CACCIA AL COLPEVOLE SU DL FISCO. SCONTRO TRA M5S E PD. UCKMAR, BASTA CONDONI MA NIENTE SANZIONI PENALI - FISCO: MEF, IN 11 MESI 1 MILIARDO IN PIÙ DA LOTTA EVASIONE. EQUITALIA, IN 2014 RISCOSSI 7,4 MLD (+4%)

martedì 06 gennaio 2015


CACCIA AL COLPEVOLE SU DL FISCO. SCONTRO TRA M5S E PD
GRILLO ACCUSA RENZI, 'BURATTINO'. COPPI E PADOAN,NESSUN INCONTRO
   (di Francesca Chiri)
   (ANSA) - ROMA, 5 GEN - Il 'giallo' sulla responsabilità della
norma che rischia di cancellare gli effetti della condanna per
frode a Silvio Berlusconi mantiene alto lo scontro politico
mentre la polemica arriva alla Camera con i Cinque Stelle che
attaccano il governo e definiscono il premier un "burattino"
nelle mani di un "ventriloquo" come l'ex Cavaliere. Il Pd
difende Matteo Renzi ma lo scontro chiama di nuovo in causa il
ministro del Tesoro: Dagospia accusa il dicastero di Via XX
Settembre di aver tenuto una riunione a cui avrebbe partecipato
anche l'avvocato di Silvio Berlusconi, il professor Franco
Coppi. Notizia prontamente smentita sia dal Ministero, sia
dall'avvocato: troppo tardi tuttavia per evitare che il noto
sito di Roberto D'Agostino facesse da miccia innescando altre
insinuazioni. Lo 'scambio' di favori tra i contraenti forti del
patto del Nazareno - scrive Dagospia - consisterebbe in un
"salvacondotto renziano in cambio dei voti azzurri per
l'elezione del capo dello Stato" che "avrebbe potuto aprire le
porte del Quirinale proprio al ministro oggi sconfessato dal
premier, Pier Carlo Padoan".
  La presa in carico di responsabilità da parte di Matteo Renzi,
dunque, non chiude la diatriba ed anche Forza Italia ora fa
quadrato. "La ratio della legge che oggi Renzi si vergogna di
aver fatto approvare dal CdM è giusta e sacrosanta" avverte 'il
Mattinale', la nota politica di Fi che tuttavia precisa: per
Berlusconi "la via maestra è Strasburgo, il riconoscimento
dell'ingiustizia subita, non la sua depenalizzazione". Augusto
Minzolini va oltre: "Se il decreto fiscale ha la logica di
rendere più amico il fisco, perché aspettare come dice Renzi
l'elezione del capo dello Stato? Puzza di ricatto verso il Cav"
polemizza su Twitter. Da Fi è un coro in difesa della norma e di
Berlusconi: la sua cancellazione, dicono, si configurerebbe come
una norma 'contra personam', una "retromarcia ad personam".
Ma l'opposizione non perde l'occasione per il suo affondo:
dalla Lega al M5s passando anche per la minoranza interna del
Pd. "Aiuta Grillo chi commette degli errori madornali come
quelli contenuti nel decreto" attacca ad esempio Alfredo
D'Attorre. Matteo Salvini ironizza: "Renzi non sapeva niente.
Voi gli credete?". E i Cinque Stelle puntano l'indice. Palazzo
Chigi, afferma Alessandro Di Battista in Aula, dove viene
presentato il Milleproroghe, sembra diventato "un rione in mano
alla Camorra". E la 'prova' che la norma fosse concordata tra il
premier e il Cav, continua, l'ha data Verdini: "è lui che ha
fatto inserire la norma" e a raccontarlo al M5s sono "esponenti
di FI e NCD perché noi possiamo denunciarle e loro non possono
farlo". Il Pd reagisce. "Non è questo il Governo che fa leggi ad
personam" sbotta a Montecitorio Walter Verini. E chi lo fa,
conclude, "è veramente malafede". (ANSA).

 

FISCO: UCKMAR, BASTA CONDONI MA NIENTE SANZIONI PENALI
'ILLEGITTIMO APPLICARLE INSIEME A QUELLE AMMINISTRATIVE'
   (ANSA) - ROMA, 5 GEN - ''Da vent'anni a questa parte si pensa
di affrontare le storture del sistema fiscale ricorrendo ai
condoni. Una logica che crea soltanto disastri, perché determina
diseguaglianze tra chi ha pagato le imposte e chi no, perché
aumenta l'induzione all'evasione fiscale e crea incertezze. Un
sistema democratico fiscale è tale solo se basato sulla certezza
delle norme''. A dirlo, in un'intervista a QN, il fiscalista
Victor Uckmar che definisce ''un bene'' il ritiro della
cosiddetta norma salva-Berlusconi poiché ''il sistema fiscale
italiano non ha bisogno di provvedimenti ad personam, ma di una
riforma seria e profonda''.
   In merito all'evasione fiscale, ''come previsto per la
regolarizzazione delle attività all'estero, si potrebbe chiedere
ai contribuenti il versamento delle tasse evase e delle sanzioni
amministrative. Abolendo cioè le sanzioni penali. Applicarle
entrambe è illegittimo'', afferma Uckmar. ''In questo Silvio
Berlusconi è una vittima di un sistema sbagliato, divenuto tale
per necessità. In particolare, come risposta alla grande crisi
fiscale cominciata nel 1980, quando molti iniziarono a evadere
per sfuggire a una pressione eccessiva che oggi può raggiungere
la quota del 70%, considerando anche le imposte dalle aliquote
più ampie''. (ANSA).

 

FISCO: MEF, IN 11 MESI 1 MILIARDO IN PIÙ DA LOTTA EVASIONE

+15,4% ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO

   (ANSA) - ROMA, 5 GEN - La lotta all'evasione d? i suoi

frutti. Secondo i dati del Mef sui primi 11 mesi del 2014,

continua l'andamento favorevole del gettito relativo alle

entrate tributarie derivanti dall'attività di accertamento e

controllo, che risulta in crescita del 15,4% (+992 milioni di

euro). (ANSA).

FISCO: EQUITALIA, IN 2014 RISCOSSI 7,4 MLD (+4%)
   (ANSA) - ROMA, 5 GEN - Migliora nel 2014 il consuntivo delle
riscossioni di Equitalia. Lo scorso anno, comunica la società,
sono ammontate a 7,4 miliardi di euro, con un aumento del 4%
rispetto al 2013. (ANSA).
 
FISCO: EQUITALIA, IN 2014 RISCOSSI 7,4 MLD (+4%) (2)
   (ANSA) - ROMA, 5 GEN - Si tratta, sottolinea Equitalia in una
nota, di "un importante contributo alla tenuta dei conti
pubblici" e di "maggiori risorse a disposizione dello Stato per
realizzare servizi a favore della collettività".
   Le riscossioni riguardano tributi, contributi e sanzioni
arretrati, cioè non pagati dai contribuenti nei tempi e nei modi
previsti dalla legge e per i quali gli enti pubblici creditori
hanno chiesto a Equitalia di inviare le cartelle di pagamento.
Rilevante è stata l'azione di recupero delle somme dovute dai
grandi debitori.
   Nell'anno appena trascorso è inoltre proseguita la riduzione
dei costi di produzione, amministrativi e del personale del
gruppo. Il bilancio di esercizio, che sarà presentato nei
prossimi mesi, registrerà quindi l'equilibrio economico della
gestione. La situazione economico-patrimoniale di Equitalia al
30 settembre 2014, infatti, conferma l'andamento positivo già
registrato negli ultimi anni. Le azioni di efficientamento
realizzate hanno contribuito a mantenere l'equilibrio della
gestione permettendo di chiudere i primi nove mesi del 2014 con
un risultato netto positivo di circa 10 milioni di euro.
   A fronte della riduzione dei costi Equitalia ha incrementato
l'attività di assistenza nei confronti dei contribuenti. Nel
2014 è stata ampliata la rete degli "Sportelli amico", punti
d'ascolto specializzati nella gestione delle problematiche dei
contribuenti in particolare difficoltà. Contestualmente è
aumentata la gamma dei servizi a disposizione di cittadini e
imprese, con particolare attenzione all'utilizzo dei canali
online.
   "Nell'anno appena cominciato - dice Benedetto Mineo,
amministratore delegato di Equitalia - cercheremo di ampliare
ulteriormente la nostra capacità di assistenza ai contribuenti
in difficoltà e realizzeremo, in sinergia con i principali enti
accertatori, azioni di riscossione ancora più mirate verso i
grandi debitori che sottraggono al fisco ingenti risorse a danno
di tutta la collettività". (ANSA).

 


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