MADIA,SINDACATI AIUTINO RIFORMA PA,MA CAMUSSO FRENA - DIFESA: PINOTTI, LIBRO BIANCO APERTO AD OPINIONE PUBBLICA - CERTIFICATO ANTIPEDOFILIA, DUBBI PER BABY SITTER E COLF. MIUR PREPARA CIRCOLARE PER SCUOLE. ANCHE LA CEI E' PERPLESSA
MADIA,SINDACATI AIUTINO RIFORMA PA,MA CAMUSSO FRENA
LEADER CGIL BOCCIA PREPENSIONAMENTI; OK TAGLI PERMESSI DIRIGENTI
  (ANSA) - ROMA, 4 APR - Passi in avanti per il taglio dei
permessi sindacali dei dirigenti pubblici: il Cdm ha dato via
libera al ministro Maria Anna Madia per sottoscrivere la nuova
ipotesi di contratto quadro che tocca uno dei tasselli della
complessa macchina burocratica, il tetto dei distacchi
sindacali. E subito si sollevano le proteste delle federazioni
di rappresentanza, Confedir in testa.
  Ma diretto proprio ai sindacati e' l'appello lanciato del
ministro della Semplificazione e Pubblica amministrazione: "La
nostra priorita' e' riorganizzare la macchina dello Stato con
interventi selettivi, che la rendano piu' efficiente'' ha detto
Madia ''sicura che i sindacati vorranno aiutarci in questa sfida
per rilanciare e rinnovare la pubblica amministrazione". Il
dialogo pero' si preannuncia difficile: il leader della Cgil
Susanna Camusso ha osservato che "quando il governo dice che si
puo' pensare a prepensionamenti nella pubblica amministrazione si
esercita una nuova drammatica rottura nel mondo del lavoro", fra
pubblico e privato. Piu' possibilista la Cisl: "Se il Governo
aprira' un vero confronto con il sindacato sulla riforma della
pubblica amministrazione e sul turn-over, la Cisl e' disponibile
a collaborare'' ha detto il segretario Raffaele Bonanni che
richiama il tema del rinnovo contratto di lavoro fermo ''da
troppi anni''. ''Ma prima di parlare di prepensionamenti -
avverte - occorre che il Governo abbia un piano e linee guida
chiare, settore per settore''.
  Intanto lo scontro sul taglio dei permessi sindacali ai
dirigenti rischia di trasferirsi nelle aule giudiziarie. La
Confedir che non ha sottoscritto l'ipotesi di contratto firmata
invece dall'Aran e dalle altre organizzazioni sindacali il 30
luglio scorso, ha impugnato l'accordo di fronte al Tar. Accordo
che rimodula i criteri di rappresentanza sindacale e di fatto
permettera' una riduzione dei permessi sindacali di quadri e
dirigenti, parametrandoli al numero agli organici attuali, piu'
esigui rispetto al passato.
  ''Il contratto nazionale quadro deve passare all'esame della
Corte di Conti'' dice all'ANSA il segretario generale Stefano
Biasoli, contrario all'introduzioni dei nuovi criteri che, a suo
parere, comporteranno un ''taglio teorico del 10% dei
distacchi'' ma soprattutto ''rendono impossibile per alcuni
comparti, ad esempio la scuola, espletare la rappresentanza
sindacale. Ci stupisce poi - prosegue - che il governo si
preoccupi di questi aspetti invece di occuparsi di trovare i
denari per il rinnovo del nostro contratto di lavoro fermo al
2009''.(ANSA).
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DIFESA: PINOTTI, LIBRO BIANCO APERTO AD OPINIONE PUBBLICA
CREARE LEGAME SEMPRE PIU' FORTE TRA ITALIANI E FORZE ARMATE
  (ANSA) - ROMA, 4 APR - "Il ministero della Difesa sta
lavorando alla stesura del Libro Bianco che sia il piu' aperto
possibile all'opinione pubblica affinche' l'impegno da voi preso
nei confronti dello Stato sia pari a quello che lo Stato prende
nei vostri confronti. necessario capire il vostro ruolo per
sostenere le forze armate e creare un legame sempre piu' forte
tra gli italiani e la Difesa". Lo ha detto il ministro della
Difesa, Roberta Pinotti, nel suo intervento alla cerimonia di
giuramento degli Allievi del 195/o Corso 'Impeto' dell'Accademia
Militare di Modena.
  " stato detto molto - ha proseguito il ministro - su come lo
strumento militare debba rispondere alle nuove minacce
mantenendo efficacia ed efficienza. Ma e' indubbio che prima dei
compiti che devono svolgere le forze armate, esiste un primo
imprescindibile pilastro fatto dalle persone. Non si tratta di
'fattore umano', ma di uomini e donne che hanno deciso di
impegnarsi verso le istituzioni con il loro giuramento di
fedelta'".
  "Sono felice - ha detto ancora Pinotti - che in questo corso
ci siano anche giovani stranieri provenienti dall'Afghanistan,
dalla Libia, dalla Giordania, dall'Albania e dall'Armenia, Paesi
con i quali l'Italia e' in costante contatto". Rivolgendosi agli
Allievi, ha poi aggiunto: "voi sarete uomini e donne
consapevolmente partecipi di questa visione internazionale che
oggi permea il mondo della Difesa, in un quadro di saldo e
condiviso raccordo con le Alleanze, ma anche testimoni di quella
volonta' di pace e giustizia che i nostri Padri hanno espresso
nella Costituzione".
  Presenti alla cerimonia anche il capo di Stato Maggiore della
Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il capo di Stato
Maggiore dell'Esercito, generale Claudio Graziano ed il
comandante dell'Arma dei Carabinieri, generale Leonardo
Gallitelli. (ANSA).
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DIFESA: PINOTTI, LIBRO BIANCO APERTO AD OPINIONE PUBBLICA (2)
  (ANSA) - ROMA, 4 APR - Il generale Graziano ha esortato gli
Allievi a improntare il proprio "stile di vita alla sobrieta',
concretezza, onesta' intellettuale e professionale, rispetto
delle Istituzioni e coraggio, giustamente considerato la prima
delle qualita' umane e certamente la fondamentale per un
Comandante, perche' e' quella che garantisce tutte le altre. Le
stesse doti - ha aggiunto - vi dovranno accompagnare anche
nell'impegnativo servizio all'estero, un ambito in cui
l'Esercito ha garantito lo sforzo principale in termini di
risorse umane e materiali, con il 75% del totale delle Forze
impiegate nelle varie missioni durante le quali ha versato un
elevatissimo tributo di sangue".
  "Il coraggio - ha detto ancora il capo di Stato Maggiore - e'
necessario tanto nelle operazioni fuori dai confini quanto nel
quotidiano operare nel territorio nazionale a servizio della
collettivita', quanto ancora nell'addestramento che pure presenta
rischi correlati alla vita e all'unicita' della condizione
militare".Il generale ha infine indicato agli Allievi "il
momento di profonda trasformazione della forza armata
nell'intento costante di fronteggiare in modo efficace le nuove
esigenze operative con l'ambizioso, quanto indispensabile,
obiettivo di ridurre le dimensioni quantitative dello strumento
terrestre non inficiandone, nel contempo, l'efficienza operativa
e mantenendo inalterati gli standard qualitativi". (ANSA).
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CERTIFICATO ANTIPEDOFILIA, DUBBI PER BABY SITTER E COLF
MIUR PREPARA CIRCOLARE PER SCUOLE. ANCHE LA CEI E' PERPLESSA
  (ANSA) - ROMA, 4 APR - Certificato antipedofilia obbligatorio
da lunedi', 7 aprile, per chi lavora a contatto con i minori. Una
norma che ha provocato subbuglio in vari ambienti.
  Se sono rientrati i timori espressi nei giorni scorsi dal
mondo del volontariato - una circolare del ministero della
Giustizia ha gia' chiarito che l'obbligo del certificato del
casellario giudiziale non riguarda i volontari - e tirano un
sospiro di sollievo le societa' sportive (sono escluse le forme
di collaborazione endoassociativa) - restano dubbi
sull'applicazione delle nuove regole ad altre categorie, come,
ad esempio, baby sitter, colf, docenti, bidelli.
  Persino la Cei solleva perplessita' chiedendo maggiore
chiarezza mentre l'osservatorio giuridico dei vescovi da' le
prime indicazioni: i catechisti sarebbero esclusi dalla nuova
disposizione sul certificato del casellario giudiziario.
  La norma in questione, contenuta nel Decreto legislativo 39
del 4 marzo 2014 attuativo di una Direttiva Comunitaria relativa
alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori
e la pornografia minorile, prevede che qualunque datore di
lavoro che impiega una persona per lo svolgimento di attivita'
professionali o volontarie che comportino contatti diretti e
regolari con minori deve richiedere al lavoratore il certificato
penale del casellario giudiziale. Lo scopo e' quello di
verificare l'esistenza di condanne per una serie di reati -
pornografia, prostituzione, adescamento e violenza - ai danni di
minori. Se il datore di lavoro non richiede il certificato e'
soggetto a una sanzione che va dai 10.000 ai 15.000 euro.
  Tra i primi a chiedere lumi l'Assindatcolf, l' associazione
Sindacale dei datori di lavoro dei collaboratori familiari che
rivolge un appello al governo affinche' sia rinviata l'entrata in
vigore della norma che "rende di fatto impossibile, alle
famiglie con figli minori, di disporre liberamente l'assunzione
di un collaboratore familiare generando, in tal modo, un grave
disagio per le stesse". Secondo l'associazione, che pure
condivide le finalita' e le buone intenzioni contenute
nell'iniziativa legislativa, l'introduzione dell'obbligo per il
datore di lavoro di richiedere il certificato penale del futuro
dipendente, portera' sia alla paralisi delle assunzioni sia a
favorire le assunzioni in nero.
  Allarme anche tra i dirigenti scolastici."Riceviamo da
stamani - spiega il segretario generale della Uil scuola,
Massimo Di Menna - molte telefonate dalle scuole perche' c'e'
preoccupazione che in assenza di un tempestivo chiarimento da
parte del ministero ci possano essere dirigenti scolastici che
richiedano a tappeto certificati antipedofilia a tutto il
personale, insegnanti e bidelli. E' ovvio che la materia deve
vedere per la scuola una sua specifica regolamentazione
altrimenti si rischia di creare tensioni tra il personale".
Posizione condivisa anche da altri sindacati del settore.
  Che ci sia bisogno di mettere qualche paletto e' chiaro anche
a viale Trastevere. I tecnici del ministero dell'Istruzione
stanno lavorando a una circolare che spieghi in modo chiaro ai
dirigenti come muoversi: un adempimento complesso considerando
che a scuola transitano tante persone, dai prof ai bidelli, agli
addetti alle pulizie. (ANSA).