EQUITALIA SOTTO L'ALA DEL MEF. ZANETTI: BASTA ACCENTRAMENTI IN CAPO ALLE ENTRATE. IL SOTTOSEGRETARIO ALL'ECONOMIA LANCIA IL CONFRONTO SULLA RIORGANIZZAZIONE DELLE AGENZIE (ItaliaOggi)

domenica 13 aprile 2014

 

ItaliaOggi - 12/4/2014

EQUITALIA SOTTO L'ALA DEL MEF

Il sottosegretario all'economia lancia il confronto sulla riorganizzazione delle Agenzie

Zanetti: basta accentramenti in capo alle Entrate


di Cristina Bartelli

 

Agenzia delle entrate e Equitalia bracci operativi del ministero dell'economia. Non una fusione tra i due organismi (la prima tra l'altro possiede la seconda nella misura del 51%) ma un percorso diverso e ben distanziato. Per «riportare come dice e vuole il presidente del consiglio, Matteo Renzi, la burocrazia a supporto della politica e non come è stata in questi ultimi anni governo ombra del paese». Sono queste le idee sulla riorganizzazione della macchina fiscale di Enrico Zanetti, sottosegretario del ministero dell'economia, che coadiuva il viceministro Luigi Casero per la fiscalità in generale e per le agenzie fiscali.

Domanda. Ma c'è un progetto di riorganizzazione in corso?

Risposta. La priorità è stata quella di definire il Documento economico finanziario (Def) e il problema di una riorganizzazione della macchina fiscale non è stato ancora affrontato. Ma è una questione che andremo ad affrontare con il confronto delle idee e queste sono quelle che come sottosegretario e come deputato di Scelta civica ho sempre manifestato.

D. Può dirci allora cosa ha in mente?

R. Nell'invarianza dei poteri dei due rispettivi organismi, Equitalia e Agenzia delle entrate si deve procedere non a una ipotesi di fusione, bensì allo scorporo. Ognuno deve fare bene il suo mestiere.

D. Ma quindi si dovrebbe tornare al passato, a un'Agenzia delle entrate riassorbita nel ministero dell'economia?

R. No, l'Agenzia delle entrate deve mantenere il suo patrimonio di operatività e conoscenze e deve rimanere come braccio operativo del ministero dell'economia, ma per quel che riguarda l'accertamento. Semmai è Equitalia che dovrà essere sganciata dall'Agenzia delle entrate e riportata nell'orbita del ministero dell'economia.

D. Che ruolo avrebbe in questo caso Equitalia? E che cosa dovrebbe fare il ministero dell'economia?

R. Equitalia sarebbe l'altro braccio operativo, ma della riscossione. Basta quindi accorpamenti (come si è visto negli ultimi anni) in capo all'Agenzia delle entrate. Al ministero dell'economia spetterebbe il controllo concreto e diretto. Così come al ministero spetterebbe l'interpretazione delle norme e la risposta agli interpelli. Sarebbe, insomma quel soggetto che svolge funzioni terze tra il fisco e il contribuente.

D. Chi vede al posto di Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle entrate, prossimo alla scadenza del mandato?

R. Non è una questione di persone, è una questione di come vogliamo il fisco di domani. È anche una scelta di metodo. In funzione del tipo di riorganizzazione che si vuole fare si dovrà individuare la persona e non il contrario. Non si dovrebbe fare un discorso di poltrone.

 


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