STATALI: VERSO SBLOCCO TETTI SALARI POLIZIA E MILITARI. RECUPERATO 1 MLD EURO DOPO RIUNIONE P.CHIGI TRA LOTTI E MINISTRI. SINDACATI PS E COCER, P.CHIGI SBLOCCHI TETTI SALARI. ANNUNCIO SCIOPERO NON PER POLIZIA-MILITARI,MA CFS E VIGILI FUOCO

giovedì 18 settembre 2014

 

STATALI: VERSO SBLOCCO TETTI SALARI POLIZIA E MILITARI

RECUPERATO 1 MLD EURO DOPO RIUNIONE P.CHIGI TRA LOTTI E MINISTRI

   (di Massimo Nestico')

   (ANSA) - ROMA, 17 SET - Dal 2015 torneranno a muoversi gli

stipendi di forze di polizia e militari, fermi dal 2010. Le

risorse - circa un miliardo di euro - sono state trovate dopo un

incontro a Palazzo Chigi tra Luca Lotti, sottosegretario alla

presidenza del consiglio e braccio destro del premier Matteo

Renzi, ed i ministri interessati, Angelino Alfano (Interno),

Roberta Pinotti (Difesa) e Pier Carlo Padoan (Economia).

   "E' stata confermata la decisione - commenta Alfano - di

risolvere la questione. Il lavoro per reperire le risorse e'

positivamente avviato". Da parte loro i sindacati attendono

comunicazioni ufficiali, ma puntualizzano sulla minaccia di

sciopero che aveva fatto tanto arrabbiare il presidente del

Consiglio: riguardava forestali e vigili del fuoco, non forze di

polizia e carabinieri, cui la legge vieta di incrociare le

braccia.

   L'annuncio del Governo sulla soluzione "in dirittura

d'arrivo" giunge poco prima che una parte dei sindacati di

polizia e dei Cocer vengano ricevuti a Palazzo Grazioli da

Silvio Berlusconi. Forse un caso o forse la volonta' di bloccare

eventuali strumentalizzazioni della vertenza.

   Le coperture di massima sono state dunque trovate. Ora si

lavora a definire i dettagli. Circa 430 milioni di euro sono

stati racimolati nelle pieghe dei bilanci di Interno e Difesa,

mentre poco piu' di 500 milioni sarebbero stati recuperati dal

ministero dell'Economia. Quanto basta, dunque, per eliminare i

tetti salariali che hanno fatto perdere ai poliziotti in quattro

anni, secondo stime dei sindacati, tra i 4mila ed i 6mila euro

netti in quattro anni.

   Alla soluzione i ministri Alfano e Pinotti lavoravano da

mesi, poi il 3 settembre c'e' stata la doccia fredda del ministro

per la Pubblica amministrazione Marianna Madia: "Non ci sono le

risorse per lo sblocco dei salari". Sindacati di polizia e Cocer

sono insorti con l'inaudita minaccia dello sciopero generale.

Una presa di posizione che ha provocato l'ira del premier, che

anche ieri li ha accusati di "pressioni indebite" e "forme di

protesta contro la legalita'". Il fido Lotti ha comunque preso in

mano la vertenza ed oggi ha convocato la riunione che si e'

conclusa con una fumata bianca.

   Le sigle sindacali non si sono "rimangiati le parole", come

auspicava Renzi. Ma oggi ne hanno precisato il senso.

"All'interno dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico

- hanno spiegato - vi sono, infatti, categorie che hanno, per

legge, il diritto di sciopero". Si tratta di forestali e vigili

del fuoco. Pertanto, hanno aggiunto, "l'annuncio di fare ricorso

a questa forma legittima di protesta e' da intendersi riferito ai

colleghi di questi settori. Il personale, come sempre e solo se

necessario, attuera' le proprie azioni di protesta senza alcun

pregiudizio per la tutela della sicurezza, della difesa e del

soccorso pubblico dei cittadini e delle Istituzioni

democratiche". Comunque, ha osservato Felice Romano, segretario

del Siulp, "lo sblocco e' la restituzione di soldi che ci

spettavano e premia la meritocrazia, la maggiore produttivita' e

la professionalita' degli uomini e delle donne in uniforme".

(ANSA).

 

STATALI: SINDACATI PS E COCER, P.CHIGI SBLOCCHI TETTI SALARI

ANNUNCIO SCIOPERO NON PER POLIZIA-MILITARI,MA CFS E VIGILI FUOCO

   (ANSA) - ROMA, 17 SET - Riunione oggi a Palazzo Chigi sulla

vicenda dei blocco salariale per forze di polizia e militari tra

il sottosegretario Luca Lotti ed i ministri Angelino Alfano

Roberta Pinotti e Pier Carlo Padoan. I sindacati di polizia ed i

Cocer auspicano un esito positivo dall'incontro ed una

successiva convocazione da parte del premer Matteo Renzi.

   "In considerazione di tale novita' e delle strumentalizzazioni

fatte da altri soggetti, interessati alla protesta fine a se

stessa piuttosto che alla risoluzione positiva della

problematica rivendicata - spiegano le sigle - nel prendere le

distanze da tali iniziative, avvertiamo la necessita', in

rappresentanza del 93% degli operatori di questi comparti, e per

il senso di responsabilita' istituzionale che da sempre

accompagna il nostro agire, di precisare che: le iniziative

annunciate sono concepite nel pieno rispetto delle regole e

della legalita'". Infatti, ricordano, "all'interno dei Comparti

Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico vi sono categorie che

hanno, per legge, il diritto di sciopero. Pertanto, l'annuncio

di fare ricorso a questa forma legittima di protesta e' da

intendersi riferito ai colleghi di questi settori".

   "Il personale, come sempre e solo se necessario - proseguono

- attuera' le proprie azioni di protesta senza alcun pregiudizio

per la tutela della sicurezza, della difesa e del soccorso

pubblico dei cittadini e delle Istituzioni democratiche. In

attesa di una comunicazione odierna che preannunci la

risoluzione della problematica, in modo definitivo e

strutturale, qualora la riunione di governo non dovesse essere

definitivamente risolutiva della vertenza in atto, non potranno

che essere confermate tutte le legittime iniziative

preannunciate a tutela dei diritti delle donne e degli uomini in

uniforme". (ANSA).

 

 


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