FISCO: ALTRO TASSELLO PRECOMPILATA, SOFTWARE CERTIFICAZIONE - P.A: L'ESPRESSO, AUMENTANO FANNULLONI, PIU' ASSENZE MALATTIA - TANGENTE DA 100MILA EURO SU APPALTO, ARRESTATO SINDACO - SICUREZZA:TOSI A GOVERNO,BLOCCATE DEPENALIZZAZIONE 157 REATI

venerdì 06 febbraio 2015

 

FISCO: ALTRO TASSELLO PRECOMPILATA, SOFTWARE CERTIFICAZIONE

AGENZIA ENTRATE, INVIO TELEMATICO DEI DATI ENTRO IL 9 MARZO

   (ANSA) - ROMA, 5 FEB - Disponibile da oggi sul sito

dell'Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.it il software che

i sostituti d'imposta dovranno utilizzare per compilare e

inviare la Certificazione Unica 2015. Il nuovo modello di

certificazione, approvato lo scorso 15 gennaio, dovra' essere

trasmesso in via telematica, direttamente o tramite

intermediario abilitato, all'Amministrazione finanziaria entro

il 9 marzo (primo giorno lavorativo successivo alla scadenza

fissata dalla norma a sabato 7 marzo).

   La Certificazione Unica apre la strada alla Precompilata: i

dati relativi ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di

lavoro autonomo occasionale e ai redditi diversi, trasmessi dai

sostituti d'imposta con la Certificazione Unica, saranno infatti

utilizzati per predisporre la dichiarazione 730 precompilata,

che sara' messa a disposizione dei pensionati e dei lavoratori

dipendenti, online a partire dal 15 aprile. Il software di

compilazione della Certificazione Unica e' disponibile sul sito

dell'Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.it seguendo il

percorso Home - Strumenti - Software di compilazione - Software

Modelli di dichiarazione.(ANSA).

 

P.A: L'ESPRESSO, AUMENTANO FANNULLONI, PIU' ASSENZE MALATTIA

TRA 2012-14 +8%, 40% A RIDOSSO WEEKEND, MENTRE CALANO IN PRIVATO

   (ANSA) - ROMA, 5 FEB - A distanza di sei anni

dall'approvazione della legge Brunetta contro i cosiddetti

'fannulloni' della Pubblica amministrazione, l'assenteismo "e'

tornato a crescere in modo impetuoso". Lo rivela l'Espresso in

edicola domani, in un'inchiesta basata su dati "riservati"

dell'Inps, secondo i quali tra il 2012 e il 2014 il numero di

giornate perse per malattia ha fatto registrare un incremento

dell'8% (a fronte di un calo del 2,1% nel privato) e il 40,1%

delle malattie si manifesta a ridosso del week-end: il lunedi'

(piu' 3,4% tra 2012 e 2014) e il venerdi' (piu' 6,8%). Il costo per

lo Stato nel 2014 dell'assenteismo dei pubblici dipendenti,

indica inoltre l'Espresso, e' stato di 11 miliardi e 189 milioni.

   La classifica dei comuni capoluogo in base alle giornate di

malattia per dipendente vede in testa Catanzaro (14,48), ma non

mancano le sorprese, con i dipendenti di Milano (12,76) e Torino

(12,03) piu' assenteisti di quelli di Napoli (10,41) e Bari

(10,73). La seconda parte dell'inchiesta, dedicata alla

disciplina e agli incentivi di produttivita' nel mondo del

pubblico impiego, rivela come "i bonus per i dirigenti vengano

distribuiti a pioggia, senza alcun criterio meritocratico e

sulla base del raggiungimento di obiettivi-farsa".(ANSA).

 

TANGENTE DA 100MILA EURO SU APPALTO, ARRESTATO SINDACO

GDF ARRESTA ANCHE EX VICESINDACO E ALTRE 7 PERSONE NEL BARESE

   (ANSA) - GIOIA DEL COLLE (BARI), 5 FEB - Sarebbe stata

promessa una tangente da 100mila euro per pilotare

l'assegnazione di un appalto da otto milioni per la costruzione

di numerosi alloggi popolari. E' questa l'accusa che stamani ha

portato all'arresto del sindaco di centrosinistra di Gioia del

Colle, Sergio Povia, e di altre otto persone: l'ex vicesindaco

Francesco Paolo Ventaglini, l'imprenditore gioiese Antonio Posa,

tre dipendenti comunali e tre professionisti. I reati contestati

a vario titolo sono di corruzione, turbata liberta' degli incanti

e turbata liberta' del procedimento di scelta del contraente.

   Secondo le indagini della Guardia di Finanza, i cinque

amministratori e funzionari pubblici arrestati, in cambio della

promessa della tangente (da pagare in cinque rate da 20mila euro

ciascuna), avrebbero creato le condizioni affinche'

l'imprenditore Antonio Posa, titolare della Ap immobiliare srl,

partecipasse e si aggiudicasse la gara per la realizzazione di

numerosi alloggi di edilizia popolare nel quadro di un programma

di 'social housing'. L'accordo corruttivo - secondo la pubblica

accusa - coinvolge gran parte degli arrestati.

   In carcere sono finiti l'imprenditore Posa, il sindaco Povia

e l'ex vicesindaco Ventaglini; agli arresti domiciliari, invece,

il responsabile dell'urbanistica Nicola Laruccia, Rocco

Plantamura, responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale, la

dipendente dell'ufficio urbanistico Rosa Sedora Celiberti, i

professionisti pugliesi Vito Antonio Martinelli e Nicola Bruno e

l'architetto salernitano Nicola Manzo.

   Stando alla ricostruzione del pm inquirente Eugenia

Pontassuglia, gli indagati (che durante le indagini sono stati

intercettati e filmati mentre si incontrano per raggiungere lo

studio professionale di un indagato) hanno tenuto una

"molteplicita' di condotte collusive che hanno interessato sia la

fase concernente la pubblicazione del bando di gara, predisposto

dai funzionari comunali seguendo le direttive indicate da Posa e

contenute in elaborati tecnici redatti da professionisti di sua

fiducia (Vito Antonio Martielli e Nicola Bruno), sia la fase

successiva connessa all'espletamento della gara". "E' stato

accertato inoltre che, oltre alla nomina di una commissione di

gara composta da persone - tra i quali gli stessi Laruccia e

Plantamura - che avevano intrattenuto rapporti illeciti con

Posa, all'imprenditore - secondo la procura - venivano

costantemente fornite indicazioni in merito alle modalita' di

redazione del progetto da predisporre per partecipare alla gara

e al contenuto delle offerte presentate dalle imprese

concorrenti".

   Il presunto giro di mazzette e' stato scoperto mentre gli

uomini della Guardia di Finanza indagavano su alcuni usurai dei

quali era vittima l'imprenditore Posa che, quasi

contemporaneamente, aveva continui incontri e contatti con  gli

amministratori e i funzionari arrestati oggi per costruire il

bando di gara 'su misura'.(ANSA).

 

SICUREZZA:TOSI A GOVERNO,BLOCCATE DEPENALIZZAZIONE 157 REATI

RISCHIO ARCHIVIAZIONE ATTI TERRORISMO O ISTIGAZIONE A PEDOFILIA

   (ANSA) - VERONA, 5 FEB - Ci sono anche atti di violenza

terrorista o istigazione a pratiche di pedofilia che, per il

sindaco di Verona Flavio Tosi, rischiano di essere archiviati se

verra' convertito in legge lo specifico decreto per la

depenalizzazione dei cosiddetti reati tenui.

   "Non convertite in legge - e' l'appello che Tosi lancia al

governo - il decreto legislativo per la depenalizzazione dei

cosiddetti reati tenui. Si tratta di un provvedimento sbagliato

che, se approvato definitivamente dal Governo, potra' solo essere

causa di danni irreparabili per la sicurezza dei cittadini.

Stiamo parlando di riconoscere la possibilita' di archiviazione

per ben 157 differenti tipologie di reati, tutti sanzionati oggi

con una pena detentiva non superiore a 5 anni, e nei quali sono

ricompresi reati contro il patrimonio, come danneggiamento,

truffa, ma anche violenza come atti di terrorismo con ordigni

micidiali esplosivi, istigazione a pratiche di pedofilia o

pedopornografia,  pornografia minorile, corruzione di minorenne,

violenza o minaccia a pubblico ufficiale, associazione per

delinquere ed omicidio colposo e altro".

   Tosi, sul problema della sicurezza e rischio di archiviazione

dei reati per tenuita' del fatto, sottolinea che "di fronte ad un

continuo aggravarsi dei fenomeni di criminalita' il Governo

dovrebbe pensare a soluzioni volte ad accrescere il senso di

sicurezza dei cittadini italiani e non il contrario, con

provvedimenti che vadano nella direzione di un inasprimento

delle pene e, in particolare, della certezza dell'esecuzione

delle condanne. Invece, nell'assoluto silenzio, viene a

concretizzarsi sotto gli occhi di tutti un nuovo patto del

Nazzareno e, senza nemmeno la necessita' di una reale discussione

in aula parlamentare, dopo i pareri dichiarati da Camera e

Senato, il disegno di legge e' gia' arrivato in fase di definitiva

approvazione da parte del Governo".  "Ripeto - conclude Tosi -

si tratta di un disegno di legge pericoloso che non potra' far

altro che aggravare la proliferazione di una miriade di reati

pericolosissimi che, al contrario, richiederebbero gia' oggi

interventi concreti volti a garantire certezza  delle pene e

celerita' nella loro applicazione". (ANSA).


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