CUCCHI:IPOTESI INCHIESTA BIS,INDAGARE SU LATI OSCURI. ILARIA,DA PIGNATONE IMPEGNO REVISIONE. CELENTANO,GIUDICI IGNAVI. SINDACATO SAPPE PRESENTA QUERELA CONTRO ILARIA. SAPPE, CELENTANO FACCIA IL CANTANTE, E' MEGLIO

martedì 04 novembre 2014

CUCCHI:IPOTESI INCHIESTA BIS,INDAGARE SU LATI OSCURI

ILARIA,DA PIGNATONE IMPEGNO REVISIONE. CELENTANO,GIUDICI IGNAVI

   (di Francesco Tamburro)

   (ANSA) - ROMA, 3 NOV - Indagare anche dove non si e' indagato.

Attivare accertamenti anche su chi e cosa non e' stato ancora

oggetto di indagine. Il Procuratore Capo di Roma Giuseppe

Pignatone e' determinato ad vederci chiaro sulla morte del

geometra romano Stefano Cucchi. Ma non prima di avere esaminato

tutte le carte processuali, comprese le motivazioni della

sentenza che venerdi' scorso ha assolto tutti e 12 gli imputati

tra agenti della penitenziaria, medici e infermieri per

insufficienza di prove. Un verdetto che ha scuscitato u fiume di

polemiche e che non e' piaciuto neppure ad Adriano Celentano, il

quale ha definito i giudici "ignavi". E Jovanotti su Facebook:

Quando lo Stato "prende in consegna un cittadino disarmato, lo

arresta, in base al diritto democratico quella persona deve

potersi sentire totalmente al sicuro anche nel caso piu' estremo,

anche se fosse il peggiore dei fuorilegge".

   L'eventuale riapertura dell'inchiesta sulla morte di Stefano

Cucchi, avvenuta nel 2009 nel reparto protetto dell'ospedale

Pertini una settimana dopo il suo arresto per possesso di droga,

passera' dunque attraverso una rilettura di tutte le carte

dell'inchiesta. E puntera' anche a verifiche su chi non e' mai

stato oggetto di indagine. Questo l'impegno preso oggi dal

procuratore Pignatone dopo avere incontrato nel suo ufficio i

familiari del ragioniere.

   L'esame di tutto il carteggio, comprensivo delle motivazioni

della sentenza della corte di assise di appello che ha assolto

tutti, servira' ad identificare eventuali posizioni finora non

esaminate e che possano assumere una veste anche alla luce delle

risultanze processuali.

   Saranno quindi rivisitate tutte le tappe della vicenda, a

cominciare dal fermo di Cucchi eseguito dai carabinieri e dal

presunto pestaggio che avrebbe subito nelle celle di sicurezza

del tribunale mentre era in attesa dell'udienza di convalida. Un

punto, questo, controverso perche' attribuire il pestaggio a

prima o dopo l'udienza potrebbe significare spostare la

responsabilita' tra carabinieri, che fermarono Cucchi e lo

trasferirono in Tribunale, e agenti penitenziari, che lo presero

in consegna dopo l'udienza.

   Ora sara' necessario capire cosa non ha convinto i giudici

d'appello e perche', cosa ha scricchiolato nel castello

accusatoria e magari partire da li'. "I pm Barba e Loi hanno

fatto un buona lavoro", ha pero' oggi sottolineato Pignatone.

   L'impegno assunto da Pignatone ha soddisfatto Ilaria Cucchi,

meno le parole di apprezzamento per i due magistrati da lei

sempre criticati.  Mostrando una gigantografia di Stefano morto

e con i segni del pestaggio, Ilaria aveva detto: "Questa e'

l'insufficienza di prove; lo Stato non ha saputo garantire i

diritti di mio fratello da vivo, ed ora non e' in grado di dire

chi l'ha ridotto cosi'". La foto mostrata ai giornalisti faceva

parte di un gruppo di istantanee consegnate al procuratore.

"Questo ragazzo non somiglia nemmeno lontanamente - aveva

aggiunto Ilaria che dopo la gigantografia  del fratello morto ne

aveva srotolata un'altra in cui appare sorridente e in buona

forma - a questo uscito vivo di casa sei giorni prima e sulle

sue gambe. Stefano e' stato pestato e ci aspettiamo che il

procuratore assicuri i responsabili alla giustizia". Poi,

commentando la notizia di una querela fatta dal sindacato di

polizia penitenziaria Sappe nei suoi confronti, aveva

dichiarato: "non sono io che getto fango sull'onore della

categoria".

(ANSA).

 

CUCCHI: SINDACATO SAPPE PRESENTA QUERELA CONTRO ILARIA

   (ANSA) - ROMA, 3 NOV - Il sindacato di polizia penitenziaria

Sappe ha depositato a Roma una querela nei confronti di Ilaria

Cucchi. Lo rende noto lo stesso sindacato in una nota, in cui

afferma: "Dopo essersi improvvisata aspirante deputato prendiamo

atto che Ilaria Cucchi vorrebbe ora vestire i panni di pm magari

consegnando quelli da giudice al suo difensore per confezionare

una sentenza sulla morte del fratello Stefano che piu' la

soddisfi". (ANSA).

 

CUCCHI: SINDACATO SAPPE PRESENTA QUERELA CONTRO ILARIA (2)

   (ANSA) - ROMA, 3 NOV - "Bisogna finirla con essere garantisti

a intermittenza, rispettando le sentenze solo quando queste

fanno comodo", afferma Donato Capece, segretario generale del

Sappe. "Bisognerebbe mostrare pubblicamente anche le 250

fotografie fatte prima dell'esame autoptico (che dimostrano che

sul corpo di Stefano Cucchi non c'era nulla) e non sempre e solo

quella, terribile, scattata dopo l'autopsia e che presenta i

classici segni del livor mortis. E quali sono le presunte nuove

prove sulla morte del giovane che non sono state portate in

dibattimento". Capece, nel sottolineare che il Sappe per scelta

ha avuto fino ad oggi un "profilo basso" sulla vicenda, non

accetta "giudizi e illazioni contro la Polizia Penitenziaria, i

cui appartenenti sono stati assolti due volte dalle gravi accuse

formulate nei loro confronti", trova pretestuosa anche la

proposta di intitolare una strada di Roma a Stefano Cucchi: "E'

una proposta demagogica e strumentale".

   "L'insieme delle dichiarazioni diffuse da Ilaria Cucchi -

aggiunge Capece, rendendo noto che nei giorni scorsi il Sappe ha

presentato querela contro Ilaria Cucchi - pare, con ogni

evidenza, voler istigare all'odio e al sospetto nei confronti

dell'intera categoria di soggetti operanti nell'ambito del

comparto sicurezza, con particolare riferimento a chi, per

espressa attribuzione di legge, si occupa della custodia di

soggetti in stato di arresto o detenzione. Questo non lo

possiamo accettare. Proprio per questo abbiamo deciso di adire

le vie legali nei confronti della signora Cucchi: a difesa

dell'onore e del decoro della Polizia Penitenziaria".

(ANSA).

 

CUCCHI: SAPPE, CELENTANO FACCIA IL CANTANTE, E' MEGLIO

   (ANSA) - ROMA, 3 NOV - "Ognuno e' libero di dire quel che

vuole, ma poi si corre il rischio di mettere in evidenza la

propria ignoranza. E' il caso di Adriano Celentano". Lo dichiara

Donato Capece, Segretario Generale del Sindacato Autonomo

Polizia Penitenziaria SAPPE, commentando l'intervento di Adriano

Celentano sul caso Cucchi.

   "Celentano e' tanto ignorante da non sapere che in Italia non

esistono guardie carcerarie ma, soprattutto, che i poliziotti

penitenziari coinvolti nella vicenda giudiziaria sulla morte di

Stefano Cucchi, sono stati assolti due volte dalle gravi accuse

formulate nei loro confronti. Lo preferiamo come cantante,

Celentano. Almeno evita di dire stupidaggini"¦ - prosegue Capece

- Celentano ci aveva regalato un'altra perla del suo garantismo

a intermittenza qualche tempo fa, quando chiese la grazia per

Fabrizio Corona, che sconta una pena in carcere per essere stato

condannato con sentenze definitive".

  "Celentano sappia che da sempre l'impegno del primo Sindacato

della Polizia Penitenziaria, il SAPPE, e' stato ed e' quello di

rendere il carcere una "casa di vetro - conclude la nota - Negli

ultimi vent'anni anni, dal 1992 al 2012, abbiamo salvato la

vita, in tutta Italia, ad oltre 17.000 detenuti che hanno

tentato il suicidio ed ai quasi 119mila che hanno posto in

essere atti di autolesionismo, molti deturpandosi anche

violentemente il proprio corpo. Altro che le gravi accuse e

illazioni di un cantante che evidentemente non ha piu' nulla da

dire".(ANSA).

 


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