FISCO: CAUSI,DEPENALIZZAZIONE REATI MINORI SCRITTA IN DELEGA. AIUTERA' PROCURE E AMMINISTRAZIONE A CONCENTRARSI SU REATI GRAVI - CANTIERE MODIFICHE MANOVRA, POCHE CHANCE PLATEA 80 EURO. VERSO RITOCCHI TASSE TFR-FONDI. DOMANI CDM PER CATASTO-TABACCHI
FISCO: CAUSI,DEPENALIZZAZIONE REATI MINORI SCRITTA IN DELEGA
AIUTERA' PROCURE E AMMINISTRAZIONE A CONCENTRARSI SU REATI GRAVI
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - "Andare verso la depenalizzazione per
i reati fiscali minori se non connotati da condotte recidive sta
gia' scritto nella delega". Lo ricorda il capogruppo Pd in
commissione Finanze alla Camera Marco Causi a proposito di uno
dei prossimi decreti attuativi in arrivo, quello sulla revisione
del sistema sanzionatorio, spiegando che nel testo della delega
si indica "gia' che bisogna differenziare le sanzioni andando a
una riduzione per i comportamenti meno gravi, come omessa
dichiarazione e mancato versamento, mantenendo quelle per i
comportamenti piu' gravi, come frodi fiscali, dichiarazione
fraudolenta, false fatturazioni".
Certo, aggiunge, bisogna depenalizzare i reati minori "a
condizione che non siano connessi a un comportamento
sistematico, ma credo che non si potra' che andare in questa
direzione anzi lo auspico" perche' "i reati fiscali minori non
connotati da sistematicita' di comportamento, magari connessi
alla crisi economica, ingolfano inutilmente le Procure di decine
di migliaia di procedimenti penali, impedendo alle Procure e
all'amministrazione finanziaria di lavorare sulle vere aree di
evasione ed elusione fiscale". (ANSA).
CANTIERE MODIFICHE MANOVRA, POCHE CHANCE PLATEA 80 EURO
VERSO RITOCCHI TASSE TFR-FONDI. CDM PER CATASTO-TABACCHI
(di Silvia Gasparetto)
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Cantiere aperto per la legge di
Stabilita' che si appresta a entrare nel vivo gia' dalla prossima
settimana. E mentre si studiano le possibilita' di correggere
alcuni dei capitoli piu' richiesti dalle forze politiche, il
governo si appresta a imprimere una accelerazione sulla riforma
fiscale, altro pilastro dell'azione dell'esecutivo, con il via
libera ai decreti sulle nuove commissioni censuarie e sulla
revisione delle accise sui tabacchi che potrebbe arrivare gia'
con un Consiglio dei ministri domani.
Sul tavolo di commissione Bilancio e governo sono piovuti
3.700 emendamenti alla manovra, concentrati su alcuni temi
trasversali, dai fondi pensione al Tfr, dagli sgravi
contributivi per i neoassunti ai fondi per gli ammortizzatori
sociali, fino alle platee dei beneficiari dei bonus degli 80
euro e del nuovo bonus bebe'. Ma, nonostante le aperture a
modifiche 'qualitative' della manovra, e a correzioni che
enfatizzino la sua portata 'espansiva', alcune richieste, come
quelle sul bonus Irpef, hanno poche chance di essere accolte.
Intervenire sulla platea degli 80 euro legandola all'Isee o
introducendo il quoziente familiare, si spiega, e' operazione
molto complessa, motivo per cui, tra l'altro, non e' stato fatto
finora. Inoltre, difficilmente si tratterebbe di una misura 'a
costo zero', ma i saldi, questo e' certo, non possono essere
toccati. Diverso il discorso per il bonus alle neomamme, per cui
i deputati chiedono di rivedere il tetto a 90mila euro a favore
dei redditi piu' bassi. Una spinta forte al ritocco, insomma, che
si sta valutando, anche se e' troppo presto per una decisione,
che andra' calibrata nel quadro complessivo dei ritocchi.
Nel 'borsino' dei ritocchi resta poco quotata anche la
possibilita' di aumentare le risorse per gli ammortizzatori,
perche' i margini disponibili gia' sono stati ampiamente
utilizzati e nuovi interventi particolarmente onerosi avrebbero
bisogno di ulteriori coperture difficili da reperire. Anche
perche' una correzione 'costosa' e' quasi certa per alleggerire la
tassazione sui fondi pensione (che adesso la manovra fa salire
dall'11 al 21%), mentre ancora apertissima e' la partita sulla
Tfr - tema su cui sono arrivate richieste di revisione da tutti
i partiti, sia per le 'tasse ordinarie' che si troverebbe a
pagare chi opta per averlo in busta paga, sia per il rincaro
sulla rivalutazione per chi lo mantiene a fine rapporto.
Intanto il governo dovrebbe portare a casa in via definitiva
gia' domani altri due decreti attuativi della delega fiscale.
L'ok e' scontato per il 'primo tassello' della revisione del
catasto, il decreto che stabilisce la composizione e le funzioni
delle nuove commissioni censuarie. Mentre dovrebbe arrivare,
dopo un solo passaggio parlamentare, anche il via libera
definitivo sulle accise sui tabacchi (circa 200 milioni di
gettito in piu' a partire dal prossimo anno), visto che il
governo avrebbe accolto le condizioni poste dalle commissioni
Finanze di Camera e Senato, acconsentendo a portare al 50% lo
sconto per le sigarette elettroniche e i nuovi prodotti da
inalazione senza combustione. Le nuove accise saranno operative
dal 2015 e si potrebbero tradurre non solo in un maggiore
incasso per l'erario, ma anche in un maggiore esborso per i
fumatori, se i produttori (come e' probabile almeno per i
prodotti di fascia bassa), sceglieranno di riversare l'aumento
sui consumatori. In dirittura di arrivo poi anche i tre nuovi
decreti annunciati, abuso di diritto, 'cooperative compliance' e
revisione delle sanzioni, che sono alla fase di stesura finale,
ma che non saranno presentati prima della meta' di novembre.
(ANSA).