CUCCHI:IPOTESI INCHIESTA BIS,INDAGARE SU LATI OSCURI. ILARIA,DA PIGNATONE IMPEGNO REVISIONE. CELENTANO,GIUDICI IGNAVI. SINDACATO SAPPE PRESENTA QUERELA CONTRO ILARIA. SAPPE, CELENTANO FACCIA IL CANTANTE, E' MEGLIO
CUCCHI:IPOTESI INCHIESTA BIS,INDAGARE SU LATI OSCURI
ILARIA,DA PIGNATONE IMPEGNO REVISIONE. CELENTANO,GIUDICI IGNAVI
(di Francesco Tamburro)
(ANSA) - ROMA, 3 NOV - Indagare anche dove non si e' indagato.
Attivare accertamenti anche su chi e cosa non e' stato ancora
oggetto di indagine. Il Procuratore Capo di Roma Giuseppe
Pignatone e' determinato ad vederci chiaro sulla morte del
geometra romano Stefano Cucchi. Ma non prima di avere esaminato
tutte le carte processuali, comprese le motivazioni della
sentenza che venerdi' scorso ha assolto tutti e 12 gli imputati
tra agenti della penitenziaria, medici e infermieri per
insufficienza di prove. Un verdetto che ha scuscitato u fiume di
polemiche e che non e' piaciuto neppure ad Adriano Celentano, il
quale ha definito i giudici "ignavi". E Jovanotti su Facebook:
Quando lo Stato "prende in consegna un cittadino disarmato, lo
arresta, in base al diritto democratico quella persona deve
potersi sentire totalmente al sicuro anche nel caso piu' estremo,
anche se fosse il peggiore dei fuorilegge".
L'eventuale riapertura dell'inchiesta sulla morte di Stefano
Cucchi, avvenuta nel 2009 nel reparto protetto dell'ospedale
Pertini una settimana dopo il suo arresto per possesso di droga,
passera' dunque attraverso una rilettura di tutte le carte
dell'inchiesta. E puntera' anche a verifiche su chi non e' mai
stato oggetto di indagine. Questo l'impegno preso oggi dal
procuratore Pignatone dopo avere incontrato nel suo ufficio i
familiari del ragioniere.
L'esame di tutto il carteggio, comprensivo delle motivazioni
della sentenza della corte di assise di appello che ha assolto
tutti, servira' ad identificare eventuali posizioni finora non
esaminate e che possano assumere una veste anche alla luce delle
risultanze processuali.
Saranno quindi rivisitate tutte le tappe della vicenda, a
cominciare dal fermo di Cucchi eseguito dai carabinieri e dal
presunto pestaggio che avrebbe subito nelle celle di sicurezza
del tribunale mentre era in attesa dell'udienza di convalida. Un
punto, questo, controverso perche' attribuire il pestaggio a
prima o dopo l'udienza potrebbe significare spostare la
responsabilita' tra carabinieri, che fermarono Cucchi e lo
trasferirono in Tribunale, e agenti penitenziari, che lo presero
in consegna dopo l'udienza.
Ora sara' necessario capire cosa non ha convinto i giudici
d'appello e perche', cosa ha scricchiolato nel castello
accusatoria e magari partire da li'. "I pm Barba e Loi hanno
fatto un buona lavoro", ha pero' oggi sottolineato Pignatone.
L'impegno assunto da Pignatone ha soddisfatto Ilaria Cucchi,
meno le parole di apprezzamento per i due magistrati da lei
sempre criticati. Mostrando una gigantografia di Stefano morto
e con i segni del pestaggio, Ilaria aveva detto: "Questa e'
l'insufficienza di prove; lo Stato non ha saputo garantire i
diritti di mio fratello da vivo, ed ora non e' in grado di dire
chi l'ha ridotto cosi'". La foto mostrata ai giornalisti faceva
parte di un gruppo di istantanee consegnate al procuratore.
"Questo ragazzo non somiglia nemmeno lontanamente - aveva
aggiunto Ilaria che dopo la gigantografia del fratello morto ne
aveva srotolata un'altra in cui appare sorridente e in buona
forma - a questo uscito vivo di casa sei giorni prima e sulle
sue gambe. Stefano e' stato pestato e ci aspettiamo che il
procuratore assicuri i responsabili alla giustizia". Poi,
commentando la notizia di una querela fatta dal sindacato di
polizia penitenziaria Sappe nei suoi confronti, aveva
dichiarato: "non sono io che getto fango sull'onore della
categoria".
(ANSA).
CUCCHI: SINDACATO SAPPE PRESENTA QUERELA CONTRO ILARIA
(ANSA) - ROMA, 3 NOV - Il sindacato di polizia penitenziaria
Sappe ha depositato a Roma una querela nei confronti di Ilaria
Cucchi. Lo rende noto lo stesso sindacato in una nota, in cui
afferma: "Dopo essersi improvvisata aspirante deputato prendiamo
atto che Ilaria Cucchi vorrebbe ora vestire i panni di pm magari
consegnando quelli da giudice al suo difensore per confezionare
una sentenza sulla morte del fratello Stefano che piu' la
soddisfi". (ANSA).
CUCCHI: SINDACATO SAPPE PRESENTA QUERELA CONTRO ILARIA (2)
(ANSA) - ROMA, 3 NOV - "Bisogna finirla con essere garantisti
a intermittenza, rispettando le sentenze solo quando queste
fanno comodo", afferma Donato Capece, segretario generale del
Sappe. "Bisognerebbe mostrare pubblicamente anche le 250
fotografie fatte prima dell'esame autoptico (che dimostrano che
sul corpo di Stefano Cucchi non c'era nulla) e non sempre e solo
quella, terribile, scattata dopo l'autopsia e che presenta i
classici segni del livor mortis. E quali sono le presunte nuove
prove sulla morte del giovane che non sono state portate in
dibattimento". Capece, nel sottolineare che il Sappe per scelta
ha avuto fino ad oggi un "profilo basso" sulla vicenda, non
accetta "giudizi e illazioni contro la Polizia Penitenziaria, i
cui appartenenti sono stati assolti due volte dalle gravi accuse
formulate nei loro confronti", trova pretestuosa anche la
proposta di intitolare una strada di Roma a Stefano Cucchi: "E'
una proposta demagogica e strumentale".
"L'insieme delle dichiarazioni diffuse da Ilaria Cucchi -
aggiunge Capece, rendendo noto che nei giorni scorsi il Sappe ha
presentato querela contro Ilaria Cucchi - pare, con ogni
evidenza, voler istigare all'odio e al sospetto nei confronti
dell'intera categoria di soggetti operanti nell'ambito del
comparto sicurezza, con particolare riferimento a chi, per
espressa attribuzione di legge, si occupa della custodia di
soggetti in stato di arresto o detenzione. Questo non lo
possiamo accettare. Proprio per questo abbiamo deciso di adire
le vie legali nei confronti della signora Cucchi: a difesa
dell'onore e del decoro della Polizia Penitenziaria".
(ANSA).
CUCCHI: SAPPE, CELENTANO FACCIA IL CANTANTE, E' MEGLIO
(ANSA) - ROMA, 3 NOV - "Ognuno e' libero di dire quel che
vuole, ma poi si corre il rischio di mettere in evidenza la
propria ignoranza. E' il caso di Adriano Celentano". Lo dichiara
Donato Capece, Segretario Generale del Sindacato Autonomo
Polizia Penitenziaria SAPPE, commentando l'intervento di Adriano
Celentano sul caso Cucchi.
"Celentano e' tanto ignorante da non sapere che in Italia non
esistono guardie carcerarie ma, soprattutto, che i poliziotti
penitenziari coinvolti nella vicenda giudiziaria sulla morte di
Stefano Cucchi, sono stati assolti due volte dalle gravi accuse
formulate nei loro confronti. Lo preferiamo come cantante,
Celentano. Almeno evita di dire stupidaggini"¦ - prosegue Capece
- Celentano ci aveva regalato un'altra perla del suo garantismo
a intermittenza qualche tempo fa, quando chiese la grazia per
Fabrizio Corona, che sconta una pena in carcere per essere stato
condannato con sentenze definitive".
"Celentano sappia che da sempre l'impegno del primo Sindacato
della Polizia Penitenziaria, il SAPPE, e' stato ed e' quello di
rendere il carcere una "casa di vetro - conclude la nota - Negli
ultimi vent'anni anni, dal 1992 al 2012, abbiamo salvato la
vita, in tutta Italia, ad oltre 17.000 detenuti che hanno
tentato il suicidio ed ai quasi 119mila che hanno posto in
essere atti di autolesionismo, molti deturpandosi anche
violentemente il proprio corpo. Altro che le gravi accuse e
illazioni di un cantante che evidentemente non ha piu' nulla da
dire".(ANSA).