RENZI,NO MANOVRA CORRETTIVA;UE,DEF OK MA RIDURRE DEBITO - GRILLO, RENZI RACCONTA BALLA 80 EURO MA NE TOGLIE 65 - TANGENTI PER CANCELLARE DEBITI CON EQUITALIA, 8 ARRESTI - IMMIGRAZIONE: SILP-CGIL, EMERGENZA NON RICADA SU POLIZIOTTI
RENZI,NO MANOVRA CORRETTIVA;UE,DEF OK MA RIDURRE DEBITO
PREMIER,CHI PAGATO RISCUOTE;RABBIA BANCHE;SI LAVORA A INCAPIENTI
(ANSA) - ROMA, 9 APR - Nessuna manovra correttiva. Anzi, le
stime del Def sono state fin troppo rigorose e prudenti e nel
corso dell'anno con ogni probabilita' ci saranno sorprese
positive per l'economia italiana con impatto dunque anche sulla
finanza pubblica. Matteo Renzi difende senza remore il lavoro
fatto con il Documento di economia e finanza e ribadisce anche
il suo impegno primario: fare le riforme, economiche e
politiche, snellire la burocrazia, ritrovare un equilibrio
sociale.
Dalla sua parte Renzi puo' contare sulla promozione dell'Ue e
dell'Fmi. Pur ricordando all'Italia che "deve raggiungere il
pareggio per ridurre il debito ed essere in linea con le
regole", Bruxelles "accoglie con favore" le misure per i
lavoratori annunciate da Roma e promuove "l'impegno a finanziare
la riduzione delle tasse per i lavoratori con salario basso
interamente con tagli alla spesa". Mentre il Fondo spiega: il
piano Renzi si muove nella direzione da noi indicata.
"Inizia a pagare chi non ha mai pagato", ripete il premier
come un mantra in ogni occasione pubblica e lo scrive anche, di
buon mattino, come sua usanza, su Twitter, ancora carico dopo la
conferenza stampa di ieri sera a Palazzo Chigi. "Mi ha colpito
l'atteggiamento delle persone che ci dicono non tornate
indietro, non mollate: e' la linea del Def, chi non ha mai pagato
deve pagare un po' e chi ha sempre pagato e' giusto che inizi a
riscuotere", ha scandito Renzi da Vinitaly. Chi non ha mai
pagato sono soprattutto, secondo il presidente del Consiglio, i
manager pubblici, i dirigenti, i "mandarini intoccabili". I
primi che saranno colpiti dallo 'Sforbicia-Italia', a tutto
vantaggio di quella classe media che con la crisi economica e'
pericolosamente scivolata verso il gradino piu' basso della scala
sociale.
Per assicurare a loro gli 80 euro in busta paga che
arriveranno con il decreto della prossima settimana, il governo
bussera' alla porta anche delle banche. E questa in realta' non
sara' la prima volta visto che dal settore finanziario si e' gia'
attinto per trovare coperture a misure varate dal governo Letta.
Da qui la levata di scudi dell'Abi e dell'Ania (anche le
assicurazioni sono tra i "quotisti" di Bankitalia che vedranno
dunque tassate ad oltre il 20% le plusvalenze derivanti dalla
rivalutazione delle quote di Via Nazionale) e la preoccupazioni
dei sindacati di settore, Fabi in primis, che teme ricadute sui
lavoratori.
Renzi va pero' dritto per la sua strada e rimanda al mittente
tutte le accuse, i dubbi e gli scetticismi dei "gufi". Qualcosa
ci sara' anche per gli incapienti, per quella fascia sotto gli
8.000 euro l'anno che non usufruendo delle detrazioni Irpef
sarebbe esclusa dalla manovra di taglio del cuneo. E
l'intervento sara' - spiega il responsabile economico del Pd,
Filippo Taddei - ''aggiuntivo'' rispetto ai 6,7 miliardi che
saranno impiegati nel 2014 per gli 80 euro ai lavoratori
dipendenti. La soluzione non e' ancora definita e le ipotesi
rimangono allo studio del ministero del Tesoro. Se coinvolto,
l'Inps sarebbe pronto ad eseguire le indicazione dell'esecutivo
(era circolata in passato l'idea di un bonus elargito proprio
dall'istituto pensionistico) ma non e' esclusa la possibilita' di
una somma anticipata dal datore di lavoro che sarebbe poi
recuperata sotto forma di credito d'imposta.
Qualsiasi sara' la soluzione, la Cgil, da sempre
particolarmente critica, appare questa volta ben disposta. "Ci
verrebbe quasi da dire che se non c'e' la concertazione ma c'e'
cosi' tanta attenzione alle nostre rivendicazioni, possiamo
essere tranquilli", afferma Susanna Camusso. Piu' critico
stavolta Raffaele Bonanni, secondo il quale invece nel documento
mancano le linee per lo sviluppo del Paese. Mentre per il
segretario generale aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo ora
bisogna guardare a lavoro e pensioni. Bene anche da
Confindustria che parla di ''salutare accelerazione
riformatrice'' ma critica un taglio troppo ''timido'' all'Irap.
Duro il commento di Renato Brunetta ma un commento
altrettanto duro all'indirizzo del premier arriva dall'interno
del Pd da Stefano Fassina secondo il quale il Def ''va nella
direzione sbagliata''. Renzi ironizza: ''non diro' mai piu'
Fassina chi, lo sa. Ha gia' funzionato una volta''. E molto
critico appare anche l'ex ministro Giulio Tremonti nonostante la
'pubblicita'' al suo libro (Renzi lo ha comprato lunedi'): ''i
soldi promessi sono strutturali, le entrate non lo sono''. E poi
al premier: ''il mio libro? lo legga tutto''.
(ANSA).
FISCO: GRILLO, RENZI RACCONTA BALLA 80 EURO MA NE TOGLIE 65
VIA DETRAZIONI CONIUGE:IN BUSTA PAGA SOLO 15 EURO,E' VOTO SCAMBIO
(ANSA) - ROMA, 9 APR - "Renzie racconta la balla degli 80
euro al mese", complici "giornali e tv di regime. Basterebbe"
leggere "la legge delega in discussione al Senato per scoprire
che Renzie ha tolto, alle stesse categorie cui ha promesso gli
80 euro, le detrazioni per il coniuge a carico che valgono
700-800 euro l'anno, 65 euro al mese circa". Lo denuncia Beppe
Grillo. "La campagna pubblicitaria del venditore di pentole di
Firenze finanziata con il sangue delle famiglie italiane. Un
voto di scambio a 15 euro. La tua dignita' vale cosi' poco?".
FISCO: GRILLO, RENZI RACCONTA BALLA 80 EURO MA NE TOGLIE 65 (2)
(ANSA) - ROMA, 9 APR - In un post intitolato 'Togliere ai
poveri per dare ai Renzie', questa mattina sul suo blog Beppe
Grillo contesta al premier Matteo Renzi di promettere da un lato
80 euro in busta paga di taglio del cuneo e togliere dall'altro
le detrazioni per il coniuge a carico.
Lo spiega la deputata M5S Carla Ruocco, in un intervento che
accompagna il messaggio di Grillo: "Niente piu' detrazioni per il
coniuge a carico: e' scritto tra le pieghe della piu' becera
ambiguita' del cosiddetto Jobs Act, LEGGE DI DELEGA al governo,
attualmente al vaglio del Senato". Tra le pieghe del testo si
nasconde, denuncia Ruocco, "un vero e proprio blitz sulla
fondamentale detrazione per coniuge a carico, sostituito con un
improbabile ed incostituzionalissimo tax credit" che riduce
"enormemente la platea dei beneficiari!".
"Interpretando le pieghe di questa strana normativa si
scopre" ad esempio che "una coppia senza figli o senza figli
minori, perderebbe la detrazione, che invece oggi spetta",
sostiene Ruocco. E le "categorie che si troverebbero scoperte
sono per lo piu' proprio quelle alle quali sono stati promessi i
famosi 80 euro in busta paga". (ANSA).
TANGENTI PER CANCELLARE DEBITI CON EQUITALIA, 8 ARRESTI
IN MANETTE FUNZIONARIO,ENTE PARTE OFFESA.DANNO ERARIO 17 MILIONI
(ANSA) - ROMA, 9 APR - Un'operazione denominata "cartella
amica", ma che un inquirente ha piu' realisticamente chiamato
"rischiose abitudini". Le abitudini di spregiudicati funzionari
di Equitalia-sud e di esponenti del mondo dei colletti bianchi
che si prestano ad operazioni di sottrazione di tributi dovuti
all'organo di riscossione.
La procura di Roma ed il nucleo di polizia valutaria della
guardia di finanza hanno sgominato questo meccanismo che, nelle
intenzioni dei promotori, consentiva ad imprenditori debitori
non solo di non adempiere ai loro obblighi, ma anche di evitare
di finire sotto processo per bancarotta. Il danno finora
accertato per l'erario e' di 17 milioni di euro. E in manette e'
finito anche un dipendente di Equitalia-sud Lazio, Salvatore
Fedele.
Otto le ordinanze di custodia cautelare, sei in carcere e due
ai domiciliari, emesse dal gip Maria Bonaventura, su richiesta
dei pm Francesca Loy e Stefano Rocco Fava. Il personaggio piu'
significativo e' proprio Salvatore Fedele, gia' sospeso da
Equitalia-sud il 19 settembre 2013 in seguito ad una
perquisizione. E' finito in carcere insieme con Domenico Ballo,
commercialista di Napoli intermediario della corruzione di
Fedele, Mauro Carlini, commercialista e consulente del lavoro a
Roma, e gli imprenditori operanti tra Roma, Napoli ed altre
province, Paolo Conte, Antonio Conte e Lucio Licciardi. Ai
domiciliari sono stati posti Vincenzo Comes, considerato un
prestanome di Lucio Licciardi e Paolo Conte; e Luisa Musto,
moglie di Salvatore Fedele. I reati contestati, a seconda delle
posizioni vanno dalla corruzione alla bancarotta fraudolenta,
dalla intestazione di beni fittizi al riciclaggio, fino, ma solo
per un episodio, alla concussione. Quindici complessivamente gli
indagati. Tra loro, secondo quanto si e' appreso, non figurano il
direttore regionale Lazio Alessandro Migliaccio e del direttore
regionale Calabria Giovanbattista Sabia, le cui abitazioni e gli
uffici di Equitalia-sud sono stati perquisiti.
Nell'ordinanza il gip parla di "aria di illegalita'
generalizzata all'interno della struttura di Equitalia con
favoritismi e discriminazioni diffuse a tutti i livelli", mentre
il procuratore aggiunto Nello Rossi, nel corso di una conferenza
stampa, non ha esitato a definire il meccanismo "un vero e
proprio sistema truffaldino". Questo consentiva, attraverso una
sistematica corruzione e messa a disposizione delle pubbliche
funzioni, di non versare i tributi alle casse di Equitalia. Gli
indagati, secondo l'accusa, "giovandosi di una sostanziale
liberta' di manovra e di una rete di collusione all'interno
dell'organo di riscossione del fisco, ottenevano la
rateizzazione dei debiti, pur non avendone i requisiti, fino ad
un massimo di 72 rate". La dilazione di pagamento permetteva di
congelare la pretesa esattoriale e la successiva liquidazione
delle societa' debitrici. A questo punto, secondo quanto
accertato dagli inquirenti, avveniva la cancellazione delle
aziende in questione dal registro delle imprese, pratica che
consentiva di vanificare qualsiasi pretesa erariale e di
ritardare ed ostacolare eventuali procedure esecutive di
Equitalia. Le societa' coinvolte nel meccanismo sono Aura Service
Coop, Aloha Service Coop, Joy Service Coop, Power Service Coop,
Euroservizi Generale srl e Antonio srl.
"Equitalia sta da tempo fornendo la massima collaborazione
agli inquirenti affinche' venga fatta piena luce sui fatti e
sulle eventuali responsabilita' - dichiara l'organo di
riscossione - quanto al dipendente coinvolto si precisa che nei
mesi scorsi Equitalia si era gia' costituita quale persona
offesa". (ANSA).
IMMIGRAZIONE: SILP-CGIL, EMERGENZA NON RICADA SU POLIZIOTTI
(ANSA) - ROMA, 9 APR - "La nuova emergenza immigrazione non
ricada, nuovamente, solo sulle forze di polizia". Lo auspica
Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia
Silp-Cgil.
Vi e', secondo Tissone, "l'urgente necessita di inquadrare in
maniera strutturale l'attuale fenomeno dell'immigrazione,
evitando di dare priorita' a quella dimensione securitaria che
non ha, peraltro, sortito gli effetti voluti dal legislatore".
"Un sistema unico di accoglienza per i rifugiati, che allo
stato ancora non esiste - osserva il segretario generale del
Silp - e' una delle soluzioni che, messa in campo, permetterebbe
agli operatori delle forze di polizia di svolgere il proprio
lavoro durante la sola fase emergenziale e, non, per lunghi ed
estenuanti periodi di tempo che sottraggono prezioso personale
nei compiti e nelle operazioni di controllo del territorio".
Tissone ricorda poi che "oltre 6.000 operatori nella sola
polizia di Stato si occupano di immigrazione, la maggior parte
per il disbrigo della sola attivita' burocratica, situazione
nettamente in controtendenza con gli altri Paesi". (ANSA).