SINDACATI PS E COCER;NON RICATTI, VOGLIAMO IL GIUSTO. TETTO SALARIALE MECCANISMO INFERNALE, FIDUCIOSI IN SOLUZIONE. RENZI CI CONVOCHI URGENTEMENTE. COCER ARMA, FALSO CHE NON ADERIAMO A SCIOPERO - STATALI: DA MANCATI RINNOVI RISPARMIATI 10-11 MLD
STATALI:SINDACATI PS E COCER;NON RICATTI, VOGLIAMO IL GIUSTO
TETTO SALARIALE MECCANISMO INFERNALE, FIDUCIOSI IN SOLUZIONE
(ANSA) - ROMA, 5 SET - "Le giuste rivendicazioni non sono
ricatti". Sindacati di polizia e Cocer tornano con nuovo
comunicato a precisare le loro richieste dopo la dura replica
del premier Matteo Renzi.
"Non abbiamo richiesto - sottolineano - alcun aumento
stipendiale attraverso il rinnovo dei contratti, in
considerazione della scelta, non condivisa, di procrastinare
tutti i rinnovi contrattuali dei lavoratori pubblici a causa dei
problemi di ordine finanziario nonostante la nostra specificita'
lavorativa, ma la rimozione del tetto salariale. Il tetto
salariale - sottolineano - e' quell'infernale meccanismo per cui
ciascuno non puo' guadagnare piu' di quanto guadagnava nel 2010.
Cioe', in sintesi, se una persona e' stata promossa, ha assunto
nuove funzioni ed e' stata trasferita in un'altra citta' (evento
ordinario nella nostra realta'), verra' comunque retribuita come
nelle mansione inferiore con tagli della retribuzione
dell'ordine del 10-20%. Se e' stata promossa due volte in cinque
anni, verra' penalizzata due volte, se non e' interessata da
promozioni va esente da conseguenze".
"E' evidente - proseguono sindacati e Cocer - la
contraddizione fra l'asserita volonta' di premiare il merito e il
permanere del tetto salariale, che penalizza i piu' meritevoli e
quelli che lavorano di piu'. Nel contesto del pubblico impiego,
la nostra condizione e' oggettivamente diversa".
"Prendiamo atto con favore - concludono - della disponibilita'
del premier ad un incontro, nessun ricatto da parte nostra.
Tuteliamo, nonostante le notevoli limitazioni giuridiche a cui
siamo sottoposti e nel caso dei militari l'assenza di reali
tutele sociali, i diritti del personale rappresentato.
Forti della sensatezza delle nostre rivendicazioni, siamo
fiduciosi che l'intelligenza e il buon senso porteranno a
soluzioni adeguate". (ANSA).
STATALI: SINDACATI POLIZIA, RENZI CI CONVOCHI URGENTEMENTE
(ANSA) - ROMA, 5 SET - "Aspettiamo di essere convocati dal
premier Renzi. Certamente il malessere degli operatori delle
forze di polizia e dei vigili del fuoco e' grandissimo, come
stiamo denunciando da mesi. Se fossimo stati ascoltati per
tempo, non saremmo arrivati a questo punto. Adesso servono
risposte, serve una vera riforma della sicurezza, serve lo
sblocco delle retribuzioni. Non servono altre chiacchiere o
promesse perche' poi nemmeno noi sindacati saremmo in grado di
tenere la base. Questo al premier Renzi dev'essere chiaro". E'
quanto affermano i sindacati autonomi Sap, Sappe, Sapaf e Conapo
riuniti nella Consulta Sicurezza, organizzazione di
rappresentanza dei comparti della Polizia di Stato, della
Penitenziaria, del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco.
"Siamo mobilitati da agosto - dicono i segretari generali
Gianni Tonelli, Donato Capece, Marco Moroni e Antonio Brizzi - e
il nostro presidio a Montecitorio va avanti. La settimana
prossima il nostro camper che sta girando l'Italia nell'ambito
dell'operazione #piazzapermanente sara' a Roma, il 10 e 11
settembre, per chiedere una vera riforma della sicurezza.
Invitiamo il premier a venire in piazza, a farsi vedere e a
dialogare con noi. Prima che sia troppo tardi, prima che il
personale esausto e demotivato ci chieda di attuare azioni
eclatanti".(ANSA).
STATALI: ANFP-SIAP;NESSUN RICATTO,VOGLIAMO CIO' CHE CI SPETTA
(ANSA) - ROMA, 5 SET - "Noi non abbiamo mai inteso adottare
logiche di tipo ricattatorio, che per cultura e per missione
istituzionale non ci appartengono. Abbiamo, invece, inteso
richiamare l'attenzione del Governo sulle condizioni ormai
inaccettabili in cui sono costretti ad operare le donne e gli
uomini della Polizia di Stato". E' quanto precisano il
segretario generale del sindacato di polizia Siap, Giuseppe
Tiani ed il segretario nazionale dell'Associazione nazionale
funzionari di polizia, Lorena La Spina.
"Possiamo affermare con serena e lucida convinzione -
spiegano Tiani e La Spina - di aver pagato un tributo altissimo
alla crisi economica, con ben quattro anni di blocco dei
contratti e del tetto salariale. Cio' ha comportato non solo il
mancato adeguamento degli stipendi per limitare la perdita del
potere di acquisto, ma anche l'omessa attribuzione degli scatti
connessi all'anzianita' di servizio, che ha colpito il personale
di tutte le qualifiche. Col paradosso, tanto per fornire un
esempio concreto, che oggi ci sono questori che vengono pagati
meno dei loro vicari: si tratta delle figure istituzionali cui
sono attribuite le piu' alte responsabilita' in materia di ordine
e sicurezza pubblica".
"Vorremmo che fosse chiaro - aggiungono - che non scenderemo
in piazza per chiedere un aumento dello stipendio, ma per
ottenere lo sblocco del tetto salariale, ossia il trattamento
economico connesso all'anzianita' maturata e alla qualifica
ricoperta, che da quattro anni ci viene negato, senza recupero".
(ANSA).
STATALI: COCER ARMA, FALSO CHE NON ADERIAMO A SCIOPERO
(ANSA) - ROMA, 5 SET - E' "falso e infondato" che il Cocer
Carabinieri non intenda aderire allo "sciopero generale delle
forze di polizia e forze armate". Lo precisa lo stesso organismo
di rappresentanza dell'Arma, in una nota.
"Il Cocer - si legge nel comunicato - non solo e' promotore
dell'iniziativa, ma conferma nella sua interezza il contenuto e
gli accordi presi durante la riunione congiunta con il comparto
Sicurezza e Difesa" conclusasi con la decisione di indire lo
sciopero. (ANSA).
STATALI: SIULP FIRENZE PROPONE MANIFESTAZIONE IN CITTA' RENZI
(ANSA) - FIRENZE, 05 SET - Una manifestazione nazionale di
tutti i sindacati di polizia a Firenze, per "bloccare la citta'
del Presidente del Consiglio". A proporla e' il segretario del
Siulp fiorentino Riccardo Ficozzi. Secondo le stime del
sindacato, in caso di mobilitazione generale arriverebbero nel
capoluogo toscano circa 20.000 poliziotti.
"La prossima settimana proporro' la cosa al consiglio generale
del sindacato che si terra' a Roma. Penso a una manifestazione
articolata su piu' giorni - spiega ancora - per aumentare i
disagi e i disservizi". Quanto allo sciopero generale minacciato
da sindacati di polizia e Cocer, "se ci sara' questa decisione a
livello nazionale allora noi aderiremo - afferma -. Anche se lo
sciopero non e' previsto nel nostro contratto, la voce che gira
in questo momento, e che io condivido, e' di farlo ugualmente.
Che ci denuncino tutti".
Per quanto riguarda la situazione della polizia a Firenze,
dice ancora il segretario del Siulp, "cominceremo a denunciare
al giudice del lavoro tutte le inadempienze contrattuali e i
problemi di salubrita' degli ambienti". "Per fare alcuni esempi -
aggiunge - nella notte tra martedi' e mercoledi' scorsi dovevano
uscire in strada cinque volanti, ma ne sono potute uscire solo
due perche' mancavano le auto. Tre equipaggi sono dovuti rimanere
in caserma. I primi di agosto - continua -, due agenti impegnati
in un accompagnamento hanno lavorato per quasi 48 ore".(ANSA).
STATALI: DA MANCATI RINNOVI RISPARMIATI 10-11 MLD
ORA CONTRATTO COSTEREBBE 5MLD;DA DOMANI FATTURAZIONE ELETTRONICA
(ANSA) - ROMA, 5 SET - Finora il congelamento degli stipendi
nel pubblico impiego ha fatto risparmiare alle casse dello Stato
tra i 10 e gli 11 miliardi di euro. La cifra, elaborata da fonti
vicine al dossier, comprende tutti gli anni passati sotto il
blocco, dal 2010 al 2014, incluso. Guardando al futuro, fanno
sapere le stesse fonti, un rinnovo costerebbe intorno ai 4-5
miliardi di euro. Sarebbe questa la somma che il Governo
dovrebbe stanziare nella Legge di Stabilita' se tornasse sui suoi
passi e decidesse di aprire alla contrattazione.
A meta' ottobre dovrebbero, infatti, gia' figurare tutti i
fondi necessari per il triennio, dal 2015 al 2017. E visto che
un punto d'inflazione vale, in modo approssimativo, 1,5 miliardi
il calcolo e' presto fatto. I numeri potrebbero lievitare,
rialzando la cifra fino a 6-7 miliardi, come anche scendere, a
seconda dell'evoluzione dei prezzi. Andamento che, per adesso,
sembra molto fiacco. Proprio ad agosto l'Italia e' precipitata in
deflazione. E, andando nel dettaglio, ancora piu' debole e'
l'Ipca, l'indice armonizzato dei prezzi per i Paesi Ue: il
valore di riferimento secondo le regole del nuovo modello
contrattuale (firmato nel 2009 ma ancora mai applicato).
Tuttavia, per quanto uno scenario di bassa inflazione puo'
giocare a favore del rinnovo, riducendo all'osso la cifra,
sempre di un budget rilevante si parla.
I sindacati dei dipendenti pubblici di Cisl, Cgil e Uil si
vedranno all'inizio della prossima settimana per preparare la
mobilitazione contro il nuovo blocco. Il tentativo e' quello di
mettere in campo una risposta unitaria cosi' da formare un fronte
compatto davanti al Governo. "Non sono intenzionato" a
proclamare "lo sciopero perche' in una situazione di crisi
costa", spiega il segretario generale della Cisl, Raffaele
Bonanni. Ma se le cose non dovessero cambiare assicura "proteste
forti" che, sottolinea, si possono fare anche "di sera" o "di
sabato".
Di certo i margini di trattativa sono stretti, visto che il
nodo sono le risorse, ovvero la base per il rinnovo. E' pero'
anche vero che si tratta di una partita complessa, che coinvolge
un universo di 3,3 milioni di lavoratori, dalla sanita' alla
sicurezza. Tanti sono i livelli interessati, dalla
contrattazione nazionale a quella integrativa. E molteplici sono
le ripercussioni: un nuovo stop dei salari andrebbe anche a
toccare anche i dipendenti delle societa' partecipate, da Stato o
enti locali. Cio', aveva chiarito il responsabile Settori
Pubblici Cgil Michele Gentile, "a causa della normativa che lega
il regime contrattuale delle partecipate a quello delle
pubbliche amministrazioni". Per adesso qualcosa si muove per le
Forze dell'Ordine, ma si tratta solo di una parte del pubblico
impiego. Non si puo' tuttavia sfuggire dalla "realta'", sottolinea
il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, rivolgendosi ai
sindacati.
Intanto, da domani, i ministeri, le agenzie fiscali, gli enti
nazionali di previdenza o di assistenza e la presidenza del
Consiglio non potranno piu' accettare fatture cartacee. Scade,
infatti, il periodo di transizione verso il digitale, iniziato a
giugno e durato tre mesi. Per tutte le altre amministrazioni
l'obbligo scattera' invece a partire dalla primavera del 2015.