BUFERA SULLA GDF: ARRESTATO COLONNELLO,INDAGATI GENERALI. NUOVO INCIAMPO PER BARDI, GDF TRA RABBIA E TIMORI. INDAGATO ANCHE GEN. SPAZIANTE. PERQUISITO COMANDO GENERALE. LA BELLA VITA DEL COLONNELLO TRA FESTE E CASE. COCER, EVITARE GENERALIZZAZIONI
BUFERA SULLA GDF:ARRESTATO COLONNELLO,INDAGATI GENERALI
MANETTE ANCHE A CONSULENTE. INCHIESTA SU VERIFICHE 'PILOTATE'
(ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Arrestato un colonnello, indagati
il comandante in seconda, generale Bardi, e il suo predecessore
in questo incarico, il generale in pensione Spaziante, gia'
coinvolto nell'inchiesta Mose: e' ancora bufera sulla Guardia di
Finanza. L'inchiesta, delegata alla Digos, e' quella dei pm
Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, con il coordinamento
dell'aggiunto Alfonso D'Avino, su presunte anomalie nelle
verifiche fiscali.
Il colonnello Fabio Massimo Mendella, dal luglio scorso
comandante provinciale di Livorno, quando era in servizio a
Napoli avrebbe omesso di compiere controlli sulle societa' di
alcuni imprenditori in cambio di un appannaggio mensile di
15mila, 20mila o 30mila euro; i soldi (in tutto un milione),
secondo la ricostruzione accusatoria, sono stati versati al
commercialista Piero Luigi De Riu, a sua volta arrestato. Per i
due, i reati ipotizzati sono concorso in concussione per
induzione e rivelazione di segreto di ufficio.
Per corruzione e' invece indagato il generale Vito Bardi,
comandante in seconda della Guardia di Finanza, i cui uffici
sono stati perquisiti in mattinata dagli agenti della Digos. Il
generale Vito Bardi - gia' comandante regionale delle Fiamme
gialle in Campania - era stato indagato nel 2011 con le accuse
di favoreggiamento e rivelazione di segreto nell'ambito
dell'inchiesta sulla cosiddetta P4. L'anno successivo, tuttavia,
la sua posizione fu archiviata dal gip su richiesta dello stesso
pm Henry John Woodcock. Dopo l'esecuzione dell'arresto di
Mendella, il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo ha
confermato al comandante generale della Guardia di Finanza
Saverio Capolupo stima e apprezzamento incondizionato per le
Fiamme Gialle. Totale fiducia nella Guardia di Finanza e'
arrivata anche dai ministri Padoan e Alfano.
La nuova inchiesta si basa sulla denuncia di due
imprenditori, i fratelli Giovanni e Francesco Pizzicato, noti a
Napoli perche' anche gestori di noti locali. Nella prima meta'
degli anni Duemila, Mendella, all'epoca maggiore, li avrebbe
contattati tramite De Riu offrendo "protezione" in cambio di
soldi e vacanze. Dopo il suo trasferimento a Roma, inoltre,
Mendella avrebbe suggerito di spostare proprio nella capitale la
societa' Gotha, attiva nel settore dei materiali ferrosi, per
continuare a "seguirli".
Due giorni dopo il trasferimento della societa', l'ufficiale
chiese e ottenne in tempi rapidissimi l'inconsueta
autorizzazione ad avviare una verifica fiscale in deroga alla
regola sulla competenza territoriale, circostanza che, secondo
l'accusa, preludeva a nuove richieste di denaro. Giovanni
Pizzicato riferisce di avere appreso da De Riu che
l'autorizzazione arrivo' grazie all'intervento di due generali,
tra cui Spaziante, gia' coinvolto nell'inchiesta sul Mose e
indagato ora a Napoli nell'ambito di un altro filone della
vicenda Mendella. Per l'operazione, De Riu gli chiese 150.000
euro. Due segretarie dei Pizzicato hanno confermato che il
commercialista andava periodicamente negli uffici delle societa'
a ritirare quelli che loro ritenevano "pacchi contenenti
telefonini".
In una quarantina di pagine, il gip Dario Gallo ricostruisce
la fitta rete di contatti tra l'ufficiale e il commercialista,
che avvenivano tramite un comune amico avvocato, il penalista *************;
l'abitazione e lo studio di ******* sono stati
perquisiti, alla presenza di un rappresentante del consiglio
dell'ordine degli avvocati, dai pm Giuseppina Loreto e Celeste
Carrano. Sullo sfondo, i contatti tra il colonnello e altri
finanzieri, ufficiali e sottufficiali, preoccupanti nella
prospettiva dell'inquinamento probatorio. Diverse le fughe di
notizie che hanno riguardato l'inchiesta: attraverso Mendella, i
Pizzicato venivano a sapere delle indagini avviate sulle loro
societa'. Lo stesso Mendella, poi, fu informato dall'avvocato
******* della richiesta di intercettazione di un suo telefono
fatta dai pm.
Commenta il presidente dell'Autorita' anticorruzione, Raffaele
Cantone: "Una parte della nazione e' sana, nelle indagini le
forze di polizia giudiziaria non hanno avuto remore ad occuparsi
di vicende anche al proprio interno". Il Cocer delle Fiamme
gialle chiede di evitare "ingenerose generalizzazioni", e
auspica un veloce lavoro da parte dei magistrati. (ANSA).
NUOVO INCIAMPO PER BARDI, GDF TRA RABBIA E TIMORI
GIA' INDAGATO PER P4,POI ARCHIVIAZIONE. PADOAN, TOTALE FIDUCIA
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - "Siamo consapevoli che gli schizzi di
fango sono appena cominciati". Al comando generale della Gdf la
notizia del nuovo inciampo del numero due Vito Bardi, il
generale gia' indagato nel 2011 nell'inchiesta P4, la cui
posizione fupoi archiviata, e la relativa perquisizione nei suoi
uffici, arriva quando e' in corso la firma di un protocollo
d'intesa con la Cassa depositi e prestiti. E anche se non passa
certo inosservata la "totale fiducia" espressa dai ministri
Padoan e Alfano e viene assai apprezzata la telefonata con cui
il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo esprime al
comandante generale Saverio Capolupo la "grande stima" e l'
"apprezzamento incondizionato" per il lavoro della Gdf, tutti
sanno che il momento non e' facile. E nessuno si sente di
escludere che vi possano essere nuovi sviluppi.
D'altronde l'ordinanza del Gip non lascia spazio ad
interpretazioni: "c'e' la necessita' di svolgere approfondite
indagini tese ad accertare la rete di complicita' che all'interno
del corpo della Guardia di Finanza puo' aver consentito e
favorito le condotte illecite accertate ed altre analoghe in
corso di verifica". E piu' avanti, tanto per esser chiari: "le
condotte degli indagati sono maturate nell'ambito della piu'
ampia ed articolata struttura della Guardia di Finanza, dove le
indagini devono necessariamente proseguire per individuare sia
eventuali complicita' di altri soggetti sia eventuali episodi
delittuosi analoghi". Il coinvolgimento nell'indagine napoletana
anche di Vincenzo Spaziante, l'ex numero 2 prima di Bardi, che
proprio i finanzieri hanno arrestato esattamente una settimana
fa in un hotel di Milano con l'accusa di aver preso una mazzetta
da 500 mila euro per spifferare notizie dell'indagine sul Mose,
e' infatti li' a dimostrarlo.
Cosi' i timori restano e la rabbia aumenta: "il 99% dei
finanzieri - dice un ufficiale - sono persone per bene che
guadagnano 1.700 euro al mese quando altri hanno fatto carriera
grazie a vent'anni di berlusconismo e tremontismo. Si tratta di
fatti gravi, gravissimi. Ma pure circostanziati". Le uniche
parole ufficiali (il comandante generale parlera', forse, in
occasione della festa del Corpo) arrivano pero' dal Cocer,
l'organismo di rappresentanza sindacale. Gli avvisi al numero
due e all'ex numero 2 hanno "profili dolorosi" ma bisogna
evitare "ingenerose strumentalizzazioni". Anche perche', ricorda
con orgoglio il Cocer "se oggi i gravi episodi di corruzione che
riguardano il mondo imprenditoriale italiano sono portati al
giudizio dei tribunali lo si deve al nostro lavoro e a quello
della magistratura". Pm con i quali gli uomini delle fiamme
gialle "collaborano quotidianamente" e ai quali chiedono di
"fare velocemente il loro lavoro" per evitare che gli schizzi di
fango diventino un mare.
Perche' poi a viale XXI aprile, le chiacchiere sui nomi di
Bardi e Spaziante - che Valter Lavitola voleva numero 2 della
Gdf gia' nel 2009, sollecitando in questo senso l'allora premier
Silvio Berlusconi - non circolano certo da oggi. Tanto che si
ricorda ancora quella cerimonia del 5 settembre 2013 quando il
primo diede il cambio al secondo nel ruolo di comandante in
seconda. "Ma mica lo sceglie qualcuno il vice - ti spiegano -
quel ruolo spetta al generale di corpo d'armata piu' anziano in
servizio. Prima era Spaziante, oggi e' Bardi".
Il nome di Bardi finisce nell'inchiesta della P4 e a farlo e'
Marco Milanese, un altro di quei personaggi che ricorre con
costanza quando ci sono indagini che coinvolgono Spaziante. Fu
Bardi, all'epoca comandante dell'Italia meridionale, disse
l'allora consigliere di Tremonti, a passare notizie riservati al
generale Adinolfi, che a sua volta le diede a Bisignani e al
parlamentare del Pdl Alfonso Papa. Fantasie, visto che fu lo
stesso pm Woodcock - che oggi con Piscitelli ha eseguito la
perquisizione negli uffici del generale - a chiedere
l'archiviazione per Bardi. Il comandante in seconda finisce
anche in un'altra storiaccia, quella della famosa riunione a
Bari nel giugno del 2009 in cui il procuratore designato ma non
ancora insediato Laudati disse, secondo l'accusa della procura
di Lecce, di sospendere le indagini sulle escort portate da
Tarantini nelle residenze di Berlusconi, fino al suo arrivo. "La
mia partecipazione - disse Bardi - vi fu solo ed esclusivamente
al termine dei lavori" e in ogni caso "mi intrattenni il tempo
necessario per assicurare la piu' corretta e piena collaborazione
del comando della Gdf".
Il trasferimento agli istituti di formazione dopo le vicende
napoletane passo come un "normale avvicendamento" in pieno
accordo con il ministero dell'Economia. Ma e' ovvio che quei
fatti pesarono sulla decisione di assegnargli un incarico non
operativo. "Il finanziere modello - disse in un'intervista del
2012 nel suo nuovo ruolo - deve essere sicuramente un cittadino
non avulso da quello che e' il contesto che lo circonda. Noi
prepariamo i nostri giovani affinche' siano ispirati a sani
principi e soprattutto che siano pronti ad affrontare le
difficolta' che si presentano". (ANSA).
ARRESTO UFFICIALE GDF, INDAGATO GEN. VITO BARDI
PERQUISITO COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA A ROMA
(ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Nell'ambito dell'inchiesta che ha
portato all'arresto del col. Mendella, i pm Piscitelli e
Woodcock hanno disposto una perquisizione nel comando generale
della Gdf a Roma. A quanto si e' appreso, risulta indagato il
generale Vito Bardi per un'ipotesi di corruzione. (ANSA).
ARRESTO UFFICIALE GDF, INDAGATO GEN. VITO BARDI (2)
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - La perquisizione nei confronti del
generale Vito Bardi, che e' il comandante in seconda della
Guardia di Finanza, e' avvenuta nella tarda mattinata e ha
riguardato solo gli uffici dell'alto ufficiale nella sede del
Comando generale della Gdf in viale XXI Aprile.(ANSA).
ARRESTO UFFICIALE GDF, INDAGATO GEN. VITO BARDI (3)
(ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Il generale Vito Bardi era stato
indagato nel 2011 con le accuse di favoreggiamento e rivelazione
di segreto nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta P4.
L'anno successivo, tuttavia, la sua posizione fu archiviata dal
gip su richiesta dello stesso pm Henry John Woodcock.
Al centro dell'inchiesta era l'ex deputato del Pdl Alfonso
Papa, per il quale ora e' in corso il processo. Secondo l'ipotesi
accusatoria, l'ex parlamentare riceveva notizie coperte da
segreto su indagini in corso e se ne serviva per ricattare
alcuni imprenditori dai quali riceveva cosi' denaro o altre
utilita'. Nell'inchiesta era coinvolto anche l'uomo d'affari
Luigi Bisignani che ha patteggiato la pena. (ANSA).
ARRESTO UFFICIALE GDF: INDAGATO ANCHE GEN. SPAZIANTE
(ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Il generale in pensione della Gdf
Emilio Spaziante, arrestato la settimana scorsa per la vicenda
Mose, risulta indagato in un altro filone dell'inchiesta della
procura di Napoli sulle verifiche fiscali pilotate. Non si
conosce l'ipotesi di reato.
(ANSA).
GIP, LA BELLA VITA DEL COLONNELLO TRA FESTE E CASE
ACCUSE INCHIESTA: A MENDELLA APPANNAGGI MENSILI DA IMPRENDITORI
(ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Vacanze gratis in Sardegna, feste
in barca con i vip, case al mare e in montagna per un valore
quasi di un milione: era una vita dorata quella che conduceva il
colonnello della Guardia di Finanza Fabio Massimo Mendella,
arrestato oggi con le accuse di concussione per induzione e
rivelazione di segreto.
Erano i fratelli Pizzicato, come loro stessi hanno raccontato
ai pm, a garantirgli un tenore di vita elevatissimo tra il 2005
e il 2012. Nel 2007, per esempio, l'ufficiale, la fidanzata e il
commercialista Pietro Luigi De Riu, arrestato assieme a
Mendella, trascorsero una settimana in un residence di Porto
Rotondo a spese dei Pizzicato, che pagarono anche la cena tutte
le sere. L'anno precedente, a Capri, sempre in estate, Fabio
Massimo Mendella e Giovanni Pizzicato, a bordo di un gommone,
avevano raggiunto la barca dell'imprenditore Paolo Graziano,
dove quest'ultimo festeggiava il compleanno assieme ai
calciatori Ciro Ferrara e Paolo Cannavaro, e si erano uniti a
loro. Graziano e i due ex calciatori sono del tutto estranei
all'inchiesta. La circostanza, riscontrata grazie alla
testimonianza di Graziano, viene citata dal gip quale prova
dell'attendibilita' delle dichiarazioni di Pizzicato.
Mendella amava inoltre le discoteche, tra cui "La mela" e
"Chez moi", molto note a Napoli, gestite dai fratelli Pizzicato;
alcuni degli incontri, soprattutto nella fase iniziale, sono
avvenuti infatti proprio in questi locali. Dalle indagini della
Digos e' emerso che proprio nel periodo in cui i Pizzicato gli
versavano appannaggi mensili proporzionati ai volumi di affari
delle loro aziende, l'ufficiale della Guardia di Finanza
acquistava case a Roma, al mare e in montagna, intestandole a se'
o ai propri genitori. Facendo un calcolo approssimato per
difetto, il valore degli immobili supera i 900.000 euro.
I due imprenditori hanno spiegato di avere sborsato tanto
denaro poiche', tramite De Riu, Mendella aveva assicurato che
avrebbe evitato problemi alle loro aziende, le quali, a suo dire
erano "a rischio di verifiche". Per lo stesso motivo, gli
imprenditori avevano accettato di spostare da Napoli a Roma la
sede della societa' Gotha, sulla quale Mendella avvio'
immediatamente una verifica fiscale con una procedura che il
giudice considera anomala e sospetta. Il denaro consegnato
all'ufficiale tramite De Riu e' stato prelevato per anni da conti
italiani e nascosto in scatole di telefoni cellulari;
successivamente, tuttavia, i Pizzicato si sono serviti anche di
conti aperti in Lituania e Bulgaria. (ANSA).
ARRESTO UFFICIALE GDF: NELLE CARTE SPUNTANO "DUE GENERALI"
IMPRENDITORE,PER AUTORIZZARE SPECIALE DEROGA IN VERIFICA FISCALE
(ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Trasferito da Napoli a Roma, il
colonnello Fabio Massimo Mendella - arrestato oggi a Livorno
nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarita' nelle
verifiche fiscali - suggeri' agli imprenditori Giovanni e
Francesco Pizzicato di trasferire nella capitale anche la loro
societa' Gotha spa. Dopo appena due giorni dal trasferimento
della societa', l'ufficiale propose ai suoi superiori una nuova
verifica fiscale, che necessitava di una specifica
autorizzazione a derogare dagli ordinari criteri di competenza.
L'autorizzazione giunse 24 ore dopo. La tempistica
dell'operazione, sottolinea il gip, e' un decisivo elemento di
conferma dell'ipotesi accusatoria: in quella circostanza spunto'
il coinvolgimento di "due generali".
Anche le modalita' di concessione della deroga appaiono
sospette, dal momento che non fu interessato il comando generale
della Guardia di Finanza ma solo quello provinciale, mentre ne'
nella richiesta ne' nell'autorizzazione erano specificate le
circostanze eccezionali per derogare dai criteri di competenza.
Nella sua denuncia, l'imprenditore Giovanni Pizzicato ha
riferito di avere appreso dal commercialista Pietro De Riu,
anche lui arrestato oggi, che la verifica "aveva richiesto una
speciale autorizzazione da parte di due generali, uno dei quali
mi fu detto essere il generale Spaziante". In quella
circostanza, De Riu chiese a Pizzicato 150.000 euro "perche' a
suo dire erano stati coinvolti, data la natura straordinaria
dell'iniziativa, i generali".
Il generale della Gdf Emilio Spaziante, oggi in pensione, e'
stato arrestato la settimana scorsa nell'ambito dell'inchiesta
sul Mose. (ANSA).
ARRESTO UFFICIALE GDF: COLLOQUIO PROCURATORE - GEN.CAPOLUPO
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Dopo l'esecuzione di una misura
cautelare a carico di un ufficiale delle Fiamme Gialle, il
procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo, ha
avuto un colloquio telefonico con il Comandante Generale della
Guardia di Finanza, Generale di Corpo d'Armata Saverio
Capolupo.
Colangelo ha ribadito al generale Capoluogo "la grande stima
per la Guardia di Finanza e l'apprezzamento incondizionato per
la collaborazione che le Fiamme Gialle quotidianamente
assicurano anche alla Procura della Repubblica di Napoli nello
svolgimento di delicate attivita' di indagine". (ANSA).
ARRESTO UFFICIALE GDF:SCONCERTO A LIVORNO, ARRIVATO NEL 2013
(ANSA) - LIVORNO, 11 GIU - Sconcerto e incredulita' tra i
militari delle Fiamme gialle di Livorno per l'arresto del
comandante provinciale della Guardia di Finanza Fabio Massimo
Mendella, accusato di concorso in concussione nell'ambito di
un'inchiesta della Procura di Napoli.
In pochi hanno voglia di parlare della vicenda che ha scosso
il corpo della Guardia di Finanza. Mendella era arrivato al
comando provinciale livornese neanche un anno fa, nel luglio del
2013, guadagnandosi la stima del personale. (ANSA).
ARRESTO UFFICIALE GDF: COCER, EVITARE GENERALIZZAZIONI
MAGISTRATI SVOLGANO VELOCEMENTE LORO LAVORO
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - L'avviso di garanzia al comandante in
seconda della Gdf e all'ex vice comandante, "ha profili
dolorosi". Ma bisogna "evitare ingenerose generalizzazioni". Lo
afferma in una nota il Cocer della Guardia di Finanza, chiedendo
ai magistrati, "con i quali collaboriamo quotidianamente, di
fare velocemente il loro lavoro". (segue)
ARRESTO UFFICIALE GDF: COCER, EVITARE GENERALIZZAZIONI
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - "Se oggi i gravi episodi di
corruzione che riguardano il mondo imprenditoriale italiano sono
portati al giudizio dei tribunali - rivendica l'organismo di
rappresentanza della Gdf - lo si deve al nostro lavoro e a
quello della magistratura". Dunque l'iscrizione nel registro
degli indagati del generale Bardi e dell'ex generale Spaziante,
hanno si' "profili dolorosi", ma pongono anche "una questione
rispetto alla quale i finanzieri, che ogni giorno lavorano per
far emergere il malaffare di questo paese, pretendono di avere
risposte certe ed urgenti".
Il Cocer chiede dunque all'opinione pubblica "di sostenere il
nostro lavoro" e di evitare generalizzazioni, ai magistrati di
chiarire piu' in fretta possibile ruoli e responsabilita', "al
Parlamento e al Governo di attuare con urgenza le modifiche
normative per contrastare efficacemente la corruzione che
attraversa ambiti pubblici e privati del nostro Paese"
modernizzare le norme per la tutela professionale dei
finanzieri". L'ultima richiesta e' per il comandante generale -
aprire un "immediato confronto per migliorare la trasparenza
delle procedure di gestione del personale e la loro
funzionalita'" - e per gli uomini e le donne delle Fiamme Gialle
affinche' continuino a svolgere "il loro lavoro con rinnovato
impegno nell'interesse di tutti i cittadini".(ANSA).
ARRESTO UFFICIALE GDF: BARDI E IL 'FINANZIERE MODELLO'
INTERVISTA DEL COMANDANTE IN SECONDA DELLA GDF A ANTENNASUD
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - "Il finanziere modello deve essere
sicuramente un cittadino non avulso da quello che e' il contesto
che lo circonda". Cosi' parlava il comandante in seconda della
Gdf Vito Bardi in un'intervista del 2012 ad Antennasud.
"Noi prepariamo i nostri giovani - aggiungeva Bardi -
affinche' siano ispirati a sani principi e per far si' che nel
momento in cui lasciano gli istituti possano subito immettersi
nel circuito a loro affidato ma soprattutto che siano pronti ad
affrontare le difficolta' che si presentano".(ANSA).