FIAMME GIALLE SPIAZZATE: È CACCIA ALLA GOLA PROFONDA. COMANDO GENERALE DELLA GDF IN SUBBUGLIO PER LA PRIMA PAGINA DI «LIBERO». MOLTI FINANZIERI CONTESTANO LA CONFESSIONE, MA PER ALCUNI È «SINTOMO DI UN DISAGIO VERO» (Libero)

lunedì 28 aprile 2014

 

Libero - 27 aprile 2014

FIAMME GIALLE SPIAZZATE: È CACCIA ALLA GOLA PROFONDA

Comando generale della Gdf in subbuglio per la prima pagina di «Libero». Molti finanzieri contestano la confessione, ma per alcuni è «sintomo di un disagio vero»

REAZIONE Nessun commento ufficiale. C'è chi parla sotto garanzia di anonimato: «Non è vero i dirigenti sono premiati in base all'evasione riscontrata»

di Amadori Giacomo

Ieri mattina al Comando generale della Guardia di finanza a Roma non c'era l'atmosfera dei giorni di festa. La prima pagina di Libero dedicata alla denuncia di un maresciallo delle Fiamme gialle sulle storture delle verifiche alle aziende non è stata presa bene. Ben prima delle 9 il nostro giornale era già sulle scrivanie dei vertici del Corpo, accompagnato da un solo interrogativo: chi è l'anonimo maresciallo che lancia accuse così infamanti? Ed è subito partita la caccia al nome. In tarda mattinata abbiamo chiesto un commento al Comando generale e nel pomeriggio il colonnello Giovanni De Roma, capo ufficio stampa delle Fiamme gialle, ha risposto laconico: «Da parte nostra non c'è nessuna replica e nessuna dichiarazione riguardo all'articolo pubblicato questa mattina da Libero». Così per tastare il polso degli alti gradi della Finanza abbiamo consultato fonti non ufficiali, colonnelli e generali, gli stessi messi nel mirino dal maresciallo. Alcuni hanno preferito non rispondere, altri hanno accettato, con garanzia di anonimato, di fare qualche precisazione. «Non è vero che i nostri dirigenti prendono premi in base all'evasione accertata, chi li ottiene con il meccanismo descritto dal maresciallo è l'Agenzia delle Entrate» assicura un colonnello del Nord. Che anche sulla mancanza di formazione ha da ridire: «Abbiamo un centro di aggiornamento per verificatori che ci invidiano a livello europeo: è la scuola di polizia tributaria di Ostia che aggiorna tutti i militari della Guardia di finanza, ma anche appartenenti a forze di altri paesi europei». Un altro ufficiale ammette che è vero che manchino i soldi per acquistare i nuovi codici tributari, ma puntualizza che «tutti i finanzieri hanno l'accesso gratuito a diverse banche dati specializzate in materia tributaria, come quella del Sole24 Ore». Sull'inadeguatezza degli stipendi, però, sono tutti d'accordo: «Sono bloccati dal 2011 e la questione salari è stata più volte sollevata dai nostri vertici in sede politica». E l'astrusità della normativa tributaria e la sua conflittualità che permetterebbe agli ispettori di contestare facilmente irregolarità fiscali? Gli ufficiali non accettano processi sul tema e ci consigliano di rivolgerci al legislatore. Stesso discorso vale per il fuggi fuggi dalla Gdf denunciato dal maresciallo. Per un colonnello del Centro-Italia «i colleghi scappano a causa della riforma Fomero. E’ un problema che riguarda tutto il comparto pubblico: c'è una riforma pensionistica che ci penalizza, per questo chi ha i requisiti se ne va». Ma la principale accusa del maresciallo è che le Fiamme gialle se la prendono con gli imprenditori più onesti, mentre non riescono ad acciuffare i veri campioni dell'evasione, difficili da incastrare. Gli risponde un generale: «Sino a prova contraria in Italia ci sono 180 miliardi di evasione, noi ci mettiamo impegno e i risultati ne sono la conseguenza. Carte alla mano posso dimostrare che facciamo sempre più attività di intelligence e che non è vero che colpiamo a casaccio. Non perseguiamo i poveretti, bensì cerchiamo di scovare i furbacchioni, anche nei paradisi fiscali. Sequestriamo grandi patrimoni a fronte di grandi evasioni». Un colonnello, con grande onestà, conclude controcorrente: «La verità è che il vostro articolo è il sintomo del disagio che c'è nel nostro personale».

PAROLA DI FINANZIERE

COMPETENZE Il nostro problema è la mancanza di specializzazione di un Corpo che cerca di riscattarsi nel modo sbagliato, provando a portare a casa grandi risultati, sebbene "storti". A volte l'ignoranza aiuta a far montare un rilievo che non sta né in cielo né in terra

FORMAZIONE La nostra formazione? Non esiste. Eppure dobbiamo confrontarci con specialisti agguerriti, leggere documenti in lingue straniere, e la gran parte di noi non sa una parola di inglese. Non ci forniscono i codici tributari aggiornati

 


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