FISCO:CONSULTA,CRITERIO PRELIEVI BANCA NON VALE PER AUTONOMI. BOCCIATA NORMA CHE LI EQUIPARA A IMPRENDITORI PER ACCERTAMENTI - ENTRATE STABILI, DA IVA 2 MLD IN PIU' IN 8 MESI - LUTTAZZI, FALSA ACCUSA DI EVASIONE, PAGATO TUTTO NEL 2007
FISCO:CONSULTA,CRITERIO PRELIEVI BANCA NON VALE PER AUTONOMI
BOCCIATA NORMA CHE LI EQUIPARA A IMPRENDITORI PER ACCERTAMENTI
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - La Consulta ha dichiarato
l'illegittimita' costituzionale della norma che in materia di
accertamento delle imposte sui redditi estende ai lavoratori
autonomi il meccanismo della presunzione di "compensi"
professionali connessa a prelievi e versamenti sui conti
correnti prevista per gli imprenditori. La norma censurata dalla
Corte Costituzionale con la sentenza n. 228, relatore il giudice
Giancarlo Coraggio, e' l'art. 32 del Dpr 600/1973, contenente
Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui
redditi, modificato dall'art. 1 della legge 311/2004. Alla base
del giudizio, tre avvisi di accertamento emessi in relazione
all'anno d'imposta 2004, per l'accertamento del maggiore
imponibile Irpef e Irap.
La norma stabilisce la presunzione, ai fini degli
accertamenti fiscali, che le movimentazione bancarie, se non
sono annotate nelle scritture contabili e se non sono indicati i
soggetti beneficiari dei pagamenti, costituiscono compensi
assoggettabili a tassazione. Prevista in un primo tempo per i
soli ricavi, e riferibili quindi agli imprenditori, tale
disposizione e' stata poi estesa anche ai "compensi" e quindi ai
lavoratori autonomi. Un'impostazione che per la Corte
Costituzionale viola gli articoli 3 e 53 della Costituzione
"Anche se le figure dell'imprenditore e del lavoratore
autonomo sono per molti versi affini nel diritto interno come
nel diritto comunitario - scrive la Corte - esistono specificita'
di quest'ultima categoria che inducono a ritenere arbitraria
l'omogeneita' di trattamento prevista dalla disposizione
censurata" in base alla quale "il prelevamento dal conto
bancario corrisponderebbe ad un costo a sua volta produttivo di
un ricavo". "L'esigenza di combattere un'evasione fiscale
ritenuta rilevante nel settore trova una risposta nella recente
produzione normativa sulla tracciabilita' dei movimenti
finanziari", rileva ancora la sentenza; mentre "nel caso di
specie la presunzione e' lesiva del principio di ragionevolezza
nonche' della capacita' contributiva, essendo arbitrario
ipotizzare che i prelievi ingiustificati da conti correnti
bancari effettuati da un lavoratore autonomo siano destinati ad
un investimento nell'ambito della propria attivita' professionale
e che questo a sua volta sia produttivo di un reddito". (ANSA).
FISCO: ENTRATE STABILI, DA IVA 2 MLD IN PIU' IN 8 MESI
GETTITO IMPRESE -3,5 MLD DOPO ACCONTI 2013, BENE LOTTA EVASIONE
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - Le entrate fiscali rimangono
sostanzialmente stabili tra gennaio ed agosto 2014, con un lieve
calo dello 0,4%, pari a circa un miliardo, che conferma
sostanzialmente l'andamento degli ultimi mesi. Ad aumentare in
modo decisamente piu' significativo e' invece il gettito Iva,
cresciuto del 3,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno, ovvero di oltre 2,1 miliardi di euro.
A pesare e' stato l'andamento delle imposte dirette, che
registrano una diminuzione del 3,5% (-5,1 mld) per un gettito
complessivo di 142,6 miliardi. A diminuire e' stato sia il
contributo dell'Irpef che quello dell'Ires. In particolare,
l'Irpef segna una variazione negativa dello 0,8% (-928 milioni),
che riflette gli andamenti delle ritenute sui redditi dei
dipendenti del settore privato (-0,8%), delle ritenute sui
redditi dei dipendenti del settore pubblico (-1%) e dei
lavoratori autonomi (-2,5%), che risultano parzialmente
compensati dall'aumento dei versamenti in autoliquidazione
(+0,8%). Per l'Ires il calo e' piu' drastico, pari al 18,7% (-3,5
miliardi), essenzialmente riconducibile, spiega il Ministero
dell'Economia, ai minori versamenti a saldo 2013 e in acconto
2014, effettuati da banche e assicurazioni a seguito
dell'incremento della misura dell'acconto 2013 fissato, per
questi contribuenti, al 130% dal Dl Imu-Bankitalia. L'incremento
dell'acconto versato nel 2013 infatti si riflette negativamente
sui versamenti effettuati a saldo nel 2014 (relativi all'anno
d'imposta 2013).
Andamento positivo infine per gli introiti derivanti dalla
lotta all'evasione fiscale e dall'attivita' di accertamento e
controllo: l'aumento e' stato del 14,2%. ovvero di 681 milioni di
euro. (ANSA).
FISCO: ENTRATE DA ACCERTAMENTI +14,2% IN 8 MESI (+681 MLN)
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - Continua l'andamento favorevole del
gettito relativo alle entrate tributarie derivanti dall'attivita'
di accertamento e controllo. Negli otto mesi tra gennaio e
agosto 2014, comunica il Ministero dell'Economia, le entrate
legate alla lotta all'evasione risultano in crescita del 14,2%
(+681 milioni di euro).(ANSA).
LUTTAZZI, FALSA ACCUSA DI EVASIONE, PAGATO TUTTO NEL 2007
IL COMICO SUL SUO BLOG, E' DAL 2001 CHE I MEDIA MI MOLESTANO
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - "Nutro da sempre profonda stima per la
Guardia di Finanza e la raccomando vivamente a chiunque: percio'
considero quello delle Fiamme Gialle di Fiumicino un malaugurato
abbaglio. Mi accusano infatti di aver compiuto un'elusione
fiscale nel 2012 tramite la mia societa'. Ma sono arrivati alla
denuncia penale conteggiando come "non pagate" tasse che la mia
societa' aveva gia' pagato nel 2007!". Cosi' Daniele Luttazzi
risponde sul suo blog alle accuse mosse dalla procura di
Civitavecchia che lo ha iscritto nel registro degli indagati per
un'evasione fiscale da 140 mila euro.
"Alla vivace e comprensibile protesta del mio ottimo
commercialista - aggiunge il comico -, il luogotenente che ha
condotto l'indagine ha alzato le mani dicendo: "Ah, ma noi i
conti del 2007 non li abbiamo controllati." Testuali parole. E
cosi' mi ritrovo coinvolto in un processo penale che non sarebbe
dovuto neppure cominciare".
"La mia societa' - scrive ancora l'attore - non era affatto
"una scatola vuota": aveva una sede, dove lavorava una
professionista con una ventennale esperienza nel settore della
distribuzione, dell'organizzazione e della promozione teatrale.
Per sette anni, questa societa' ha curato l'organizzazione e la
promozione dei miei tour teatrali e tutta la contrattualistica
relativa ai miei impegni di lavoro". "Ne' - prosegue - la mia
societa' ha eluso le tasse: sia perche', ripeto, le somme che mi
vengono contestate furono pagate nel 2007 (cioe' cinque anni
prima di percepire i pagamenti: le societa' infatti vanno per
competenza, non per cassa), sia perche' la mia societa' non ha mai
ripartito gli utili. Dov'e' quindi l'elusione fiscale? Non c'e'".
"Da un fatidico marzo 2001, in cui si scateno' il putiferio
dopo una mia celebre intervista, vengo periodicamente molestato
dai media con il pretesto di reati che non ho commesso - afferma
Luttazzi -. Il metodo e' sempre lo stesso: si impasta una mezza
verita' con una buona dose di malizia al fine di ottenere il
torrone morbido di un titolo che mi dia del disonesto, ben
sapendo, dato che si tratta di professionisti, che una mezza
verita' fa molto piu' danno di una bugia intera".(ANSA).