L.STABILITA': VIA LIBERA DA UE, NUOVO ESAME A MARZO. MANOVRA IN PARLAMENTO, VERSO REVISIONE PATRONATI. NODO IRAP - SICUREZZA: ANFP; NON SI ALIMENTI SCONTRO, PIAZZE A RISCHIO. IERI PER RENZI A COSENZA ENNESIMA AGGRESSIONE A FORZE POLIZIA

domenica 23 novembre 2014

L.STABILITA': VIA LIBERA DA UE, NUOVO ESAME A MARZO

MANOVRA IN PARLAMENTO, VERSO REVISIONE PATRONATI. NODO IRAP

   (di Chiara Scalise e Marco Galdi)

(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Via libera dell'Unione Europea alla

legge di stabilita'. Bruxelles, che invita Roma ad andare avanti

"nelle riforme necessarie",  non fara' partire alcuna procedura e

riconoscera' che nel 2014 ci sono state ''circostanze

eccezionali''. A marzo pero' ci sara' un nuovo esame, per l'Italia

cosi' come per Francia e Belgio.

   La riunione dei capi di gabinetto della Commissione anticipa

dunque il verdetto atteso per martedi' a livello politico dal

collegio dei commissari (l'equivalente del consiglio dei

ministri del 'governo europeo') dando anche disco verde alla

possibilita' per i contributi nazionali destinati al Fondo

investimenti di essere ''volontari'' e, soprattutto, di essere

''esclusi dal calcolo del deficit''.

   Un risultato nel quale il governo aveva confidato. ''Ci

aspettiamo una valutazione d'insieme'', aveva infatti anticipato

in mattinata il sottosegretario agli Affari europei, Sandro

Gozi. Ad aiutare l'esito della valutazione, secondo fonti

europee, sarebbe stato anche "l'accordo fra Renzi e Juncker"

raggiunto al G20 in Australia, intesa di cui faceva parte la

lettera di impegni sulle riforme del governo italiano inviata

nei giorni scorsi e pubblicata ieri dal Tesoro. La decisione

odierna degli sherpa tiene quindi conto di tali stretti impegni.

    In attesa del giudizio europeo, intanto la manovra ha

comunque proseguito il suo iter in Parlamento. Martedi'

riprenderanno le votazioni in commissione sugli ultimi

emendamenti e poi il testo arrivera' in Aula a Montecitorio

giovedi' 27. La tabella di marcia sara' dunque rispettata. Ancora

aperti una serie di capitoli, dai fondi pensione all'Irap, dai

patronati al fondo famiglia.  Per quanto riguarda infatti il

primo nodo, quello della previdenza complementare, sono due le

scuole di pensiero che continuano a confrontarsi all'interno

dell'Esecutivo: c'e' chi, considerandoli alla stregua di rendite

finanziarie, vede di buon occhio una maggiore tassazione e chi

invece crede che aumentare il peso delle tasse possa essere

controproducente, chiudendo alla possibilita' che parte degli

investimenti di questi fondi si rivolgano all'economia reale.

   Passando al mondo delle imprese (oltre all'incremento di

circa 2 miliardi della Sabatini bis destinati agli imprenditori

che investono su macchinari, impianti e beni strumentali  che ha

incassato gia' l'ok dei deputati) resta da definire  a la

questione Irap: il viceministro al Tesoro Enrico Morando non

nasconde di star studiando una soluzione per quelle aziende, che

non hanno dipendenti e che quindi sono penalizzate dalla misura

sugli sgravi messa in campo dal governo, che si concentra sul

costo del lavoro e cancella tutte le precedenti misure.

Un'ipotesi sulla quale si ragiona, anticipa quindi Morando, e'

quella di introdurre una franchigia. Ma di questo, cosi' come di

local tax e canone Rai, se ne parlera' al Senato.

   Martedi', quando la commissione Bilancio della Camera, tornera'

a riunirsi invece sul tavolo trovera' altre questioni. Governo e

maggioranza, secondo quanto viene riferito, starebbero lavorando

alla possibilita' di agganciare anche le misure relative al fondo

famiglia al calcolo Isee,  sulla falsa riga di quanto fatto con

il bonus bebe'.  Ed uguale sarebbe anche il tetto individuato per

poter usufruire dei fondi: 25 mila euro.

In dirittura d'arrivo anche la revisione delle norme sui

patronati: l'orientamento sarebbe di dimezzare il taglio a loro

carico ma introducendo una riforma di sistema attraverso una

drastica riduzione proprio dei patronati esistenti.  Restando

sul fronte sociale, non e' escluso che possano arrivare fondi per

la lotta all'amianto mentre e' difficile che trovi soluzione la

questione 'quota '96 (relativa agli esodati nella scuola) e

quella dello scorrimento delle graduatorie delle forze

dell'ordine.

   Sul tavolo, poi, riferiscono fonti di governo, anche una

possibile riforma dei Fondi strutturali, che verrebbero rivisti

e la cui gestione verrebbe accentrata. La proposta non e' pero'

ancora stata formalizzata.

SICUREZZA: ANFP; NON SI ALIMENTI SCONTRO, PIAZZE A RISCHIO
IERI PER RENZI A COSENZA ENNESIMA AGGRESSIONE A FORZE POLIZIA
   (ANSA) - CATANZARO, 22 NOV - "Il difficile contesto in cui
siamo chiamati ad operare e l'inasprimento del conflitto sociale
derivato dalla grave crisi economica che il Paese sta
attraversando, siano di monito a tutti, affinche' si eviti di
alimentare inutilmente e pretestuosamente lo scontro, con grave
rischio per la gestione delle piazze". Lo afferma, in una nota,
il segretario nazionale dell'Associazione nazionale funzionari
di polizia Lorena La Spina.
   "Ieri pomeriggio a Cosenza - prosegue - la visita del Premier
Renzi, organizzata nell'ambito della campagna elettorale per le
imminenti elezioni del Consiglio Regionale, ha fornito il
pretesto per un'iniziativa non autorizzata da parte di circa
cento persone, appartenenti ai centri sociali. Mentre le forze
dell'ordine avevano creato dei filtri nelle vie adiacenti per
disciplinare l'accesso alla piazza in cui era atteso il discorso
del presidente del Consiglio, gli antagonisti hanno improvvisato
un corteo e, dopo un primo momento di pacifica manifestazione,
nel tentativo di rompere il cordone creato dalla polizia, hanno
lanciato fumogeni contro il personale e contro i mezzi, oltre ad
oggetti di vario tipo trovati per strada, inclusi i tavolini di
un bar. Solo l'equilibrio e l'altissima professionalita' del
Questore di Cosenza, del dirigente del servizio e di tutti gli
operatori impegnati nelle attivita' di ordine pubblico, che fino
all'ultimo si sono adoperati per garantire la pacifica
espressione del dissenso da parte dei presenti, hanno impedito
che la situazione degenerasse ulteriormente. Si tratta
dell'ennesima aggressione in pochi giorni subita dalla Polizia
in occasione di manifestazioni di piazza ed il bilancio e' stato
comunque pesante, facendo registrare ben cinque feriti tra le
forze dell'ordine, tra cui lo stesso dirigente del servizio, ai
quali vanno la nostra solidarieta' e la nostra vicinanza".
   "Purtroppo - conclude La Spina - a dispetto della
disponibilita' mostrata dagli operatori di polizia anche nei
contesti piu' critici, vi e' chi usa la violenza come unico
strumento di manifestazione del proprio pensiero. In piu'
occasioni abbiamo avuto modo di ripetere che simili
comportamenti si collocano al di fuori del quadro delle garanzie
democratiche stabilite nel nostro ordinamento". (ANSA).

 


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