LA POLITICA NON FACCIA LO STRUZZO DI FRONTE ALLE INCHIESTE CHE COINVOLGONO LA GUARDIA DI FINANZA. URGE UNA RIFORMA DEL CORPO CHE LO TRASFORMI IN UNA CASA DI VETRO, PER IL BENE DEI FINANZIERI E DEI CITTADINI

sabato 14 giugno 2014

 

Le gravi vicende che hanno coinvolto esponenti di primo piano delle Fiamme Gialle, indipendentemente dell’esito che avrà l’iter giudiziario e nella totale aderenza alla presunzione di innocenza per tutti gli attori in causa, sollevano ancora una volta problemi di fondo che rendono ormai improrogabile la necessità di garantire una maggiore trasparenza per un'organizzazione così delicata e vitale per il Paese come la Guardia di finanza.

Oggi più che mai crediamo che un fatto sia indiscutibile: la militarità del Corpo, ancora una volta, ha dimostrato tutte le sue pecche e disfunzioni. Pertanto, il Legislatore deve avviare improrogabilmente una riforma complessiva che superi definitivamente l’organizzazione militare e provveda a strutturare la futura Guardia di Finanza con un ordinamento civile.

Siamo consapevoli che la smilitarizzazione non è la panacea di tutti i mali, ma consentirebbe una maggiore e migliore partecipazione alla vita dell'Amministrazione sia del personale e sia dei cittadini, i quali, attraverso strumenti di accesso civico già disponibili nel nostro ordinamento, garantirebbero tra le altre cose una funzione preventiva di episodi di malcostume.

Facciamo appello a tutte le forze politiche e sociali di attivarsi affinché le Fiamme Gialle diventino sempre più patrimonio irrinunciabile del Paese e assurgano a trasformarsi in "casa di vetro", sia per i suoi dipendenti che per i cittadini affamati di giustizia sociale.

La segreteria nazionale FICIESSE

Associazione Finanzieri Cittadini e Solidarietà

www.ficiesse.it

 


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