CASO CAMILLIANI: RELIGIOSI SEQUESTRATI, CI IMPEDIRONO VOTO - SICUREZZA: INTESA TRA GUARDIE GIURATE E FORZE ORDINE A LODI
CASO CAMILLIANI: RELIGIOSI SEQUESTRATI, CI IMPEDIRONO VOTO
"DIETRO QUESTA VICENDA C'E' LA REGIA DEL COMMERCIALISTA OLIVERIO"
(ANSA) - ROMA, 19 SET - "Oliverio mi avverti' che sarei stato
convocato dalla Finanza. Mostrai il mio disappunto perche' avrei
voluto partecipare alle elezioni ma lui mi disse che se non
fossi andato avrei rischiato di essere arrestato dai
carabinieri". E' il racconto che padre Rosario Messina ha fatto
oggi in aula al processo a carico tre finanzieri e di padre
Renato Salvatore, coinvolti nel sequestro nel maggio del 2013
dei due religiosi dell'ordine dei Camilliani. Una iniziativa
messa in atto per impedire la partecipazione dei due
all'elezione del nuovo Padre Superiore. Per questa vicenda il
commercialista Paolo Oliverio e' gia' stato condannato a 4 anni e
8 mesi con il rito abbreviato.
"Dietro questa storia c'e' la regia di Oliverio - ha proseguito
padre Messina davanti ai giudici della nona sezione penale-. Io
e padre Antonio Puca fummo trattenuti in una caserma della
Guardia di finanza per un interrogatorio, non verbalizzato e non
firmato".
Rispondendo al pm Giuseppe Cascini, padre Messina ha spiegato
di aver conosciuto "Oliverio nel 2012. Me lo presento' padre
Salvatore dicendo che era l'uomo giusto per risollevare le sorti
dell'ospedale di Casoria, in provincia di Napoli, di cui ero
direttore che avrebbe rischiato seriamente di fallire. Ma io
avevo molti dubbi su come Oliverio gestisse la questione, non mi
mostrava mai atti o documenti, mi sembrava poco concreto. Lui si
presentava come un funzionario del ministero delle Finanze, in
auto, una volta, mi fece vedere che aveva una divisa della
Guardia di Finanza e ed era solito usare la paletta per farsi
largo nel traffico".
Sentito come testimone anche padre Puca ha spiegato di aver
sempre giudicato Oliverio non all'altezza del compito. "Io e
molti altri ritenevamo che Oliviero fosse piu' incapace di noi".
Entrambi i religiosi hanno ammesso che se avessero partecipato
alle elezioni il loro voto non sarebbe andato a padre
Salvatore.(ANSA).
SICUREZZA: INTESA TRA GUARDIE GIURATE E FORZE ORDINE A LODI
(ANSA) - LODI, 19 SET - E' stato siglato oggi, presso la
Prefettura di Lodi, un protocollo d'intesa fra guardie giurate
(Ivri e Rossetti Group), cinque sindaci e forze dell'ordine. Il
protocollo si chiama 'Mille occhi sulle citta'' e prevede, tra
l'altro, che la vigilanza privata aiuti polizia, carabinieri e
guardia di finanza segnalando mezzi di trasporto o persone
sospette, fughe di persone indiziate di delitto, ostacoli sulle
strade e persone in stato confusionale.
L'accordo, a costo zero, avra' una durata di tre anni,
rinnovabile per altri tre. Le guardie giurate potranno inoltre
frequentare alcuni corsi di aggiornamento delle forze
dell'ordine. I Comuni interessati sono Lodi, Casalpusterlengo,
Lodi Vecchio, Codogno e Sant'Angelo Lodigiano.(ANSA).