P.A:DA MOBILITA' A PREPENSIONAMENTI,ECCO LA RIFORMA - FISCO: TABACCAI, STATO AGITAZIONE CONTRO OBBLIGO BANCOMAT - FARO UE SU FISCO MULTINAZIONALI, INDAGA SU AGEVOLAZIONI - DA BOLLO A CREDITI START-UP FANNO IL PIENO DI BONUS

giovedì 12 giugno 2014

P.A:DA MOBILITA' A PREPENSIONAMENTI,ECCO LA RIFORMA

ALLENTAMENTO SU TURN OVER; ARCHIVIO UNICO AUTOMOBILI

   (ANSA) - ROMA, 11 GIU - Possibile spostamento dei dipendenti

pubblici entro un raggio di 100 chilometri senza assenso, stop

al trattenimento in servizio, dimezzamento dei permessi

sindacali ma anche allargamento delle maglie del turn over e

istituzione di un archivio unico per i dati delle auto: sono

solo alcune delle novita' contenute nella bozza di riforma della

pubblica amministrazione alla quale sta lavorando il Governo.

Ecco in estrema sintesi alcuni dei principali contenuti del

decreto che dovrebbe essere varato venerdi' dal Consiglio dei

ministri:

  MOBILITA' OBBLIGATORIA ENTRO 100 CHILOMETRI: I dipendenti

pubblici potranno essere spostati senza assenso in un posto di

lavoro diverso purche' sia nell'arco di 100 chilometri. Entro 50

chilometri le diverse sedi di lavoro sono considerate 'stessa

unita' produttiva' mentre tra 50 e 100 Km lo spostamento del

lavoratore deve essere motivato con  esigenze organizzative e

produttive. Per la mobilita' volontaria scompare l'obbligo del

nulla osta dall'amministrazione di provenienza.

   STOP TRATTENIMENTO IN SERVIZIO ENTRO 31 OTTOBRE: Non sara'

possibile restare a lavorare nella pubblica amministrazione dopo

l'eta' di pensionamento oltre il 31 ottobre. La bozza di riforma,

infatti, elimina l'istituto del trattenimento in servizio. Sono

"fatti salvi" quelli in essere "fino al 31 ottobre 2014". Quelli

"non ancora efficaci alla data di entrata in vigore" del dl

"sono revocati".

  FINO A DUE ANNI PREPENSIONAMENTO PER LAVORATORI IN ESUBERO: In

caso di esuberi e in assenza di criteri e modalita' condivise con

i sindacati, la Pa procede alla ''risoluzione unilaterale, senza

possibilita' di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro

che entro il biennio successivo maturano il diritto all'accesso"

alla pensione "con conseguente corresponsione del trattamento".

   POSSIBILE DEMANSIONAMENTO IN CASO DI ECCEDENZE: i dipendenti

pubblici "in disponibilita'" (collocati in mobilita' a seguito di

rilevazioni di eccedenze) possono presentare richiesta di

ricollocazione "in via subordinata, in una qualifica o in

posizione economica inferiore", per ampliare le occasioni di

ricollocazione.

   SI ALLENTA STRETTA TURNOVER: le percentuali di limite per le

amministrazioni centrali restano al 20% delle uscite per il

2014, 40% per il 2015, 60% per il 2016 e 80% per il 2017, ma il

limite si riferisce solo alla spesa complessiva e non alle

persone. Dal 2018 il limite per le assunzioni tornera' al 100%

delle uscite.

   DA AGOSTO DISTACCHI SINDACALI DIMEZZATI: Dal primo agosto

2014, distacchi, aspettative e permessi sindacali, nel loro

insieme, sono "ridotti del 50% per ciascuna associazione

sindacale". La riforma collega la decisione alla

razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica.

   ARCHIVIO UNICO VEICOLI, +12% BOLLO: il Governo lavora alla

messa a punto di un archivio unico sui veicoli circolanti. Il

ministro dell'Economia stabilira' le misure dell'imposta

regionale di immatricolazione per tipo, categoria,

emissioni e potenza dei veicoli. Gli importi delle tasse auto

possono aumentare per il solo 2015 fino a un massimo del

12%.(ANSA).

 

FISCO: TABACCAI, STATO AGITAZIONE CONTRO OBBLIGO BANCOMAT

RISSO (FIT), SIAMO A SERVIZIO STATO MA NON POSSIAMO RIMETTERCI

   (ANSA) - ROMA, 11 GIU - "Siamo al servizio dello Stato ma non

possiamo rimetterci": cosi' il presidente nazionale della

Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso, commenta

l'imminente entrata in vigore dell'obbligo di accettazione dei

pagamenti in moneta elettronica. Si e' riunita oggi la Giunta

Nazionale dei tabaccai che ha deliberato lo stato di agitazione

della categoria. "Cosi' come e' formulata, la disposizione di

legge ci costringera' a lavorare in completa remissione",

sottolinea Risso.(ANSA).

 

FISCO: TABACCAI, STATO AGITAZIONE CONTRO OBBLIGO BANCOMAT (2)

   (ANSA) - ROMA, 11 GIU - I tabaccai lamentano "l'aumento degli

oneri e dei costi fissi, a fronte di margini ridottissimi. In

piu', come se non fosse gia' abbastanza, per effetto di una norma

gia' emendata dal governo, ci e' stato recentemente ridotto -

ricorda il presidente della Fit, Giovanni Risso, in una nota -

l'aggio per il servizio di vendita dei valori bollati".

   "Lo spirito di servizio dei tabaccai in favore dello Stato e

dei cittadini e' indiscutibile ma a tutto c'e' un limite -

aggiunge Risso -. Vendere principalmente prodotti soggetti ad

aggio va bene, cosi' come svolgere a margine fisso servizi di

pubblica utilita'. Essere obbligati ad accettare moneta

elettronica, pero', significa lavorare rimettendoci e questo

nessuno se lo puo' permettere".

   Il numero uno della categoria rileva infine che "le

tabaccherie subiscono da tempo un costante calo di redditivita' e

questi provvedimenti assestano un ulteriore, durissimo, colpo al

nostro lavoro ed alla sussistenza di migliaia di famiglie. Per

questo - conclude il presidente nazionale della Fit - prima di

dare battaglia con ogni mezzo, siamo pronti al dialogo con il

Governo". (ANSA).

 

FARO UE SU FISCO MULTINAZIONALI, INDAGA SU AGEVOLAZIONI

TOCCATE IRLANDA, OLANDA, LUSSEMBURGO PER APPLE, STARBUCKS E FIAT

   (di Chiara De Felice)

   (ANSA) - BRUXELLES, 11 GIU - Primo passo della Ue contro le

multinazionali che risparmiano sulle tasse grazie a regimi

speciali favorevoli applicati da alcuni Paesi europei che

vogliono tenersele strette per garantirsi investimenti e posti

di lavoro: nel mirino sono finite Apple, Starbucks e Fiat

Finance and Trade (la finanziaria di casa Fiat) che grazie a

norme speciali in Irlanda, Olanda e Lussemburgo hanno ottenuto

un forte sconto fiscale che l'antitrust europeo teme possa

essere un aiuto di Stato illegale.

   "Nel contesto di bilanci costretti, e' importante che le

grandi multinazionali paghino la loro giusta parte di tasse", ha

detto il commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia, spiegando

come questo sia solo l'inizio e alludendo a nuove indagini

magari sulla spinta dei Governi che vogliono prendere di mira i

colossi del web.

   La Commissione Ue ha per ora aperto un'indagine formale su

Irlanda, Olanda e Lussemburgo per verificare se le norme fiscali

'ad hoc' applicate alle tre multinazionali sono in linea con le

leggi europee che proteggono la concorrenza e il mercato unico.Perche' "in base alle regole Ue sugli aiuti di Stato, le autorita'

nazionali non possono prendere misure che consentano ad alcune

societa' di pagare meno tasse di quelle che pagherebbero se fosse

applicato loro un regime normale e non discriminatorio", ha

precisato Almunia.

   Inoltre, contro il Lussemburgo e' stata anche aperta una

procedura d'infrazione perche' non ha collaborato adeguatamente

con la Commissione europea per questa indagine: non ha

comunicato tutte le informazioni richieste sul calcolo della

base imponibile per le attivita' finanziarie di Fiat Finance and

Trade.

   La Commissione ha avviato l'indagine (ma "non sta mettendo in

discussione i regimi fiscali generali dei tre Stati", ha

precisato Almunia), dopo articoli di stampa che riferivano di

alcune societa' che avrebbero ricevuto sconti fiscali

significativi attraverso decisioni mirate delle autorita'

nazionali. Per Bruxelles tali provvedimenti non sono illegittimi

di per se', ma "potrebbero contenere aiuti di Stato illegali se

comportano vantaggi specifici e selettivi" per alcuni.

   Un nuovo e piu' grande problema si porrebbe se l'aiuto fosse

effettivamente dichiarato incompatibile: a quel punto lo Stato

dovra' recuperarlo, e le societa' sborsare quanto hanno

risparmiato finora. "Ma ora e' troppo presto per poterlo dire",

aggiunge Almunia. Da parte sua Apple si dice tranquilla e

"orgogliosa di operare in Irlanda" dove "paga ogni euro di ogni

tassa che deve" perche' "soggetti alle stesse leggi fiscali come

molte altre aziende internazionali che operano in

Irlanda".(ANSA).

 

FISCO:DA BOLLO A CREDITI START-UP FANNO IL PIENO DI BONUS

AGENZIA ENTRATE TRACCIA MAPPA COMPLETA DELLE AGEVOLAZIONI

   (ANSA) - ROMA, 11 GIU - Il Fisco premia l'innovazione con un

mix di sconti, incentivi e semplificazioni per le start-up

innovative e gli incubatori certificati. Dall'esclusione dalla

disciplina delle societa' di comodo all'esenzione dal versamento

dell'imposta di bollo, dai crediti di imposta in favore delle

nuove assunzioni alle detrazioni Irpef e deduzioni Ires in

favore degli investitori, l'Agenzia delle Entrate, in una

circolare, traccia una mappa completa delle agevolazioni fiscali

dedicate alle nuove imprese proiettate nel futuro.

   Di seguito una panoramica di alcuni dei chiarimenti forniti.

   - DETRAZIONI PER INVESTIMENTI IN START-UP: Si definisce la

platea dei soggetti Irpef che possono beneficiare della

detrazione d'imposta. Le Entrate precisano, infatti, che, oltre

ai soci delle societa' in nome collettivo e in accomandita

semplice, possono usufruire della detrazione del 19% degli

investimenti nelle start-up innovative anche le societa'

semplici, le societa' equiparate a quelle di persone e le imprese

familiari. Agevolazioni ulteriori, con una detrazione che sale

al 25%, sono previste per gli investimenti nelle start-up

innovative a vocazione sociale e in quelle che sviluppano e

commercializzano solo prodotti o servizi innovativi ad alto

valore innovativo in ambito energetico. Il limite massimo di

500mila euro per periodo d'imposta su cui calcolare la

detrazione Irpef riguarda la somma investita nel capitale

sociale di una o piu' start-up innovative.

   - DEDUZIONE IRES: I soggetti passivi dell'imposta sul reddito

delle societa' (Ires) possono beneficiare della deduzione del 20%

degli investimenti nelle start up innovative, per una somma non

superiore a 1.800.000 euro per ogni periodo di imposta. La

deduzione balza al 27% per gli investimenti nelle start-up

innovative a vocazione sociale e in quelle che sviluppano e

commercializzano solo prodotti o servizi innovativi ad alto

valore innovativo in ambito energetico.

   - CREDITO PER ASSUNZIONI: Le start-up innovative e gli

incubatori certificati che assumono a tempo indeterminato

personale altamente qualificato (in possesso di un dottorato di

ricerca universitario o di una laurea magistrale

tecnico-scientifica e impiegato in attivita' di ricerca e

sviluppo) accedono "con modalita' semplificate" e in regime "de

minimis" al credito di imposta del 35% sui costi di assunzioni

per un massimo di 200mila euro, a condizione che i nuovi posti

di lavoro siano conservati per almeno tre anni (o due nel caso

di piccole e medie imprese).

   - IMPONIBILE: La parte di reddito da lavoro che le start-up

innovative e gli incubatori certificati corrispondono agli

amministratori, ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori

continuativi sotto forma di azioni, quote e strumenti finanziari

partecipativi non contribuisce alla formazione dell'imponibile,

sia dal punto di vista fiscale che da quello contributivo. La

circolare di oggi precisa, pero', che i collaboratori occasionali

non possono fruire di questo tipo di agevolazione, perche'

percettori di redditi diversi.

   - NO TEST SOCIETA' DI COMODO: Alle start-up innovative non si

applica la disciplina prevista per le societa' di comodo (sia

quelle non operative sia quelle in perdita sistematica). Per

tutto il periodo in cui una societa' ha i requisiti per

qualificarsi come start-up innovativa non e' quindi tenuta a fare

il test di operativita'. Inoltre ai fini della applicazione della

disciplina delle societa' in perdita sistematica, il "triennio di

osservazione" decorre dal periodo di imposta successivo a quello

in cui viene meno la qualifica di start-up innovativa.(ANSA).


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