RENZI,CAV SCONTERÀ LA PENA;E RINVIA DELEGA FISCO A 20/2. LIBERA, NORMA 3% INGIUSTA, SIA CANCELLATA PER SEMPRE - INPS: CISL FP, IN P.A MENO ASSENZE DEL SETTORE PRIVATO

mercoledì 07 gennaio 2015

RENZI,CAV SCONTERÀ LA PENA;E RINVIA DELEGA FISCO A 20/2

"MA NORMA SACROSANTA". MINORANZA PD ATTACCA, AUMENTANO SOSPETTI

   (di Serenella Mattera)

   (ANSA) - ROMA, 6 GEN - "Berlusconi sconterà la sua pena fino

all'ultimo giorno". Matteo Renzi non usa giri di parole. Nella

newsletter che invia ai suoi elettori allontana con nettezza il

sospetto di aver inserito nella delega fiscale un salvacondotto

per Silvio Berlusconi. Nessuna 'manina' ha agito per aiutare

l'altro contraente del patto del Nazareno: "Cambiamo il fisco

per gli italiani", afferma il premier, difendendo l'impianto

della norma al centro della bufera. E chiarisce anche che non ha

intenzione di cedere alla pressioni per cambiare subito il testo

del decreto: sarà in Consiglio dei ministri, annuncia, il 20

febbraio. Dopo il voto per l'elezione del presidente della

Repubblica. Ma così, attacca la minoranza Pd, non solo fa sul

fisco una "propaganda indecente" ma "aumenta i sospetti" di un

"favore" al Cav proprio in funzione del voto sul Quirinale.

   Non si fa impressionare e tira dritto, però, il presidente

del Consiglio. Trascorre la mattinata dell'Epifania in famiglia,

poi nel pomeriggio torna a Palazzo Chigi e si mette al computer

per scrivere la sua 'Enews', dove affronta di petto il tema.

"Non faccio norme ad personam, nè contra personam. L'ossessione

su Berlusconi sia da parte di chi lo ama, che da parte di chi lo

odia non mi riguarda. A forza di pensare a lui, per anni si sono

dimenticati degli italiani", replica alla minoranza Pd.

   Ma non solo. Il premier difende il lavoro in corso per un

fisco "semplice, chiaro, trasparente". Sottolinea che anche i

giornali avevano elogiato il decreto attuativo della delega

approvato in Consiglio dei ministri la vigilia di Natale. E si

rifiuta di disconoscere la norma incriminata, che prevede una

soglia di non punibilità per le imposte evase del 3%

dell'imponibile: "Rispetta il principio di proporzionalità" che

"è sacrosanto". Renzi conferma che delle modifiche al testo sono

al vaglio: "Si può eliminare, circoscrivere, cambiare", scrive

senza entrare nel merito. Ma le ipotesi al vaglio sarebbero

quella di escludere la non punibilità per le ipotesi di frode

(come quella di Berlusconi) o abbassare la percentuale, all'1,6

o 1,8%. Domani ne potrebbe discutere al Mef anche la commissione

tecnica presieduta da Franco Gallo. E potrebbe svolgersi un

incontro di Renzi con il ministro Pier Carlo Padoan, che alcune

fonti davano come possibile già in serata.

   Le eventuali correzioni, però, non arriveranno prima del 20

febbraio, annuncia il premier: in quella data il Cdm si riunirà

per discutere l'intero "pacchetto delle riforme fiscali". Non si

interviene prima "per evitare polemiche sia per il Quirinale che

per le riforme", ribadisce il presidente del Consiglio. Ma il

suo ragionamento non tiene, secondo la minoranza Pd. Perché

nonostante le rassicurazioni, finché la presunta norma 'salva

Berlusconi' non scompare o viene modificata, resta il sospetto,

affermano, che in cambio di una sponda sulle riforme e il Colle

si manterrà alla fine una qualche forma di aiuto al Cavaliere. O

che al contrario, come affermano da giorni alcuni parlamentari

di FI, si tratti di una sorta di "ricatto" al premier.

   I deputati della minoranza hanno intenzione di dirlo di

persona a Renzi, nel corso dell'assemblea di domani sulle

riforme, che bisogna accelerare. Fissare la data al 20 febbraio

è "una decisione sbagliata", dichiara il bersaniano Alfredo

D'Attorre. E Corradino Mineo: "Sembra un favore a Berlusconi".

Durissimo Stefano Fassina: sul fisco una "propaganda indecente".

   I renziani replicano che ormai la 'litania' della minoranza

Pd è paragonabile a quella di Brunetta. Ma anche Scelta civica

chiede di fare in fretta e dalla minoranza Pd più dialogante

viene fatto notare che la delega fiscale contiene diverse

criticità. "Si può discutere tutto", scrive Renzi. E intanto

ribadisce una road map serrata per il 2015, inclusa la riforma

della P.a.: "Stanghiamo i furbetti" e "senza paura delle

resistenze delle lobby e dei signori della burocrazia".(ANSA).

 

FISCO: LIBERA, NORMA 3% INGIUSTA, SIA CANCELLATA PER SEMPRE

''SACCO DI CARBONE' SIA CONGRUO PER CHI EVADE LE TASSE'

   (ANSA) - ROMA, 6 GEN - "Sbagliare è umano, perseverare è

diabolico. Va bene che a Natale si è piu' generosi ma si è

esagerato, speriamo che la Befana porti buoni consigli".

L'associazione Libera spera che la norma del 3% contenuta nel

decreto fiscale ritirato da Renzi sia cancellata definitivamente

e che "il sacco di carbone sia congruo per chi evade le tasse e

froda il fisco, a prescindere dal cognome che porta".

   "Quella norma del 3% per cento - afferma l'associazione in

una nota - non è stato sicuramente per il Governo il miglior

modo per iniziare il nuovo anno. Bene si è fatto a ritirare quel

provvedimento, un atto dovuto e inevitabile, ma ora ci

aspettiamo che quella norma ingiusta venga cancellata

definitivamente dall'Agenda del Governo Renzi".

   Libera avanza poi una serie di sue proposte in materia: in

primis innalzare i limiti di punibilità per la "dichiarazione

infedele" e per la "omessa dichiarazione" di Irpef e Iva. Le

norme contenute nel dl originario, fra l'altro - sottolinea -

"comportano per i processi non definiti (numerosissimi)

l'annullamento, anche se in fase avanzata, e di conseguenza

l'immediata revoca dei sequestri, particolarmente efficaci

perché gli imputati, pur di ottenere la restituzione degli

immobili, delle aziende, etc, rinvenuti grazie alle indagini

penali, pagano sanzioni e interessi. Nei procedimenti arrivati a

sentenza definitiva, invece, queste norme comportano l'immediato

"annullamento" delle esecuzioni relative a condanne in atto e un

gran lavoro per i giudici, potendo il condannato chiedere

l'annullamento della sentenza irrevocabile già pronunciata, per

evitare effetti per sè sfavorevoli. Le modifiche previste,

inoltre, potrebbero consentire di chiedere la restituzione dei

beni definitivamente confiscati. Insomma - prosegue nella nota

Libera - un vero pasticcio a cui si aggiunge la sostanziale non

perseguibilità al di sotto delle nuove soglie dell'evasione

fiscale".(ANSA).

 

INPS: CISL FP, IN P.A MENO ASSENZE DEL SETTORE PRIVATO

   (ANSA) - ROMA, 3 GEN - "Assenze per malattia? I dati

smentiscono che sia un problema del pubblico impiego". Lo ha

detto Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp.

   "Come sindacato siamo i primi a denunciare chi si approfitta

di un diritto o di qualche medico compiacente. Anche perché il

primo danno lo si fa ai cittadini e ai colleghi onesti", ha

sottolineato Faverin, aggiungendo che "il punto è che nel

pubblico, come nel privato, servono più verifiche e controlli. I

lavoratori non hanno paura, anzi chiedono trasparenza, proprio

per fugare ogni ombra su eventuali abusi".

   Secondo Faverin "il problema è piuttosto quello di capire

perché dove si registrano anomalie o un numero sospetto di

assenze, non si chiede mai conto della responsabilità dei

dirigenti". Quindi  - conclude il segretario - "bene uniformare

la normativa tra pubblico e privato, ma se vogliamo risolvere il

problema dobbiamo partire dalle sanzioni contro amministratori o

dirigenti incapaci e collusi".(ANSA).


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