MAFIA ROMA: INDAGATO ANCHE FINANZIERE PER ABUSO D'UFFICIO. IN FORZA NUCLEO TRIBUTARIO ROMA,ACCUSATO AVER SBLOCCATO PRATICA - L.STABILITA': PIOGGIA EMENDAMENTI, TRAMONTA LOCAL TAX - FISCO, GIRO DI VITE UE CONTRO EVASIONE MULTINAZIONALI

mercoledì 10 dicembre 2014

MAFIA ROMA: INDAGATO ANCHE FINANZIERE PER ABUSO D'UFFICIO

IN FORZA NUCLEO TRIBUTARIO ROMA,ACCUSATO AVER SBLOCCATO PRATICA

   (ANSA) - ROMA, 9 DIC - C'e' anche un appartenente alla Guardia

di Finanza indagato nell'inchiesta 'Mondo di mezzo' della

procura di Roma. Si tratta di Francesco Adore, 53 anni, in forza

al Nucleo di Polizia Tributaria della capitale, lo stesso che ha

affiancato il Ros carabinieri nelle indagini. Il finanziere e'

accusato di abuso d'ufficio in concorso, con l'aggravante del

metodo mafioso e dell'aver favorito l'associazione criminale.

Adore sarebbe intervenuto per sbloccare una pratica riguardante

dei lubrificanti, secondo quanto si apprende. (ANSA).

 

L.STABILITA': PIOGGIA EMENDAMENTI, TRAMONTA LOCAL TAX

RISCHIO FLOP PER TFR IN BUSTA PAGA.ARRIVA DECRETO SANZIONI FISCO

   (ANSA) - ROMA, 9 DIC - E' ancora pioggia di emendamenti sulla

legge di stabilita' a Palazzo Madama. Sarebbero oltre 2.000 - ma

i conteggi sono ancora in corso - le proposte di modifiche

presentate alla manovra in commissione Bilancio del Senato. I

gruppi hanno in parte gia' anticipato alcuni dei loro cavalli di

battaglia - da nuove risorse per gli ammortizzatori chieste dal

Pd al riordino della tassazione sulla casa ritenuto necessario

da Ncd - ma le partite su cui molto si giochera' sono quelle che

la Camera ha voluto appositamente rimandare al Senato,

concedendo tutto il tempo necessario per calcoli e

approfondimenti.

   Sul piatto ci sono infatti ancora la revisione dell'aumento

della tassazione sui rendimenti dei fondi pensione,

l'ammorbidimento dei tagli alle Regioni, il destino del

personale delle Province, i ritocchi al regime dei minimi. Tutti

temi su cui il governo sta facendo il punto in queste ore tra

Tesoro e Palazzo Chigi, con una serie di incontri che si

prolungheranno anche domani, in vista di giovedi' quando al

Senato sono attese proprio le proposte di modifica

dell'esecutivo.

   Nulla dovrebbe arrivare sul fronte del bonus da 80 euro, con

l'ennesima smentita da parte di Palazzo Chigi di un ampliamento

- ingestibile dal punto di vista finanziario - ai pensionati.

Allo stesso modo sembra ormai quasi del tutto tramontata

l'ipotesi (questa si', inizialmente circolata e in qualche modo

confermata anche dal governo) di un inserimento in manovra della

local tax. L'esecutivo sembra infatti intenzionato, in

particolare in questo caso, a concedersi piu' tempo, attendendo

di conoscere il gettito effettivo della Tasi nel suo primo anno

di applicazione ed evitando di creare un altro sistema

confusionario e poco accettabile per i Comuni da una parte e per

i contribuenti dall'altra.

   Proprio un miglioramento del rapporto tra cittadini e fisco e'

del resto uno dei pilastri della delega fiscale che a breve,

probabilmente giovedi', dovrebbe concretizzarsi in un nuovo

decreto che terra' insieme tax compliance, abuso di diritto e

riforma delle sanzioni. Il nuovo sistema dovrebbe prevedere un

innalzamento della soglia di evasione oltre la quale far

scattare il procedimento penale nel caso il dolo non fosse

verificabile con certezza ed eliminerebbe invece totalmente le

soglie per le frodi in cui il dolo fosse accertato. Sarebbero

invece ancora da decidere i termini per la prescrizione. Al

momento si starebbe ruotando intorno ai 5 anni, ma sull'ipotesi

non ci sarebbe ancora accordo tra tutti i protagonisti in campo.

Non e' escluso comunque che qualche semplificazione fiscale possa

essere inserita in legge di stabilita', anche se in manovra

possono essere inserite solo misure che hanno anche un impatto

economico e non puramente normativo.

   Notizie poco incoraggianti arrivano intanto pero' dai sondaggi

di SWG/Gensworth, secondo cui la maggior parte dei lavoratori

privati italiani (67%) non e' intenzionato ad avvalersi della

possibilita' offerta dalla manovra di ricevere il Tfr in busta

paga. L'operazione, da cui lo Stato si aspetta anche delle

entrate fiscali vista la tassazione ordinaria a cui l'anticipo e'

sottoposto, potrebbe dunque essere a rischio flop.

 

FISCO, GIRO DI VITE UE CONTRO EVASIONE MULTINAZIONALI

DOPO VICENDA LUXLEAKS. TUTTO RINVIATO INVECE PER TOBIN TAX

   (ANSA) - BRUXELLES, 9 DIC - L'Europa spinge l'acceleratore

sulla lotta all'evasione fiscale e approva oggi due misure

bloccate da tempo in Consiglio: una per impedire che le

multinazionali aggirino il fisco spostando i loro profitti tra

una filiale e l'altra, e l'altra che rende obbligatorio lo

scambio di informazioni in materia fiscale su interessi,

dividendi, altre entrate e conti bancari di individui, fondi ed

entita', mettendo fine per sempre al segreto bancario in Ue. Per

quest'ultima si tratta dell'ultimo via libera perche' l'accordo

politico era stato gia' raggiunto ad ottobre, mentre la prima

passera' al prossimo Consiglio ma senza discussione. Tramonta

invece l'ipotesi di un accordo sulla Tobin Tax a undici, tra cui

Italia, Francia e Germania, entro la fine della presidenza

italiana: i Paesi sono ancora divisi sui principi cardine e

quindi il dossier e' rinviato al 2015.

   Quello che l'Ecofin ha approvato oggi e' la 'clausola

anti-abusi', cioe' una modifica alla direttiva sulle societa'

sussidiarie (o direttiva 'madri-figlie'), nata nel 2011 per

assicurare che i profitti realizzati da gruppi che operano in

piu' Paesi non vengano tassati due volte. Nel 2013 la Commissione

ha pero' richiesto la revisione della direttiva e l'introduzione

di una norma 'anti-abusi' perche' si e' resa conto che alcune

multinazionali 'giocavano' con i propri profitti, spostandoli

dove piu' conveniente, per aggirare il fisco. La clausola

impedisce ai Governi di "concedere i benefici della direttiva

sulle sussidiarie agli accordi che non sono 'genuini' e sono

stati realizzati per ottenere un vantaggio fiscale, senza

riflettere la realta' economica", spiega il Consiglio.

   Per il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, che presiede

l'Ecofin, "consentira' agli Stati di combattere meglio la

pianificazione fiscale aggressiva da parte di gruppi o di

societa' assicurando una piu' equa tassazione nell'Ue". Per il

commissario all'economia Pierre Moscovici la clausola anti-abuso

"chiude i buchi del sistema che potevano essere usati per una

pianificazione fiscale aggressiva".

   L'altro provvedimento approvato riguarda l'estensione a

dividendi, interessi, rendite finanziarie e altri profitti dello

scambio automatico di informazioni tra autorita' fiscali (si

tratta dell'estensione della 'direttiva sulla cooperazione

amministrativa'). Ha un duplice scopo: prevenire che i

contribuenti nascondano capitali tassabili all'estero e

migliorare l'efficienza della riscossione. "L'adozione della

direttiva rivista sulla cooperazione amministrativa e' un passo

cruciale nella lotta all'evasione", ha detto il ministro Pier

Carlo Padoan, presidente del Consiglio Ecofin, precisando che

"segna la fine del segreto bancario". Per Moscovici questa

decisione "assicura che lo scambio di informazioni fiscali

assuma la dimensione piu' ampia possibile", visto che "gli eventi

attuali richiedono un aumento degli sforzi per combattere

l'evasione su tutti i fronti". Il commissario ha ricordato che

all'inizio del 2015 proporra' che lo stesso meccanismo si

applichi ai 'tax ruling', cioe' gli accordi fiscali con le

aziende finiti nell'occhio del ciclone con lo scandalo

LuxLeaks.(ANSA).


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