MAFIA ROMA: INDAGATO ANCHE FINANZIERE PER ABUSO D'UFFICIO. IN FORZA NUCLEO TRIBUTARIO ROMA,ACCUSATO AVER SBLOCCATO PRATICA - L.STABILITA': PIOGGIA EMENDAMENTI, TRAMONTA LOCAL TAX - FISCO, GIRO DI VITE UE CONTRO EVASIONE MULTINAZIONALI
MAFIA ROMA: INDAGATO ANCHE FINANZIERE PER ABUSO D'UFFICIO
IN FORZA NUCLEO TRIBUTARIO ROMA,ACCUSATO AVER SBLOCCATO PRATICA
(ANSA) - ROMA, 9 DIC - C'e' anche un appartenente alla Guardia
di Finanza indagato nell'inchiesta 'Mondo di mezzo' della
procura di Roma. Si tratta di Francesco Adore, 53 anni, in forza
al Nucleo di Polizia Tributaria della capitale, lo stesso che ha
affiancato il Ros carabinieri nelle indagini. Il finanziere e'
accusato di abuso d'ufficio in concorso, con l'aggravante del
metodo mafioso e dell'aver favorito l'associazione criminale.
Adore sarebbe intervenuto per sbloccare una pratica riguardante
dei lubrificanti, secondo quanto si apprende. (ANSA).
L.STABILITA': PIOGGIA EMENDAMENTI, TRAMONTA LOCAL TAX
RISCHIO FLOP PER TFR IN BUSTA PAGA.ARRIVA DECRETO SANZIONI FISCO
(ANSA) - ROMA, 9 DIC - E' ancora pioggia di emendamenti sulla
legge di stabilita' a Palazzo Madama. Sarebbero oltre 2.000 - ma
i conteggi sono ancora in corso - le proposte di modifiche
presentate alla manovra in commissione Bilancio del Senato. I
gruppi hanno in parte gia' anticipato alcuni dei loro cavalli di
battaglia - da nuove risorse per gli ammortizzatori chieste dal
Pd al riordino della tassazione sulla casa ritenuto necessario
da Ncd - ma le partite su cui molto si giochera' sono quelle che
la Camera ha voluto appositamente rimandare al Senato,
concedendo tutto il tempo necessario per calcoli e
approfondimenti.
Sul piatto ci sono infatti ancora la revisione dell'aumento
della tassazione sui rendimenti dei fondi pensione,
l'ammorbidimento dei tagli alle Regioni, il destino del
personale delle Province, i ritocchi al regime dei minimi. Tutti
temi su cui il governo sta facendo il punto in queste ore tra
Tesoro e Palazzo Chigi, con una serie di incontri che si
prolungheranno anche domani, in vista di giovedi' quando al
Senato sono attese proprio le proposte di modifica
dell'esecutivo.
Nulla dovrebbe arrivare sul fronte del bonus da 80 euro, con
l'ennesima smentita da parte di Palazzo Chigi di un ampliamento
- ingestibile dal punto di vista finanziario - ai pensionati.
Allo stesso modo sembra ormai quasi del tutto tramontata
l'ipotesi (questa si', inizialmente circolata e in qualche modo
confermata anche dal governo) di un inserimento in manovra della
local tax. L'esecutivo sembra infatti intenzionato, in
particolare in questo caso, a concedersi piu' tempo, attendendo
di conoscere il gettito effettivo della Tasi nel suo primo anno
di applicazione ed evitando di creare un altro sistema
confusionario e poco accettabile per i Comuni da una parte e per
i contribuenti dall'altra.
Proprio un miglioramento del rapporto tra cittadini e fisco e'
del resto uno dei pilastri della delega fiscale che a breve,
probabilmente giovedi', dovrebbe concretizzarsi in un nuovo
decreto che terra' insieme tax compliance, abuso di diritto e
riforma delle sanzioni. Il nuovo sistema dovrebbe prevedere un
innalzamento della soglia di evasione oltre la quale far
scattare il procedimento penale nel caso il dolo non fosse
verificabile con certezza ed eliminerebbe invece totalmente le
soglie per le frodi in cui il dolo fosse accertato. Sarebbero
invece ancora da decidere i termini per la prescrizione. Al
momento si starebbe ruotando intorno ai 5 anni, ma sull'ipotesi
non ci sarebbe ancora accordo tra tutti i protagonisti in campo.
Non e' escluso comunque che qualche semplificazione fiscale possa
essere inserita in legge di stabilita', anche se in manovra
possono essere inserite solo misure che hanno anche un impatto
economico e non puramente normativo.
Notizie poco incoraggianti arrivano intanto pero' dai sondaggi
di SWG/Gensworth, secondo cui la maggior parte dei lavoratori
privati italiani (67%) non e' intenzionato ad avvalersi della
possibilita' offerta dalla manovra di ricevere il Tfr in busta
paga. L'operazione, da cui lo Stato si aspetta anche delle
entrate fiscali vista la tassazione ordinaria a cui l'anticipo e'
sottoposto, potrebbe dunque essere a rischio flop.
FISCO, GIRO DI VITE UE CONTRO EVASIONE MULTINAZIONALI
DOPO VICENDA LUXLEAKS. TUTTO RINVIATO INVECE PER TOBIN TAX
(ANSA) - BRUXELLES, 9 DIC - L'Europa spinge l'acceleratore
sulla lotta all'evasione fiscale e approva oggi due misure
bloccate da tempo in Consiglio: una per impedire che le
multinazionali aggirino il fisco spostando i loro profitti tra
una filiale e l'altra, e l'altra che rende obbligatorio lo
scambio di informazioni in materia fiscale su interessi,
dividendi, altre entrate e conti bancari di individui, fondi ed
entita', mettendo fine per sempre al segreto bancario in Ue. Per
quest'ultima si tratta dell'ultimo via libera perche' l'accordo
politico era stato gia' raggiunto ad ottobre, mentre la prima
passera' al prossimo Consiglio ma senza discussione. Tramonta
invece l'ipotesi di un accordo sulla Tobin Tax a undici, tra cui
Italia, Francia e Germania, entro la fine della presidenza
italiana: i Paesi sono ancora divisi sui principi cardine e
quindi il dossier e' rinviato al 2015.
Quello che l'Ecofin ha approvato oggi e' la 'clausola
anti-abusi', cioe' una modifica alla direttiva sulle societa'
sussidiarie (o direttiva 'madri-figlie'), nata nel 2011 per
assicurare che i profitti realizzati da gruppi che operano in
piu' Paesi non vengano tassati due volte. Nel 2013 la Commissione
ha pero' richiesto la revisione della direttiva e l'introduzione
di una norma 'anti-abusi' perche' si e' resa conto che alcune
multinazionali 'giocavano' con i propri profitti, spostandoli
dove piu' conveniente, per aggirare il fisco. La clausola
impedisce ai Governi di "concedere i benefici della direttiva
sulle sussidiarie agli accordi che non sono 'genuini' e sono
stati realizzati per ottenere un vantaggio fiscale, senza
riflettere la realta' economica", spiega il Consiglio.
Per il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, che presiede
l'Ecofin, "consentira' agli Stati di combattere meglio la
pianificazione fiscale aggressiva da parte di gruppi o di
societa' assicurando una piu' equa tassazione nell'Ue". Per il
commissario all'economia Pierre Moscovici la clausola anti-abuso
"chiude i buchi del sistema che potevano essere usati per una
pianificazione fiscale aggressiva".
L'altro provvedimento approvato riguarda l'estensione a
dividendi, interessi, rendite finanziarie e altri profitti dello
scambio automatico di informazioni tra autorita' fiscali (si
tratta dell'estensione della 'direttiva sulla cooperazione
amministrativa'). Ha un duplice scopo: prevenire che i
contribuenti nascondano capitali tassabili all'estero e
migliorare l'efficienza della riscossione. "L'adozione della
direttiva rivista sulla cooperazione amministrativa e' un passo
cruciale nella lotta all'evasione", ha detto il ministro Pier
Carlo Padoan, presidente del Consiglio Ecofin, precisando che
"segna la fine del segreto bancario". Per Moscovici questa
decisione "assicura che lo scambio di informazioni fiscali
assuma la dimensione piu' ampia possibile", visto che "gli eventi
attuali richiedono un aumento degli sforzi per combattere
l'evasione su tutti i fronti". Il commissario ha ricordato che
all'inizio del 2015 proporra' che lo stesso meccanismo si
applichi ai 'tax ruling', cioe' gli accordi fiscali con le
aziende finiti nell'occhio del ciclone con lo scandalo
LuxLeaks.(ANSA).