FISCO: CHIARIMENTI DELLE ENTRATE SU FATTURA ELETTRONICA - OFFERTE FEDELI SANTUARIO INVESTITE IN BORSA, UN ARRESTO. E' CONSULENTE FINANZIARIO, TRUFFATI FRATI SANTUARIO S.FRANCESCO
FISCO: CHIARIMENTI DELLE ENTRATE SU FATTURA ELETTRONICA
(ANSA) - ROMA, 24 GIU - una fattura elettronica anche
quella cartacea trasformata in documento informatico per essere
spedita e ricevuta dal destinatario via posta elettronica. Al
contrario, non possono essere considerate elettroniche le
fatture che, seppur create tramite un software di contabilita',
vengono inviate e ricevute in formato cartaceo. E' uno dei
chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate in una circolare
sulla fattura elettronica.
Via libera - spiega inoltre l'Agenzia - al documento fiscale
digitale anche senza un precedente accordo con il destinatario e
all'utilizzo dei sistemi tecnologici che si ritengono piu' idonei
a garantire i requisiti di autenticita' e integrita' della fattura
elettronica. L'Agenzia risponde, inoltre, ai quesiti in tema di
fattura differita e semplificata: si chiarisce che per
distinguere le fatture elettroniche da quelle cartacee non e'
rilevante il formato (elettronico o cartaceo) utilizzato per la
sua creazione, bensi' la circostanza che la fattura sia in
formato elettronico quando viene emessa o messa a disposizione,
ricevuta e accettata dal destinatario. Cosi', ad esempio, non
possono essere considerate elettroniche le fatture che, seppure
create in formato elettronico tramite un software di
contabilita', vengono successivamente inviate e ricevute in
formato cartaceo. Al contrario, possono essere considerate
fatture elettroniche quelle che, seppur create in formato
cartaceo, vengono successivamente trasformate in documenti
informatici e inviate e ricevute tramite posta elettronica.
Si precisa anche che l'origine di una fattura si considera
autentica quando l'identita' del fornitore/prestatore o
dell'emittente sono certi e che l'integrita' del contenuto e'
garantita anche quando varia il formato della fattura
(conversione in altri formati, come ad esempio da MS word a
XML), a patto che i dati non siano alterati. Infine si ricorda
che il requisito di leggibilita' deve essere garantito per tutto
il periodo di archiviazione della fattura attraverso un
visualizzatore adeguato e affidabile del formato elettronico.
Per l'invio non si richiede piu' il "previo accordo con il
destinatario" per avvalersi della trasmissione elettronica della
fattura. quindi sufficiente l'accettazione da parte del
destinatario del mezzo di trasmissione utilizzato. La
circolare chiarisce, infine, che, anche nel caso in cui il
destinatario non accetti il documento elettronico, l'emittente
puo' comunque procedere all'integrazione del processo di
fatturazione con quello di conservazione elettronica, sempre che
siano rispettati i requisiti di autenticita', integrita' e
leggibilita' dal momento della sua emissione fino al termine del
periodo di conservazione.(ANSA).
OFFERTE FEDELI SANTUARIO INVESTITE IN BORSA, UN ARRESTO
E' CONSULENTE FINANZIARIO, TRUFFATI FRATI SANTUARIO S.FRANCESCO
(ANSA) - COSENZA, 24 GIU - Un consulente finanziario, Massimo
Cedolia, di 45 anni, e' stato arrestato dai carabinieri e dalla
Guardia di finanza di Cosenza con l'accusa di avere attuato una
truffa ai danni dei frati del Santuario di San Francesco di
Paola utilizzando le offerte dei fedeli che gli erano state
affidate, per un totale di quasi un milione e mezzo di euro, per
investimenti in Borsa e per disporre bonifici in favore di suoi
parenti. Cedolia e' stato arrestato in esecuzione di un'ordinanza
di custodia cautelare emessa dal gip di Paola su richiesta della
Procura della Repubblica. (ANSA).
OFFERTE FEDELI SANTUARIO INVESTITE IN BORSA, UN ARRESTO (2)
(ANSA) - COSENZA, 24 GIU - L'emissione del provvedimento
restrittivo nei confronti di Cedolia era stata chiesta al gip
Carmine De Rose dal Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno
Giordano, e dal sostituto Linda Gambassi, che sono i due
magistrati che hanno diretto l'inchiesta che ha portato all'
arresto del consulente finanziario.
A Cedolia vengono contestati di reati di truffa aggravata,
falsita' in scrittura privata aggravata in concorso,
favoreggiamento reale aggravato in concorso ed esercizio abusivo
della professione di promotore finanziario.
Le indagini, condotte sin dall'agosto 2013 a seguito di una
denuncia-querela presentata dall'Economo del Santuario di San
Francesco di Paola, in relazione a consistenti ammanchi
verificatisi sul Fondo patrimoniale strutturato tramite raccolta
delle offerte elargite dai fedeli, hanno consentito di
ricostruire, riferiscono i carabinieri, provate responsabilita'
da parte di Cedolia, al quale era affidata la gestione del
Fondo. In particolare il consulente finanziario, violando le
direttive improntate a prudenza impartitegli dai frati in merito
alla gestione del denaro e senza alcuna autorizzazione da parte
di questi ultimi, avrebbe messo in atto una sistematica e
dissennata attivita' di trading online (compravendita di titoli
azionari quotati in borsa) ad altissimo rischio, celando la vera
natura e il rischio degli investimenti effettuati ai titolari
del conto.
Il consulente, inoltre, avrebbe messo in atto una
molteplicita' di bonifici in favore di persone, a lui legate
anche da vincoli di parentela, che poi provvedevano a "girare"
il denaro, direttamente o tramite l'interposizione di ulteriori
conti correnti bancari e postali, allo stesso Cedolia e che, per
questa ragione, sono indagati per il reato di riciclaggio.
(ANSA).
OFFERTE FEDELI INVESTITE IN BORSA:SEQUESTRATI BENI PER 2 MLN
(ANSA) - COSENZA, 24 GIU - Contestualmente all'ordinanza di
custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di
Massimo Cedolia, carabinieri e Guardia di finanza, nell'ambito
dell'indagine sulla truffa ai danni dei frati del Santuario di
San Francesco di Paola, hanno eseguito un decreto di sequestro
di beni a carico di 11 persone, tra cui lo stesso consulente
finanziario, e di una societa'.
Le persone indagate nell'inchiesta insieme a Cedolia sono
parenti o persone legate da vincoli di altro tipo al consulente
finanziario che si sarebbero rese corresponsabili, a vario
titolo, della truffa.
In particolare e' stato disposto il sequestro preventivo e per
l'equivalente della somma che sarebbe stata truffata di 28
fabbricati, otto terreni, dieci automezzi e disponibilita'
finanziarie per un totale di 17 rapporti finanziari nei
confronti degli indagati tra Cosenza, Diamante, Praia a Mare,
Paola, Napoli e Milano per un ammontare complessivo due milioni
e 340 mila euro. (ANSA).