FISCO:COMMERCIALISTI, 70% CASI 730 PRECOMPILATO DA COMPILARE. STOP SISTEMA SANZIONATORIO INIQUO - ENTRATE,STOP IMPOSTA BOLLO-REGISTRO PER PICCOLE CAUSE
FISCO:COMMERCIALISTI, 70% CASI 730 PRECOMPILATO DA COMPILARE
LONGOBARDI, 'INCOSTITUZIONALI' SANZIONI PER PROFESSIONISTI
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - Sette volte su 10 il modello 730
precompilato, inviato direttamente ai cittadini, dovra' esser
integrato. A lanciare l'allarme Gerardo Longobardi, presidente
del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti
contabili (Cndcec), oggi a margine dei lavori del XIX
Congresso mondiale della categoria professionale, che ha preso
il via oggi a Roma, presso l'Auditorium Parco della musica. Pur
lodando il principio di semplificazione alla base
dell'iniziativa governativa, si "sottolinea che, nei primi anni,
saremo in una fase sperimentale di applicazione, e l'idea che
dall'aprile 2015 i contribuenti italiani riceveranno via mail
una dichiarazione che non necessitera' di aggiunte da parte loro
e' un po' troppo ottimistica. In realta' - prosegue - secondo dati
diffusi dalla stessa Agenzia delle Entrate, le dichiarazioni che
andranno integrate con dati, ad esempio le spese mediche, ancora
non in possesso delle Entrate, saranno nel primo anno oltre il
70% del totale". Pesa, poi, il sospetto le sanzioni a carico dei
professionisti siano incostituzionali, perche', va avanti il
numero uno del Cndcec, riguardo alla norma che stabilisce che
"in caso di visto di conformita' infedele sul 730 precompilato
dall'Agenzia delle Entrate, siano addossati ai professionisti
abilitati o ai CAF, non solo le sanzioni, ma anche l'imposta e i
relativi interessi che sarebbero a carico dei contribuenti", una
norma "in contrasto con il principio di capacita' contributiva",
che e' giusto sia "eliminata. In ogni caso", annuncia infine
Longobardi, "tutte le volte che nostri iscritti venissero
raggiunti da una richiesta di pagamento oltre che di sanzioni,
anche di imposte e interessi, per aver apposto un visto non
conforme al 730 precompilato, saranno sostenuti dal nostro
Consiglio nazionale con un prototipo di ricorso che appronteremo
nei prossimi mesi". (ANSA).
FISCO: COMMERCIALISTI, STOP SISTEMA SANZIONATORIO INIQUO
LONGOBARDI A CONGRESSO MONDIALE, 'CHANCE IN DELEGA FISCALE'
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - Una chance "irripetibile per fare
chiarezza tra illeciti basati su comportamenti di tipo
fraudolento, o simulatorio, e quelli che originano da errori sul
corretto trattamento tributario di fatti e atti fedelmente
dichiarati". A contenerla la delega fiscale, al vaglio del
Parlamento, secondo Gerardo Longobardi, presidente del Consiglio
nazionale dell'ordine dei dottori commercialisti ed esperti
contabili (Cndcec), intervenuto oggi nella giornata di apertura
del XIX Congresso mondiale della categoria, nella Capitale.
Per le condotte che nascono da errori sul corretto
trattamento tributario di fatti e atti fedelmente dichiarati,
precisa, "il regime sanzionatorio deve essere meno gravoso
rispetto all'evasione pura", essendo giunto il momento arrivato
di distinguere "con chiarezza tra l'evasione pura e la
cosiddetta evasione interpretativa, per arrivare ad un sistema
sanzionatorio amministrativo tributario finalmente piu' giusto",
meno iniquo. Il vertice del Cndcec invita a guardare il "difetto
di progettazione del vigente sistema sanzionatorio collegato al
simulacro della 'maggiore imposta dovuta'. Oggi e' sanzionato
allo stesso modo sia chi ha applicato, alla luce del sole,
regimi sbagliati a ricchezze dichiarate, sia chi ha tentato di
nascondere la ricchezza, con sistemi fraudolenti, simulatori o
finalizzati alla creazione e utilizzo di documentazione falsa",
sottolinea. La "ingiustizia di fondo che deriva da questi
automatismi", spiega ancora Longobardi, "ha comportato in questi
anni eccessi sanzionatori per questioni di 'evasione
interpretativa', connessa al regime giuridico di circostanze
dichiarate o comunque palesi, e 'deficit punitivi' per la
ricchezza nascosta e sottratta fraudolentemente
all'imposizione", chiude. (ANSA).
FISCO: ENTRATE,STOP IMPOSTA BOLLO-REGISTRO PER PICCOLE CAUSE
(ANSA) - ROMA, 10 NOV - Via libera all'esenzione da bollo e
registro per le piccole cause. Lo annuncia l'Agenzia delle
Entrate in una nota.
Lo chiarisce la risoluzione n. 97/E dell'Agenzia delle
Entrate di oggi che, alla luce del recente orientamento della
Corte di Cassazione, estende l'esenzione anche alle sentenze di
appello dei provvedimenti del Giudice di Pace.
Per le cause e le attivita' conciliative "in sede non
contenziosa" di valore non superiore ai 1.033,00 euro, il
pagamento dell'imposta di bollo e di registro non e' dovuto,
anche per gli atti e i provvedimenti emessi dai giudici ordinari
nei successivi gradi di giudizio.
L'esenzione dall'imposta di registro inoltre non e' piu'
ristretta alle pronunce del Giudice di Pace (art. 46 della legge
n. 374/1991), ma anche alle relative sentenze di appello del
tribunale ordinario.(ANSA).