SICUREZZA: SAP RACCOGLIE FIRME PER RIDURRE FORZE POLIZIA - STRETTA RENZI-PADOAN, 15 MLD A RILANCIO ECONOMIA. CORSA PER VARO L.STABILITA'.SI STUDIA IPOTESI ECOBONUS PER 2 ANNI
SICUREZZA: SAP RACCOGLIE FIRME PER RIDURRE FORZE POLIZIA
APPUNTAMENTI A TORINO, NOVARA, VERCELLI, BIELLA E ALESSANDRIA
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Arriva in Piemonte il camper del
Sindacato Autonomo di Polizia per un tour che tocchera' cinque
citta' della regione e che prende il nome di #piazzapermanente.
Obiettivo del sindacato Sap, affiancato dalle organizzazioni
autonome che si riconoscono nella Consulta Sicurezza, e' quello
di raccogliere firme in piazza per la petizione on line
www.poliziaunita.it che ha l'obiettivo di ridurre il numero di
forze dell'ordine e riformare l'apparato della sicurezza.
Proprio in questi giorni e' stata rilanciata sui media l'ipotesi
di ridurre da cinque a due le forze di polizia. Il camper, con
relativo banchetto per la raccolta firme, sara' a Torino l'8
ottobre, il giorno dopo a Novara e il 10 a Vercelli. L'11
ottobre a Biella e il giorno seguente ad Alessandria.
"Vogliamo spiegare ai cittadini - dice il segretario
regionale del Sap, Walter Gorrieri - che, se vogliono piu'
pattuglie in strada e piu' uomini a presidiare i quartieri,
occorre ridurre il numero di forze di polizia. Siamo l'unico
paese al mondo con 7 corpi, 5 a carattere nazionale e 2 locali,
oltre a vigili del fuoco e guardia costiera. Gli apparati e la
logistica assorbono il 60 per cento delle risorse, con meno
forze di polizia avremo piu' poliziotti e carabinieri a difendere
i cittadini, meno costi e un sistema piu' efficiente"
"Il punto - afferma il segretario provinciale torinese del
Sap, Silverio Sabino - non e' sopprimere la polizia o i
carabinieri, tanto per essere chiari. Possiamo pero' immaginare,
ad esempio, che il corpo forestale e la polizia penitenziaria,
pur mantenendo le loro professionalita' e competenze, possano
diventare delle specialita' come la stradale e la polfer, tanto
per fare esempi. Anche a Torino abbiamo cinque centrali
operative, cinque mense, cinque e piu' caserme. La strada non e'
chiudere presidi di polizia, ma ridurre i corpi dello Stato.
Siamo in piazza per spiegare questo ai cittadini e questo lo
spiegheremo al premier Renzi il 7 ottobre quando lo incontreremo
a Roma".
(ANSA).
DOMANI STRETTA RENZI-PADOAN, 15 MLD A RILANCIO ECONOMIA
CORSA PER VARO L.STABILITA'.SI STUDIA IPOTESI ECOBONUS PER 2 ANNI
(di Silvia Gasparetto)
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - I tempi stringono. A dieci giorni dal
varo della legge di Stabilita', che dovrebbe arrivare sul tavolo
del Consiglio dei ministri mercoledi' 15 ottobre, giusto in tempo
per essere trasmessa al Parlamento e a Bruxelles, c'e' ancora
molta incertezza sui tasselli che andranno a comporre una legge
di bilancio che 'mobilitera'' 20-22 miliardi. Di certo c'e' che il
governo punta a una manovra espansiva, dedicando 15 miliardi al
rilancio dell'economia, tra misure per il lavoro e riduzione
delle tasse. E mentre Matteo Renzi, nonostante le resistenze
delle imprese e i dubbi anche in seno all'esecutivo, insiste sul
Tfr ("sono soldi dei lavoratori, mi piacerebbe che andassero in
busta paga" invece di lasciare la decisione allo Stato), e' allo
studio anche l'ipotesi di prorogare per due anni il bonus per le
ristrutturazioni edilizie e l'ecobonus, per dare maggiori
certezze alle famiglie e allo stesso tempo non perdere l'effetto
'straordinario' dell'incentivo.
Per reperire le risorse il governo, ricorda il viceministro
dell'Economia Enrico Morando, potra' sfruttare il margine di
indebitamento di cui dispone grazie alla differenza tra deficit
tendenziale e deficit programmato (dal 2,2 al 2,9%). Si tratta
"di 0,7 punti di Pil, circa 11 miliardi". Il resto, circa dieci
miliardi, arrivera' dalla spending review, tra implementazione
delle misure gia' varate (con il dl Irpef e la riforma della
P.a.) e "cio' che arrivera' da innovazione legislativa". Per dare
una spinta all'economia ci saranno, spiega, circa "15 miliardi",
tra conferma del bonus degli 80 euro (circa 10 miliardi), nuovo
intervento sul taglio del costo del lavoro per le imprese (circa
2 miliardi) e le risorse per sostenere il Jobs act, sia "per i
nuovi ammortizzatori, sia per le politiche attive per il lavoro"
(circa 1,5 miliardi). Per il viceministro, inoltre "ci sara'
spazio" anche per confermare "gli sgravi Irpef per le
ristrutturazioni e il cosiddetto ecobonus" (circa 1 miliardo),
una misura "che sta funzionando bene" e che sta aiutando il
comparto dell'edilizia "drammaticamente sofferente" per la
crisi. Quanto alle voci che comporranno la revisione della
spesa, "le ipotesi sono state definite in sede tecnica" anche
sulla base del "lavoro preziosissimo del commissario Carlo
Cottarelli" e ora "tutti gli elementi della revisione della
spesa sono oggetto dell'attenzione della politica che dovra'
operare delle scelte". E tutte le analisi sono "al centro" del
dibattito, "nessuna esclusa". Quindi anche sanita' (si ragiona a
un contributo di 1 miliardo) e razionalizzazione delle forze di
polizia potrebbero trovare spazio (cosi' come risollecitato nei
giorni scorsi dallo stesso Cottarelli) accanto al piano per
ridurre le partecipate locali e alla razionalizzazione degli
acquisti della P.a. Dalla spending review, comunque, ci si
aspetta all'incirca una decina di miliardi, e anche sulla base
di quanto si potra' ottenere su questo fronte si valutera' se e
come calibrare un intervento sugli sconti fiscali (che potrebbe
essere operato in base al reddito, con una 'operazione equita'',
intervenendo sulle franchigie o ancora con tagli 'selettivi').
L'attesa, ora, e' per la 'verifica' che ci sara' domani tra il
ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e il premier. E'
arrivato, infatti, il momento delle scelte politiche definitive,
per permettere poi ai tecnici di mettere nero su bianco le
misure, e le relative coperture. Padoan il giorno dopo
'distruibuira'' i compiti ai suoi uomini, prima di partire per un
tour de force internazionale che lo portera' prima a Washington,
per G20 e riunione autunnale del Fondo monetario internazionale,
e poi in Lussemburgo, il 13 e il 14, per le riunioni di Ecofin
ed Eurogruppo. Riunioni in cui il ministro dell'Economia avra'
l'occasione di perorare la scelta italiana di allentare - seppur
rimanendo in un sentiero tracciato - il percorso di risanamento
per dar fiato all'economia e agganciare quella crescita che,
l'ha ripetuto piu' volte e in tutti i consessi, e' l'unica vera
chiave di volta per uscire dalla recessione.