MOSE: MILANESE, LA "CHIAVE" PER AVERE FONDI OPERE. DA UFFICIALE GDF A POLITICA E AFFARI - UE: 8-9 LUGLIO MILANO VERTICE GIUSTIZIA/INTERNI - SICUREZZA SILP/CGIL MALESSERE POLIZIA - FISCO: PRESSIONE PRIMI 3 MESI SCENDE AL 38,5%
Mose: Milanese, la 'chiave' per avere fondi opere
Ne parlano a Pm Venezia Minutillo, Meneguzzo e Tomarelli
(ANSA) - VENEZIA, 4 LUG - Per Giovanni Mazzacurati "era un
problema fondamentale riuscire ad arrivare a convincere il
Ministro Tremonti" che per il Mose "i finanziamenti potessero
andare avanti". E per cercare di garantire questi finanziamenti
- stando alle testimonianze agli atti - l'allora presidente di
Cvn si rivolse a Marco Milanese, consigliere del ministro delle
Finanze.
Secondo gli atti prodotti dalla Procura di Venezia a chiamare
in causa Milanese sono in particolare tre persone e tutte
parlano di una 'mazzetta' di 500mila euro. Si tratta di Claudia
Minutillo, gi? arrestata e che ha patteggiato la pena diventando
la 'gola profonda' dell'inchiesta; l'Ad di Palladio finanziaria
Roberto Meneguzzo, tra gli arrestati di un mese fa, che avrebbe
gestito la dazione predisposta da Mazzacurati per favorire il
cammino del Mose all'interno del Cipe. Il terzo ? Roberto
Tomarelli, braccio destro dello stesso ex presidente di Cvn che
? passato dal carcere ai domiciliari dopo un interrogatorio, il
25 giugno, davanti ai Pm titolari dell'inchiesta.
Minutillo in un interrogatorio parla di come i 500mila euro
da dare a Milanese fossero pronti al Cvn ma anche di come una
perquisizione della Gdf nella sede del Consorzio avesse rinviato
l'operazione, poi chiusasi direttamente a Milano. Meneguzzo,
secondo l'ordinanza di arresto che lo vede come datore del
denaro, era "a conoscenza dell'illecita finalit? perseguita" da
Mazzacurati e "lo metteva in contatto" con Milanese. Una
conoscenza quella voluta da Mazzacurati per avvicinare Milanese
in qualit? di "consigliere politico" dell'allora ministro Giulio
Tremonti. Nelle carte si legge cos? che Mazzacurati fece avere a
Milanese 500 mila euro "personalmente", "al fine di influire
sulla concessione dei finanziamenti del Mose e in particolare
nel far inserire tra gli stanziamenti inclusi nella delibera
Cipe n. 31/2010 e nei decreti collegati anche la somma relativa
ai lavori gestiti dal Consorzio Venezia Nuova, inizialmente
esclusa dal ministro, in violazione evidente dei principi di
imparzialit? e indipendenza". Meneguzzo poi, secondo l'ordinanza
del Gip, ha fatto da tramite con Milanese per Mazzacurati in
un'altra occasione, per arrivare al generale della Guardia di
Finanza Emilio Spaziante oggi in quiescenza e finito
nell'inchiesta.
Tomarelli, alle domande degli inquirenti, sostiene che
Mazzacurati "mi disse che effettivamente aveva dato del denaro a
Milanese dal fondo che esisteva", cio? da fondi neri realizzati
con false fatturazioni. "Quindi lui utilizzava questo fondo -
spiega Tomarelli parlando del presidente di Cvn - perch? per
Mazzacurati era un problema fondamentale riuscire ad arrivare a
convincere il Ministro Tremonti che le cose, i finanziamenti
potessero andare avanti". "Quindi - sottolinea - sicuramente c'?
stata, questo me l'ha confermato, una dazione di denaro anche
consistente" ed ? avvenuta "a fine giugno-luglio" del
2010.(ANSA).
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>ANSA-PROFILO/ Milanese, da ufficiale Gdf a politica e affari
Collaboro' con Pm 'mani pulite'. In parlamento al fianco Tremonti
(ANSA) - VENEZIA, 4 LUG - Marco Milanese, arrestato oggi a
Roma per una presunta dazione di 500mila euro nell'inchiesta
Mose, compare negli ultimi anni in varie indagini in mezza
Italia per questioni legate all'ipotesi di corruzione.
Dopo la maturit? in ragioneria va in accademia e si arruola
nella Guardia di finanza diventando tenente colonnello e
'quadagnandosi' anche 10 encomi solenni. In piena tangentopoli,
collabora con l'allora pm Antonio Di Pietro e il pool di 'mani
pulite' a Milano. Nel 2001 diviene addetto del ministero
dell'Economia e delle finanze guidato da Giulio Tremonti per poi
diventare l'anno seguente consigliere politico delegato alle
nomine negli enti pubblici dello stesso Tremonti (incarico
mantenuto fino al 2006 e poi ricoperto di nuovo dal 2008 con
Tremonti ministro).
La sua carriera politica, sempre vicino a Tremonti, lo porta
ad entrare in Forza Italia prima e nel Pdl poi diventando
parlamentare e coordinatore del partito in Campania. Nel luglio
del 2011 Milanese entra nel mirino del sistema giudiziario
italiano. L'accusa ? quella di corruzione, per la quale viene
chiesto l'arresto. A parlarne ? un avvocato, con numerosi
interessi economici, che avrebbe dato un milione di euro pi?
benefit vari a Milanese per evitare guai con la finanza.
Un'altra vicenda vede Milanese emergere nell'inchiesta di
appalti Enav-Finmeccanica. Poi nel 2012 - prima di finire
nell'inchiesta Mose - Milanese viene indagato dalla Procura di
Milano per aver favorito, tra l'altro, una societ? - grazie a
una legge ad hoc - che gestisce il gioco d'azzardo. (ANSA).
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Ue: 8-9 luglio a Milano vertice informale Giustizia-Interni
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - Si svolger? a Milano l'8 e 9 luglio
prossimi, presso il Centro Congressi MiCo di via Gattamelata, la
prima riunione informale dei ministri della Giustizia e degli
Affari interni nell'ambito del Semestre europeo a guida
italiana.
Nel primo giorno di lavori, marted? 8, ? previsto l'incontro
dei ministri dell'Interno. Il secondo giorno, mercoled? 9, sar?
invece dedicato alla riunione dei ministri della Giustizia.
Il guardasigilli Andrea Orlando presieder? il consesso dei
ministri europei che in agenda prevede discussione su temi come
il sistema di protezione dei dati personali, l'istituzione del
Procuratore europeo e la semplificazione dei documenti pubblici.
Per i giornalisti, i fotografi e gli operatori video ?
necessario l'accreditamento. La registrazione si effettua presso
l'apposita sezione del sito italia2014registration.eu
(ANSA).
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Sicurezza: Silp-Cgil, a vertice Ue Milano malessere polizia
(V. "Ue: 8-9 luglio a Milano vertice informale..." delle 14.01)
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - L'8 ed il 9 luglio a Milano, in
occasione dell'eurovertice dei ministri dell'Interno e della
Giustizia, "sar? la prima importante occasione per manifestare
il malessere degli operatori della sicurezza nel nostro Paese,
sia sulle questioni che attengono le rivendicazioni della
categoria, sia sulle esigenze di maggiore sicurezza che
pervengono dai cittadini". LO dice il segretario generale del
sindacato di polizia Silp-Cgil, Daniele Tissone.
"Nonostante le promesse del Governo - accusa Tissone - la
specificit?, che dove essere riconosciuta al personale in divisa
sta diventando in termini di pieno riconoscimento delle libert?
sindacali ad oggi negate al personale in divisa nonch? un
aspetto che ne limita le capacit? istituzionali in favore della
collettivit?". A ci?, prosegue, "si aggiungono i tagli
strutturali e la volont?, inaccettabile, di riduzione dei
presidi del territorio, unica fonte di garanzia della sicurezza
nel Paese che, accomunate con la limitazione del turn-over,
diminuisce fortemente ogni potenziale intervento nel campo
preventivo e repressivo dei reati alla luce di un'et? media di
oltre 43 anni per singolo operatore". (ANSA).
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Problemi sicurezza, Pentagono tiene flotta F35 a terra
Stop deciso dopo fiamme a motore. In corso ispezioni
(di Stefano de Paolis)
(ANSA) - NEW YORK, 4 LUG - Nuovo smacco per il controverso e
costoso supercaccia F-35 della Lockheed Martin. Tutti i 97
esemplari della flotta Usa devono rimanere a terra: il Pentagono
ha deciso di sospenderne tutti i voli, di test o addestramento,
dopo che il 23 giugno il motore di un F-35A della U.S. Air Force
ha preso fuoco mentre il velivolo era in fase di decollo dalla
base di Eglin, in Florida.
La manovra e' stata abortita, le fiamme sono state spente dai
servizi d'emergenza e il pilota non e' rimasto ferito. Ma "sulla
base dei risultati iniziali dell'incidente sulla pista di
decollo", l'Air Force e la Navy "hanno dato direttive affinche'
gli F-35 rimangano a terra", rende noto con uno stringato
comunicato del Dipartimento della Difesa. Nella nota si aggiunge
che "la causa dell'incidente e' ancora sotto investigazione" e
anche che "sono state ordinate ulteriori ispezioni ai motore
degli F-35 e la ripresa dei voli verra' stabilita sulla base dei
risultati delle ispezioni e delle analisi".
Per il Pentagono si tratta di un'ennesima battuta d'arresto
particolarmente sgradita, poiche' sin dall'avvio del programma,
lo sviluppo dell'F-35 e' stato segnato da una serie di anomalie,
imprevisti, aumento dei costi e polemiche, sia negli Usa che
negli altri Paesi che hanno deciso di hanno deciso di
contribuire alla produzione, tra cui l'Italia.
La realizzazione dei 2.443 esemplari per le Forze Armate
americane ha raggiunto una previsione di spesa per gli Usa di
oltre 398 miliardi di dollari, il 71 per cento in piu' rispetto
a quanto programmato nel 2001; mentre per quanto riguarda
l'Italia, che aveva in programma inizialmente di acquistarne 90
esemplari, il "programma complessivo" relativo all'acquisto e'
stato invece sospeso. "Sara' definito nuovamente" dopo la
stesura del Libro Bianco per la Difesa che stabilira' cio' che
serve "per soddisfare le nostre necessita' di difesa", come ha
detto il ministro della difesa Roberta Pinotti, in una audizione
il 24 giugno davanti alle Commissioni Difesa di Camera e Senato.
Il ministro ha aggiunto che, allo stato, i contratti gi?
sottoscritti e operanti riguardano solo i lotti 6 e 7, per sei
velivoli complessivi.
Non e' peraltro la prima volta che il motore del velivolo,
prodotto dalla Pratt & Whitney, crea problemi. Gi? nel febbraio
dello scorso anno la flotta Usa venne costretta a terra dopo che
sulla turbina di uno velivoli fu rilevata una frattura. Gli
esami condotti hanno poi mostrato che si e' trattato di un
problema circoscritto e non una falla di design, ma comunque ci
sono stati altri problemi, anche al casco del pilota. Nel marzo
dell'anno scorso e' inoltre emerso un rapporto dell'Operation
Test and Evaluation Directorate del Pentagono secondo cui l'F-35
sarebbe incapace di combattere, non avrebbe alcuna chance di
successo in uno scontro reale con caccia ben piu' 'datati'.
Ma la nuova battuta d'arresto e' ancor piu' fastidiosa per il
Pentagono perche' in questi giorni l'F-35 aveva in programma una
serie di appuntamenti internazionali. Il primo era il passaggio
in cielo per il battesimo della nuova portaerei britannica
H.M.S. Queen Elizabeth, previsto per oggi, che e' stato
cancellato. Gli altri due, piu' importanti, sono due air show
sempre in Gran Bretagna, l'11 luglio il Royal International
Tattoo e il 14 il Farnborough International Air Show. I
preparativi per la partecipazione vanno avanti, ha fatto sapere
il Pentagono, ma "una decisione finale sara' presa all'inizio
della prossima settimana".
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Fisco:Fassina,rivedere decreto Imu-Tasi su immobili Chiesa
'E' stata usata la strada tecnica per un obiettivo politico'
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - "Mi chiedo se in un contesto come
l'attuale, di tagli alla scuola pubblica e di insegnanti
esodati, era il caso di esentare dall'Imu e dalla Tasi scuole
con rette di 7 mila euro all'anno. Francamente non capisco".
L'ex viceministro dell'Economia e deputato del Pd Stefano
Fassina, intervistato da Repubblica, commenta cos? il decreto
del governo su Imu e Tasi agli immobili della Chiesa.
"Non era questo l'obiettivo del legislatore che ha delegato
il governo a fare il decreto. Lo scopo non era mica quello di
abbassare l'Imu alle scuole private. Ma di risistemare la
tassazione sugli immobili del non profit, a seconda dell'uso
commerciale o meno che se ne fa". A queste esenzioni, afferma
Fassina, si ? arrivati "con una scelta politica". "In pratica si
? usata una strada tecnica, quella del decreto ministeriale, per
raggiungere un obiettivo politico".
"Il problema - continua l'ex viceministro - non ? la guerra
di religione tra scuola pubblica e scuola privata, tra cattolici
e laici. La questione ? di priorit?. In un contesto cos? la
priorit? di un governo che vuole 'cambiare verso' deve essere la
scuola pubblica".
Alla domanda se chieder? al governo di rivedere il decreto,
Fassina risponde: "Credo che dovremmo valutarne i contenuti e
discutere di come cambiare il provvedimento".
(ANSA).
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Fisco: pressione primi tre mesi scende al 38,5% ++
Istat, si riduce di 0,3 punti sul 2013. Terzo calo consecutivo
(ANSA) - ROMA, 04 LUG - La pressione fiscale nel primo
trimestre del 2014 ? stata pari al 38,5%, in calo di 0,3 punti
percentuali rispetto all'anno precedente, quando, sempre nel
primo trimestre, si era attestata al 38,8%. Lo rileva l'Istat,
spiegando che si tratta della terza diminuzione consecutiva in
termini tendenziali. (ANSA).
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Fisco: pressione primi tre mesi scende al 38,5% (2)
(ANSA) - ROMA, 04 LUG - L'Istituto di statistica ricorda come
per pressione fiscale si intenda il rapporto tra la somma di
imposte dirette, indirette, in conto capitale, contributi
sociali e Prodotto interno lordo (Pil).
Di solito nei primi tre mesi dell'anno la pressione fiscale
risulta meno accentuata rispetto ai trimestri successivi.
L'andamento, infatti, nella maggior parte dei casi ? crescente
durante i 12 mesi dell'anno, per toccare i massimi nel quarto
trimestre, quando si concentrano le scadenze dei diversi
pagamenti.(ANSA).
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