TERRORISMO:PACCHETTO MISURE DIVENTA DECRETO,VIA GIOVEDI' - SERVIZIO CIVILE: SI INVERTE TENDENZA, TRIPLICATI I POSTI - 'NDRANGHETA: SGOMINATA FILIALE ROMANA, 31 ARRESTI - CONTRAFFAZIONE: MERCE CON FALSO MARCHIO CE SEQUESTRATA SU A1

mercoledì 21 gennaio 2015

TERRORISMO:PACCHETTO MISURE DIVENTA DECRETO,VIA GIOVEDI'

ALFANO SPINGE SU URGENZA PROVVEDIMENTO, DENTRO ANCHE MISSIONI

   (di Massimo Nestico')

   (ANSA) - ROMA, 20 GEN - Il disegno di legge antiterrorismo si

trasforma in un decreto, che andra' dunque in vigore subito dopo

essere approvato dal Consiglio dei ministri, giovedi' prossimo.

Un'accelerazione che da' l'idea della gravita' della minaccia

jihadista per l'Italia e della volonta' del Governo di non

perdere tempo nell'introdurre le novita' normative. Ci sono

insomma i presupposti di 'necessita'' e 'urgenza'.

   Ancora oggi, in entrata a Palazzo Chigi, il pacchetto di

misure era indicato come ddl. E lo stesso ministro dell'Interno,

Angelino Alfano, che le ha predisposte insieme al Guardasigilli

Andrea Orlando, lo scorso 9 gennaio aveva auspicato che il

Parlamento potesse "esprimere la sua opinione sul provvedimento

e contribuire a migliorarne i contenuti". Senza contare che

procedere per decreto proprio nei giorni in cui il Quirinale e'

sguarnito ed a controfirmare il testo avrebbe dovuto essere il

presidente 'supplente' Pietro Grasso, non sembrava esattamente

conforme al galateo istituzionale.

   Ma negli ultimi giorni e' maturata l'idea di stringere i tempi

sull'entrata in vigore nel pacchetto. Intelligence e forze di

polizia indicano che la minaccia terrorista e' "immanente" e

"imprevedibile", come ha ripetuto lo stesso Alfano e dunque e'

stato deciso di mettere subito a disposizione degli apparati di

sicurezza i nuovi strumenti pensati per contrastare piu'

efficacemente lupi solitari, foreign fighters, siti web

estremisti.

   Il titolare del Viminale ha cosi' spinto per la soluzione del

decreto, trovando l'accordo del premier Matteo Renzi, di Orlando

e degli altri ministri oggi nella riunione di Palazzo Chigi. Ma

e' stato deciso di far slittare il via libera alla riunione di

giovedi', in modo da accorpare in un unico decreto norme

antiterrorismo ed il finanziamento delle missioni

internazionali. Provvedimento, quest'ultimo, che oggi non era

ancora pronto e che i ministri di Esteri e Difesa metteranno a

punto nei prossimi due giorni. In questo modo si sottoporra' alla

firma di Grasso un solo decreto, invece di due.

   Non e' escluso che il dl possa contenere anche l'istituzione

della procura nazionale antiterrorismo, non creando un organismo

ad hoc, ma integrando le competenze della Direzione nazionale

antimafia. Le nuove misure mirano a contenere le nuove modalita'

con cui si manifesta la minaccia: innanzitutto i foreign

fighters. Mentre ora e' perseguibile penalmente solo il

reclutatore, con il decreto sara' possibile punire con una pena

detentiva fino a 10 anni anche il combattente che

volontariamente si reca dall'Italia in Siria o in altri teatri

di guerra. Sanzioni anche per chi organizza i viaggi

"finalizzati al compimento di condotte con finalita'

terroristiche" e per i soggetti che si auto-addestrano al

compimento di atti terroristici. Il testo prevede poi misure di

prevenzione gia' contenute nel codice antimafia per i sospetti

terroristi: sorveglianza speciale, obbligo di soggiorno, ritiro

del passaporto. C'e' quindi un giro di vite sui precursori degli

esplosivi, con l'arresto per chi detiene o commercializza, senza

autorizzazione, sostanze che potrebbero venire usate per la

fabbricazione di ordigni. Si rafforza, inoltre, la possibilita'

di oscurare i siti che fanno propaganda islamista. Sara' stilata

una 'black list' dei siti filo-jihadisti con rimozione dei

contenuti incriminati.

   Infine, non e' escluso che nel provvedimento finisca anche il

rifinanziamento dell'operazione Strade sicure, che prevede

l'impiego di un contingente di militari da parte dei prefetti

per la sicurezza nelle citta'. I militari impegnati

nell'operazione erano 4.250 fino al 31 dicembre. Ma dall'1

gennaio il numero e' sceso a 3mila, a causa della spending

review. Dopo Parigi il Governo ha espresso l'intenzione di

riportare a 4.250 i militari: per un anno servono circa 60

milioni di euro. (ANSA).

 

 

SERVIZIO CIVILE: SI INVERTE TENDENZA, TRIPLICATI I POSTI

QUEST'ANNO SARANNO 46-50MILA. IN ARRIVO ALTRI 8-10 MLN EURO

   (di Angela Abbrescia)

   (ANSA) - ROMA, 20 GEN - Non siamo ancora ai centomila

dell'obiettivo indicato dal premier Renzi entro il 2017, ma

certamente la tendenza degli ultimi anni al progressivo

azzeramento di risorse e di partenze del Servizio civile si e'

invertita. Nel 2015 potranno fare questa esperienza di

cittadinanza piu' di 46 mila giovani, ma ci si potra' avvicinare

ai 50 mila grazie a una novita' dell'ultima ora: 8-10 milioni di

risorse fresche, messe a disposizione dalla Presidenza del

Consiglio grazie ai risparmi sulle spese generali.

   Se i posti messi a bando corrisponderanno ad altrettante

partenze (bisognera' vedere l'adesione giovanile ai progetti),

quest'anno partira' il 'contingente' piu' numeroso di tutta la

storia del Servizio civile. Risale al 2006 infatti il precedente

record con 45.890 partenze. Il numero piu' basso e' stato

raggiunto nel 2013 (896 giovani), mentre nel 2014 erano partiti

poco piu' di 15 mila ragazzi. "Quest'anno abbiamo triplicato - ha

sottolineato con soddisfazione il sottosegretario con delega

alle politiche giovanili e al Servizio civile, Luigi Bobba, in

una conferenza stampa a Palazzo Chigi - abbiamo cambiato il

passo e ci stiamo avvicinando all'obiettivo del 2017".

   Nel 'calderone' dei 50 mila c'e' un po' di tutto: innanzitutto

il bando ordinario di Servizio civile nazionale, che verra'

pubblicato a marzo e che riguarda 34.386 giovani, di cui 684 in

progetti all'estero, e il bando speciale speciale per gli

invalidi e ciechi che sara' emanato entro la fine di gennaio (954

volontari). Poi c'e' Garanzia Giovani: le prime partenze,

relative al bando per 5.504 posti, sono previste entro marzo ed

e' in preparazione un altro bando per progetti che interesseranno

oltre 2016 volontari nelle regioni della Campania, Lazio,

Puglia, Sardegna, Umbria e Molise. Sono stati inoltre firmati i

protocolli di intesa con altri Ministeri, con l'Autorita'

nazionale anticorruzione e con l'expo 2015 che permettera' a

2.662 volontari di essere avviati a una esperienza di Servizio

civile. Ancora, e' partito a gennaio il primo contingente di

ragazzi del bando speciale di progetti autofinanziati che

riguarda 1.304 volontari.

   Bobba ha anche reso noto che e' in dirittura di arrivo il

decreto sui "Corpi civili di pace", istituiti in via

sperimentale con la legge di stabilita' del 2013 che ha stanziato

9 milioni di euro, e che impegnera' nel prossimo triennio 500

giovani volontari, in azioni di pace non governative nelle aree

di conflitto o a rischio di conflitto nonche' nelle aree di

emergenza ambientale. Un tema delicato: scotta ancora la vicenda

di Greta e Vanessa, le due volontarie rapite in Siria e

rilasciate pochi giorni fa. Ma Bobba precisa che nel progetto e'

stato coinvolto il Ministero degli Esteri che avra' il compito di

individuare le localita' dove svolgere il servizio e i sistemi di

protezione per garantire il massimo della sicurezza. "Stiamo

ancora mettendo a punto il provvedimento proprio per non

trovarci in condizioni critiche. E poi prevediamo una formazione

rafforzata di questi giovani".

   La conferenza stampa e' stata anche l'occasione per presentare

i risultati della ricerca realizzata nell'ambito del Rapporto

Giovani "Partecipazione sociale e servizio civile universale

dei giovani italiani", promossa dall'Istituto Giuseppe Toniolo

in collaborazione con l'Universita' Cattolica. Il 79,5% dei

giovani italiani considera favorevolmente il Servizio civile

universale che il Governo sta attivando. Pur essendo attualmente

poco conosciuto (meno del 10% lo conosce bene e il 35% ne ha

sentito vagamente parlare), possiede caratteristiche che la

grande maggioranza dei giovani considera utili e importanti:

consente infatti allo stesso tempo di esprimere valori di

solidarieta' e arricchisce il proprio saper essere e fare con

competenze spendibili anche nel mondo del lavoro, aspetto

cruciale per il 95% degli intervistati. (ANSA).

 

 

'NDRANGHETA: SGOMINATA FILIALE ROMANA, 31 ARRESTI

LA DROGA DAI NARCOS COLOMBIANI, COINVOLTA COOP MAFIA CAPITALE

   (ANSA) - ROMA, 20 GEN - Una cellula della 'Ndrangheta

radicata da anni nella Capitale. Un'organizzazione collegata

alle cosche calabresi di San Luca che muoveva milioni di euro

attraverso il traffico internazionale di droga e puntava ad

accreditarsi come unico referente nella Capitale anche per la

camorra napoletana. A sgominarla gli uomini della Squadra Mobile

di Roma, guidati da Renato Cortese, e del Nucleo di Polizia

Tributaria della Guardia di Finanza che all'alba hanno eseguito

un'ordinanza di custodia cautelare per 31 persone, di cui due

attualmente in Spagna.  Circa 600 i chili di cocaina e hashish

sequestrati. Perquisita anche la cooperativa Edera, coinvolta

nelle indagini su Mafia Capitale, che assicurava lavoro a

detenuti per farli accedere a misure alternative al carcere. La

coop avrebbe dato in passato lavoro ad alcuni degli arrestati di

oggi.

   Secondo gli inquirenti, la 'cellula' romana era in grado di

trattare con i narcos colombiani grazie ai propri emissari in

Colombia e Marocco, gestendo un giro di affari di decine di

milioni di euro con un traffico di cocaina di circa 1.500 chili.

Un'organizzazione spietata che si sarebbe macchiata anche di

diversi fatti di sangue nella Capitale, dava rifugio a latitante

e aveva una grande disponibilita' di armi. A quanto accertato

Giovanni Pizzata, uno degli arrestati, aveva costituito un vero

e proprio gruppo di fuoco a Roma. Tra gli episodi di cui si

sarebbero resi responsabili, il ferimento di un marocchino ad

Ardea, "reo" di aver occupato illegalmente una casa in cui

viveva un amico di Pizzata e la gambizzazione di un carrozziere,

a ottobre 2012, che aveva mancato di rispetto a due membri di

spicco del gruppo. Nel corso delle indagini e' stato ricostruito

e contestato anche un episodio di estorsione ai danni di un

imprenditore.

   Le indagini sono scattate proprio in seguito a un fatto di

sangue: l'omicidio di Vincenzo Femia, ritenuto referente sul

territorio romano di una delle cosche di San Luca e assassinato

il 24 gennaio 2013. Un delitto per cui sono stati arrestati gli

esecutori e che avrebbe come movente dissidi tra 'famiglie' sul

prezzo della droga nella Capitale. Di fondamentale importanza

per l'attuale inchiesta le dichiarazioni fornite da uno degli

arrestati per il delitto Femia, Gianni Cretarola, diventato

collaboratore di giustizia. Nella sua abitazione di viale

Palmiro Togliatti, all'indomani dell'arresto avvenuto lo scorso

anno, e' stato trovato un quaderno con i riti di affiliazione

alla 'ndrangheta, scritti in codice, soprannominato 'Codice San

Luca'.

Nell'ordinanza di custodia cautelare il gip del Tribunale di

Roma, ha evidenziato "un elevato coefficiente di pericolosita'

criminale degli indagati" che come obiettivo avrebbero avuto

quello di rafforzare le cosche nella Capitale.

"Roma e' considerata strategica per la 'ndrangheta. C'e' qualcuno

che addirittura ha detto 'Roma e' il futuro'". Ha sottolineato il

procuratore aggiunto della Dda di Roma, Michele Prestipino, nel

corso di una conferenza stampa.  "C'e' una presenza

'ndranghetista - ha aggiunto - allo stato non possiamo dire che

sia organizzata sul territorio con una locale, ma e' altrettanto

pericolosa". (ANSA).

 

CONTRAFFAZIONE: MERCE CON FALSO MARCHIO CE SEQUESTRATA SU A1

BLITZ DEI FINANZIERI. SIGILLI A OLTRE 64MILA PRODOTTI PERICOLOSI

   (ANSA) - NAPOLI, 20 GEN - Oltre 64.000 prodotti, tra

materiale elettrico ed elettronico, recanti falsa marcatura "CE"

e ritenuti altamente pericolosi sono stati sequestrati nei

pressi della barriera dell'A1 di Napoli Nord dalla Guardia di

Finanza di Caserta. Il valore commerciale della merce ammonta a

oltre 200mila euro.

   Il sequestro e' scattato dopo il controllo di un furgone

condotto da un cittadino italiano accompagnato da due soggetti

di etnia cinese, uno dei quali e' stato riconosciuto dai

finanzieri in quanto denunciato nei giorni precedenti alle

festivita' natalizie per il trasporto di giocattoli e luminarie

contraffatte. Insospettiti dalla circostanza, i militari hanno

proceduto ai rituali controlli riscontrando da subito che

l'ingente carico era sprovvisto dei documenti accompagnatori che

ne giustificassero la provenienza. Poi, al di sotto dei pacchi

contenenti vestiti, c'erano poi migliaia di articoli privi del

marchio CE. (ANSA).


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