INCHIESTA UFFICIALI GDF: NUOVE ACCUSE PER COL.MENDELLA - SICUREZZA:SILP-CGIL, NON USARE FORSE ORDINE PER EMERGENZE - CUCCHI: SILP CGIL, IRRESPONSABILE PRESA POSIZIONE SAP. NON AIUTA PERCORSO DEMOCRATICO DI CITTADINI E FORZE DELL'ORDINE

lunedì 03 novembre 2014

INCHIESTA UFFICIALI GDF: NUOVE ACCUSE PER COL.MENDELLA

IPOTESI DI CORRUZIONE SPUNTA DA RAPPORTI CON IMPRENDITORI

   (ANSA) - NAPOLI, 2 NOV - Una nuova ipotesi di corruzione nei

confronti del colonnello della Guardia di Finanza Fabio Massimo

Mendella e' emersa nell'ambito dell'inchiesta della procura di

Napoli, che vede coinvolti diversi ufficiali delle Fiamme

Gialle, su presunti accertamenti fiscali compiacenti in cambio

di tangenti e regali. La circostanza emerge da recenti

accertamenti che hanno portato alla perquisizione eseguita dalla

Digos di Napoli nella casa e negli uffici dell'imprenditore

Giuseppe Ammaturo, titolare con la moglie Nunziata Marano di

aziende tessili in provincia di Napoli.

   In questo nuovo filone dell'indagine, coordinata dal

procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli e dai pm Henry John

Woodcock e Celeste Carrano, l'attenzione degli inquirenti e'

concentrata sui rapporti tra Mendella, gia' detenuto nell'ambito

di questa inchiesta in quanto destinatario di due ordinanze

cautelari, e gli Ammaturo le cui societa' furono destinatarie di

verifiche fiscali condotte da Mandella quando era in servizio a

Napoli (l'ufficiale successivamente fu trasferito a Livorno dove

assunse l'incarico di comandante provinciale della Gdf).

   Gli inquirenti hanno accertato, tra l'altro, che la moglie di

Mendella ha prestato servizio presso una delle societa' dei

coniugi Ammaturo, la Arav Fashion. Nel decreto di perquisizione,

a quanto si e' appreso, i magistrati sottolineano che dagli

sviluppi dell'inchiesta appare verosimile la natura sistematica

delle condotte illecite dell'ufficiale delle Fiamme Gialle.

(ANSA).

 

SICUREZZA:SILP-CGIL, NON USARE FORSE ORDINE PER EMERGENZE

'TEMI CALDI PAESE NON PIU' GESTIBILI DA NOI,GOVERNO INTERVENGA"

   (ANSA) - ROMA, 2 NOV - Il "problema casa come le occupazioni

abusive delle abitazioni fino all'emergenza della movida nei

quartieri dei centri abitati a grande densita' demografica nonche'

il disbrigo delle pratiche inerenti l'immigrazione non possono

ne' debbono essere piu' gestiti dalle forze dell'ordine che, con

l'aumento di impegni sul versante della gestione dell'ordine

pubblico impiegano, quotidianamente, migliaia di uomini che

fanno fronte, ogni giorno, alle costanti emergenze della nostra

societa'". Lo afferma dichiara il segretario del Silp Cgil

Daniele Tissone.

  Nel nostro paese, - prosegue - "afflitto da una diffusa

criminalita', si deve cercare un obiettivo comune che ci conduca

ad un approccio serio che risolva i problemi dei cittadini senza

sentire, costantemente il bisogno, di affidarsi ad un servizio,

quello dell'ordine pubblico, che, per le sue finalita', deve

garantire coesione e sicurezza sociale senza essere

costantemente utilizzato quale 'cassa di compressione' delle

tante vicende legate ai molti problemi del Paese". Per questo

motivo, conclude Tissone, "servono qualificati interventi

governativi tesi a spostare il baricentro dei temi caldi oggi in

discussione su versanti diversi da quello che la gestione dell'

ordine pubblico, per sua vocazione, non puo' certo risolvere.

Confidiamo pertanto - conclude - in una presa d'atto da parte

dell'esecutivo che, con misure idonee, sia in grado di

affrontare le molteplici questioni ancora sul tappeto senza piu'

riservare, in un'emergenza senza fine, ulteriori compiti alle

forze dell'ordine".(ANSA).

 

CUCCHI: SILP CGIL, IRRESPONSABILE PRESA POSIZIONE SAP

NON AIUTA PERCORSO DEMOCRATICO DI CITTADINI E FORZE DELL'ORDINE

   (ANSA) - ROMA, 2 NOV - "Le sentenze, come per il caso Cucchi,

possono anche indurre a commenti ma, quanto affermato dal

sindacato di Polizia Sap secondo cui 'se uno conduce una vita

dissoluta, ne paga le conseguenze' superano, di gran lunga, ogni

obiettiva valutazione tesa a ricostruire una non facile verita'

processuale". Lo afferma il sindacato di Polizia Silp Cgil,

secondo cui "il tenore di simili dichiarazioni acuisce il solco

tra la societa' e chi, tra le forze dell'ordine con sacrificio e

impegno, assolve i propri compiti istituzionali".

   "Come sindacato - afferma il segretario del Silp Cgil Daniele

Tissone - abbiamo sempre cercato, durante tutte le vicende

processuali da Aldrovandi a Cucchi, di affermare il principio

che la magistratura inquirente ha il compito di esercitare a

pieno il proprio mandato senza che, derive cooperativistiche, da

qualsiasi parte provengano, intaccassero, mai, tali giudizi.

Per questo - conclude Tissone - la presa di posizione del Sap e'

fuori luogo e non aiuta il percorso democratico che deve vedere

cittadini e forze dell'ordine unite nel comune obiettivo di

garantire sicurezza, legalita', giustizia e trasparenza alla luce

dei difficili compiti che vengono oggi affidati ai tutori

dell'ordine ai quali vanno riconosciuti i giusti diritti e che

servono il Paese consci del delicato compito loro affidato senza

venir meno a responsabilita' e doveri che attengono al loro

lavoro".(ANSA).

 


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