BUFERA SULLA GDF: ARRESTATO COLONNELLO,INDAGATI GENERALI. NUOVO INCIAMPO PER BARDI, GDF TRA RABBIA E TIMORI. INDAGATO ANCHE GEN. SPAZIANTE. PERQUISITO COMANDO GENERALE. LA BELLA VITA DEL COLONNELLO TRA FESTE E CASE. COCER, EVITARE GENERALIZZAZIONI

giovedì 12 giugno 2014

 

BUFERA SULLA GDF:ARRESTATO COLONNELLO,INDAGATI GENERALI

MANETTE ANCHE A CONSULENTE. INCHIESTA SU VERIFICHE 'PILOTATE'

   (ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Arrestato un colonnello, indagati

il comandante in seconda, generale Bardi, e il suo predecessore

in questo incarico, il generale in pensione Spaziante, gia'

coinvolto nell'inchiesta Mose: e' ancora bufera sulla Guardia di

Finanza. L'inchiesta, delegata alla Digos, e' quella dei pm

Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, con il coordinamento

dell'aggiunto Alfonso D'Avino, su presunte anomalie nelle

verifiche fiscali.

   Il colonnello Fabio Massimo Mendella, dal luglio scorso

comandante provinciale di Livorno, quando era in servizio a

Napoli avrebbe omesso di compiere controlli sulle societa' di

alcuni imprenditori in cambio di un appannaggio mensile di

15mila, 20mila o 30mila euro; i soldi (in tutto un milione),

secondo la ricostruzione accusatoria, sono stati versati al

commercialista Piero Luigi De Riu, a sua volta arrestato. Per i

due, i reati ipotizzati sono concorso in concussione per

induzione e rivelazione di segreto di ufficio.

   Per corruzione e' invece indagato il generale Vito Bardi,

comandante in seconda della Guardia di Finanza, i cui uffici

sono stati perquisiti in mattinata dagli agenti della Digos. Il

generale Vito Bardi - gia' comandante regionale delle Fiamme

gialle in Campania - era stato indagato nel 2011 con le accuse

di favoreggiamento e rivelazione di segreto nell'ambito

dell'inchiesta sulla cosiddetta P4. L'anno successivo, tuttavia,

la sua posizione fu archiviata dal gip su richiesta dello stesso

pm Henry John Woodcock. Dopo l'esecuzione dell'arresto di

Mendella, il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo ha

confermato al comandante generale della Guardia di Finanza

Saverio Capolupo stima e apprezzamento incondizionato per le

Fiamme Gialle. Totale fiducia nella Guardia di Finanza e'

arrivata anche dai ministri Padoan e Alfano.

   La nuova inchiesta si basa sulla denuncia di due

imprenditori, i fratelli Giovanni e Francesco Pizzicato, noti a

Napoli perche' anche gestori di noti locali. Nella prima meta'

degli anni Duemila, Mendella, all'epoca maggiore, li avrebbe

contattati tramite De Riu offrendo "protezione" in cambio di

soldi e vacanze. Dopo il suo trasferimento a Roma, inoltre,

Mendella avrebbe suggerito di spostare proprio nella capitale la

societa' Gotha, attiva nel settore dei materiali ferrosi, per

continuare a "seguirli".

   Due giorni dopo il trasferimento della societa', l'ufficiale

chiese e ottenne in tempi rapidissimi l'inconsueta

autorizzazione ad avviare una verifica fiscale in deroga alla

regola sulla competenza territoriale, circostanza che, secondo

l'accusa, preludeva a nuove richieste di denaro. Giovanni

Pizzicato riferisce di avere appreso da De Riu che

l'autorizzazione arrivo' grazie all'intervento di due generali,

tra cui Spaziante, gia' coinvolto nell'inchiesta sul Mose e

indagato ora a Napoli nell'ambito di un altro filone della

vicenda Mendella. Per l'operazione, De Riu gli chiese 150.000

euro. Due segretarie dei Pizzicato hanno confermato che il

commercialista andava periodicamente negli uffici delle societa'

a ritirare quelli che loro ritenevano "pacchi contenenti

telefonini".

   In una quarantina di pagine, il gip Dario Gallo ricostruisce

la fitta rete di contatti tra l'ufficiale e il commercialista,

che avvenivano tramite un comune amico avvocato, il penalista *************;

l'abitazione e lo studio di ******* sono stati

perquisiti, alla presenza di un rappresentante del consiglio

dell'ordine degli avvocati, dai pm Giuseppina Loreto e Celeste

Carrano. Sullo sfondo, i contatti tra il colonnello e altri

finanzieri, ufficiali e sottufficiali, preoccupanti nella

prospettiva dell'inquinamento probatorio. Diverse le fughe di

notizie che hanno riguardato l'inchiesta: attraverso Mendella, i

Pizzicato venivano a sapere delle indagini avviate sulle loro

societa'. Lo stesso Mendella, poi, fu informato dall'avvocato

******* della richiesta di intercettazione di un suo telefono

fatta dai pm.

   Commenta il presidente dell'Autorita' anticorruzione, Raffaele

Cantone: "Una parte della nazione e' sana, nelle indagini le

forze di polizia giudiziaria non hanno avuto remore ad occuparsi

di vicende anche al proprio interno". Il Cocer delle Fiamme

gialle chiede di evitare "ingenerose generalizzazioni", e

auspica un veloce lavoro da parte dei magistrati. (ANSA).

 

NUOVO INCIAMPO PER BARDI, GDF TRA RABBIA E TIMORI

GIA' INDAGATO PER P4,POI ARCHIVIAZIONE. PADOAN, TOTALE FIDUCIA

   (ANSA) - ROMA, 11 GIU - "Siamo consapevoli che gli schizzi di

fango sono appena cominciati". Al comando generale della Gdf la

notizia del nuovo inciampo del numero due Vito Bardi, il

generale gia' indagato nel 2011 nell'inchiesta P4, la cui

posizione fupoi archiviata, e la relativa perquisizione nei suoi

uffici, arriva quando e' in corso la firma di un protocollo

d'intesa con la Cassa depositi e prestiti. E anche se non passa

certo inosservata la "totale fiducia" espressa dai ministri

Padoan e Alfano e viene assai apprezzata la telefonata con cui

il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo esprime al

comandante generale Saverio Capolupo la "grande stima" e l'

"apprezzamento incondizionato" per il lavoro della Gdf, tutti

sanno che il momento non e' facile. E nessuno si sente di

escludere che vi possano essere nuovi sviluppi.

   D'altronde l'ordinanza del Gip non lascia spazio ad

interpretazioni: "c'e' la necessita' di svolgere approfondite

indagini tese ad accertare la rete di complicita' che all'interno

del corpo della Guardia di Finanza puo' aver consentito e

favorito le condotte illecite accertate ed altre analoghe in

corso di verifica". E piu' avanti, tanto per esser chiari: "le

condotte degli indagati sono maturate nell'ambito della piu'

ampia ed articolata struttura della Guardia di Finanza, dove le

indagini devono necessariamente proseguire per individuare sia

eventuali complicita' di altri soggetti sia eventuali episodi

delittuosi analoghi". Il coinvolgimento nell'indagine napoletana

anche di Vincenzo Spaziante, l'ex numero 2 prima di Bardi, che

proprio i finanzieri hanno arrestato esattamente una settimana

fa in un hotel di Milano con l'accusa di aver preso una mazzetta

da 500 mila euro per spifferare notizie dell'indagine sul Mose,

e' infatti li' a dimostrarlo.

   Cosi' i timori restano e la rabbia aumenta: "il 99% dei

finanzieri - dice un ufficiale - sono persone per bene che

guadagnano 1.700 euro al mese quando altri hanno fatto carriera

grazie a vent'anni di berlusconismo e tremontismo. Si tratta di

fatti gravi, gravissimi. Ma pure circostanziati". Le uniche

parole ufficiali (il comandante generale parlera', forse, in

occasione della festa del Corpo) arrivano pero' dal Cocer,

l'organismo di rappresentanza sindacale. Gli avvisi al numero

due e all'ex numero 2 hanno "profili dolorosi" ma bisogna

evitare "ingenerose strumentalizzazioni". Anche perche', ricorda

con orgoglio il Cocer "se oggi i gravi episodi di corruzione che

riguardano il mondo imprenditoriale italiano sono portati al

giudizio dei tribunali lo si deve al nostro lavoro e a quello

della magistratura". Pm con i quali gli uomini delle fiamme

gialle "collaborano quotidianamente" e ai quali chiedono di

"fare velocemente il loro lavoro" per evitare che gli schizzi di

fango diventino un mare.

   Perche' poi a viale XXI aprile, le chiacchiere sui nomi di

Bardi e Spaziante - che Valter Lavitola voleva numero 2 della

Gdf gia' nel 2009, sollecitando in questo senso l'allora premier

Silvio Berlusconi - non circolano certo da oggi. Tanto che si

ricorda ancora quella cerimonia del 5 settembre 2013 quando il

primo diede il cambio al secondo nel ruolo di comandante in

seconda. "Ma mica lo sceglie qualcuno il vice - ti spiegano -

quel ruolo spetta al generale di corpo d'armata piu' anziano in

servizio. Prima era Spaziante, oggi e' Bardi".

   Il nome di Bardi finisce nell'inchiesta della P4 e a farlo e'

Marco Milanese, un altro di quei personaggi che ricorre con

costanza quando ci sono indagini che coinvolgono Spaziante. Fu

Bardi, all'epoca comandante dell'Italia meridionale, disse

l'allora consigliere di Tremonti, a passare notizie riservati al

generale Adinolfi, che a sua volta le diede a Bisignani e al

parlamentare del Pdl Alfonso Papa. Fantasie, visto che fu lo

stesso pm Woodcock - che oggi con Piscitelli ha eseguito la

perquisizione negli uffici del generale - a chiedere

l'archiviazione per Bardi. Il comandante in seconda finisce

anche in un'altra storiaccia, quella della famosa riunione a

Bari nel giugno del 2009 in cui il procuratore designato ma non

ancora insediato Laudati disse, secondo l'accusa della procura

di Lecce, di sospendere le indagini sulle escort portate da

Tarantini nelle residenze di Berlusconi, fino al suo arrivo. "La

mia partecipazione - disse Bardi - vi fu solo ed esclusivamente

al termine dei lavori" e in ogni caso "mi intrattenni il tempo

necessario per assicurare la piu' corretta e piena collaborazione

del comando della Gdf".

   Il trasferimento agli istituti di formazione dopo le vicende

napoletane passo come un "normale avvicendamento" in pieno

accordo con il ministero dell'Economia. Ma e' ovvio che quei

fatti pesarono sulla decisione di assegnargli un incarico non

operativo. "Il finanziere modello - disse in un'intervista del

2012 nel suo nuovo ruolo - deve essere sicuramente un cittadino

non avulso da quello che e' il contesto che lo circonda. Noi

prepariamo i nostri giovani affinche' siano ispirati a sani

principi e soprattutto che siano pronti ad affrontare le

difficolta' che si presentano". (ANSA).

 

ARRESTO UFFICIALE GDF, INDAGATO GEN. VITO BARDI
PERQUISITO COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA A ROMA
   (ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Nell'ambito dell'inchiesta che ha
portato all'arresto del col. Mendella, i pm Piscitelli e
Woodcock hanno disposto una perquisizione nel comando generale
della Gdf a Roma. A quanto si e' appreso, risulta indagato il
generale Vito Bardi per un'ipotesi di corruzione. (ANSA).
 
ARRESTO UFFICIALE GDF, INDAGATO GEN. VITO BARDI (2)
   (ANSA) - ROMA, 11 GIU - La perquisizione nei confronti del
generale Vito Bardi, che e' il comandante in seconda della
Guardia di Finanza, e' avvenuta nella tarda mattinata e ha
riguardato solo gli uffici dell'alto ufficiale nella sede del
Comando generale della Gdf in viale XXI Aprile.(ANSA).
 
ARRESTO UFFICIALE GDF, INDAGATO GEN. VITO BARDI (3)
   (ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Il generale Vito Bardi era stato
indagato nel 2011 con le accuse di favoreggiamento e rivelazione
di segreto nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta P4.
L'anno successivo, tuttavia, la sua posizione fu archiviata dal
gip su richiesta dello stesso pm Henry John Woodcock.
  Al centro dell'inchiesta era l'ex deputato del Pdl Alfonso
Papa, per il quale ora e' in corso il processo. Secondo l'ipotesi
accusatoria, l'ex parlamentare riceveva notizie coperte da
segreto su indagini in corso e se ne serviva per ricattare
alcuni imprenditori dai quali riceveva cosi' denaro o altre
utilita'. Nell'inchiesta era coinvolto anche l'uomo d'affari
Luigi Bisignani che ha patteggiato la pena. (ANSA).
 
ARRESTO UFFICIALE GDF: INDAGATO ANCHE GEN. SPAZIANTE
   (ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Il generale in pensione della Gdf
Emilio Spaziante, arrestato la settimana scorsa per la vicenda
Mose, risulta indagato in un altro filone dell'inchiesta della
procura di Napoli sulle verifiche fiscali pilotate. Non si
conosce l'ipotesi di reato.
   (ANSA).
 

GIP, LA BELLA VITA DEL COLONNELLO TRA FESTE E CASE

ACCUSE INCHIESTA: A MENDELLA APPANNAGGI MENSILI DA IMPRENDITORI

   (ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Vacanze gratis in Sardegna, feste

in barca con i vip, case al mare e in montagna per un valore

quasi di un milione: era una vita dorata quella che conduceva il

colonnello della Guardia di Finanza Fabio Massimo Mendella,

arrestato oggi con le accuse di concussione per induzione e

rivelazione di segreto.

   Erano i fratelli Pizzicato, come loro stessi hanno raccontato

ai pm, a garantirgli un tenore di vita elevatissimo tra il 2005

e il 2012. Nel 2007, per esempio, l'ufficiale, la fidanzata e il

commercialista Pietro Luigi De Riu, arrestato assieme a

Mendella, trascorsero una settimana in un residence di Porto

Rotondo a spese dei Pizzicato, che pagarono anche la cena tutte

le sere. L'anno precedente, a Capri, sempre in estate, Fabio

Massimo Mendella e Giovanni Pizzicato, a bordo di un gommone,

avevano raggiunto la barca dell'imprenditore Paolo Graziano,

dove quest'ultimo festeggiava il compleanno assieme ai

calciatori Ciro Ferrara e Paolo Cannavaro, e si erano uniti a

loro. Graziano e i due ex calciatori sono del tutto estranei

all'inchiesta. La circostanza, riscontrata grazie alla

testimonianza di Graziano, viene citata dal gip quale prova

dell'attendibilita' delle dichiarazioni di Pizzicato.

   Mendella amava inoltre le discoteche, tra cui "La mela" e

"Chez moi", molto note a Napoli, gestite dai fratelli Pizzicato;

alcuni degli incontri, soprattutto nella fase iniziale, sono

avvenuti infatti proprio in questi locali. Dalle indagini della

Digos e' emerso che proprio nel periodo in cui i Pizzicato gli

versavano appannaggi mensili proporzionati ai volumi di affari

delle loro aziende, l'ufficiale della Guardia di Finanza

acquistava case a Roma, al mare e in montagna, intestandole a se'

o ai propri genitori. Facendo un calcolo approssimato per

difetto, il valore degli immobili supera i 900.000 euro.

   I due imprenditori hanno spiegato di avere sborsato tanto

denaro poiche', tramite De Riu, Mendella aveva assicurato che

avrebbe evitato problemi alle loro aziende, le quali, a suo dire

erano "a rischio di verifiche". Per lo stesso motivo, gli

imprenditori avevano accettato di spostare da Napoli a Roma la

sede della societa' Gotha, sulla quale Mendella avvio'

immediatamente una verifica fiscale con una procedura che il

giudice considera anomala e sospetta. Il denaro consegnato

all'ufficiale tramite De Riu e' stato prelevato per anni da conti

italiani e nascosto in scatole di telefoni cellulari;

successivamente, tuttavia, i Pizzicato si sono serviti anche di

conti aperti in Lituania e Bulgaria. (ANSA).

 
 
ARRESTO UFFICIALE GDF: NELLE CARTE SPUNTANO "DUE GENERALI"
IMPRENDITORE,PER AUTORIZZARE SPECIALE DEROGA IN VERIFICA FISCALE
   (ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - Trasferito da Napoli a Roma, il
colonnello Fabio Massimo Mendella - arrestato oggi a Livorno
nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarita' nelle
verifiche fiscali - suggeri' agli imprenditori Giovanni e
Francesco Pizzicato di trasferire nella capitale anche la loro
societa' Gotha spa. Dopo appena due giorni dal trasferimento
della societa', l'ufficiale propose ai suoi superiori una nuova
verifica fiscale, che necessitava di una specifica
autorizzazione a derogare dagli ordinari criteri di competenza.
L'autorizzazione giunse 24 ore dopo. La tempistica
dell'operazione, sottolinea il gip, e' un decisivo elemento di
conferma dell'ipotesi accusatoria: in quella circostanza spunto'
il coinvolgimento di "due generali".
   Anche le modalita' di concessione della deroga appaiono
sospette, dal momento che non fu interessato il comando generale
della Guardia di Finanza ma solo quello provinciale, mentre ne'
nella richiesta ne' nell'autorizzazione erano specificate le
circostanze eccezionali per derogare dai criteri di competenza.
Nella sua denuncia, l'imprenditore Giovanni Pizzicato ha
riferito di avere appreso dal commercialista Pietro De Riu,
anche lui arrestato oggi, che la verifica "aveva richiesto una
speciale autorizzazione da parte di due generali, uno dei quali
mi fu detto essere il generale Spaziante". In quella
circostanza, De Riu chiese a Pizzicato 150.000 euro "perche' a
suo dire erano stati coinvolti, data la natura straordinaria
dell'iniziativa, i generali".
   Il generale della Gdf Emilio Spaziante, oggi in pensione, e'
stato arrestato la settimana scorsa nell'ambito dell'inchiesta
sul Mose. (ANSA).
 
ARRESTO UFFICIALE GDF: COLLOQUIO PROCURATORE - GEN.CAPOLUPO
   (ANSA) - ROMA, 11 GIU - Dopo l'esecuzione di una misura
cautelare a carico di un ufficiale delle Fiamme Gialle, il
procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Colangelo, ha
avuto un colloquio telefonico con il Comandante Generale della
Guardia di Finanza, Generale di Corpo d'Armata Saverio
Capolupo.
   Colangelo ha ribadito al generale Capoluogo "la grande stima
per la Guardia di Finanza e l'apprezzamento incondizionato per
la collaborazione che le Fiamme Gialle quotidianamente
assicurano anche alla Procura della Repubblica di Napoli nello
svolgimento di delicate attivita' di indagine". (ANSA).
 
ARRESTO UFFICIALE GDF:SCONCERTO A LIVORNO, ARRIVATO NEL 2013
   (ANSA) - LIVORNO, 11 GIU - Sconcerto e incredulita' tra i
militari delle Fiamme gialle di Livorno per l'arresto del
comandante provinciale della Guardia di Finanza Fabio Massimo
Mendella, accusato di concorso in concussione nell'ambito di
un'inchiesta della Procura di Napoli.
   In pochi hanno voglia di parlare della vicenda che ha scosso
il corpo della Guardia di Finanza. Mendella era arrivato al
comando provinciale livornese neanche un anno fa, nel luglio del
2013, guadagnandosi la stima del personale. (ANSA).
 
 

 

ARRESTO UFFICIALE GDF: COCER, EVITARE GENERALIZZAZIONI

MAGISTRATI SVOLGANO VELOCEMENTE LORO LAVORO

   (ANSA) - ROMA, 11 GIU - L'avviso di garanzia al comandante in

seconda della Gdf e all'ex vice comandante, "ha profili

dolorosi". Ma bisogna "evitare ingenerose generalizzazioni". Lo

afferma in una nota il Cocer della Guardia di Finanza, chiedendo

ai magistrati, "con i quali collaboriamo quotidianamente, di

fare velocemente il loro lavoro". (segue)

 

ARRESTO UFFICIALE GDF: COCER, EVITARE GENERALIZZAZIONI

   (ANSA) - ROMA, 11 GIU - "Se oggi i gravi episodi di

corruzione che riguardano il mondo imprenditoriale italiano sono

portati al giudizio dei tribunali - rivendica l'organismo di

rappresentanza della Gdf - lo si deve al nostro lavoro e a

quello della magistratura". Dunque l'iscrizione nel registro

degli indagati del generale Bardi e dell'ex generale Spaziante,

hanno si' "profili dolorosi", ma pongono anche "una questione

rispetto alla quale i finanzieri, che ogni giorno lavorano per

far emergere il malaffare di questo paese, pretendono di avere

risposte certe ed urgenti".

   Il Cocer chiede dunque all'opinione pubblica "di sostenere il

nostro lavoro" e di evitare generalizzazioni, ai magistrati di

chiarire piu' in fretta possibile ruoli e responsabilita', "al

Parlamento e al Governo di attuare con urgenza le modifiche

normative per contrastare efficacemente la corruzione che

attraversa ambiti pubblici e privati del nostro Paese"

modernizzare le norme per la tutela professionale dei

finanzieri". L'ultima richiesta e' per il comandante generale -

aprire un "immediato confronto per migliorare la trasparenza

delle procedure di gestione del personale e la loro

funzionalita'" - e per gli uomini e le donne delle Fiamme Gialle

affinche' continuino a svolgere "il loro lavoro con rinnovato

impegno nell'interesse di tutti i cittadini".(ANSA).

 

ARRESTO UFFICIALE GDF: BARDI E IL 'FINANZIERE MODELLO'
INTERVISTA DEL COMANDANTE IN SECONDA DELLA GDF A ANTENNASUD
   (ANSA) - ROMA, 11 GIU - "Il finanziere modello deve essere
sicuramente un cittadino non avulso da quello che e' il contesto
che lo circonda". Cosi' parlava il comandante in seconda della
Gdf Vito Bardi in un'intervista del 2012 ad Antennasud.
   "Noi prepariamo i nostri giovani - aggiungeva Bardi -
affinche' siano ispirati a sani principi e per far si' che nel
momento in cui lasciano gli istituti possano subito immettersi
nel circuito a loro affidato ma soprattutto che siano pronti ad
affrontare le difficolta' che si presentano".(ANSA).


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