L’AMMINISTRAZIONE DEVE PAGARE I GENERI DI CONFORTO MATURATI DAL PERSONALE MA NON LIQUIDATI NEGLI ANNI PRECEDENTI (Tar Reggio Calabria)
N. 00259/2014 REG.PROV.PRES.
N. 00223/2014 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria
Sezione Staccata di Reggio Calabria
Il Presidente ff
ha pronunciato il presente
DECRETO
sul ricorso per decreto ingiuntivo numero di registro generale 223 del 2014, proposto da:
********, rappresentato e difeso dall'avv. ********;
contro
Ministero dell'Interno;
per
il pagamento delle somme dovute all’Ispettore Capo ******** dipendente della Polizia di Stato appartenente al V° reparto “Volo” di Reggio Calabria per “generi di conforto” e “colazione obbligatoria” maturati nel periodo 1.4.2008 - 31.12.2011 (e non pagate) come da certificazione prot. n. 3632/300/C.2/E 7.4 del 19.7.2013 redatta dall’Amministrazione di appartenenza
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli artt. 118 cod. proc. amm. e 633 e ss. cod. proc. civ.;
Considerato che si tratta di una controversia riguardante i crediti del personale della Polizia di Stato e che la richiesta va accolta per quanto riguarda la sorte capitale, risultando adeguatamente documentati i crediti vantati in ragione della normativa che disciplina il vettovagliamento e l’approvvigionamento della Polizia di Stato.
Ritenuto che, in base alla documentazione prodotta, le somme dovute all’Ispettore Capo ******** sono pari a € 1.817,84 (€ 652,34 generi di conforto + € 1.165,5 colazione obbligatoria) - all. 1;
Ritenuto che sussistono i presupposti per ingiungere il pagamento delle somme richieste, essendo il credito basato su prova scritta ed è certo liquido ed esigibile;
P.Q.M.
Accoglie il ricorso in epigrafe e, per l’effetto, ingiunge al Ministero dell’Interno, in persona del Ministro in carica, di pagare al ricorrente ******** € 1.817,84 (importo al netto), oltre interessi legali dal dovuto al soddisfo, nel termine di quaranta giorni dalla notifica del presente provvedimento, con avvertenza che entro lo stesso termine potrà essere proposta opposizione al decreto e che, in mancanza, lo stesso diventerà esecutivo.
Condanna l’Amministrazione intimata al pagamento delle spese della procedura, che si liquidano in complessivi Euro 800,00 (di cui Euro 325,00 per spese ed Euro 475,00 per compenso professionale), oltre IVA e CPA, come per legge, da distrarsi a favore del procuratore costituito ai sensi dell’art. 93 c.p.c.
Così deciso in Reggio Calabria il giorno 18 aprile 2014.