VERSO LA SUPERAGENZIA FISCALE (Il Messaggero)
Il Messaggero - 04 Aprile 2014
VERSO LA SUPERAGENZIA FISCALE
Ipotesi fusione con Equitalia
di Luca Cifoni
Anche la macchina del fisco sarà interessata dalla spending review. Il lavoro di riorganizzazione delle amministrazioni potrebbe anche portare ad una novità per certi aspetti clamorosa, ossia l’assobimento di Equitalia all’interno dell’Agenzia delle Entrate. Intanto è partito il pressing del governo sugli organi costituzionali, a partire da Camera e Senato, con l’obiettivo di coinvolgerli nei risparmi, che però nel loro caso non possono essere disposti per legge proprio per l’autonomia di bilancio riconosciuta dalla Carta costituzionale.
L’ASSETTO ATTUALE
Il capitolo Agenzie fiscali è solo uno degli ambiti potenzialmente interessati dall’operazione di efficientamento delle strutture pubbliche; ma è certo tra i più delicati, dato il ruolo che svolgono questi uffici. L’attuale assetto deriva dalla scelta fatta all’inizio del decennio scorso di separare le agenzie dall’allora ministero delle Finanze, in modo da dotarle di maggiore autonomia operativa, anche nella gestione del personale.
Già con i provvedimenti di revisione della spesa del governo Monti è stata avviata e poi completata la fusione nell’Agenzia delle Entrate di quella Territorio, cioè delle competenze sul catasto. Ora si valuta di procedere nella stessa direzione anche per le altre Agenzie, ossia Demanio e Dogane: quest’ultima ha già assorbito al suo interno la vecchia amministrazione dei Monopoli. Nascerebbe quindi una super-agenzia fiscali con competenze molto allargate.
I possibili vantaggi in termini di riduzione dei costi sono abbastanza evidenti, dalle sedi fino alla gestione dei servizi. Una possibile difficoltà è invece data dai diversi inquadramenti retributivi del personale, a meno che anche questa non sia vista come un’ulteriore opportunità di risparmio. Certamente poi il capo della mega-struttura concentrerebbe in sé poteri ad amplissimo raggio.
LE SINERGIE
Ma accanto a questo progetto ne viene preso in considerazione anche un altro, eventualmente alternativo: l’assorbimento di Equitalia all’interno dell’Agenzia delle Entrate. La società di riscossione ovviamente non sarebbe cancellata ma potrebbe sparire in quanto società autonoma. In questo caso le sinergie sarebbero in primo luogo organizzative, visto che l’assetto attuale, con la fase dell’accertamento ben separata da quella della riscossione, è abbastanza inedito nel panorama internazionale. Del resto Equitalia svolge buona parte del proprio lavoro proprio per l’Agenzia mentre a fine anno dovrebbe cessare definitivamente l’affidamento automatico alla società della riscossione a livello locale.
L’azione di revisione della spesa si dovrà comunque dispiegarsi a 360 gradi. La presidenza del Consiglio è determinata a superare tutte le possibili resistenze: in questa direzione vanno anche gli incontri avuti dal sottosegretario Graziano Del Rio con i rappresentanti di Camera e Senato e che proseguiranno con Quirinale e Corte costituzionale: questi organismi hanno già attuato misure di risparmio ma nel clima di sforzo collettivo dovranno ora rafforzarle.
Intanto è ormai alla fase finale il lavoro di preparazione del documento di economia e finanza che il governo approverà martedì. Fissata la stima di crescita del Pil per quest’anno allo 0,8 per cento, si limano le ultime cifre del quadro di finanza pubblica. Il viceministro alle Infrastrutture Ricardo Nencini ha annunciato l’orientamento di destinare ogni anno una quota fissa di risorse, lo 0,3 per cento del Pil (circa 5 miliardi) al finanziamento delle grandi opere infrastrutturali.