ARRESTATO PER CONTRABBANDO DG TABACCHI - URBANISTICA: MINACCE SU EX CASERMA GDF - GUARDIA DI FINANZA:NAPOLI; PASSAGGIO DI CONSEGNE ALLA ZANZUR - MARINA MILITARE: 13 RINVII GIUDIZIO PER NAVI CON AMIANTO - CARCERI: POCO PERSONALE,'SCIOPERO BIANCO' AGENTI

mercoledì 17 dicembre 2014

 

ARRESTATO PER CONTRABBANDO DG MANIFATTURA TABACCHI
GDF,EXPORT'IN NERO'SIGARETTE PER 100 MLN.SOCIETA' AVVIA VERIFICHE
   (di Daniele Carotti)
   (ANSA) - ANCONA, 16 DIC - Ci sono anche il direttore generale
della Manifattura Italiana Tabacchi spa di Chiaravalle (Ancona),
Massimo Tarli, 47 anni, e il responsabile per i rapporti con i
clienti esteri, Luca Cecconi, 54, entrambi di Roma, tra le sei
persone arrestate dal Gico della Guardia di finanza di Ancona
con l'accusa di aver promosso un'associazione a delinquere
transnazionale finalizzata al contrabbando di sigarette. Arresti
choc, eseguiti con l'operazione 'Duty free', portata a termine
dalle Fiamme gialle in collaborazione con il Servizio antifrodi
delle Dogane, e coordinata dal procuratore della Repubblica
Elisabetta Melotti e dal sostituto Mariangela Farneti.
   Secondo la procura, i due manager (ora ai domiciliari) della
societa', che ha l'unita' produttiva e i depositi nell'anconetano,
facevano partire due camion a settimana formalmente diretti in
paesi extra Ue (Moldavia, Ucraina) per consegnare sigarette a
ditte inesistenti: la merce viaggiava in sospensione di imposta
ma veniva smistata in Polonia e Belgio per la vendita in nero in
Paesi europei, con un'evasione d'imposta di 73 milioni di euro.
Tutto questo, avveniva grazie alla complicita' di un
intermediario croato-sloveno, Josip Papic, 'primula rossa' del
contrabbando, che avrebbe assicurato il buon fine dei carichi
oltreconfine. Con il traffico di 'bionde', secondo gli
inquirenti, la Mit recuperava fatturato con l'export, e i
manager guadagnavano prestigio e bonus sui maggiori ricavi.
   Gli arresti domiciliari sono stati applicati anche un
collaboratore esterno della Mit, Carmelo De Luca, pugliese di 55
anni, per l'accusa di aver 'scortato' le sigarette fino al
confine italiano. Mentre e' stato emesso un mandato d'arresto
europeo per gli autisti delle spedizioni. Contestualmente alle
misure cautelari, il gip di Ancona ha autorizzato sequestri
preventivi per equivalente per oltre 78 milioni di euro: 73,3
milioni agli indagati, 5,7 milioni di immobili e denaro della
Mit spa, chiamata in causa per illecito amministrativo connesso
alla condotta dei suoi manager.
   In serata la societa' e' intervenuta con un comunicato
sottolineando che, in questa fase, suo "primario interesse e'
la difesa della filiera produttiva e occupazionale ad essa
legata, nonche' la difesa della sua immagine commerciale di
consolidato protagonista del mercato italiano, nel rispetto
della regolamentazione applicabile". La Societa' Manifattura
italiana tabacco spa, poi, "si riserva ogni commento ed
iniziativa" a sua tutela, dicendosi pronta a collaborare con la
magistratura e ad avviare "le verifiche interne necessarie".
   I dettagli dell'operazione sono stati illustrati dal
procuratore Melotti e dal comandante del Gico di Ancona, il
colonnello Gianfranco Lucignano. Alla Mit spa, come azienda, ha
spiegato il magistrato, viene contestato l'illecito
amministrativo relativo all'accusa associativa contestata a due
propri dirigenti; le irregolarita' riguardano pero' non tutta
l'azienda ma l'articolazione con base a Roma che si occupava
dell'export. Sarebbero state 42, tra novembre 2011 e febbraio
2013, le fittizie esportazioni extra Ue (520 tonnellate di
sigarette di marche '821', 'em@il' e 'Parioli', prodotte dalla
Mit spa) monitorate dalla Guardia di Finanza grazie anche a
rilevatori satellitari piazzati sui tir e all'ausilio degli
uffici e della rete di contatti europei delle Dogane.
   Il meccanismo del contrabbando era semplice e poggiava su
complicita' di doganieri di paesi extra europei: alle frontiere
arrivavano solo i documenti consegnati da uomini
dell'intermediario sloveno, pagato 12.500 euro a carico per le
'consulenze' con bonifici a una ditta con sede alle Seychelles;
il funzionario di turno li registrava, mentre in realta' i camion
scaricavano la merce in magazzini polacchi e belgi appannaggio
di 'grossisti' europei del contrabbando.
   E' stato pero' proprio lo zelo di un doganiere polacco a
mettere Dogane e Finanza sulla pista giusta: l'uomo si accorse
che la quantita' di 'bionde' su un tir non corrispondeva a quella
segnata sulla bolla. Gli autoarticolati, formalmente diretti
fuori dalla Ue, viaggiavano scarichi perche' le sigarette erano
gia' stoccate altrove, nell'Unione. (ANSA).
 

URBANISTICA: ALPE DENUNCIA, MINACCE SU EX CASERMA GDF

FEDI: DOPO NOSTRA INIZIATIVA RECAPITATA LETTERA ANONIMA

 (ANSA) - AOSTA, 16 DIC - Una lettera anonima di avvertimento

riguardante il cambio di destinazione d'uso dell'area dell'ex

caserma della guardia di finanza di Aosta. E' quanto il gruppo

consiliare comunale di Alpe dice di aver ricevuto, dopo che era

stato diffuso il contenuto della mozione sul mantenimento della

destinazione pubblica dell'area. L'argomento e' stato trattato

oggi in Consiglio comunale che ha respinto il documento di Alpe

con 11 voti contrari, 12 astenuti e 6 a favore.

Il gruppo di minoranza chiedeva anche di utilizzare l'immobile,

di proprieta' privata, per la costruzione di una palestra a

servizio della vicina scuola Isitip. L'iniziativa e' stata

presentata in aula dal consigliere Paolo Fedi nell'ambito

dell'esame di una variante non sostanziale del piano regolatore.

"Evidentemente la nostra proposta ha dato fastidio a qualcuno -

ha spiegato Fedi - visto che ieri e' stata recapitata nella sede

del nostro movimento una lettera anonima molto vaga che contiene

non so se un consiglio a fare attenzione o una forma minacciosa

che dice testualmente che la ex caserma 'e' cosa nostra'". Il

gruppo Alpe consegnera' nelle prossime ore la lettera alla

polizia.

   Secondo l'assessore comunale all'urbanistica Flavio Serra

l'operazione proposta da Alpe "non e' sostenibile, l'orientamento

della maggioranza e' di togliere il vincolo urbanistico per

superare il degrado di quell'area e di consentire ai privati di

rientrare in possesso di questa area". (ANSA).

 

 

GUARDIA DI FINANZA:NAPOLI; PASSAGGIO DI CONSEGNE ALLA ZANZUR
GENERALE MINERVINI LASCIA COMANDO ITALIA MERIDIONALE A PICCINNI
   (ANSA) - NAPOLI, 16 DIC - Cerimonia di avvicendamento al
Comando Interregionale dell'Italia Meridionale nella caserma
della Guardia di Finanza Zanzur di Napoli, alla presenza del
comandante generale della Guardia di Finanza, generale di Corpo
d'Armata Saverio Capolupo, tra il generale di corpo d'Armata
Domenico Minervini ed il generale di divisione Riccardo Piccinni
nuovo comandante dell'Italia Meridionale.
   Il generale Minervini, che nell'ultimo periodo ha retto anche
l'incarico di comandante interregionale dell'Italia centrale di
cui e' titolare, ha passato le consegne al collega Riccardo
Piccinni, sino a qualche giorno fa a capo del Comando Tutela
dell'Economia di Roma.(ANSA).

 

MARINA MILITARE: 13 RINVII GIUDIZIO PER NAVI CON AMIANTO
INCHIESTA NATA 2005 DA DUE DECESSI, MORTI SOSPETTE OLTRE 300
   (ANSA) - PADOVA, 16 DIC - Il Tribunale di Padova ha rinviato
a giudizio i tredici imputati (uno nel frattempo e' deceduto) nel
processo 'Marina Militare bis', per le contaminazioni da amianto
che avrebbero provocato la morte di almeno due navali, il
capitano di vascello Giuseppe Calabro', di Siracusa, e del
meccanico Giovanni Baglivo, di Tricase (Lecce).
   Le accuse sono di omicidio colposo, lesioni personali colpose
e cooperazione nel delitto colposo. Queste le 13 persone
rinviate a giudizio: si tratta degli allora direttori generali
di Navalcostarmi Lamberto Caporali e Francesco Chianura, dei dg
della Sanita' Militare Elvio Melorio, Agostino Didonna e Guido
Cucciniello, dell'ex comandante in capo della squadra navale
Mario Porta e ancora di Antonio Bocchieri, Mario Di Martino,
Angelo Mariani, Luciano Monego, Umberto Guarnieri, Sergio
Natalicchio, Guido Venturoni.
   I tredici, secondo l'ipotesi di reato, avrebbero causato in
concorso la morte per mesotelioma pleurico del capitano Giuseppe
Calabro' e del meccanico Giovanni Baglivo. Da questi due casi era
nata nel 2005 l'inchiesta sull'amianto, ingranditasi negli
ultimi anni con l'acquisizione di oltre 600 cartelle cliniche di
altrettanti marinai ammalati. Di questi, almeno 300 erano
deceduti per mesotelioma pleurico e malattie amianto correlate.
(ANSA).

 

CARCERI: POCO PERSONALE,'SCIOPERO BIANCO' AGENTI S.GIMIGNANO
POLIZIA PENITENZIARIA SI ASTERRA' CONSUMAZIONE PASTI E PAUSE
   (ANSA) - SAN GIMIGNANO (SIENA), 15 DIC - Agenti del carcere
di Ranza a San Gimignano (Siena) in 'sciopero bianco' per
protestare contro la carenza del personale: da oggi la polizia
penitenziaria si asterra' dalla consumazione dei pasti e da
qualsiasi pausa con l'autoconsegna per tutto il turno di
servizio.
   A far scattare la protesta - che vede uniti i sindacati  Fp
Cgil, Fsa, Ugl, Fsa Cnpp, Sappe, Osapp -, 18 nuovi e ulteriori
trasferimenti, con un personale in servizio di 140 persone su
180. Una decisione, spiega Marco Iacoboni della Fp Cgil Siena,
"che aumenta le criticita' del sovraccarico di lavoro e di
responsabilita' legate alla trasformazione della quasi totale
popolazione carceraria in detenuti ad alta sorveglianza. A
questo si aggiungono i mancati accordi su festivita' natalizie e
congedi ordinari e l'arbitraria decurtazione dei giorni di
ferie".
   Lo 'sciopero bianco', deciso per manifestare "tutto il
proprio dissenso verso le decisioni dell'Amministrazione
penitenziaria", vede la "partecipazione di tutto il personale in
servizio" e "durera' ad oltranza e comunque fino ad una
convocazione presso il Provveditorato regionale dell'
Amministrazione penitenziaria per la Toscana". (ANSA).


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