FISCO: ORLANDI, MENO CONTROLLI E DOCUMENTI. 'STOP A 250MILA VERIFICHE E AL SISTEMA 'GUARDIE E LADRI'' - DOPO LUXLEAKS ECOFIN CERCA INTESA CONTRO EVASIONE - DIFESA: MERCOLEDI' ALLA CAMERA ABOLIZIONE LIMITI ALTEZZA - JOBS ACT-FISCO,PRESTO DECRETI
FISCO: ORLANDI, MENO CONTROLLI E DOCUMENTI
'STOP A 250MILA VERIFICHE E AL SISTEMA 'GUARDIE E LADRI''
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - 'Meno controlli e documenti, stop a
250 mila verifiche''. Rossella Orlandi, da meno di sei mesi alla
guida dell'Agenzia delle Entrate, punta a rifondare il rapporto
tra Stato e contribuente. ''Basta con il sistema 'guardie e
ladri', dobbiamo avviare un percorso nuovo'', dice in
un'intervista al Messaggero. Il percorso inizia con la
dichiarazione dei redditi precompilata, che ''togliera' ai
cittadini la scocciatura della richiesta dei documenti'' e
proseguira' anche verso il mondo delle imprese.
''Sulla delega fiscale, ''bene limitare le sanzioni penali.
Il legislatore probabilmente sta valutando un'elevazione delle
soglie, perche' quelle previste nel 2011 sono talmente basse che
di fatto ci rientrano quasi tutte le violazioni'', dice Orlandi.
''Sicuramente sara' rafforzato il contrasto alle frodi: la
differenza la fa l'esistenza di un dolo, di un'associazione a
delinquere, con un danno di centinaia di milioni e la
sottrazione di appalti e lavoro agli onesti''.
In merito alla dichiarazione dei redditi precompilata, ''da
gennaio inizieremo a dare a tutti il Pin inmodo diretto. A quel
punto il cittadino se vuole fare la precompilata potra' andare
sul nostro sito, oppure rivolgersi agli intermediari'', spiega
Orlandi. ''In base alle stime la dichiarazione potra' essere
accettata senza modifiche nel 25% dei casi. Chi invece fa
cambiamenti o aggiunte potra' essere verificato solo per i dati
modificati''.
Per chi non e' dipendente e pensionato ''dobbiamo metterci in
linea con l'Ocse, andare sempre di piu' verso l'adempimento
spontaneo'', prosegue Orlandi. ''Daremo quattro anni di tempo
per il ravvedimento, invece di uno, e metteremo a disposizione
tutti i dati che abbiamo su di loro, all'inizio con
comunicazioni dirette''.
(ANSA).
FISCO:DOPO LUXLEAKS ECOFIN CERCA INTESA CONTRO EVASIONE
VERSO ACCORDO SU DIRETTIVA 'SUSSIDIARIE', MA SI GUARDA OLTRE
(di Chiara De Felice)
(ANSA) - BRUXELLES, 7 DIC - Dopo lo scandalo LuxLeaks
l'Europa cerca di fare passi avanti nella lotta all'evasione
fiscale delle aziende che operano in piu' Stati. Uno gia' lo fara'
martedi' all'Ecofin, quando i ministri, salvo sorprese,
approveranno formalmente la revisione della direttiva
'madri-figlie' (o 'sussidiarie') che impedira' alle
multinazionali di spostare i propri profitti tra le loro filiali
in diversi Stati per evadere la tassazione o per sfruttare
quella piu' vantaggiosa.
L'accordo politico, obiettivo della presidenza italiana del
semestre europeo fortemente voluto dal ministro Pier Carlo
Padoan, e' pero' solo un primo passo. Tanto che Padoan e i
colleghi di Francia e Germania hanno deciso di pungolare la
Commissione affinche' si metta al lavoro sui dossier fiscali per
sbarrare la strada una volta per tutte a tutti quegli Stati,
modello Lussemburgo, che sfruttano la mancanza di regole in
campo fiscale per attirare le aziende facoltose sul proprio
territorio con accordi vantaggiosi.
Per sottolineare la loro determinazione a combattere il
fenomeno della concorrenza fiscale sleale i tre ministri hanno
inviato una lettera al commissario all'economia e fiscalita'
Pierre Moscovici in cui gli chiedono di presentare una proposta
chiara che metta fine alle pratiche fiscali aggressive. Ma a
loro avviso, la Commissione deve andare oltre quello che ha
proposto il presidente Jean Claude Juncker all'indomani dello
scandalo LuxLeaks, cioe' lo scambio di informazioni sui 'tax
ruling' (gli accordi fiscali tra autorita' ed aziende usati
spesso per attirare le societa'). Quello che serve all'Europa e'
"un set di regole comuni e vincolanti sulla tassazione
d'impresa". I ministri vorrebbero in particolare una direttiva
'anti-Beps', cioe' l'erosione della base imponibile e lo
spostamento dei profitti. "La direttiva dovrebbe assicurare che
a livello europeo i benefici fiscali non siano ottenuti
attraverso accordi inappropriati", scrivono, chiedendo anche
misure per combattere le "giurisdizioni non trasparenti", ovvero
i paradisi fiscali.
Nella sua risposta Moscovici ha assicurato che si muovera' nei
primi tre mesi del 2015, ma ha anche chiesto che l'Ecofin faccia
la sua parte approvando le proposte gia' sul tavolo come la
direttiva sulle societa' 'madri-figlie' e quella sulla base
imponibile comune sempre per le imprese (direttiva CCCTB o
Common Consolidated Corporate Tax Base) che giace in Consiglio
da anni, ostacolata da diversi Stati.(ANSA).
DIFESA: MERCOLEDI' ALLA CAMERA ABOLIZIONE LIMITI ALTEZZA
VARGIU (RIFORMATORI), VICINI APPROVAZIONE LEGGE PER I CONCORSI
(ANSA) - CAGLIARI, 7 DIC - La legge che abolisce gli attuali
limiti di altezza per i concorsi delle forze armate, polizia o
vigili del fuoco, gia' approvata dal Senato, arriva mercoledi'
prossimo in Aula alla Camera. Lo annuncia Pierpaolo Vargiu,
presidente della Commissione Affari Sociali di Montecitorio e
deputato dei Riformatori, secondo il quale si tratta di
"un'ottima notizia per i tanti giovani" che sognano di far i
militari o di entrare in altri corpi. La legge che sara'
approvata abolisce gli attuali limiti: 165 centimetri per gli
uomini e 161 per le donne.
"Limiti incomprensibili, che spesso hanno penalizzato la
capacita' e il merito di tanti cittadini e in particolare dei
sardi, impediti a concorrere esclusivamente per via della
statura - ha aggiunto Vargiu - la media dei sardi e' di 171
centimetri, piu' bassa di quella nazionale di 3,1 centimetri,
nonostante abbia il primato nel trend di crescita tra tutte le
regioni italiane negli ultimi 50 anni. Una discriminazione che
era diventata ancora piu' drammatica per tanti giovani motivati a
servire lo Stato, in un momento come questo, povero di
opportunita' professionali. Da ora in avanti, si concorre
finalmente per attitudine e bravura non certo per centimetri".
"Come gia' e' successo al Senato - ha precisato Vargiu - tutte
le forze politiche sono pronte a votare favorevolmente per una
soluzione logica che ci allinea ad altri Paesi europei,
prevedendo idoneita' di requisiti fisici complessivi e superando
anacronistici, rigidi vincoli di statura". (ANSA).
JOBS ACT-FISCO,PRESTO DECRETI. LOCAL TAX A GENNAIO
DA IRAP A FONDI PENSIONE, SETTIMANA CLOU PER LEGGE STABILITA'
(di Corrado Chiominto)
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Subito le modifiche alla legge di
stabilita' sui tagli alle Regioni, sull'Irap e sulla tassazione
dei Fondi pensione. Immediatamente dopo il varo dei decreti
delegati sul jobs act per rendere operativo il nuovo contratto a
tutele crescenti gia' a gennaio.
Gira a pieno ritmo il motore delle misure sulle quali il
governo punta per dare slancio all'economia e al lavoro. In
rampa di lancio, nelle prossime due settimane, anche
l'attuazione di alcune parti strategiche della delega fiscale
mentre bisognera' attendere gennaio per la nuova Local Tax, che
sostituira' Imu e Tasi: non entra in legge di stabilita' ma avra'
un apposito decreto.
Ecco i diversi capitoli delle novita' in arrivo.
- JOBS ACT, NUOVO CONTRATTO PRIMA DI NATALE: Il governo punta
ad una rapida attuazione. In 30 giorni arriveranno i decreti,
assicura il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei.
L'obiettivo e' quello di partire gia da gennaio con le norme per
il nuovo contratto a tutele crescenti, al quale il governo
affida il ruolo di pivot per il rilancio dell'occupazione.
I tecnici hanno gia' fatto gran parte del lavoro ma, per
ragioni di calendario, il primo decreto delegato - che dovrebbe
riguardare proprio il contratto a tutele crescenti - potrebbe
arrivare gia' la prossima settimana, quella tra il 15 e il 21
dicembre, prima di Natale. Questo calendario consentirebbe, dopo
lo sciopero generale di Cgil e Uil di venerdi', anche di sedersi
al tavolo con le parti sociali. Tra i nodi da sciogliere anche
le regole per gli ''indennizzi'' in caso di licenziamento:
l'ipotesi piu' probabile e' quella di un mese e mezzo di
indennizzo per ogni anno lavorato.
- IRAP, FONDI PENSIONE, REGIONI, NOVITA' IN L.STABILITA': La
legge di stabilita' entra di nuovo nel vivo. Martedi' scade il
termine per gli emendamenti dei parlamentari ma, concretamente,
il governo puo' portare modifiche fino a giovedi' Difficile che
arrivino le norme sulla nuova Local Tax e nemmeno quelle sul
canone Rai in bolletta. Certe invece le modifiche ai tagli sulle
Regioni (con il 'risparmio' che rimane a 4 miliardi ma viene
rimodulato all'interno) e alla tassazione dei fondi pensione,
che potrebbe essere ridotta al 15-17% dal 20% ora previsto.
Possibili novita' in arrivo anche per i minimi dei
professionisti, con l'ipotesi di aumento della soglia di
fatturato per rientrare nel nuovo regime, e per l'Irap, con
l'obiettivo di salvaguardare le aziende senza dipendenti che,
avendo usufruito dello sconto del 10% previsto per quest'anno,
si vedrebbero costrette a rimborsarlo nel 2015 visto che il
beneficio e' stato spostato sul costo del lavoro. E' invece
sicuro l'arrivo dei 200 milioni per riqualificare le periferie
mentre non sono escluse novita' per l'accorpamento e la
dismissione delle societa' partecipate comunali.
- FISCO, PRESTO DECRETO SANZIONI: Arriveranno in un unico
decreto delegato le norme, previste dalla delega fiscale,
sull'abuso di diritto, la tax compliance e le sanzioni. Il
consiglio dei ministri in programma per giovedi' potrebbe gia'
esaminare il testo, ma non e' escluso che l'ok possa slittare
ancora di una settimana. Sulle sanzioni si alza la soglia oltre
la quale l'evasione (ma non le frodi) diventa un reato penale,
ma si rendono piu' efficaci le norme di contrasto.
- LOCAL TAX, RIVOLUZIONE TASI A GENNAIO: L'unificazione di
Tasi e Imu in un'unica local tax rimane tra gli obiettivi del
governo, ma l'ipotesi piu' probabile e' che si arrivi al varo di
un decreto a gennaio. Ci sarebbe anche gia' un orientamento sulle
aliquote base: la prima casa viaggerebbe sul 2,5 per mille con
un tetto al 5 per mille e si ipotizza una detrazione standard di
100 euro che sterilizzerebbe l'imposta su 3-4 milioni di
immobili; sulla seconda l'aliquota si attesterebbe sull'8,5 per
mille con un tetto al 12 per mille piu' alto di quello attuale.
Il governo vorrebbe eliminare l'addizionale comunale Irpef dando
in cambio alle amministrazioni municipali il gettito degli
immobili strumentali (come i capannoni) che ora va allo Stato
centrale. Ma su questo punto esistono ancora problema
tecnici.(ANSA).