L.STABILITA': VIA LIBERA DA UE, NUOVO ESAME A MARZO. MANOVRA IN PARLAMENTO, VERSO REVISIONE PATRONATI. NODO IRAP - SICUREZZA: ANFP; NON SI ALIMENTI SCONTRO, PIAZZE A RISCHIO. IERI PER RENZI A COSENZA ENNESIMA AGGRESSIONE A FORZE POLIZIA
L.STABILITA': VIA LIBERA DA UE, NUOVO ESAME A MARZO
MANOVRA IN PARLAMENTO, VERSO REVISIONE PATRONATI. NODO IRAP
(di Chiara Scalise e Marco Galdi)
(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Via libera dell'Unione Europea alla
legge di stabilita'. Bruxelles, che invita Roma ad andare avanti
"nelle riforme necessarie", non fara' partire alcuna procedura e
riconoscera' che nel 2014 ci sono state ''circostanze
eccezionali''. A marzo pero' ci sara' un nuovo esame, per l'Italia
cosi' come per Francia e Belgio.
La riunione dei capi di gabinetto della Commissione anticipa
dunque il verdetto atteso per martedi' a livello politico dal
collegio dei commissari (l'equivalente del consiglio dei
ministri del 'governo europeo') dando anche disco verde alla
possibilita' per i contributi nazionali destinati al Fondo
investimenti di essere ''volontari'' e, soprattutto, di essere
''esclusi dal calcolo del deficit''.
Un risultato nel quale il governo aveva confidato. ''Ci
aspettiamo una valutazione d'insieme'', aveva infatti anticipato
in mattinata il sottosegretario agli Affari europei, Sandro
Gozi. Ad aiutare l'esito della valutazione, secondo fonti
europee, sarebbe stato anche "l'accordo fra Renzi e Juncker"
raggiunto al G20 in Australia, intesa di cui faceva parte la
lettera di impegni sulle riforme del governo italiano inviata
nei giorni scorsi e pubblicata ieri dal Tesoro. La decisione
odierna degli sherpa tiene quindi conto di tali stretti impegni.
In attesa del giudizio europeo, intanto la manovra ha
comunque proseguito il suo iter in Parlamento. Martedi'
riprenderanno le votazioni in commissione sugli ultimi
emendamenti e poi il testo arrivera' in Aula a Montecitorio
giovedi' 27. La tabella di marcia sara' dunque rispettata. Ancora
aperti una serie di capitoli, dai fondi pensione all'Irap, dai
patronati al fondo famiglia. Per quanto riguarda infatti il
primo nodo, quello della previdenza complementare, sono due le
scuole di pensiero che continuano a confrontarsi all'interno
dell'Esecutivo: c'e' chi, considerandoli alla stregua di rendite
finanziarie, vede di buon occhio una maggiore tassazione e chi
invece crede che aumentare il peso delle tasse possa essere
controproducente, chiudendo alla possibilita' che parte degli
investimenti di questi fondi si rivolgano all'economia reale.
Passando al mondo delle imprese (oltre all'incremento di
circa 2 miliardi della Sabatini bis destinati agli imprenditori
che investono su macchinari, impianti e beni strumentali che ha
incassato gia' l'ok dei deputati) resta da definire a la
questione Irap: il viceministro al Tesoro Enrico Morando non
nasconde di star studiando una soluzione per quelle aziende, che
non hanno dipendenti e che quindi sono penalizzate dalla misura
sugli sgravi messa in campo dal governo, che si concentra sul
costo del lavoro e cancella tutte le precedenti misure.
Un'ipotesi sulla quale si ragiona, anticipa quindi Morando, e'
quella di introdurre una franchigia. Ma di questo, cosi' come di
local tax e canone Rai, se ne parlera' al Senato.
Martedi', quando la commissione Bilancio della Camera, tornera'
a riunirsi invece sul tavolo trovera' altre questioni. Governo e
maggioranza, secondo quanto viene riferito, starebbero lavorando
alla possibilita' di agganciare anche le misure relative al fondo
famiglia al calcolo Isee, sulla falsa riga di quanto fatto con
il bonus bebe'. Ed uguale sarebbe anche il tetto individuato per
poter usufruire dei fondi: 25 mila euro.
In dirittura d'arrivo anche la revisione delle norme sui
patronati: l'orientamento sarebbe di dimezzare il taglio a loro
carico ma introducendo una riforma di sistema attraverso una
drastica riduzione proprio dei patronati esistenti. Restando
sul fronte sociale, non e' escluso che possano arrivare fondi per
la lotta all'amianto mentre e' difficile che trovi soluzione la
questione 'quota '96 (relativa agli esodati nella scuola) e
quella dello scorrimento delle graduatorie delle forze
dell'ordine.
Sul tavolo, poi, riferiscono fonti di governo, anche una
possibile riforma dei Fondi strutturali, che verrebbero rivisti
e la cui gestione verrebbe accentrata. La proposta non e' pero'
ancora stata formalizzata.
SICUREZZA: ANFP; NON SI ALIMENTI SCONTRO, PIAZZE A RISCHIO
IERI PER RENZI A COSENZA ENNESIMA AGGRESSIONE A FORZE POLIZIA
(ANSA) - CATANZARO, 22 NOV - "Il difficile contesto in cui
siamo chiamati ad operare e l'inasprimento del conflitto sociale
derivato dalla grave crisi economica che il Paese sta
attraversando, siano di monito a tutti, affinche' si eviti di
alimentare inutilmente e pretestuosamente lo scontro, con grave
rischio per la gestione delle piazze". Lo afferma, in una nota,
il segretario nazionale dell'Associazione nazionale funzionari
di polizia Lorena La Spina.
"Ieri pomeriggio a Cosenza - prosegue - la visita del Premier
Renzi, organizzata nell'ambito della campagna elettorale per le
imminenti elezioni del Consiglio Regionale, ha fornito il
pretesto per un'iniziativa non autorizzata da parte di circa
cento persone, appartenenti ai centri sociali. Mentre le forze
dell'ordine avevano creato dei filtri nelle vie adiacenti per
disciplinare l'accesso alla piazza in cui era atteso il discorso
del presidente del Consiglio, gli antagonisti hanno improvvisato
un corteo e, dopo un primo momento di pacifica manifestazione,
nel tentativo di rompere il cordone creato dalla polizia, hanno
lanciato fumogeni contro il personale e contro i mezzi, oltre ad
oggetti di vario tipo trovati per strada, inclusi i tavolini di
un bar. Solo l'equilibrio e l'altissima professionalita' del
Questore di Cosenza, del dirigente del servizio e di tutti gli
operatori impegnati nelle attivita' di ordine pubblico, che fino
all'ultimo si sono adoperati per garantire la pacifica
espressione del dissenso da parte dei presenti, hanno impedito
che la situazione degenerasse ulteriormente. Si tratta
dell'ennesima aggressione in pochi giorni subita dalla Polizia
in occasione di manifestazioni di piazza ed il bilancio e' stato
comunque pesante, facendo registrare ben cinque feriti tra le
forze dell'ordine, tra cui lo stesso dirigente del servizio, ai
quali vanno la nostra solidarieta' e la nostra vicinanza".
"Purtroppo - conclude La Spina - a dispetto della
disponibilita' mostrata dagli operatori di polizia anche nei
contesti piu' critici, vi e' chi usa la violenza come unico
strumento di manifestazione del proprio pensiero. In piu'
occasioni abbiamo avuto modo di ripetere che simili
comportamenti si collocano al di fuori del quadro delle garanzie
democratiche stabilite nel nostro ordinamento". (ANSA).