MADIA, DA COLLE NESSUN RILIEVO SU RIFORMA P.A. - FISCO PIU' SEMPLICE,730 PRECOMPILATO PER 30 MLN ITALIANI - FAVORI A IMPRESA, DIRETTORE AGENZIA ENTRATE PATTEGGIA

sabato 21 giugno 2014

MADIA, DA COLLE NESSUN RILIEVO SU RIFORMA P.A.

MINISTRO,ENTRO LUNEDI' FIRMA NAPOLITANO. SINDACATI BOCCIANO NORME

   (ANSA) - ROMA, 20 GIU - "Nessun rilievo dal Quirinale", entro

"lunedi'" ci sara' la firma dal capo dello Stato, Giorgio

Napolitano: il ministro della Semplificazione e della Pa,

Marianna Madia, "rassicura" sull'iter della riforma ("e' un testo

corposo e importante"), spiegando che si attendeva la

"bollinatura da parte del Mef", che doveva verificare coperture

e risparmi. Confermando che il dl e' stato spacchettato in due

decreti, dividendo la parte della Pa da quella che riguarda

competitivita' e crescita, il ministro afferma che questo e' stato

"deciso nel Consiglio dei ministri del 13 giugno", che ha

approvato le misure. Il testo del dl sulle misure per la

crescita e' arrivato nella serata di ieri al Quirinale.

   La riforma della Pa punta innanzitutto al ricambio

generazionale, aprendo alla 'staffetta' per 15mila giovani. Un

taglio del personale della Pubblica amministrazione "non e' tra

le priorita'" del governo, secondo cui "ridurre i costi non

richiede necessariamente dei tagli di posti di lavoro",

sottolinea il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in

un'intervista al quotidiano francese Le Figaro: "Per mettere in

atto le riforme - aggiunge - abbiamo soprattutto bisogno di

un'amministrazione efficace, piu' produttiva".

   La riforma, pero', non convince affatto i sindacati. Se non

cambia, "rimane la nostra critica", dice il segretario generale

della Cgil, Susanna Camusso: "Noi sfideremo il governo a fare

davvero una riforma della Pa che determini un miglioramento

effettivo delle condizioni dei cittadini e dei lavoratori".

Perche', sostiene, quella "che si sta preparando non e' una

riforma ma un piccolo aggiustamento di alcune cosucce". Anche il

leader della Cisl, Raffaele Bonanni, chiede una "vera" riforma

della Pa, per la quale serve il consenso dei lavoratori. Per

questo, rivolgendosi direttamente al ministro Madia, sostiene

che "non bisogna spezzare il filo del dialogo" e che "le

critiche del sindacato non vanno interpretate in modo

pregiudizievole" ma devono servire per aprire un confronto

"costruttivo". Il numero uno della Uil, Luigi Angeletti, boccia

apertamente la riforma, sostenendo che "il voto che merita e' un

5". A suo parere, lo Stato negli ultimi anni e' stato "il

peggiore datore di lavoro: non ha rinnovato i contratti", fermi

al 2009, e ora "ha tagliato i permessi sindacali", per cui nel

settore pubblico "i lavoratori ed i delegati hanno meno permessi

e meno diritti di quanti ne hanno nel settore privato". Insomma,

sostiene ancora Angeletti, si e' "persa un'altra occasione".

(ANSA).

 

 

FISCO PIU' SEMPLICE,730 PRECOMPILATO PER 30 MLN ITALIANI

DA 2016 ANCHE SPESE SANITA'. BOSCHI, 'STATO AMICO DEL CITTADINO'

   (di Silvia Gasparetto)

   (ANSA) - ROMA, 20 GIU - Parte la 'rivoluzione' del fisco

targata Matteo Renzi. Con l'obiettivo di mostrare il volto

"amico" dello Stato nel rapporto con i cittadini-contribuenti ma

anche con le imprese, che da anni lamentano di essere oppresse

da troppa burocrazia (che costa tempo e denaro). E' l'avvio di

"una grande opera di semplificazione" ha detto il ministro delle

Riforme Maria Elena Boschi al termine del Cdm che ha varato i

primi due decreti legislativi che attuano la delega fiscale.

   Opera che consentira' prima di tutto di "a oltre 30 milioni di

italiani" di ricevere "la dichiarazione dei redditi

precompilata" spiega il ministro sottolineando che i

provvedimenti avviati (anche il primo tassello per la riforma

del catasto) faranno si' che lo Stato sia appunto "vicino e amico

del cittadino".

   E' solo un passaggio preliminare quello che hanno fatto in

Consiglio dei ministri il decreto legislativo sulla

semplificazione fiscale e quello che definisce le nuove

commissioni censuarie per la revisione del catasto, e che si

completera' con un secondo passaggio in Cdm una volta acquisiti i

pareri delle commissioni parlamentari competenti. Ma intanto si

e' fatto "un passo importantissimo" per avvicinare

amministrazione e cittadini, dice il sottosegretario

all'Economia Giovanni Legnini, spiegando che comunque si tratta

di "un primo tassello nel percorso delle riforme fiscali che

derivano dalla 'madre' che e' la delega".

   La parte del leone la fa chiaramente il nuovo 730, chiodo

fisso del premier, con il quale dal 2015 dipendenti e pensionati

potranno trovare precompilato nella propria 'cassetta fiscale'

con incluse tutte le informazioni gia' in possesso

dell'amministrazione (dai dati su mutui, a quelli su immobili,

carichi familiari o contributi previdenziali). Una innovazione

che, secondo il Codacons, puo' portare a risparmi fino a "1,8

miliardi per i contribuenti" che utilizzeranno il nuovo modello

senza doversi rivolgere a un professionista. La dichiarazione,

infatti, puo' essere utilizzata cosi' com'e', se il cittadino non

ha bisogno di integrarla con altre informazioni. E dal 2016

questa sorta di 'Cud rafforzato' si arricchira' anche delle spese

sanitarie sostenute (nelle dichiarazioni 2013 circa 41 milioni

di contribuenti hanno portato in detrazione oltre 15 miliardi di

euro di spese) visto che le strutture sanitarie (ospedali,

ambulatori, farmacie) dovranno comunicare le prestazioni al

sistema Tessera sanitaria. Certo si tratta di una

sperimentazione, che si prevede avra' bisogno di un triennio per

arrivare a regime, ma la corsa al 'fisco amico' e' partita.

   E se per il cittadino non c'e' solo la semplificazione della

dichiarazione dei redditi, ma anche della successione (va

denunciata solo sopra i 100mila euro per gli eredi diretti) o

sull'utilizzo dell'ecobonus (non si dovranno piu' comunicare alle

Entrate i lavori di riqualificazione energetica che interessano

piu' periodi di imposta), ricco e' anche il pacchetto pro-imprese.

   Vengono infatti sfoltiti con il decreto legislativo una serie

di adempimenti che impattano sull'attivita' in particolare delle

Pmi, oltre a essere semplificati i rimborsi Iva (che avverranno

senza adempimenti aggiuntivi fino a 15mila euro). (ANSA).

 

FISCO: FAVORI A IMPRESA, DIRETTORE AGENZIA ENTRATE PATTEGGIA

   (ANSA) - FIRENZE, 20 GIU - L'ex direttore provinciale a

Firenze dell'Agenzia delle entrate, Nunzio Garagozzo, e il

commercialista Silvio Mencucci hanno patteggiato una pena a 2

anni 6 mesi di reclusione. Sono accusati dalla procura di

Firenze di aver aiutato un imprenditore, Emilio Petrilli, per

fargli ottenere favori fiscali.

   Per Garagozzo e' stata disposta la confisca di 50 mila euro e

per Mencucci di 105 mila euro. Petrilli e' stato rinviato a

giudizio e per lui e' stato disposto il sequestro preventivo di

6,7 mln, ritenuti profitto del reato. Enrico Santoro, anche lui,

come Mencucci, accusato di aver fatto da mediatore fra Garagozzo

e l'imprenditore, e' stato condannato in abbreviato a 2 anni e 2

mesi 2.

   Secondo il pm di Firenze Paolo Barlucchi, nel 2010, Petrilli,

titolare dell'impresa 'Giovanni Tognozzi', avrebbe dato a

Garagozzo ''una somma di denaro di rilevante importo'' ottenendo

in cambio ''un indebito risparmio di imposta di 4.604.889 euro,

la cancellazione del debito per interessi maturati gia' calcolato

in 582 mila euro, l'eliminazione delle relative sanzioni per un

milione e 500 mila euro e l'assenza di contestazione del reato

di dichiarazione infedele''.(ANSA).

 


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