FISCO: ORLANDI, MENO CONTROLLI E DOCUMENTI. 'STOP A 250MILA VERIFICHE E AL SISTEMA 'GUARDIE E LADRI'' - DOPO LUXLEAKS ECOFIN CERCA INTESA CONTRO EVASIONE - DIFESA: MERCOLEDI' ALLA CAMERA ABOLIZIONE LIMITI ALTEZZA - JOBS ACT-FISCO,PRESTO DECRETI

lunedì 08 dicembre 2014

 

FISCO: ORLANDI, MENO CONTROLLI E DOCUMENTI

'STOP A 250MILA VERIFICHE E AL SISTEMA 'GUARDIE E LADRI''

   (ANSA) - ROMA, 7 DIC - 'Meno controlli e documenti, stop a

250 mila verifiche''. Rossella Orlandi, da meno di sei mesi alla

guida dell'Agenzia delle Entrate, punta a rifondare il rapporto

tra Stato e contribuente. ''Basta con il sistema 'guardie e

ladri', dobbiamo avviare un percorso nuovo'', dice in

un'intervista al Messaggero. Il  percorso inizia con la

dichiarazione dei redditi precompilata, che ''togliera' ai

cittadini la scocciatura della richiesta dei documenti'' e

proseguira' anche verso il mondo delle imprese.

   ''Sulla delega fiscale, ''bene limitare le sanzioni penali.

Il legislatore probabilmente sta valutando un'elevazione delle

soglie, perche' quelle previste nel 2011 sono talmente basse che

di fatto ci rientrano quasi tutte le violazioni'', dice Orlandi.

''Sicuramente sara' rafforzato il contrasto alle frodi: la

differenza la fa l'esistenza di un dolo, di un'associazione a

delinquere, con un danno di centinaia di milioni e la

sottrazione di appalti e lavoro agli onesti''.

   In merito alla dichiarazione dei redditi precompilata, ''da

gennaio inizieremo a dare a tutti il Pin inmodo diretto. A quel

punto il cittadino se vuole fare la precompilata potra' andare

sul nostro sito, oppure rivolgersi agli intermediari'', spiega

Orlandi. ''In base alle stime la dichiarazione potra' essere

accettata senza modifiche nel 25% dei casi. Chi invece fa

cambiamenti o aggiunte potra' essere verificato solo per i dati

modificati''.

  Per chi non e' dipendente e pensionato ''dobbiamo metterci in

linea con l'Ocse, andare sempre di piu' verso l'adempimento

spontaneo'', prosegue Orlandi. ''Daremo quattro anni di tempo

per il ravvedimento, invece di uno, e metteremo a disposizione

tutti i dati che abbiamo su di loro, all'inizio con

comunicazioni dirette''.

(ANSA).

 

FISCO:DOPO LUXLEAKS ECOFIN CERCA INTESA CONTRO EVASIONE

VERSO ACCORDO SU DIRETTIVA 'SUSSIDIARIE', MA SI GUARDA OLTRE

   (di Chiara De Felice)

   (ANSA) - BRUXELLES, 7 DIC - Dopo lo scandalo LuxLeaks

l'Europa cerca di fare passi avanti nella lotta all'evasione

fiscale delle aziende che operano in piu' Stati. Uno gia' lo fara'

martedi' all'Ecofin, quando i ministri, salvo sorprese,

approveranno formalmente la revisione della direttiva

'madri-figlie' (o 'sussidiarie') che impedira' alle

multinazionali di spostare i propri profitti tra le loro filiali

in diversi Stati per evadere la tassazione o per sfruttare

quella piu' vantaggiosa.

   L'accordo politico, obiettivo della presidenza italiana del

semestre europeo fortemente voluto dal ministro Pier Carlo

Padoan, e' pero' solo un primo passo. Tanto che Padoan e i

colleghi di Francia e Germania hanno deciso di pungolare la

Commissione affinche' si metta al lavoro sui dossier fiscali per

sbarrare la strada una volta per tutte a tutti quegli Stati,

modello Lussemburgo, che sfruttano la mancanza di regole in

campo fiscale per attirare le aziende facoltose sul proprio

territorio con accordi vantaggiosi.

   Per sottolineare la loro determinazione a combattere il

fenomeno della concorrenza fiscale sleale i tre ministri hanno

inviato una lettera al commissario all'economia e fiscalita'

Pierre Moscovici in cui gli chiedono di presentare una proposta

chiara che metta fine alle pratiche fiscali aggressive. Ma a

loro avviso, la Commissione deve andare oltre quello che ha

proposto il presidente Jean Claude Juncker all'indomani dello

scandalo LuxLeaks, cioe' lo scambio di informazioni sui 'tax

ruling' (gli accordi fiscali tra autorita' ed aziende usati

spesso per attirare le societa'). Quello che serve all'Europa e'

"un set di regole comuni e vincolanti sulla tassazione

d'impresa". I ministri vorrebbero in particolare una direttiva

'anti-Beps', cioe' l'erosione della base imponibile e lo

spostamento dei profitti. "La direttiva dovrebbe assicurare che

a livello europeo i benefici fiscali non siano ottenuti

attraverso accordi inappropriati", scrivono, chiedendo anche

misure per combattere le "giurisdizioni non trasparenti", ovvero

i paradisi fiscali.

   Nella sua risposta Moscovici ha assicurato che si muovera' nei

primi tre mesi del 2015, ma ha anche chiesto che l'Ecofin faccia

la sua parte approvando le proposte gia' sul tavolo come la

direttiva sulle societa' 'madri-figlie' e quella sulla base

imponibile comune sempre per le imprese (direttiva CCCTB o

Common Consolidated Corporate Tax Base) che giace in Consiglio

da anni, ostacolata da diversi Stati.(ANSA).

 

DIFESA: MERCOLEDI' ALLA CAMERA ABOLIZIONE LIMITI ALTEZZA

VARGIU (RIFORMATORI), VICINI APPROVAZIONE LEGGE PER I CONCORSI

   (ANSA) - CAGLIARI, 7 DIC - La legge che abolisce gli attuali

limiti di altezza per i concorsi delle forze armate, polizia o

vigili del fuoco, gia' approvata dal Senato, arriva mercoledi'

prossimo in Aula alla Camera. Lo annuncia Pierpaolo Vargiu,

presidente della Commissione Affari Sociali di Montecitorio e

deputato dei Riformatori, secondo il quale si tratta di

"un'ottima notizia per i tanti giovani" che sognano di far i

militari o di entrare in altri corpi. La legge che sara'

approvata abolisce gli attuali limiti: 165 centimetri per gli

uomini e 161 per le donne.

   "Limiti incomprensibili, che spesso hanno penalizzato la

capacita' e il merito di tanti cittadini e in particolare dei

sardi, impediti a concorrere esclusivamente per via della

statura - ha aggiunto Vargiu - la media dei sardi e' di 171

centimetri, piu' bassa di quella nazionale di 3,1 centimetri,

nonostante abbia il primato nel trend di crescita tra tutte le

regioni italiane negli ultimi 50 anni. Una discriminazione che

era diventata ancora piu' drammatica per tanti giovani motivati a

servire lo Stato, in un momento come questo, povero di

opportunita' professionali. Da ora in avanti, si concorre

finalmente per attitudine e bravura non certo per centimetri".

   "Come gia' e' successo al Senato - ha precisato Vargiu - tutte

le forze politiche sono pronte a votare favorevolmente per una

soluzione logica che ci allinea ad altri Paesi europei,

prevedendo idoneita' di requisiti fisici complessivi e superando

anacronistici, rigidi vincoli di statura". (ANSA).

 

 

JOBS ACT-FISCO,PRESTO DECRETI. LOCAL TAX A GENNAIO

DA IRAP A FONDI PENSIONE, SETTIMANA CLOU PER LEGGE STABILITA'

   (di Corrado Chiominto)

   (ANSA) - ROMA, 7 DIC - Subito le modifiche alla legge di

stabilita' sui tagli alle Regioni, sull'Irap e sulla tassazione

dei Fondi pensione. Immediatamente dopo il varo dei decreti

delegati sul jobs act per rendere operativo il nuovo contratto a

tutele crescenti gia' a gennaio.

   Gira a pieno ritmo il motore delle misure sulle quali il

governo punta per dare slancio all'economia e al lavoro. In

rampa di lancio, nelle prossime due settimane, anche

l'attuazione di alcune parti strategiche della delega fiscale

mentre bisognera' attendere gennaio per la nuova Local Tax, che

sostituira' Imu e Tasi: non entra in legge di stabilita' ma avra'

un apposito decreto.

   Ecco i diversi capitoli delle novita' in arrivo.

   - JOBS ACT, NUOVO CONTRATTO PRIMA DI NATALE: Il governo punta

ad una rapida attuazione. In 30 giorni arriveranno i decreti,

assicura il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei.

L'obiettivo e' quello di partire gia da gennaio con le norme per

il nuovo contratto a tutele crescenti, al quale il governo

affida il ruolo di pivot per il rilancio dell'occupazione.

   I tecnici hanno gia' fatto gran parte del lavoro ma, per

ragioni di calendario, il primo decreto delegato - che dovrebbe

riguardare proprio il contratto a tutele crescenti -  potrebbe

arrivare gia' la prossima settimana, quella tra il 15 e il 21

dicembre, prima di Natale. Questo calendario consentirebbe, dopo

lo sciopero generale di Cgil e Uil di venerdi', anche di sedersi

al tavolo con le parti sociali. Tra i nodi da sciogliere anche

le regole per gli ''indennizzi'' in caso di licenziamento:

l'ipotesi piu' probabile e' quella di un mese e mezzo di

indennizzo per ogni anno lavorato.

   - IRAP, FONDI PENSIONE, REGIONI, NOVITA' IN L.STABILITA': La

legge di stabilita' entra di nuovo nel vivo. Martedi' scade il

termine per gli emendamenti dei parlamentari ma, concretamente,

il governo puo' portare modifiche fino a giovedi' Difficile che

arrivino le norme sulla nuova Local Tax e nemmeno quelle sul

canone Rai in bolletta. Certe invece le modifiche ai tagli sulle

Regioni (con il 'risparmio' che rimane a 4 miliardi ma viene

rimodulato all'interno) e alla tassazione dei fondi pensione,

che potrebbe essere ridotta al 15-17% dal 20% ora previsto.

   Possibili novita' in arrivo anche per i minimi dei

professionisti, con l'ipotesi di aumento della soglia di

fatturato per rientrare nel nuovo regime, e per l'Irap, con

l'obiettivo di salvaguardare le aziende senza dipendenti che,

avendo usufruito dello sconto del 10% previsto per quest'anno,

si vedrebbero costrette a rimborsarlo nel 2015 visto che il

beneficio e' stato spostato sul costo del lavoro. E' invece

sicuro l'arrivo dei 200 milioni per riqualificare le periferie

mentre non sono escluse novita' per l'accorpamento e la

dismissione delle societa' partecipate comunali.

   - FISCO, PRESTO DECRETO SANZIONI: Arriveranno in un unico

decreto delegato le norme, previste dalla delega fiscale,

sull'abuso di diritto, la tax compliance e le sanzioni. Il

consiglio dei ministri in programma per giovedi' potrebbe gia'

esaminare il testo, ma non e' escluso che l'ok possa slittare

ancora di una settimana. Sulle sanzioni si alza la soglia oltre

la quale l'evasione (ma non le frodi) diventa un reato penale,

ma si rendono piu' efficaci le norme di contrasto.

    - LOCAL TAX, RIVOLUZIONE TASI A GENNAIO: L'unificazione di

Tasi e Imu in un'unica local tax rimane tra gli obiettivi del

governo, ma l'ipotesi piu' probabile e' che si arrivi al varo di

un decreto a gennaio. Ci sarebbe anche gia' un orientamento sulle

aliquote base: la prima casa viaggerebbe sul 2,5 per mille con

un tetto al 5 per mille e si ipotizza una detrazione standard di

100 euro che sterilizzerebbe l'imposta su 3-4 milioni di

immobili; sulla seconda l'aliquota si attesterebbe sull'8,5 per

mille con un tetto al 12 per mille piu' alto di quello attuale.

Il governo vorrebbe eliminare l'addizionale comunale Irpef dando

in cambio alle amministrazioni municipali il gettito degli

immobili strumentali (come i capannoni) che ora va allo Stato

centrale. Ma su questo punto esistono ancora problema

tecnici.(ANSA).


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