FISCO: COMMERCIALISTI, CONFRONTO COSTANTE E' METODO GIUSTO - RISCHIO RICICLAGGIO 'MOLTO SIGNIFICATIVO', VALE 12% PIL - AUMENTANO DENUNCE DI ABUSI SESSUALI NELLE FORZE ARMATE USA - DIFESA:SCANU(PD),OK COMMISSIONE CAMERA RINNOVO FLOTTA MARINA
FISCO: COMMERCIALISTI, CONFRONTO COSTANTE E' METODO GIUSTO
(ANSA) - ROMA, 4 DIC - "Sulle materie fiscali l'unico modo
per evitare problemi e situazioni difficilmente accettabili da
cittadini e professionisti, come accaduto per esempio quest'anno
sulle tasse sugli immobili e, da ultimo, con la paradossale
vicenda dell'Imu sui terreni montani, e' il confronto costante
tra tutti i soggetti in campo". quanto afferma il presidente
dei commercialisti, Gerardo Longobardi, dopo l'audizione
parlamentare congiunta sulla fatturazione elettronica che ieri
sera ha messo attorno allo stesso tavolo, presso la commissione
parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria, oltre a
quelli dei commercialisti, anche i vertici di Agenzia delle
Entrate, Ragioneria generale dello Stato, Guardia di Finanza e
Sogei. "L'audizione congiunta di ieri - afferma Longobardi -
meritoriamente convocata dall'onorevole Giacomo Portas, e' a
nostro parere un esempio particolarmente significativo di come
bisognerebbe procedere in ambito fiscale. Troppe, in questi
ultimi anni, sono state le situazioni di caos normativo,
ingorghi di scadenze, ritardi nella fornitura dei software,
perche' si possa continuare cosi'". "Pur nel rispetto dei
rispettivi ruoli - prosegue Longobardi - credo che il confronto
preventivo tra i soggetti che trattano la materia tributaria
eviterebbe molte situazioni spiacevoli e aiuterebbe a rendere il
fisco piu' razionale". "Per questo motivo - conclude Longobardi -
l'auspicio dei commercialisti e' che iniziative positive come
quella promossa dall'onorevole Portas possano ripetersi anche su
altri temi. I commercialisti non mancheranno di dare il loro
contributo per un fisco piu' giusto e per rendere il piu' efficace
possibile la delega fiscale".(ANSA).
RISCHIO RICICLAGGIO 'MOLTO SIGNIFICATIVO', VALE 12% PIL
COMITATO TESORO, PIU' CONTROLLI SU COMPRO-ORO, CONTANTI E GIOCHI
(di Francesco Carbone)
(ANSA) - ROMA, 4 DIC - Compro-oro, agenzie immobiliari,
giochi on line o 'al bar', trust (cioe' organizzazioni a vari
fini, dalla beneficenza, ad esempio, fino alla gestione dei
conflitti di interesse) sono a rischio riciclaggio. O peggio, in
alcuni casi servono proprio a coprire interi patrimoni generati
dal malaffare. Il tutto con un 'giro d'affari' legato alle
attivita' illegali che nel nostro Paese raggiunge, secondo alcune
stime, il 12% del Pil (190 miliardi).
Il rischio riciclaggio in Italia appare ancora ''molto
significativo'' anche se i ''presidi'' (banche, intermediari,
professionisti, ecc) appaiono 'adeguati''. Ma il Comitato di
sicurezza finanziaria presieduto dal direttore generale del
Tesoro, Vincenzo La Via segnala l'esigenza impellente di
rafforzare i controlli su alcuni settori considerati ancora
molto 'sensibili' al rischio. Del Comitato oltre al Mef fanno
parte, tra gli altri, rappresentanti del ministero della
Giustizia, dell'Interno, degli Esteri, della Banca d'Italia,
della Consob, della Guardia di Finanza, dell'Arma dei
carabinieri. L'organismo ha stilato l'analisi nazionale dei
rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Tale
analisi (National Risk Assessment) e' stata effettuata in
applicazione delle nuove Raccomandazioni del Financial Action
Task Force - Gruppo d'azione finanziaria (FATF-GAFI), con
l'obiettivo di ''identificare, analizzare e valutare le minacce
di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo,
individuando quelle piu' rilevanti, i metodi di svolgimento di
tali attivita' criminali, le vulnerabilita' del sistema nazionale
di prevenzione, di investigazione e di repressione di tali
fenomeni, e quindi i settori maggiormente esposti a tali
rischi''. E cosi' da questo screening emerge che il rischio che
attivita' illecite e riciclaggio di denaro interessino l'economia
italiana e' ''molto significativo'' ma, allo stesso tempo, il
sistema di prevenzione e contrasto italiano appare ''nel suo
complesso adeguato''. Il tutto si sostanzia in ''corruzione,
evasione fiscale, narcotraffico, reati fallimentari e usura'' ma
anche ''estorsione, gioco d'azzardo, traffico illecito dei
rifiuti, contrabbando e contraffazione''.
Il problema e' pero' anche l'eccessivo uso del contante e
l'economia sommersa ''influenzano negativamente in modo molto
significativo il livello di rischio del paese''. E questo perche'
''nel nostro paese il volume delle transazioni regolate in
contante e' pari all'85% del totale, contro una media dell'Unione
Europea del 60%. Il contante e' considerato il mezzo di pagamento
preferito per le transazioni riferite all'economia informale e
illegale in quanto garantisce la non tracciabilita' e l'anonimato
degli scambi''. Ma i problemi si intensificano con la crisi
economica che - spiega il Comitato - ''ha portato, tra l'altro,
ad una crescente diffusione di compro-oro, categoria di
operatori eterogenea attualmente tenuta al solo obbligo di
segnalazione di operazioni sospette. Diverse attivita'
investigative ne confermano tanto l'elevato rischio specifico
quanto le elevate vulnerabilita' e suggeriscono l'opportunita' di
una intensificazione dei presidi''.(ANSA).
AUMENTANO DENUNCE DI ABUSI SESSUALI NELLE FORZE ARMATE USA
PENTAGONO, +8% QUEST'ANNO. HAGEL,INIZIATIVE PER FERMARE FENOMENO
(ANSA) - WASHINGTON, 4 DIC - Aumentano le denunce per
violenze sessuale tra le Forze Armate americane. Lo rivela un
nuovo rapporto del Pentagono, presentato stamane, mentre il
segretario alla Difesa, Chuck Hagel, annuncia 4 nuove iniziative
per affrontare il fenomeno. Tra queste, anche quella di
combattere la minaccia di ritorsioni nei confronti delle donne
che sporgono denuncia.
In base alle nuove statistiche, sono stati 6mila i casi di
violenza sessuale denunciati nel 2014, un aumento dell'8 per
cento rispetto all'anno precedente. Ma - evidenzia il rapporto -
un elemento incoraggiante deriva dal calo significativo del
numero di contatti sessuali non desiderati, scesi da 26mila del
2012 a 19mila di quest'anno, (4,3% contro 6,1%). Il Pentagono
precisa che molte delle vittime non denunciano questo tipo di
contatti e coloro che lo hanno fatto hanno subito ritorsioni:
ben il 60%, secondo i dati. Ed e' su questo punto, ha precisato
Hagel, sul quale stiamo lavorando.
"Mentre i dati e le iniziative descritte nel rapporto
indicano segni di miglioramento, riconosco che c'e' ancora molto
da fare", scrive Hagel in una lettera indirizzata al presidente
Obama.
Le 136 pagine del rapporto rivelano inoltre che una vittima
su 4 denuncia la violenza subita; due anni fa era 1 su 10. E,
dunque, mentre ancora la maggior parte dei militari che subisce
violenze sessuali tendenzialmente non sporge denuncia, il
rapporto evidenzia un miglioramento anche in questo caso: nel
2014, il 24% delle vittime ha rivelato gli abusi subiti ad
un'autorita' militare contro l'11% del 2013.
"L'aumento delle denunce indica non solo una maggiore fiducia
nella risposta del sistema militare, ma fa anche da input per
fornire maggiore assistenza alle vittime", si legge nel rapporto
del Pentagono il quale precisa che gli aumenti delle denunce
registrati negli anni (3.604 nel 2012, 5.518 nel 2013, 5.983 nel
2014) e' improbabile che sia dovuto perche' avvengono piu' reati.
La lotta al fenomeno delle aggressioni sessuali tra i
militari e' divenuta una delle priorita' dell'amministrazione
Obama. Il Pentagono e' da tempo sotto pressione per mostrare di
aver fatto progressi nel prevenire e perseguire i reati sessuali
dopo la minaccia dei legislatori di una revisione completa del
sistema giudiziario militare e di togliere il potere ai
comandanti nella supervisione dei casi. Da tempo, il Congresso
spinge per adottare cambiamenti e separare i procedimenti per
violenza sessuale e di corte marziale dal comando militare. Il
senatore democratico di New York, Kirsten Gillibrand e' una
delle promotrici della proposta e sta spingendo per farla
inserire nel disegno di legge sulle spese della Difesa che sara'
sottoposta a votazione nei prossimi giorni. Ad appoggiare la
proposta anche il senatore repubblicano, e probabile candidato
alle presidenziali del 2016, Rand Paul.
"Se la violenza sessuale avviene in un'azienda, la vittima
non va dal capo, ma dalla polizia", sostiene Paul. "Nelle Forze
Armate e' diverso anche se comunque non dovrebbe essere il
comandante a decidere cosa fare, in particolare se e' amico
dell'aggressore. In questi casi, si vuole qualcuno al di fuori
del comando militare". Tra l'altro, il rapporto del Pentagono
giunge dopo un altro scandalo che vede coinvolto la Marina: il
Navy Times rivela che per oltre un anno le prime donne
ufficiale a bordo di un sottomarino americano sono state filmate
a loro insaputa mentre facevano la doccia.(ANSA).
DIFESA:SCANU(PD),OK COMMISSIONE CAMERA RINNOVO FLOTTA MARINA
(ANSA) - ROMA, 4 DIC - La commissione Difesa ha votato il
parere favorevole al Programma pluriennale per il rinnovo della
flotta navale della Marina Militare. Lo afferma Giampiero Scanu,
capogruppo Pd in commissione.
Il governo ha accolto le condizioni poste dalla commissione
che sono le seguenti: trasmettere alla commissione Difesa
l'elenco delle unita' da dismettere nei prossimi 10 anni
precisando per ognuna di esse la data di entrata in linea
operativa e della prevista cessazione; garantire
contrattualmente che la Marina militare sia messa in grado di
sviluppare autonomamente il supporto logistico integrato e la
manutenzione di primo e secondo livello dei nuovi mezzi navali;
trasmettere alla commissione gli schemi di accordo contrattuale
comprensivi dei costi con le varianti in corso d'opera e le
penali; preso atto che la spesa per investimenti non deve
superare il 25% della spesa complessiva per la funzione difesa,
il governo chiarisca nel Documento programmatico pluriennale
previsto a marzo in quale modo intende garantire tale obiettivo.
"Con il voto della commissione Difesa, il Parlamento ha
inteso dare contenuti al ruolo che la nuova legge di riforma
dello strumento militare gli ha affidato, quello cioe' di
esprimere pareri che possono essere vincolanti in materia di
sistemi di acquisizione o ammodernamento di sistemi d'arma. Si
tratta di spese molto impegnative - conclude Scanu - e il
Parlamento ha l'obbligo di monitorarne tutto il percorso di
realizzazione, e a sua volta deve essere informato per svolgere
la funzione di indirizzo e controllo".(ANSA).