FISCO: CHIARIMENTI DELLE ENTRATE SU FATTURA ELETTRONICA - OFFERTE FEDELI SANTUARIO INVESTITE IN BORSA, UN ARRESTO. E' CONSULENTE FINANZIARIO, TRUFFATI FRATI SANTUARIO S.FRANCESCO

mercoledì 25 giugno 2014

 

FISCO: CHIARIMENTI DELLE ENTRATE SU FATTURA ELETTRONICA

   (ANSA) - ROMA, 24 GIU -  una fattura elettronica anche

quella cartacea trasformata in documento informatico per essere

spedita e ricevuta dal destinatario via posta elettronica. Al

contrario, non possono essere considerate elettroniche le

fatture che, seppur create tramite un software di contabilita',

vengono inviate e ricevute in formato cartaceo. E' uno dei

chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate in una circolare

sulla fattura elettronica.

   Via libera - spiega inoltre l'Agenzia - al documento fiscale

digitale anche senza un precedente accordo con il destinatario e

all'utilizzo dei sistemi tecnologici che si ritengono piu' idonei

a garantire i requisiti di autenticita' e integrita' della fattura

elettronica. L'Agenzia risponde, inoltre, ai quesiti in tema di

fattura differita e semplificata: si chiarisce che per

distinguere le fatture elettroniche da quelle cartacee non e'

rilevante il formato (elettronico o cartaceo) utilizzato per la

sua creazione, bensi' la circostanza che la fattura sia in

formato elettronico quando viene emessa o messa a disposizione,

ricevuta e accettata dal destinatario. Cosi', ad esempio, non

possono essere considerate elettroniche le fatture che, seppure

create in formato elettronico tramite un software di

contabilita', vengono successivamente inviate e ricevute in

formato cartaceo. Al contrario, possono essere considerate

fatture elettroniche quelle che, seppur create in formato

cartaceo, vengono successivamente trasformate in documenti

informatici e inviate e ricevute tramite posta elettronica.

Si precisa anche che l'origine di una fattura si considera

autentica quando l'identita' del fornitore/prestatore o

dell'emittente sono certi e che l'integrita' del contenuto e'

garantita anche quando varia il formato della fattura

(conversione in altri formati, come ad esempio da MS word a

XML), a patto che i dati non siano alterati. Infine si ricorda

che il requisito di leggibilita' deve essere garantito per tutto

il periodo di archiviazione della fattura attraverso un

visualizzatore adeguato e affidabile del formato elettronico.

Per l'invio non si richiede piu' il "previo accordo con il

destinatario" per avvalersi della trasmissione elettronica della

fattura.  quindi sufficiente l'accettazione da parte del

destinatario del mezzo di trasmissione utilizzato. La

circolare chiarisce, infine, che, anche nel caso in cui il

destinatario non accetti il documento elettronico, l'emittente

puo' comunque procedere all'integrazione del processo di

fatturazione con quello di conservazione elettronica, sempre che

siano rispettati i requisiti di autenticita', integrita' e

leggibilita' dal momento della sua emissione fino al termine del

periodo di conservazione.(ANSA).

 

OFFERTE FEDELI SANTUARIO INVESTITE IN BORSA, UN ARRESTO

E' CONSULENTE FINANZIARIO, TRUFFATI FRATI SANTUARIO S.FRANCESCO

   (ANSA) - COSENZA, 24 GIU - Un consulente finanziario, Massimo

Cedolia, di 45 anni, e' stato arrestato dai carabinieri e dalla

Guardia di finanza di Cosenza con l'accusa di avere attuato una

truffa ai danni dei frati del Santuario di San Francesco di

Paola utilizzando le offerte dei fedeli che gli erano state

affidate, per un totale di quasi un milione e mezzo di euro, per

investimenti in Borsa e per disporre bonifici in favore di suoi

parenti. Cedolia e' stato arrestato in esecuzione di un'ordinanza

di custodia cautelare emessa dal gip di Paola su richiesta della

Procura della Repubblica. (ANSA).

 

OFFERTE FEDELI SANTUARIO INVESTITE IN BORSA, UN ARRESTO (2)

   (ANSA) - COSENZA, 24 GIU - L'emissione del provvedimento

restrittivo nei confronti di Cedolia era stata chiesta al gip

Carmine De Rose dal Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno

Giordano, e dal sostituto Linda Gambassi, che sono i due

magistrati che hanno diretto l'inchiesta che ha portato all'

arresto del consulente finanziario.

   A Cedolia vengono contestati di reati di truffa aggravata,

falsita' in scrittura privata aggravata in concorso,

favoreggiamento reale aggravato in concorso ed esercizio abusivo

della professione di promotore finanziario.

   Le indagini, condotte sin dall'agosto 2013 a seguito di una

denuncia-querela presentata dall'Economo del Santuario di San

Francesco di Paola, in relazione a consistenti ammanchi

verificatisi sul Fondo patrimoniale strutturato tramite raccolta

delle offerte elargite dai fedeli, hanno consentito di

ricostruire, riferiscono i carabinieri, provate responsabilita'

da parte di Cedolia, al quale era affidata la gestione del

Fondo. In particolare il consulente finanziario, violando le

direttive improntate a prudenza impartitegli dai frati in merito

alla gestione del denaro e senza alcuna autorizzazione da parte

di questi ultimi, avrebbe messo in atto una sistematica e

dissennata attivita' di trading online (compravendita di titoli

azionari quotati in borsa) ad altissimo rischio, celando la vera

natura e il rischio degli investimenti effettuati ai titolari

del conto.

   Il consulente, inoltre, avrebbe messo in atto una

molteplicita' di bonifici in favore di persone, a lui legate

anche da vincoli di parentela, che poi provvedevano a "girare"

il denaro, direttamente o tramite l'interposizione di ulteriori

conti correnti bancari e postali, allo stesso Cedolia e che, per

questa ragione, sono indagati per il reato di riciclaggio.

(ANSA).

 

OFFERTE FEDELI INVESTITE IN BORSA:SEQUESTRATI BENI PER 2 MLN

   (ANSA) - COSENZA, 24 GIU - Contestualmente all'ordinanza di

custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di

Massimo Cedolia, carabinieri e Guardia di finanza, nell'ambito

dell'indagine sulla truffa ai danni dei frati del Santuario di

San Francesco di Paola, hanno eseguito un decreto di sequestro

di beni a carico di 11 persone, tra cui lo stesso consulente

finanziario, e di una societa'.

   Le persone indagate nell'inchiesta insieme a Cedolia sono

parenti o persone legate da vincoli di altro tipo al consulente

finanziario che si sarebbero rese corresponsabili, a vario

titolo, della truffa.

   In particolare e' stato disposto il sequestro preventivo e per

l'equivalente della somma che sarebbe stata truffata di 28

fabbricati, otto terreni, dieci automezzi e disponibilita'

finanziarie per un totale di 17 rapporti finanziari nei

confronti degli indagati tra Cosenza, Diamante, Praia a Mare,

Paola, Napoli e Milano per un ammontare complessivo due milioni

e 340 mila euro. (ANSA).

 


Tua email:   Invia a: