FISCO: CAUSI,DEPENALIZZAZIONE REATI MINORI SCRITTA IN DELEGA. AIUTERA' PROCURE E AMMINISTRAZIONE A CONCENTRARSI SU REATI GRAVI - CANTIERE MODIFICHE MANOVRA, POCHE CHANCE PLATEA 80 EURO. VERSO RITOCCHI TASSE TFR-FONDI. DOMANI CDM PER CATASTO-TABACCHI

lunedì 10 novembre 2014

FISCO: CAUSI,DEPENALIZZAZIONE REATI MINORI SCRITTA IN DELEGA

AIUTERA' PROCURE E AMMINISTRAZIONE A CONCENTRARSI SU REATI GRAVI

   (ANSA) - ROMA, 9 NOV - "Andare verso la depenalizzazione per

i reati fiscali minori se non connotati da condotte recidive sta

gia' scritto nella delega". Lo ricorda il capogruppo Pd in

commissione Finanze alla Camera Marco Causi a proposito di uno

dei prossimi decreti attuativi in arrivo, quello sulla revisione

del sistema sanzionatorio, spiegando che nel testo della delega

si indica "gia' che bisogna differenziare le sanzioni andando a

una riduzione per i comportamenti meno gravi, come omessa

dichiarazione e mancato versamento, mantenendo quelle per i

comportamenti piu' gravi, come frodi fiscali, dichiarazione

fraudolenta, false fatturazioni".

   Certo, aggiunge, bisogna depenalizzare i reati minori "a

condizione che non siano connessi a un comportamento

sistematico, ma credo che non si potra' che andare in questa

direzione anzi lo auspico" perche' "i reati fiscali minori non

connotati da sistematicita' di comportamento, magari connessi

alla crisi economica, ingolfano inutilmente le Procure di decine

di migliaia di procedimenti penali, impedendo alle Procure e

all'amministrazione finanziaria di lavorare sulle vere aree di

evasione ed elusione fiscale". (ANSA).

 

CANTIERE MODIFICHE MANOVRA, POCHE CHANCE PLATEA 80 EURO

VERSO RITOCCHI TASSE TFR-FONDI. CDM PER CATASTO-TABACCHI

   (di Silvia Gasparetto)

   (ANSA) - ROMA, 9 NOV - Cantiere aperto per la legge di

Stabilita' che si appresta a entrare nel vivo gia' dalla prossima

settimana. E mentre si studiano le possibilita' di correggere

alcuni dei capitoli piu' richiesti dalle forze politiche, il

governo si appresta a imprimere una accelerazione sulla riforma

fiscale, altro pilastro dell'azione dell'esecutivo, con il via

libera ai decreti sulle nuove commissioni censuarie e sulla

revisione delle accise sui tabacchi che potrebbe arrivare gia'

con un Consiglio dei ministri domani.

   Sul tavolo di commissione Bilancio e governo sono piovuti

3.700 emendamenti alla manovra, concentrati su alcuni temi

trasversali, dai fondi pensione al Tfr, dagli sgravi

contributivi per i neoassunti ai fondi per gli ammortizzatori

sociali, fino alle platee dei beneficiari dei bonus degli 80

euro e del nuovo bonus bebe'. Ma, nonostante le aperture a

modifiche 'qualitative' della manovra, e a correzioni che

enfatizzino la sua portata 'espansiva', alcune richieste, come

quelle sul bonus Irpef, hanno poche chance di essere accolte.

Intervenire sulla platea degli 80 euro legandola all'Isee o

introducendo il quoziente familiare, si spiega, e' operazione

molto complessa, motivo per cui, tra l'altro, non e' stato fatto

finora. Inoltre, difficilmente si tratterebbe di una misura 'a

costo zero', ma i saldi, questo e' certo, non possono essere

toccati. Diverso il discorso per il bonus alle neomamme, per cui

i deputati chiedono di rivedere il tetto a 90mila euro a favore

dei redditi piu' bassi. Una spinta forte al ritocco, insomma, che

si sta valutando, anche se e' troppo presto per una decisione,

che andra' calibrata nel quadro complessivo dei ritocchi.

   Nel 'borsino' dei ritocchi resta poco quotata anche la

possibilita' di aumentare le risorse per gli ammortizzatori,

perche' i margini disponibili gia' sono stati ampiamente

utilizzati e nuovi interventi particolarmente onerosi avrebbero

bisogno di ulteriori coperture difficili da reperire. Anche

perche' una correzione 'costosa' e' quasi certa per alleggerire la

tassazione sui fondi pensione (che adesso la manovra fa salire

dall'11 al 21%), mentre ancora apertissima e' la partita sulla

Tfr - tema su cui sono arrivate richieste di revisione da tutti

i partiti, sia per le 'tasse ordinarie' che si troverebbe a

pagare chi opta per averlo in busta paga, sia per il rincaro

sulla rivalutazione per chi lo mantiene a fine rapporto.

   Intanto il governo dovrebbe portare a casa in via definitiva

gia' domani altri due decreti attuativi della delega fiscale.

L'ok e' scontato per il 'primo tassello' della revisione del

catasto, il decreto che stabilisce la composizione e le funzioni

delle nuove commissioni censuarie. Mentre dovrebbe arrivare,

dopo un solo passaggio parlamentare, anche il via libera

definitivo sulle accise sui tabacchi (circa 200 milioni di

gettito in piu' a partire dal prossimo anno), visto che il

governo avrebbe accolto le condizioni poste dalle commissioni

Finanze di Camera e Senato, acconsentendo a portare al 50% lo

sconto per le sigarette elettroniche e i nuovi prodotti da

inalazione senza combustione. Le nuove accise saranno operative

dal 2015 e si potrebbero tradurre non solo in un maggiore

incasso per l'erario, ma anche in un maggiore esborso per i

fumatori, se i produttori (come e' probabile almeno per i

prodotti di fascia bassa), sceglieranno di riversare l'aumento

sui consumatori. In dirittura di arrivo poi anche i tre nuovi

decreti annunciati, abuso di diritto, 'cooperative compliance' e

revisione delle sanzioni, che sono alla fase di stesura finale,

ma che non saranno presentati prima della meta' di novembre.

(ANSA).

 


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