P.A: UN'UNICA ANAGRAFE NAZIONALE, NE SOSTITUIRA' OLTRE 8 MILA - 007 USA, IL VATICANO E' IL PROSSIMO OBIETTIVO DELL'ISIS - CHARLIE HEBDO: FI, VIA DA PATTO STABILITA' SPESE SICUREZZA

lunedì 12 gennaio 2015

P.A: UN'UNICA ANAGRAFE NAZIONALE, NE SOSTITUIRA' OLTRE 8 MILA (2)

   (ANSA) - ROMA, 11 GEN - Oltre a nome, cognome, domicilio,

stato civile e gli altri classici dati anagrafici spuntera' anche

una nuova informazione: l'indirizzo di posta elettronica

certificata e chi vorra' potra' sceglierla come "esclusivo mezzo

di comunicazione" con la Pa. Verra' quindi garantito l'invio

telematico delle attestazioni, delle dichiarazioni di nascita e

dei certificati.

   Guardando alla vita di tutti i giorni, viene spiegato sul

sito dell'Agenzia per l'Italia digitale, la cosiddetta Anagrafe

nazionale per la popolazione residente sara' capace di dialogare

con le altre banche dati di rilevanza nazionale e regionale "in

modo che le informazioni di anagrafe, una volta rese dai

cittadini, si intendano acquisite dalle pubbliche

amministrazioni, senza necessita' di ulteriori adempimenti o

duplicazioni". Tanto che nell'Agenda per la Semplificazione si

parla di "eliminazione di tutte le comunicazioni verso la

pubblica amministrazione relative alla variazione dei dati

anagrafici e di stato civile ed integrazione delle banche dati

anagrafiche, con conseguente riduzione dei tempi e dei costi per

gli utenti e risparmi di risorse per le amministrazioni".

(ANSA).

 

 

007 Usa, il Vaticano e' il prossimo obiettivo dell'isis

Lo annuncia tv Israele. Servizi italiani, per ora nessun segnale

   (di Claudio Accogli)

   (ANSA) - ROMA, 11 GEN - Il Vaticano e' "il prossimo obiettivo

dell'Isis" e i servizi di intelligence statunitensi hanno gia'

"avvertito" la Santa Sede. Gli 007 italiani confermano che il

cuore della cristianita' e' un "possibile obiettivo" dello Stato

islamico, ma al momento "non ci sono segnali concreti" che

possano far pensare ad un attacco imminente.

   La terribile minaccia, riferita in apertura del telegiornale

dalla tv di Stato israeliana, Canale 1, arriva a poche ore da un

altro allarme, "Roma e' nel mirino", riferita dalla Bild tedesca,

che cita a sua volta informazioni ottenute dalla National

Security Agency (Nsa) americana.

   Gia' oggi, a piazza San Pietro per l'Angelus di papa Francesco

le misure di sicurezza sono state visibilmente rafforzate.

   "Cellule dormienti? Abbiamo in atto monitoraggio di aree e

soggetti a rischio, ma non possiamo dirle cancellate. La nostra

allerta e' massima", ha assicurato da Parigi il ministro

dell'Interno, Angelino Alfano, sottolineando che "non esiste in

questo momento un Paese a rischio zero". E il titolare della

Farnesina, Paolo Gentiloni, ha avvertito: "Ignorare la minaccia

di allarmi che puo' coinvolgere l'Italia sarebbe un errore".

   Fonti dell'intelligence italiana precisano che ai nostri

servizi Mossad e Cia avrebbero inviato nei giorni scorsi

informative in cui si analizzano i possibili scenari, senza pero'

indicare elementi concreti di rischio. "E' possibile che

qualcuno voglia alzare la posta - sottolinea all'ANSA una

qualificata fonte d'intelligence - ma allo stato non abbiamo

elementi concreti per poter sostenere che vi siano rischi

maggiori".

   Il domenicale della Bild afferma di aver ottenuto

informazioni raccolte dalla Nsa americana. "Commando

terroristici costituiti da 4 unita' sarebbero diretti in Europa,

talvolta camuffati come rifugiati", e in alcune intercettazioni

"e' stato fatto anche il nome di Roma. Piani concreti tuttavia

non sono noti".

   Non e' la prima volta che la Citta' Eterna e il Vaticano

vengono tirati in ballo: a inizio settembre si rincorsero voci

su una minaccia diretta contro papa Francesco, confermate anche

dall'ambasciatore iracheno presso la Santa Sede Habeeb Al Sadr.

Padre Lombardi preciso' successivamente che non c'era "alcun

riscontro concreto".

   Pochi giorni dopo, il 21 settembre, in un violento discorso

contro gli alleati dell'America nella coalizione che bombarda

Siria e Iraq, il portavoce dell'Isis, Abu Muhammad al Adnani,

minacciava di "conquistare Roma e spezzare le croci con il

permesso di Allah".

   E ancora, qualche settimana dopo l'audio di Adnani, e'

arrivata una nuova provocazione: ai primi di ottobre, la

bandiera dell'Isis 'sventolava' su piazza San Pietro accanto

alla scritta "Crociata fallita" nel fotomontaggio di copertina

della rivista jihadista Daqib.

   Fatto sta che oggi, nella zona intorno a Piazza San Pietro e

al Vaticano, in occasione dell'Angelus di papa Francesco, e'

stata dispiegata una presenza massiccia delle forze di polizia.

Sono state schierate un maggior numero di pattuglie sia di

polizia che di carabinieri in tutta l'area circostante.

   Vale la pena di notare che nel suo articolo il domenicale

della Bild 'scivola' sul falso video dell'Isis che ha fatto il

giro del web italiano in questi giorni, e cita proprio quelle

immagini, che includono il Colosseo come Fontana di Trevi ma

anche la Torre di Pisa, a confermare la minaccia contro

l'Italia. Ma il video in questione non e' affatto attribuibile

allo Stato islamico, anzi e' certamente stato fabbricato da

qualche 'simpatizzante' o provocatore.

   Gli esperti concordano sul fatto che con "Roma" la propaganda

jihadista si rivolge alla culla del cristianesimo, al cuore dei

"crociati". E non dunque precisamente ad un luogo fisico. Quel

che e' certo e' che dopo le stragi di Parigi i jihadisti

potrebbero colpire ancora, ovunque. La nuova minaccia sara' al

centro del vertice straordinario sul terrorismo convocato dalla

Casa Bianca, che ospitera' i leader mondiali il prossimo 18

febbraio.(ANSA).

 

CHARLIE HEBDO: FI, VIA DA PATTO STABILITA' SPESE SICUREZZA

   (ANSA) - ROMA, 11 GEN - "Escludere dai limiti del patto di

stabilita' tutte le ulteriori spese per la sicurezza". E' e' la

proposta dei parlamentari di Forza Italia Maurizio Gasparri e

Maria Stella Gelmini, che in una nota congiunta affermano:

"Oltre a tutte le iniziative che la comunita' internazionale

dovra' assumere per sconfiggere il terrorismo fondamentalista,

c'e' una cosa concreta che i Capi di Stato e di governo europei

posso decidere oggi stesso a Parigi, per non limitarsi a parole

di circostanza: escludere dai limiti del patto di stabilita'

tutte le ulteriori spese per la sicurezza. Servono piu' organici

per le forze di polizia, piu' protezione fisica e tecnologica per

la miriade di obiettivi che - sottolineano- potrebbero essere

colpiti dalla follia fondamentalista. Servono risorse di ogni

tipo, militari, di intelligence, di polizia. Non si puo'

lesinare, tagliare, smantellare come fa in Italia il governo

Renzi. Fatti, non parole. Protezione dei nostri popoli, non

dannose regole astratte. Un grande piano per la sicurezza e la

liberta' deve essere sostenuto con grandi risorse, da escludere

dalle regole su deficit e Pil. Si decida oggi, senza

esitazioni". (ANSA).


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