FISCO: COMMERCIALISTI, CONFRONTO COSTANTE E' METODO GIUSTO - RISCHIO RICICLAGGIO 'MOLTO SIGNIFICATIVO', VALE 12% PIL - AUMENTANO DENUNCE DI ABUSI SESSUALI NELLE FORZE ARMATE USA - DIFESA:SCANU(PD),OK COMMISSIONE CAMERA RINNOVO FLOTTA MARINA

venerdì 05 dicembre 2014

 

FISCO: COMMERCIALISTI, CONFRONTO COSTANTE E' METODO GIUSTO

   (ANSA) - ROMA, 4 DIC - "Sulle materie fiscali l'unico modo

per evitare problemi e situazioni difficilmente accettabili da

cittadini e professionisti, come accaduto per esempio quest'anno

sulle tasse sugli immobili e, da ultimo, con la paradossale

vicenda dell'Imu sui terreni montani, e' il confronto costante

tra tutti i soggetti in campo".  quanto afferma il presidente

dei commercialisti, Gerardo Longobardi, dopo l'audizione

parlamentare congiunta sulla fatturazione elettronica che ieri

sera ha messo attorno allo stesso tavolo, presso la commissione

parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria, oltre a

quelli dei commercialisti, anche i vertici di Agenzia delle

Entrate, Ragioneria generale dello Stato, Guardia di Finanza e

Sogei. "L'audizione congiunta di ieri  - afferma Longobardi -

meritoriamente convocata dall'onorevole Giacomo Portas, e' a

nostro parere un esempio particolarmente significativo di come

bisognerebbe procedere in ambito fiscale. Troppe, in questi

ultimi anni, sono state le situazioni di caos normativo,

ingorghi di scadenze, ritardi nella fornitura dei software,

perche' si possa continuare cosi'". "Pur nel rispetto dei

rispettivi ruoli - prosegue Longobardi - credo che il confronto

preventivo  tra i soggetti che trattano la materia tributaria

eviterebbe molte situazioni spiacevoli e aiuterebbe a rendere il

fisco piu' razionale". "Per questo motivo - conclude Longobardi -

l'auspicio dei commercialisti e' che iniziative positive come

quella promossa dall'onorevole Portas possano ripetersi anche su

altri temi. I commercialisti non mancheranno di dare il loro

contributo per un fisco piu' giusto e per rendere il piu' efficace

possibile la delega fiscale".(ANSA).

 

RISCHIO RICICLAGGIO 'MOLTO SIGNIFICATIVO', VALE 12% PIL

COMITATO TESORO, PIU' CONTROLLI SU COMPRO-ORO, CONTANTI E GIOCHI

   (di Francesco Carbone)

   (ANSA) - ROMA, 4 DIC - Compro-oro, agenzie immobiliari,

giochi on line o 'al bar', trust (cioe' organizzazioni a vari

fini, dalla beneficenza, ad esempio, fino alla gestione dei

conflitti di interesse) sono a rischio riciclaggio. O peggio, in

alcuni casi servono proprio a coprire interi patrimoni generati

dal malaffare. Il tutto con un 'giro d'affari' legato alle

attivita' illegali che nel nostro Paese raggiunge, secondo alcune

stime, il 12% del Pil (190 miliardi).

   Il rischio riciclaggio in Italia appare ancora ''molto

significativo'' anche se i ''presidi'' (banche, intermediari,

professionisti, ecc) appaiono 'adeguati''. Ma il Comitato di

sicurezza finanziaria presieduto dal direttore generale del

Tesoro, Vincenzo La Via segnala l'esigenza impellente di

rafforzare i controlli su alcuni settori considerati ancora

molto 'sensibili' al rischio. Del Comitato oltre al Mef fanno

parte, tra gli altri, rappresentanti del ministero della

Giustizia, dell'Interno, degli Esteri, della Banca d'Italia,

della Consob, della Guardia di Finanza, dell'Arma dei

carabinieri. L'organismo ha stilato l'analisi nazionale dei

rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Tale

analisi (National Risk Assessment) e' stata effettuata in

applicazione delle nuove Raccomandazioni del Financial Action

Task Force - Gruppo d'azione finanziaria (FATF-GAFI), con

l'obiettivo di ''identificare, analizzare e valutare le minacce

di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo,

individuando quelle piu' rilevanti, i metodi di svolgimento di

tali attivita' criminali, le vulnerabilita' del sistema nazionale

di prevenzione, di investigazione e di repressione di tali

fenomeni, e quindi i settori maggiormente esposti a tali

rischi''. E cosi' da questo screening emerge che il rischio che

attivita' illecite e riciclaggio di denaro interessino l'economia

italiana e' ''molto significativo'' ma, allo stesso tempo, il

sistema di prevenzione e contrasto italiano appare ''nel suo

complesso adeguato''. Il tutto si sostanzia in ''corruzione,

evasione fiscale, narcotraffico, reati fallimentari e usura'' ma

anche ''estorsione, gioco d'azzardo, traffico illecito dei

rifiuti, contrabbando e contraffazione''.

   Il problema e' pero' anche l'eccessivo uso del contante e

l'economia sommersa ''influenzano negativamente in modo molto

significativo il livello di rischio del paese''. E questo perche'

''nel nostro paese il volume delle transazioni regolate in

contante e' pari all'85% del totale, contro una media dell'Unione

Europea del 60%. Il contante e' considerato il mezzo di pagamento

preferito per le transazioni riferite all'economia informale e

illegale in quanto garantisce la non tracciabilita' e l'anonimato

degli scambi''. Ma i problemi si intensificano con la crisi

economica che - spiega il Comitato - ''ha portato, tra l'altro,

ad una crescente diffusione di compro-oro, categoria di

operatori eterogenea attualmente tenuta al solo obbligo di

segnalazione di operazioni sospette. Diverse attivita'

investigative ne confermano tanto l'elevato rischio specifico

quanto le elevate vulnerabilita' e suggeriscono l'opportunita' di

una intensificazione dei presidi''.(ANSA).

 

AUMENTANO DENUNCE DI ABUSI SESSUALI NELLE FORZE ARMATE USA

PENTAGONO, +8% QUEST'ANNO. HAGEL,INIZIATIVE PER FERMARE FENOMENO

   (ANSA) - WASHINGTON, 4 DIC - Aumentano le denunce per

violenze sessuale tra le Forze Armate americane. Lo rivela un

nuovo rapporto del Pentagono, presentato stamane, mentre il

segretario alla Difesa, Chuck Hagel, annuncia 4 nuove iniziative

per affrontare il fenomeno. Tra queste, anche quella di

combattere la minaccia di ritorsioni nei confronti delle donne

che sporgono denuncia.

   In base alle nuove statistiche, sono stati 6mila i casi di

violenza sessuale denunciati nel 2014, un aumento dell'8 per

cento rispetto all'anno precedente. Ma - evidenzia il rapporto -

un elemento incoraggiante deriva dal calo significativo del

numero di contatti sessuali non desiderati, scesi da 26mila del

2012 a 19mila di quest'anno, (4,3% contro 6,1%). Il Pentagono

precisa che molte delle vittime non denunciano questo tipo di

contatti e coloro che lo hanno fatto hanno subito ritorsioni:

ben il 60%, secondo i dati. Ed e' su questo punto, ha precisato

Hagel, sul quale stiamo lavorando.

   "Mentre i dati e le iniziative descritte nel rapporto

indicano segni di miglioramento, riconosco che c'e' ancora molto

da fare", scrive Hagel in una lettera indirizzata al presidente

Obama.

   Le 136 pagine del rapporto rivelano inoltre che una vittima

su 4 denuncia la violenza subita; due anni fa era 1 su 10. E,

dunque, mentre ancora la maggior parte dei militari che subisce

violenze sessuali tendenzialmente non sporge denuncia, il

rapporto evidenzia un miglioramento anche in questo caso: nel

2014, il 24% delle vittime ha rivelato gli abusi subiti ad

un'autorita' militare contro l'11% del 2013.

   "L'aumento delle denunce indica non solo una maggiore fiducia

nella risposta del sistema militare, ma fa anche da input per

fornire maggiore assistenza alle vittime", si legge nel rapporto

del Pentagono il quale precisa che gli aumenti delle denunce

registrati negli anni (3.604 nel 2012, 5.518 nel 2013, 5.983 nel

2014) e' improbabile che sia dovuto perche' avvengono piu' reati.

   La lotta al fenomeno delle aggressioni sessuali tra i

militari e' divenuta una delle priorita' dell'amministrazione

Obama. Il Pentagono e' da tempo sotto pressione per mostrare di

aver fatto progressi nel prevenire e perseguire i reati sessuali

dopo la minaccia dei legislatori di una revisione completa del

sistema giudiziario militare e di togliere il potere ai

comandanti nella supervisione dei casi. Da tempo, il Congresso

spinge per adottare cambiamenti e separare i procedimenti per

violenza sessuale e di corte marziale dal comando militare. Il

senatore democratico di New York, Kirsten Gillibrand e' una

delle promotrici della proposta e sta spingendo per farla

inserire nel disegno di legge sulle spese della Difesa che sara'

sottoposta a votazione nei prossimi giorni. Ad appoggiare la

proposta anche il senatore repubblicano, e probabile candidato

alle presidenziali del 2016, Rand Paul.

   "Se la violenza sessuale avviene in un'azienda, la vittima

non va dal capo, ma dalla polizia", sostiene Paul. "Nelle Forze

Armate e' diverso anche se comunque non dovrebbe essere il

comandante a decidere cosa fare, in particolare se e' amico

dell'aggressore. In questi casi, si vuole qualcuno al di fuori

del comando militare". Tra l'altro, il rapporto del Pentagono

giunge dopo un altro scandalo che vede coinvolto la Marina: il

Navy Times rivela che per oltre un anno le prime donne

ufficiale a bordo di un sottomarino americano sono state filmate

a loro insaputa mentre facevano la doccia.(ANSA).

 

DIFESA:SCANU(PD),OK COMMISSIONE CAMERA RINNOVO FLOTTA MARINA

   (ANSA) - ROMA, 4 DIC - La commissione Difesa ha votato il

parere favorevole al Programma pluriennale per il rinnovo della

flotta navale della Marina Militare. Lo afferma Giampiero Scanu,

capogruppo Pd in commissione.

   Il governo ha accolto le condizioni poste dalla commissione

che sono le seguenti: trasmettere alla commissione Difesa

l'elenco delle unita' da dismettere nei prossimi 10 anni

precisando per ognuna di esse la data di entrata in linea

operativa e della prevista cessazione; garantire

contrattualmente che la Marina militare sia messa in grado di

sviluppare autonomamente il supporto logistico integrato e la

manutenzione di primo e secondo livello dei nuovi mezzi navali;

trasmettere alla commissione gli schemi di accordo contrattuale

comprensivi dei costi con le varianti in corso d'opera e le

penali; preso atto che la spesa per investimenti non deve

superare il 25% della spesa complessiva per la funzione difesa,

il governo chiarisca nel Documento programmatico pluriennale

previsto a marzo in quale modo intende garantire tale obiettivo.

   "Con il voto della commissione Difesa, il Parlamento ha

inteso dare contenuti al ruolo che la nuova legge di riforma

dello strumento militare gli ha affidato, quello cioe' di

esprimere pareri che possono essere vincolanti in materia di

sistemi di acquisizione o ammodernamento di sistemi d'arma. Si

tratta di spese molto impegnative - conclude Scanu - e il

Parlamento ha l'obbligo di monitorarne tutto il percorso di

realizzazione, e a sua volta deve essere informato per svolgere

la funzione di indirizzo e controllo".(ANSA).

 


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