FISCO: PADOAN, NUOVO PATTO CON GLI ITALIANI - P.A.: SI LIMA ANCORA PACCHETTO DECRETI, TEMPI STRETTI - ALLARME ESERCITO GB, SOLDATI TROPPO GRASSI PER COMBATTERE

lunedì 23 giugno 2014

 

FISCO: PADOAN, NUOVO PATTO CON GLI ITALIANI

'NO AUMENTO TASSE, MAI PIU' IN UE CON CAPPELLO IN MANO'

(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Sul Fisco ''serve un nuovo patto con

i cittadini''. Intervistato dal Mattino, il ministro

dell'Economia Pier Carlo Padoan spiega la strategia del rilancio

per il semestre europeo e sottolinea: ''In Europa l'Italia non

va piu' con il cappello in mano''. Al Sud anche capitali privati,

aggiunge, ''ma sono decisivi gli enti locali''.

La ''via maestra per abbattere le tasse e' quella di trovare

coperture permanenti, altrimenti i tagli non sono credibili. Su

Irpef e Irap intendiamo agire in questo modo'', spiega il

titolare del dicastero di via XX settembre. Intanto, sottolinea,

''le tasse non aumenteranno'', anzi, ''quest'anno abbiamo

avviato una riduzione della pressione fiscale che consolideremo

in futuro''. ''Il mio punto di partenza e' che il governo deve

rispettare i vincoli di bilancio nel suo interesse, deve cioe'

proseguire nell'aggiustamento del saldo strutturale che comporti

una caduta del debito. La stella polare resta questa''. Quella

della spending review, precisa, non e' una cura dimagrante, ma

''un'operazione che mira a trovare risorse e a cambiare il modo

in cui si spende''.

L'Italia in Europa e' presente in modo nuovo, spiega Padoan:

''Non sono andato all'Ecofin a chiedere - sottolinea - ma a

proporre e persuadere che l'Europa metta in cima la crescita e

l'occupazione''. ''Nessuno va piu' con il cappello in mano dalla

Francia o dalla Germania, ma va in Europa per dire all'Europa

che bisogna cambiare tono e prospettiva''. Lasciare via XX

Settembre per entrare nella Commissione Ue? ''Pettegolezzi che

non hanno nessun fondamento, mi pare il caso di lasciarli

perdere''.

''Le politiche di questo governo hanno ed avranno sempre piu'

implicazioni importanti per il Sud - assicura poi - Ma non nego

che nuovi impegni vadano assunti a livello centrale e locale. Da

Roma occorre rivedere il patto di stabilita' interno e

identificare strumenti con i quali convogliare risorse,

soprattutto private, nel Mezzogiorno. Ma i governi locali di

Regioni e Comuni devono capire che la produttivita' e la

ricchezza del Sud dipendono anche da fattori come la sicurezza,

la fiscalita' locale e l'efficienza della burocrazia''. (ANSA).

 

P.A.: SI LIMA ANCORA PACCHETTO DECRETI, TEMPI STRETTI

SU CORRUZIONE VALUTATO TESTO AD HOC;FIRMA COLLE A META' SETTIMANA

(di Silvia Gasparetto)

(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Sale l'attesa per vedere nero su

bianco il decreto di riforma della pubblica amministrazione. Il

governo infatti sarebbe ancora al lavoro sui testi. Soprattutto

sul fronte P.a. si tratta infatti, si fa notare, della stesura

di un provvedimento complesso, che sarebbe comunque alle battute

finali. Ma cresce la probabilita' che la firma del Capo dello

Stato, annunciata dal ministro Marianna Madia al massimo per

lunedi', possa invece arrivare un po' piu' in la', almeno a meta'

settimana.

Dopo i rilievi del Quirinale su un provvedimento inizialmente

unico e che portava con se' troppe materie eterogenee (rilievo

che peraltro Napolitano ripete da mesi, a tutti i governi), al

Colle non sarebbe infatti ancora tornata la nuova versione delle

misure, spacchettata, come annunciato sempre dal governo, in due

distinti provvedimenti (uno sulla P.a. e l'altro con le misure

per il rilancio della competitivita' per le imprese). Anche

perche', secondo diverse fonti, si starebbe ancora ragionando

sulla possibilita' di far viaggiare con un decreto a se' le norme

anticorruzione, che ampliano i poteri del commissario Raffaele

Cantone, attribuendogli anche la guida dell'Autorita' di

vigilanza sui contratti pubblici in attesa che l'authority venga

poi assorbita dall'Anticorruzione.

Al momento queste norme dovrebbero essere contenute nel

progetto di riforma della P.A. e li', comunque, potrebbero

rimanere, anche per evitare di intasare il Parlamento con troppi

provvedimenti da convertire in 60 giorni alla vigilia della

pausa estiva. Pausa che ancora non e' stata fissata ne' per la

Camera ne' per il Senato, e che gia' gli anni scorsi (anche per

fronteggiare un sempre piu' forte sentimento 'anti-casta'

nell'opinione pubblica) si era assottigliata. Le Camere, tra

l'altro, hanno gia' anche un altro appuntamento 'urgente' non

nella forma (non si tratta di decreto), ma nella sostanza:

quello delle riforme, che negli annunci del governo dovrebbe

ricevere il primo via libera entro luglio.

Nella riforma dell'apparato pubblico, comunque, altri nodi

resterebbero ancora da sciogliere, a partire dallo stop al

trattenimento in servizio per i magistrati oltre i 70 anni, che,

secondo l'allarme lanciato dalle toghe, rischierebbe di mandare

in tilt gli uffici. E complessa appare anche la questione del

taglio a distacchi e permessi sindacali (sui quali i sindacati

hanno gia' annunciato battaglia) perche' ci sono comparti, come ad

esempio quello della scuola, dove le comunicazioni sui distacchi

vanno fatte a inizio estate, in modo che il personale possa

essere sostituito con l'assegnazione delle supplenze annuali e

non creare difficolta' agli studenti e agli istituti nella

definizione degli organici. (ANSA).

 

ALLARME ESERCITO GB, SOLDATI TROPPO GRASSI PER COMBATTERE

COLPA DEL CIBO, IN CASERMA TRA PATATINE E COLAZIONE FULL ENGLISH

(ANSA) - LONDRA, 22 GIU - Chili di troppo e forma fisica che

fa acqua da tutte le parti: un'epidemia segnalata da piu' parti,

ma che adesso sembra allargarsi fino al fronte di guerra e

affliggere i militari, proprio quei soldati che dovrebbero

essere tra i piu' rigorosi, per dovere. Almeno questo accade tra

le truppe britanniche.

Tra le forze armate di Sua Maesta' e' emerso un numero

allarmante di soldati fuori forma, sovrappeso, e non in grado di

portare a termine nemmeno i test base di fitness, che dovrebbero

essere pane quotidiano per le truppe, riferisce il Sunday Times

in un articolo dal titolo 'Too fat to fight' (troppo grassi per

combattere), ed e' allarme - e imbarazzo - dopo che risultano

essere 32mila i militari che sono stati 'bocciati' almeno una

volta nelle prove fisiche nel corso degli ultimi tre anni.

Mentre sono circa 22mila i soldati britannici - sia uomini sia

donne - che nello stesso periodo sono risultati sovrappeso con

il rischio di sviluppare problemi di salute.

Il punto e' la dieta, secondo alcuni. Si cita per esempio uno

dei militari di stanza a Camp Bastion, in Afghanistan, dove,

spiega, il regime di alimentazione quotidiano prevede colazione

abbondante (all'Inglese, ndr) ogni mattina, formaggi, pizza e

'scelta libera' presso un buffet di dolci dalla ricca offerta:

dai profitteroles al gelato passando per il cheesecake. Non

manca il cibo sano, ma restano innumerevoli le occasioni di

optare per patatine fritte a pranzo e a cena. Anche sugli orari

imposti per i pasti si punta il dito: devono cenare alle 17, con

la conseguenza che per placare i languorini in serata si faccia

razzia di dolci e snack. Risultato: la gran parte non riesce

nemmeno a fare le flessioni. Sono cifre "da shock" conferma il

professor David Haslam che presiede il National Obesity Forum,

"credevo che fosse compito delle forze armate assicurare che i

militari siano in forma. E se non lo sono, fare in modo che lo

diventino".

Tutti i militari britannici, dai soldati semplici agli

ufficiali con le stellette, devono sottoporsi due volte all'anno

a verifiche sullo stato della loro forma fisica. Sono prove e

test base, routine quasi, eppure sono circa 29.600 gli uomini e

2.819 le donne che almeno una volta tra aprile 2011 e marzo 2014

hanno mostrato livelli di 'fitness' inadeguati. Per non parlare

di chi e' risultato sovrappeso con ripercussioni sulla salute: si

segnala infatti un incremento di casi a rischio diabete,

ipertensione, e cardiopatie proprio a causa dei chili di troppo.

Un allarme che pero' non sembra essere una sorpresa per molti,

stando alle testimonianze raccolte. "Basta guardarsi intorno in

una caserma dell'esercito britannico in qualsiasi parte del

mondo e si noteranno numerosi uomini e donne sovrappeso",

sottolinea un ufficiale. Eppure le regole sono chiare: i

militari sotto i 30 anni per esempio devono essere in grado di

effettuare 44 flessioni in due minuti seguite da 50 esercizi per

gli addominali, quindi correre un miglio e mezzo in non piu' di

10 minuti e 30 secondi.

Il ministero della Difesa britannico si difende: negli ultimi

tre anni solo l'11% e' stato 'bocciato' ai test fisici e molti di

loro hanno poi subito recuperato, fa sapere un portavoce. (ANSA)

 

 

 

 


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