MOSE: ARRESTO MILANESE; RICOSTRUITO IL GIORNO DELLA MAZZETTA CON MAZZACURATI E MENEGUZZO NELLA SEDE DI PALLADIO FINANZIARIA - DA P.A A LAVORO A FISCO, LA MARATONA DEL GOVERNO. RIFORME STRUTTURALI CHIAVE PER CHIEDERE FLESSIBILITA' IN UE

lunedì 07 luglio 2014

MOSE: ARRESTO MILANESE; RICOSTRUITO IL GIORNO DELLA MAZZETTA

CON MAZZACURATI E MENEGUZZO NELLA SEDE DI PALLADIO FINANZIARIA

   (ANSA) - VENEZIA, 6 LUG - Marco Milanese, arrestato nella

vicenda Mose, avrebbe ricevuto la presunta tangente da 500mila

euro il 14 giugno 2010 nella sede di Milano di Palladio

finanziaria alla presenza del suo Ad Roberto Meneguzzo e di

Giovanni Mazzacurati, allora presidente del Consorzio Venezia

Nuova, in un incontro a tre.

   La tangente - come ricostruiscono i Pm della Procura di

Venezia - serviva per veder accelerato l'ingresso della

'pratica' Mose al Cipe per ottenere i finanziamenti per la

continuazione delle opere di difesa di Venezia dalle acque alte

eccezionali; una cifra inizialmente di 230 milioni di euro poi

salita a 400 milioni.

   Secondo l'ordinanza del Gip di Venezia Alberto Scaramuzza la

dazione sarebbe testimoniata da "quattro riscontri" di quello

che e' un incontro "a tre tra Meneguzzo, Mazzacurati e lo stesso

Milanese".

   Il primo elemento e' "l'agenda informatica di Mazzacurati, da

cui risulta partenza il 14 giugno 2010 da Venezia alle 8.30 per

Milano con ritorno la stessa giornata". Il secondo e' quello che

indica come ci siano "due telefonate" intorno a mezzogiorno e

mezzo dello stesso giorno "partite dal cellulare di Mazzacurati

che hanno attivato celle telefoniche" in zone vicine alla "sede

della Palladio finanziaria" con investigazioni che testimoniano

l'arrivo di Mazzacurati in quell'ufficio. A cio' si aggiungono i

tabulati del telefono di Meneguzzo che indicano che l'Ad di

Palladio finanziaria e' nel suo ufficio lombardo.

   Il pagamento era stato accelerato dopo che la Guardia di

finanza aveva effettuato dei controlli al Cvn e Milanese non

figurerebbe nell'ordinanza con elementi probatori - anche se

viene citato come presente - probabilmente perche' all'epoca dei

fatti ancora parlamentare del Pdl e quindi 'protetto'

dall'immunita' sul fronte di eventuali intercettazioni. (ANSA).

 

DA P.A A LAVORO A FISCO, LA MARATONA DEL GOVERNO

RIFORME STRUTTURALI CHIAVE PER CHIEDERE FLESSIBILITA' IN UE

   (ANSA) - ROMA, 6 LUG - Presentarsi in Europa non solo con i

conti in ordine ma anche con la via delle riforme strutturali

ben tracciata (per avere in cambio flessibilita'). Con questo

obiettivo il governo si appresta ad affrontare settimane di

fuoco, non solo a Bruxelles. E' infatti in Parlamento che si

vedra' quanto la spinta riformatrice di Matteo Renzi sara' davvero

in grado di portare a casa risultati. E dalla riforma della P.A.

al fisco, al nodo del mercato del lavoro, sono molteplici i

fronti aperti, primo fra tutti le riforme istituzionali.

 - P.A.: E' la 'madre di tutte le riforme' come ha spiegato il

ministro Padoan, perche' senza una macchina pubblica efficiente

non si possono implementare le leggi prodotte in Parlamento. Al

vaglio della Camera c'e' gia' il decreto P.A. (che dovrebbe

risolvere anche il problemi degli insegnanti a 'quota 96' che

non sono comunque riusciti ad andare in pensione). E in

settimana dovrebbe essere trasmesso al Parlamento anche il ddl

delega che dovrebbe ridisegnare il profilo dell'amministrazione

pubblica nel suo complesso. Approvato insieme al decreto a meta'

giugno, il testo non e' ancora arrivato, ma, ha assicurato il

sottosegretario Rughetti, ormai e' questione di giorni. Il

decreto, intanto dovrebbe essere convertito entro la pausa

estiva, cosi' come il dl per la competitivita' delle imprese.

 - LAVORO: gia' approvato il dl che ha ridisegnato in particolare

i confini del contratto a tempo determinato, ora tocca al ddl

che completa il Jobs act, che dovrebbe ricevere il primo via

libera entro luglio. Ma in Senato e' di nuovo battaglia attorno

alla riscrittura delle regole del gioco, articolo 18 incluso.

Prima che si cominci a votare in commissione (tra i nodi anche

le dimissioni in bianco) una riunione di maggioranza martedi'

cerchera' di ricomporre lo scontro.

   - FISCO: entro il primo agosto dovrebbe arrivare il parere

delle commissioni parlamentari ai primi decreti attuativi della

delega fiscale, sul catasto e il 730 precompilato, primo

tassello della semplificazione fiscale che punta a quel 'fisco

amico' immaginato dal premier per cittadini e imprese. In arrivo

per queste ultime un secondo pacchetto di semplificazioni (per

autonomi e micro-imprese), cosi' come il sistema di fatturazione

elettronica anche tra privati (quello per chi ha rapporti con la

P.A. e' gia' partito dal 6 giugno e dovrebbe impedire di

accumulare nuovi debiti. Gli arretrati, comunque, saranno

smaltiti entro l'anno, come ha garantito Padoan). In arrivo

anche il riordino delle accise sui tabacchi (con relativi

aumenti, gia' probabilmente al prossimo Cdm). Tempi piu' lunghi

per i giochi, mentre riforma di Equitalia e soprattutto riordino

delle agevolazioni fiscali sono rinviate a dopo l'estate,

quest'ultima in particolare in vista della legge di stabilita'.

   - SBLOCCA ITALIA: il decreto dovrebbe vedere la luce entro

luglio e punta ad avviare alcune opere pubbliche ritenute

prioritarie e soprattutto "immediatamente cantierabili", che

possano contribuire a favorire crescita e occupazione. (ANSA).


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