LA SEZIONE FICIESSE DI TORINO SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: PERCHÉ DISCRIMINATE I FINANZIERI?
Pubblichiamo l’istanza inviata dalla nostra Sezione territoriale di Torino al Presidente della Provincia, dr Antonio Saitta, in merito ad un caso di discriminazione che sarebbe avvenuto nei confronti dei Finanzieri torinesi da parte del Consiglio provinciale. Aggiorneremo i lettori sugli sviluppi della vicenda e sulla risposta che senz'altro arriverà da quella Amministrazione provinciale.
Egr. Dr Saitta,
sono il Presidente della Sezione territoriale dell’Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà - FICIESSE. Il Direttivo della nostra Sezione, la quale annovera numerosi iscritti in Torino e Provincia, mi ha incaricato di inviare alla S.V. la presente istanza, inerente la tematica in oggetto.
Premetto che quest’Associazione, composta sia da appartenenti alla Guardia di Finanza che da cittadini comuni, è un’organizzazione civica - ex art. 118 u.c. della Costituzione - nata per rispondere ad alcune esigenze fortemente avvertite all’interno e all’esterno del Corpo della Guardia di finanza come, ad esempio:
- creare un canale di comunicazione permanente tra i finanzieri e tutti gli altri cittadini, in modo da consentire uno scambio di idee e di opinioni tale da permettere anche al personale del Corpo di partecipare al dibattito culturale del Paese;
- dare la possibilità agli iscritti di conoscere cosa avviene nei settori di interesse, capire le cause dei fenomeni sociali, esercitare in modo consapevole i propri diritti, migliorando le proprie condizioni personali, familiari, e facendosi carico, in modo altrettanto consapevole, dei propri doveri;
- contribuire a creare nuovi e più saldi vincoli di solidarietà tra gli appartenenti alla Guardia di Finanza e il resto del Paese.
FICIESSE affronta temi, questioni e problematiche sui quali, fino a ieri, è esistita solo la posizione ufficiale della gerarchia, fornendo alle istituzioni, ai media e ai cittadini, l’apporto partecipativo e diretto degli operatori che vivono sulla propria pelle i processi di trasformazione dell’Amministrazione Finanziaria e del Comparto Sicurezza.
D’altra parte, è proprio questa la funzione attribuita all’associazionismo dalla nostra Costituzione: far emergere idee e malesseri, comprendere cause e motivazioni, individuare i possibili rimedi e dare al disagio una canalizzazione democratica.
L’obiettivo di Ficiesse è, e deve essere, quello di dare una forte spinta propulsiva verso l’ammodernamento dello Stato, interpretando un ruolo di informatore esperto della collettività, chiedendo - come sancito dall’articolo 118, ultimo comma, della Costituzione - di essere favorita dalle Istituzioni pubbliche di ogni rango e livello, per portare a compimento le idee e le proposte di cambiamento che servono al Paese e ai cittadini italiani.
La genesi e gli scopi dell’associazione possono essere conosciuti dettagliatamente visitando il sito nazionale www.ficiesse.it.
Per quanto riguarda la presente istanza, si rappresenta che tra i fini associativi vi sono anche quelli di:
- promuovere iniziative e dibattiti, attività culturali e informative al fine di contribuire al miglioramento dei regimi di sicurezza, legalità e giustizia, anche nella prospettiva di riforme legislative e organizzative;
- adoperarsi per il pieno ed effettivo riconoscimento al personale della Guardia di finanza e delle altre istituzioni a struttura militare dei diritti sindacali, di associazione, di libera manifestazione del pensiero e di associazione professionale, in coerenza con il disposto degli articoli: 52 della Costituzione italiana; 12 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea; 11 della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo. Questo, in linea con quanto avviene negli altri Stati europei a democrazia avanzata.
Ciò premesso, Le segnalo che nell’allegato n. 489 al punto f bis) dell’O.D.G del 04 febbraio 2014 - prot. 1113/2014 - del Consiglio provinciale, si esprimeva sia la solidarietà alle FF.OO. per il lavoro teso alla difesa dei cittadini e della democrazia, che la ferma condanna per qualsiasi forma di violenza e danneggiamento delle proprietà pubbliche e private. Contestualmente s’invitavano presso la sede del medesimo Consiglio, attraverso l’impegno del Presidente e di tutto il Consiglio Provinciale, i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Polizia di Stato e i rappresentanti delle forze di polizia militari (COBAR e COIR della Guardia di finanza e dei Carabinieri), per un approfondimento delle problematiche operative in città e su tutto il territorio provinciale.
In data 19 marzo 2014, il Presidente del Consiglio Provinciale - che legge per conoscenza - convocava una conferenza dei Capigruppo Consiliari e dei Vicepresidenti del Consiglio, da tenersi il giorno 24 marzo 2014 e con all’O.D.G. l’audizione dei rappresentanti del Cobar della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, proprio in merito ad un approfondimento delle problematiche operative de quibus.
In tale occasione, però, la predetta convocazione veniva revocata, senza che alcuna motivazione venisse addotta a spiegazione.
Alla luce di quanto sopra esposto, molti dei nostri iscritti, CITTADINI di Torino e Provincia, hanno evidenziato con rammarico, a quest’Associazione, la mancata audizione delle Rappresentanze della Guardia di Finanza e dei Carabinieri ed hanno invitato l’Associazione stessa a formulare alla S.V. la presente istanza - ex art. 77 dello Statuto provinciale – finalizzata a conoscere quali siano stati i motivi ostativi alla convocazione delle rappresentanze medesime, in particolare per quanto riguarda quella delle Fiamme Gialle.
Considerato, infine, che i rappresentanti del personale della Polizia di Stato risulterebbero essere già stati sentiti in audizione nella Conferenza dei Capigruppo, in data 4 marzo 2014, si chiede di specificare, altresì, le motivazioni sottostanti la disparità di considerazione nei confronti di chi ha la stessa tipologia di lavoro sul territorio, nonché di stabilire, se del caso, di portare a termine l’impegno preso nella mozione approvata, in data 4 febbraio 2014, dal Consiglio provinciale.
In attesa del Suo cortese riscontro, Le porgo i miei più cordiali saluti.
Torino, 17 aprile 2014
IL PRESIDENTE DEL DIRETTIVO
Luciano Napolitano