futuro

dipendente, portera' sia alla paralisi delle assunzioni sia a

favorire le assunzioni in nero.

   Allarme anche tra i dirigenti scolastici."Riceviamo da

stamani - spiega il segretario generale della Uil scuola,

Massimo Di Menna - molte telefonate dalle scuole perche' c'e'

preoccupazione che in assenza di un tempestivo chiarimento da

parte del ministero ci possano essere dirigenti scolastici che

richiedano a tappeto certificati antipedofilia a tutto il

personale, insegnanti e bidelli. E' ovvio che la materia deve

vedere per la scuola una sua specifica regolamentazione

altrimenti si rischia di creare tensioni tra il personale".

Posizione condivisa anche da altri sindacati del settore.

   Che ci sia bisogno di mettere qualche paletto e' chiaro anche

a viale Trastevere. I tecnici del ministero dell'Istruzione

stanno lavorando a una circolare che spieghi in modo chiaro ai

dirigenti come muoversi: un adempimento complesso considerando

che a scuola transitano tante persone, dai prof ai bidelli, agli

addetti alle pulizie. (ANSA).


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