DAL 2015 LA STIMA DELL'EVASIONE. ANCHE LA GUARDIA DI FINANZA CALCOLERÀ LE IMPOSTE DIRETTE EVASE CON L'OBIETTIVO DI RENDERE PIÙ COMPLETI I SISTEMI DI MONITORAGGIO INTERNO (ItaliaOggi)
ItaliaOggi – 25/11/2014
DAL 2015 LA STIMA DELL'EVASIONE
di Valerio Stroppa
Dal 2015 anche la Guardia di finanza calcolerà le imposte dirette evase che emergono da verifiche e controlli. Si tratterà solo di una stima, con l'obiettivo di rendere più completi i sistemi di monitoraggio interno. La maggiore Irpef/Ires pretesa dal fisco continuerà a essere determinata dall'Agenzia delle entrate in sede di accertamento. Tuttavia, ai fini di migliorare la quantificazione del tax gap richiesta dalla delega fiscale, le fiamme gialle procederanno a una misurazione di massima. I metodi adottati saranno «semplici e speditivi», ossia quelli già utilizzati dai militari per verificare il superamento o meno delle soglie di punibilità penale previste dal dlgs n. 74/2000. Per le imposte sui redditi, infatti, gli attuali sistemi di rendicontazione prendono in considerazione solo gli elementi positivi non contabilizzati e/o non dichiarati (maggiori ricavi) e quelli negativi indebitamente dedotti (minori costi), nonché la relativa base imponibile netta. A partire dal 1° gennaio 2015, in via sperimentale il Corpo adotterà la nuova procedura: al termine di ogni intervento ispettivo concluso la pattuglia che ha condotto il controllo dovrà effettuare la stima dell'imposta evasa, applicando le aliquote pro-tempore vigenti e senza considerare detrazioni e deduzioni. Situazione diversa per l'Iva, che invece viene già quantificata dalla Gdf in termini di imposta evasa e quindi dovuta direttamente nel pvc.