ACCUSATO DI 'MAZZETTE', SI AUTOSOSPENDE CONSIGLIERE COMUNALE. SOLDI PER ENTRARE NELLA GDF, POLEMICHE DOPO VIDEO DE 'LE IENE' - IL GOVERNO CON CANTONE. ALFANO,AVANTI SU FALSO BILANCIO - GRILLO: FUNZIONARI POLIZIA, SMETTA DI CAVALCARE MALCONTENTO
ACCUSATO DI 'MAZZETTE', SI AUTOSOSPENDE CONSIGLIERE COMUNALE
SOLDI PER ENTRARE NELLA GDF, POLEMICHE DOPO VIDEO DE 'LE IENE'
(ANSA) - POZZUOLI (NAPOLI), 18 MAG - Il consigliere comunale
di Pozzuoli (Napoli) Ciro Del Giudice, accusato nei giorni
scors, attraverso un video dagli inviati de 'Le Iene' di
intascare soldi per favorire il superamento del concorso nella
Guardia di Finanza da parte di un giovane della citta', in una
lettera inviata al sindaco, al segretario del Pd e al capogruppo
del partito informa di autosospendersi dalle attivita'
istituzionali.
Del Giudice racconta la sua verita' e stigmatizza i giudizi
formulati da amministratori e compagni di partito che non
avrebbero "avvertito l'elementare esigenza di chiedermi conto
del contenuto del filmato che e' stato fatto visionare al
Sindaco", per verificare la fondatezza delle accuse. "C'e' stata
una artificiosa ed ignobile ricostruzione della vicenda - si
legge nella nota - e non ho alcun dubbio di poter dimostrare di
essere stato l'inconsapevole strumento della criminale
iniziativa di una persona, che ha ritenuto di poter approfittare
della mia fiducia ed amicizia, nei cui confronti non avro'
scrupolo di assumere tutte le piu' opportune iniziative a mia
tutela". La nota si conclude annunciando l'astensione
dall'attivita' amministrativa e partitica "al fine di evitare
ogni sospetto sul serio lavoro che si sta realizzando nella
consiliatura", fino a che non verra' fatta chiarezza sui fatti
addebitatigli.(ANSA).
IL GOVERNO CON CANTONE. ALFANO,AVANTI SU FALSO BILANCIO
RENZI,"POTERI SPECIALI" A CAPO ANTICORRUZIONE MA FRENA SU REVOCA
(di Eva Bosco)
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - Un ampliamento dei poteri
dell'Anticorruzione e di chi la guida, Raffaele Cantone, e' ormai
nelle cose, a partire da Expo. Garanzie sono arrivate da Renzi e
Alfano. E qualcosa inizia a delinearsi. "Cantone non e' un
supereroe", premette il premier, che ha chiesto all'ex pm
anticamorra di seguire i lavori Expo ma vuole sgombrare il campo
da pretese irrealistiche. Poi entra piu' nel dettaglio e spiega
che il presidente dell'Anticorruzione "non puo' essere un
sostituto del Pm a Milano ma neanche un passatimbri". Renzi dice
"si' a poteri particolari", ma frena sulla possibilita' di revoca
dei contratti che merita una "verifica dal punto di vista
amministrativo". Il ministro dell'Interno Alfano offre un altro
elemento: Cantone "oltre che piu' uomini avra' un accesso
preventivo alle informazioni". Dobbiamo "mettere in squadra
Prefettura, forze dell'ordine e Anticorruzione", aggiunge il
titolare del Viminale, che poi assicura: "Su falso in bilancio e
autoriciclaggio andremo avanti". Un passaggio chiave, che
rimanda alla riforma della giustizia.
La lotta alla corruzione puo' riuscire solo se si affina
l'impianto penale. Finora, il governo ha partorito poco. Ma
Renzi ha sempre indicato giugno come termine e oggi lo hanno
ribadito Alfano e il guardasigilli Orlando. L'autoriciclaggio e'
un reato che il nostro codice non prevede, il falso in bilancio
c'era ma fu depenalizzato nel 2002, governo Berlusconi. Entrambi
sono reati economici legati a doppio filo con la corruzione,
contro la quale un'ulteriore arma e' l'aumento dei termini di
prescrizione, su cui c'e' gia' l'impegno di Orlando. Il governo ha
predisposto un ddl che introduce l'autoriciclaggio ma che non e'
approdato in Consiglio dei ministri. Un altro ddl e' all'esame
del Senato e ripropone il falso in bilancio. Non e' escluso, a
questo punto, che dopo le europee il governo decida di
rafforzare il proprio testo, inglobando il falso in bilancio,
introducendovi la prescrizione e di fatto varando quella riforma
organica della giustizia che da tempo si attende.
Piu' nell'immediato, intanto, si lavora a un decreto che da
una parte stabilisca che tra i soggetti destinatari dell'azione
dell'Anticorruzione c'e' anche Expo e dall'altra che i poteri
vengono estesi. Al momento l'Autorita' puo' intervenire solo sulle
amministrazioni pubbliche e sulle societa' dove l'ente pubblico
ha il controllo o esprime gli amministratori: oggi, quindi, Expo
e' fuori dal suo raggio d'azione. Il decreto inoltre dovrebbe
contenere la nomina degli altri 4 componenti dell'Autorita',
posti oggi vacanti, il che limita la possibilita' di manovra di
quello che e' un organo collegiale; ma soprattutto riconoscera'
all'Authority un potere sanzionatorio (comminare multe, imporre
l'espletamento di obblighi inevasi) e un potere ispettivo,
prevedendo la possibilita' di utilizzare, in funzione preventiva,
la Guardia di Finanza per visionare documenti e verificare
connessioni sospette. Questo non implica ingerenze col potere
giudiziario: se c'e' reato, interviene il pm. Ma il controllo
dell'Authority deve avvenire a monte, prima che il reato sia
compiuto e la tangente pagata, cogliendo i segnali di un
possibile illecito. Se una societa' vince 10 gare, questo in se'
non e' reato e il pm non puo' far nulla; l'Authority, invece,
potrebbe chiedere di verificare, carte alla mano, se la scelta e'
dovuta solo alle qualita' dell'azienda o c'e' dell'altro. Per fare
questo, pero', l'Anticorruzione deve avere quegli strumenti che
Cantone ha chiesto a piu' riprese. E visto che ora ha solo 30
persone, deve contare anche su piu' risorse e piu' personale,
altro aspetto che il decreto dovra' affrontare. (ANSA).
GRILLO: FUNZIONARI POLIZIA, SMETTA DI CAVALCARE MALCONTENTO
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - "Cavalcare il malcontento di una
categoria di lavoratori che, a tutti i suoi livelli, ha pagato e
sta pagando un prezzo altissimo alla crisi economica e'
pretestuoso e scarsamente responsabile". Cosi' Lorena La Spina,
segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia,
critica le affermazioni fatte ieri a Torino da Beppe Grillo nel
comizio per le europee a proposito delle forze di polizia che
starebbero tutte dalla sua parte e dell'appello del leader
cinquestelle a togliere le scorte ai politici in seguito a
quanto emerso dopo l'arresto dell'ex ministro Claudio Scajola.
"Le campagne elettorali lascino la Polizia di Stato fuori da
ogni strumentalizzazione. Tuteliamo diritti e liberta',
combattiamo ogni giorno la criminalita', assicuriamo la liberta'
di manifestare anche nei contesti piu' critici, a costo della
nostra stessa incolumita' fisica. La Polizia di Stato appartiene
solo al Paese, certo non agli schieramenti politici", conclude
La Spina.(ANSA).
GRILLO:TIANI (SIAP), PRIVO DI FONDAMENTO SU FORZE DI POLIZIA
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - Sono "prive di qualsiasi fondamento e
credibilita'" le dichiarazioni di Beppe Grillo, "personaggio
politicamente equivoco e irresponsabile", sul "presunto sostegno
al suo movimento politico da parte degli uffici di elite della
Polizia come la Digos e la Dia oltre che delle forze dell'ordine
per cio' che attiene i carabinieri". Lo ha dichiarato il
segretario generale del Siap, Giuseppe Tiani.
"Le forze di polizia non amano le partigianerie verso nessuna
forza politica e servono solo lo Stato e le sue istituzioni. E'
demagogico affermare che gli uomini e le donne in uniforme
sostengono il Movimento 5 Stelle. Invitiamo Grillo e il suo
movimento ad un atteggiamento e a dichiarazioni piu' responsabili
e meno qualunquiste. Rimarco, per cio' che mi compete conoscere e
sapere, che il nostro pronunciato profilo di terzieta' non e' mai
stato corroso da strumentalizzazioni politico-elettoralistiche
da chicchessia. I poliziotti restano e sono all'esclusivo
servizio dello Stato, delle democrazia e dei cittadini", ha
concluso Siani. (ANSA).