LA CONSULTA SENTENZIA CHE IL QUADRIENNIO 2011-2014 NON VALE PER GLI AUTOMATISMI STIPENDIALI. LA SPECIFICITA’ MILITARE FORNISCE UN ASSIST AL GOVERNO PER TROVARE ALTRE RISORSE, ENNESIMO FRUTTO ACIDO DELLA STRATEGIA MIOPE DI VERTICI E RAPPRESENTANZE

lunedì 09 giugno 2014

C’era da aspettarselo. Quegli incrementi stipendiali automatici legati all’anzianità, eredità di un modello retributivo anacronistico difeso con le unghie e con i denti da Vertici e Rappresentanze dietro il pretesto della specificità, non potevano resistere a lungo. Soprattutto in presenza di una carriera legata, anch’essa, quasi esclusivamente all’anzianità.

La Corte Costituzionale, infatti, con la sentenza n. 154/2014, ha fornito la sua autorevole interpretazione con riferimento agli automatismi stipendiali del personale del comparto sicurezza e difesa: sono tutti bloccati dal comma 21 secondo periodo dell’art. 9 del d.l. 78/2010 e non dal comma 1 dello stesso articolo.

E così il quadriennio 2011-2014 non ha valenza giuridica ai fini della maturazione degli automatismi stipendiale comunque denominati e non solo per le “classi e scatti” del personale dirigente.

La Consulta ha così “riempito” un vuoto interpretativo colpevolmente sottovalutato dalle Amministrazioni e dalle Rappresentanze del personale del comparto sicurezza e difesa e fornito al Governo la possibilità di trovare un nuovo “tesoretto” dalle tasche di poliziotti e soldati, dopo quello già sottratto per effetto della specificità degli ordinamenti e delle carriere economiche.

Un altro, l’ennesimo, frutto acido regalato al personale dalla strategia ultra-conservatrice dei Vertici e delle Rappresentanze del comparto sicurezza e difesa, che si cela dietro il concetto di specificità.

Il tutto mentre il personale della scuola, destinatario di una misura molto simile ma sin da subito chiara in ordine alla non validità del triennio 2010-2012 poi prorogato sino al 2013 (comma 23 dell’art. 9 del d.l. n. 78), ha già salvato, attraverso la contrattazione (art. 8 comma 14 del d.l. n. 78), la validità giuridica e non solo economica degli anni 2010 e 2011 e si accinge a salvare anche quella relativa al 2012 e del 2013. Un salvataggio che è tuttavia direttamente collegato al cambiamento, a partire dal 2015, del sistema di progressione stipendiale, con il definitivo superamento degli scatti di anzianità. Della serie: ti condono il pregresso, ma dal prossimo futuro ti adegui ai tempi.

Più tardi si deciderà di non difendere più l’indifendibile (carriere legate all’anzianità, retribuzioni legate all’anzianità, assenza di contrattazione integrativa, relazioni sindacali ottocentesche, assenza di trasparenza e valutazione, autoreferenzialità, ecc.) aprendo a riforme strutturali, più alto sarà il prezzo che pagherà il personale, soprattutto quello onesto e produttivo.

Ma se le premesse sono quelle contenute nella proposta di attuazione della specificità avanzata da SMD, in cui si cerca di salvare solo le retribuzioni degli alti dirigenti, o nella proposta di riordino delle carriere perorata dai sindacati di polizia, tutta basata sull’anzianità… Della serie: io non cambio, sono "specifico"; beh allora è il caso che tu, "specifico", continui a pagare. 


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