RENZI,NO MANOVRA CORRETTIVA;UE,DEF OK MA RIDURRE DEBITO - GRILLO, RENZI RACCONTA BALLA 80 EURO MA NE TOGLIE 65 - TANGENTI PER CANCELLARE DEBITI CON EQUITALIA, 8 ARRESTI - IMMIGRAZIONE: SILP-CGIL, EMERGENZA NON RICADA SU POLIZIOTTI

giovedì 10 aprile 2014

 

RENZI,NO MANOVRA CORRETTIVA;UE,DEF OK MA RIDURRE DEBITO

PREMIER,CHI PAGATO RISCUOTE;RABBIA BANCHE;SI LAVORA A INCAPIENTI

   (ANSA) - ROMA, 9 APR - Nessuna manovra correttiva. Anzi, le

stime del Def sono state fin troppo rigorose e prudenti e nel

corso dell'anno con ogni probabilita' ci saranno sorprese

positive per l'economia italiana con impatto dunque anche sulla

finanza pubblica. Matteo Renzi difende senza remore il lavoro

fatto con il Documento di economia e finanza e ribadisce anche

il suo impegno primario: fare le riforme, economiche e

politiche, snellire la burocrazia, ritrovare un equilibrio

sociale.

   Dalla sua parte Renzi puo' contare sulla promozione dell'Ue e

dell'Fmi. Pur ricordando all'Italia che "deve raggiungere il

pareggio per ridurre il debito ed essere in linea con le

regole", Bruxelles "accoglie con favore" le misure per i

lavoratori annunciate da Roma e promuove "l'impegno a finanziare

la riduzione delle tasse per i lavoratori con salario basso

interamente con tagli alla spesa". Mentre il Fondo spiega: il

piano Renzi si muove nella direzione da noi indicata.

   "Inizia a pagare chi non ha mai pagato", ripete il premier

come un mantra in ogni occasione pubblica e lo scrive anche, di

buon mattino, come sua usanza, su Twitter, ancora carico dopo la

conferenza stampa di ieri sera a Palazzo Chigi. "Mi ha colpito

l'atteggiamento delle persone che ci dicono non tornate

indietro, non mollate: e' la linea del Def, chi non ha mai pagato

deve pagare un po' e chi ha sempre pagato e' giusto che inizi a

riscuotere", ha scandito Renzi da Vinitaly. Chi non ha mai

pagato sono soprattutto, secondo il presidente del Consiglio, i

manager pubblici, i dirigenti, i "mandarini intoccabili". I

primi che saranno colpiti dallo 'Sforbicia-Italia', a tutto

vantaggio di quella classe media che con la crisi economica e'

pericolosamente scivolata verso il gradino piu' basso della scala

sociale.

   Per assicurare a loro gli 80 euro in busta paga che

arriveranno con il decreto della prossima settimana, il governo

bussera' alla porta anche delle banche. E questa in realta' non

sara' la prima volta visto che dal settore finanziario si e' gia'

attinto per trovare coperture a misure varate dal governo Letta.

Da qui la levata di scudi dell'Abi e dell'Ania (anche le

assicurazioni sono tra i "quotisti" di Bankitalia che vedranno

dunque tassate ad oltre il 20% le plusvalenze derivanti dalla

rivalutazione delle quote di Via Nazionale) e la preoccupazioni

dei sindacati di settore, Fabi in primis, che teme ricadute sui

lavoratori.

   Renzi va pero' dritto per la sua strada e rimanda al mittente

tutte le accuse, i dubbi e gli scetticismi dei "gufi". Qualcosa

ci sara' anche per gli incapienti, per quella fascia sotto gli

8.000 euro l'anno che non usufruendo delle detrazioni Irpef

sarebbe esclusa dalla manovra di taglio del cuneo. E

l'intervento sara' - spiega il responsabile economico del Pd,

Filippo Taddei - ''aggiuntivo'' rispetto ai 6,7 miliardi che

saranno impiegati nel 2014 per gli 80 euro ai lavoratori

dipendenti. La soluzione non e' ancora definita e le ipotesi

rimangono allo studio del ministero del Tesoro. Se coinvolto,

l'Inps sarebbe pronto ad eseguire le indicazione dell'esecutivo

(era circolata in passato l'idea di un bonus elargito proprio

dall'istituto pensionistico) ma non e' esclusa la possibilita' di

una somma anticipata dal datore di lavoro che sarebbe poi

recuperata sotto forma di credito d'imposta.

   Qualsiasi sara' la soluzione, la Cgil, da sempre

particolarmente critica, appare questa volta ben disposta. "Ci

verrebbe quasi da dire che se non c'e' la concertazione ma c'e'

cosi' tanta attenzione alle nostre rivendicazioni, possiamo

essere tranquilli", afferma Susanna Camusso. Piu' critico

stavolta Raffaele Bonanni, secondo il quale invece nel documento

mancano le linee per lo sviluppo del Paese. Mentre per il

segretario generale aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo ora

bisogna guardare a lavoro e pensioni. Bene anche da

Confindustria che parla di ''salutare accelerazione

riformatrice'' ma critica un taglio troppo ''timido'' all'Irap.

   Duro il commento di Renato Brunetta ma un commento

altrettanto duro all'indirizzo del premier arriva dall'interno

del Pd da Stefano Fassina secondo il quale il Def ''va nella

direzione sbagliata''. Renzi ironizza: ''non diro' mai piu'

Fassina chi, lo sa. Ha gia' funzionato una volta''. E molto

critico appare anche l'ex ministro Giulio Tremonti nonostante la

'pubblicita'' al suo libro (Renzi lo ha comprato lunedi'): ''i

soldi promessi sono strutturali, le entrate non lo sono''. E poi

al premier: ''il mio libro? lo legga tutto''.

   (ANSA).

 

FISCO: GRILLO, RENZI RACCONTA BALLA 80 EURO MA NE TOGLIE 65

VIA DETRAZIONI CONIUGE:IN BUSTA PAGA SOLO 15 EURO,E' VOTO SCAMBIO

   (ANSA) - ROMA, 9 APR - "Renzie racconta la balla degli 80

euro al mese", complici "giornali e tv di regime. Basterebbe"

leggere "la legge delega in discussione al Senato per scoprire

che Renzie ha tolto, alle stesse categorie cui ha promesso gli

80 euro, le detrazioni per il coniuge a carico che valgono

700-800 euro l'anno, 65 euro al mese circa". Lo denuncia Beppe

Grillo. "La campagna pubblicitaria del venditore di pentole di

Firenze finanziata con il sangue delle famiglie italiane. Un

voto di scambio a 15 euro. La tua dignita' vale cosi' poco?".

 

FISCO: GRILLO, RENZI RACCONTA BALLA 80 EURO MA NE TOGLIE 65 (2)

   (ANSA) - ROMA, 9 APR - In un post intitolato 'Togliere ai

poveri per dare ai Renzie', questa mattina sul suo blog Beppe

Grillo contesta al premier Matteo Renzi di promettere da un lato

80 euro in busta paga di taglio del cuneo e togliere dall'altro

le detrazioni per il coniuge a carico.

   Lo spiega la deputata M5S Carla Ruocco, in un intervento che

accompagna il messaggio di Grillo: "Niente piu' detrazioni per il

coniuge a carico: e' scritto tra le pieghe della piu' becera

ambiguita' del cosiddetto Jobs Act, LEGGE DI DELEGA al governo,

attualmente al vaglio del Senato". Tra le pieghe del testo si

nasconde, denuncia Ruocco, "un vero e proprio blitz sulla

fondamentale detrazione per coniuge a carico, sostituito con un

improbabile ed incostituzionalissimo tax credit" che riduce

"enormemente la platea dei beneficiari!".

   "Interpretando le pieghe di questa strana normativa si

scopre" ad esempio che "una coppia senza figli o senza figli

minori, perderebbe la detrazione, che invece oggi spetta",

sostiene Ruocco. E le "categorie che si troverebbero scoperte

sono per lo piu' proprio quelle alle quali sono stati promessi i

famosi 80 euro in busta paga". (ANSA).

 

TANGENTI PER CANCELLARE DEBITI CON EQUITALIA, 8 ARRESTI

IN MANETTE FUNZIONARIO,ENTE PARTE OFFESA.DANNO ERARIO 17 MILIONI

   (ANSA) - ROMA, 9 APR - Un'operazione denominata "cartella

amica", ma che un inquirente ha piu' realisticamente chiamato

"rischiose abitudini". Le abitudini di spregiudicati funzionari

di Equitalia-sud e di esponenti del mondo dei colletti bianchi

che si prestano ad operazioni di sottrazione di tributi dovuti

all'organo di riscossione.

   La procura di Roma ed il nucleo di polizia valutaria della

guardia di finanza hanno sgominato questo meccanismo che, nelle

intenzioni dei promotori, consentiva ad imprenditori debitori

non solo di non adempiere ai loro obblighi, ma anche di evitare

di finire sotto processo per bancarotta. Il danno finora

accertato per l'erario e' di 17 milioni di euro. E in manette e'

finito anche un dipendente di Equitalia-sud Lazio, Salvatore

Fedele.

   Otto le ordinanze di custodia cautelare, sei in carcere e due

ai domiciliari, emesse dal gip Maria Bonaventura, su richiesta

dei pm Francesca Loy e Stefano Rocco Fava. Il personaggio piu'

significativo e' proprio Salvatore Fedele, gia' sospeso da

Equitalia-sud il 19 settembre 2013 in seguito ad una

perquisizione. E' finito in carcere insieme con Domenico Ballo,

commercialista di Napoli intermediario della corruzione di

Fedele, Mauro Carlini, commercialista e consulente del lavoro a

Roma, e gli imprenditori operanti tra Roma, Napoli ed altre

province, Paolo Conte, Antonio Conte e Lucio Licciardi. Ai

domiciliari sono stati posti Vincenzo Comes, considerato un

prestanome di Lucio Licciardi e Paolo Conte; e Luisa Musto,

moglie di Salvatore Fedele. I reati contestati, a seconda delle

posizioni vanno dalla corruzione alla bancarotta fraudolenta,

dalla intestazione di beni fittizi al riciclaggio, fino, ma solo

per un episodio, alla concussione. Quindici complessivamente gli

indagati. Tra loro, secondo quanto si e' appreso, non figurano il

direttore regionale Lazio Alessandro Migliaccio e del direttore

regionale Calabria Giovanbattista Sabia, le cui abitazioni e gli

uffici di Equitalia-sud sono stati perquisiti.

   Nell'ordinanza il gip parla di "aria di illegalita'

generalizzata all'interno della struttura di Equitalia con

favoritismi e discriminazioni diffuse a tutti i livelli", mentre

il procuratore aggiunto Nello Rossi, nel corso di una conferenza

stampa, non ha esitato a definire il meccanismo "un vero e

proprio sistema truffaldino". Questo consentiva, attraverso una

sistematica corruzione e messa a disposizione delle pubbliche

funzioni, di non versare i tributi alle casse di Equitalia. Gli

indagati, secondo l'accusa, "giovandosi di una sostanziale

liberta' di manovra e di una rete di collusione all'interno

dell'organo di riscossione del fisco, ottenevano la

rateizzazione dei debiti, pur non avendone i requisiti, fino ad

un massimo di 72 rate". La dilazione di pagamento permetteva di

congelare la pretesa esattoriale e la successiva liquidazione

delle societa' debitrici. A questo punto, secondo quanto

accertato dagli inquirenti, avveniva la cancellazione delle

aziende in questione dal registro delle imprese, pratica che

consentiva di vanificare qualsiasi pretesa erariale e di

ritardare ed ostacolare eventuali procedure esecutive di

Equitalia. Le societa' coinvolte nel meccanismo sono Aura Service

Coop, Aloha Service Coop, Joy Service Coop, Power Service Coop,

Euroservizi Generale srl e Antonio srl.

  "Equitalia sta da tempo fornendo la massima collaborazione

agli inquirenti affinche' venga fatta piena luce sui fatti e

sulle eventuali responsabilita' - dichiara l'organo di

riscossione - quanto al dipendente coinvolto si precisa che nei

mesi scorsi Equitalia si era gia' costituita quale persona

offesa". (ANSA).

 

IMMIGRAZIONE: SILP-CGIL, EMERGENZA NON RICADA SU POLIZIOTTI

   (ANSA) - ROMA, 9 APR - "La nuova emergenza immigrazione non

ricada, nuovamente, solo sulle forze di polizia". Lo auspica

Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia

Silp-Cgil.

   Vi e', secondo Tissone, "l'urgente necessita di inquadrare in

maniera strutturale l'attuale fenomeno dell'immigrazione,

evitando di dare priorita' a quella dimensione securitaria che

non ha, peraltro, sortito gli effetti voluti dal legislatore".

   "Un sistema unico di accoglienza per i rifugiati, che allo

stato ancora non esiste - osserva il segretario generale del

Silp - e' una delle soluzioni che, messa in campo, permetterebbe

agli operatori delle forze di polizia di svolgere il proprio

lavoro durante la sola fase emergenziale e, non, per lunghi ed

estenuanti periodi di tempo che sottraggono prezioso personale

nei compiti e nelle operazioni di controllo del territorio".

Tissone ricorda poi che "oltre 6.000 operatori nella sola

polizia di Stato si occupano di immigrazione, la maggior parte

per il disbrigo della sola attivita' burocratica, situazione

nettamente in controtendenza con gli altri Paesi". (ANSA).

 


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