LA GUARDIA DI FINANZA CONSENTE AI SOLI DIRIGENTI DI ISCRIVERSI AGLI ALBI PROFESSIONALI, MA IMPEDISCE A TUTTI I FINANZIERI DI APRIRE PARTITE IVA NEL SETTORE AGRICOLTURA – di Longino
A leggere la delibera n. 4/10/XI del COBAR Aeronavale viene in mente la famosa scena di un film, in cui Alberto Sordi, nei panni del marchese del Grillo, si rivolge ad una folla di contadini nel seguente modo: << GUARDA IL VIDEO >>
In effetti, i protagonisti ci sono proprio tutti.
Da una parte abbiamo i finanzieri pugliesi che chiedono solo di poter coltivare la loro terra: uliveti o agrumeti ricevuti in donazione dai loro genitori. Al sud è molto sentito il legame con la terra che identifica le proprie radici. Ciò viene loro, di fatto, impedito da una circolare del Comando Generale(1).
La norma vieta a tutti i militari della Guardia di Finanza “di essere titolare di partita I.V.A. ed essere iscritti agli albi tenuti dai consigli degli ordini professionali, in quest’ultimo caso sussistendo una incompatibilità di natura assoluta tra l’iscrizione agli albi professionali e lo status di dipendente pubblico”. E senza una partita IVA, non si possono acquistare dai consorzi i prodotti per l’agricoltura (acqua, combustibile, fertilizzanti, anticrittogamici e simili).
Il finanziere che provasse a disattendere la circolare – magari per non dare un dispiacere al proprio genitore - verrebbero sottoposto, dall’ufficiale da cui dipende, a pesanti sanzioni disciplinari che potrebbero portare anche alla perdita del posto di lavoro.
Dall’altra, ci sono i posti nel Consiglio di Amministrazione del FAF (Fondo di Assistenza per i Finanzieri) dove si decidono le voci di spesa, solitamente occupati da ufficiali, per accedere ai quali costituisce titolo preferenziale, udite udite, l’iscrizione all’albo dei Revisori Contabili. Lo prevede un foglio d’ordine del Comando Generale(2). Infatti molti ufficiali nel compilare i curricula non fanno mistero della loro iscrizione nel registro dei revisori contabili, e non solo, anche nell’albo dei giornalisti, dei commercialisti, e altri. Iscrizioni che, di solito, garantiscono ben remunerati incarichi. Il COBAR fa anche l’esempio dell'ex Comandante Generale Nino Di Paolo, ma se ne potrebbero fare tanti altri, dal cui curriculum emerge che è iscritto nel registro dei revisori contabili e nell'albo dei giornalisti, oltre ad essere abilitato all'esercizio dell'insegnamento in materie giuridiche ed economiche.
Si spera che presto venga superato questo divieto. In fondo i finanzieri pugliesi non chiedono mica di fare i consulenti, i professori, i commercialisti, gli amministratori o i revisori dei conti; vogliono solo coltivare l’orto, in segno di gratitudine verso i loro genitori.
Longino
(1) La circolare n. 200000/109/4 del 20 giugno 2005 del Comando Generale della Guardia di Finanza
(2) Il foglio n. 88315/14 del 25 marzo 2014 del Comando Generale della Guardia di Finanza – Ufficio Enti Previdenziali ed Assistenziali, avente per oggetto l’avvio della procedura per la sostituzione di membri del Consiglio di Amministrazione del Fondo di Assistenza per i Finanzieri.