ADDIO ALLE FIAMME GIALLE MA I NUCLEI TRIBUTARI VERRANNO SALVAGUARDATI (La Stampa)

giovedì 02 ottobre 2014

La Stampa - 2 ottobre 2014

ADDIO ALLE FIAMME GIALLE MA I NUCLEI TRIBUTARI VERRANNO SALVAGUARDATI

di Lorenzo Vendemiale 

Addio a Guardia di Finanza e Polizia Forestale. Corpi storici delle forze dell'ordine che verranno aggregati a Carabinieri e Polizia di Stato per rendere più efficiente il servizio. Ma fra le priorità della riforma dovrà esserci la salvaguardia dei reparti migliori: eccellenze che ogni anno portano a termine indagini fondamentali, o difendono patrimoni inestimabili del Paese. E che non possono andare persi sulla strada della fusione. 
E il caso, ad esempio, dei nuclei di polizia tributaria e valutaria della Guardia di Finanza, a cui l'Italia affida la lotta contro i reati finanziari. Dall'inizio del 2014 le Fiamme Gialle hanno recuperato a tassazione 10,3 miliardi di euro sul fronte dell'evasione fiscale, scoprendo oltre 3 mila evasori totali. Mentre i militari del Gico, altro reparto d'élite specializzato in indagini giudiziarie, hanno sequestrato patrimoni per tre miliardi di euro alla criminalità organizzata, con un aumento del 73% sull'anno precedente. Numeri importanti anche per la tenuta economica del bilancio dello Stato. Per questo a tali reparti verrà garantita una continuità vitale all'interno dei Carabinieri, di cui andranno a costituire nuclei d'indagine indipendenti. 
Il risparmio, dunque, dovrà riguardare solo la «zavorra». Alcuni reparti che costituiscono un doppione verranno fusi con quelli già esistenti fra i Carabinieri: l'anti-sommossa, l'anti-terrorismo e quelli che svolgono una funzione di ordine pubblico, in fondo estranea alle competenze della Finanza. Anche mezzi e postazioni verranno messi a fattore comune, per costituire un unico e più funzionale apparato logistico. 
Stesso discorso per il Corpo forestale, che conta tante stazioni sul territorio. Forse troppe, alcune già chiuse per mancanza di personale: sprechi che andranno tagliati. Cosi come è previsto un maggior coordinamento con i vigili del fuoco nello spegnimento degli incendi, una volta che il corpo confluirà nella Polizia e quindi farà capo al Ministero dell'Interno. Ma ci sono anche servizi insostituibili. Ai Forestali, ad esempio, spetta la protezione dei 20 parchi nazionali e delle 130 aree protette disseminate sulla Penisola. La lotta ai reati ambientali e alle eco-mafie (anche in collaborazione con la Dda e la Direzione nazionale antimafia) ha raggiunto negli ultimi anni risultati di rilievo. Cosi come il contrasto degli incendi boschivi, sia nella fase di prevenzione, che in quella di pronto intervento e di inchiesta: grazie ad una serie di esperti di altissimo livello, e un sistema di banca dati dalla tecnologia avanzata, i Forestali sono in grado di ricostruire a posteriori l'epicentro e la modalità dell'evento incendiario, con una percentuale molto alta di individuazione dei colpevoli. Mentre nel parco macchine il corpo può vantare sei elicotteri Erickson: mezzi con una portata d'acqua di quattro volte superiore a quella di un canadair, dotati di una «proboscide» in grado di direzionare il getto sul luogo preciso dell'incendio. Tutte eccellenze a cui sarebbe una follia rinunciare. E che nei piani del governo troveranno ulteriore slancio con la riforma. 


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