SPENDING REVIEW. TREDICIMILA UFFICI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE VERRANNO PASSATI AL SETACCIO. AL VIA IL MONITORAGGIO AFFIDATO ALL’ISTAT: AVRÀ CADENZA BIENNALE (Messaggero)
Il Messaggero, lunedì 23 febbraio 2015
Al via il monitoraggio affidato all’ISTAT: avrà cadenza biennale
SPENDING REVIEW. TREDICIMILA UFFICI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE VERRANNO PASSATI AL SETACCIO.
L’Istat è già a lavoro sulla formulazione dei questionari che da settembre verranno spediti per conoscere meglio la macchina pubblica e per capire dove si può razionalizzare
L’obiettivo è arrivare al censimento continuo, all’aggiornamento tempestivo su tutti i dati chiave del Paese: ora si fa un primo passo. Si parte con la Pubblica Amministrazione, con un piano che fa scattare il monitoraggio non più a cadenza decennale ma biennale. L’Istat è già a lavoro sulla formulazione dei questionari che da settembre verranno spediti online a tutte le amministrazioni, con 13 mila enti al setaccio. L’intenzione è quella di conoscere meglio la macchina pubblica e dove si può razionalizzare, in piena logica spending review.
In vista dell’avvio del nuovo censimento l’Istituto di statistica ha dedicato in settimana, mercoledì scorso, un seminario al tema, dal titolo”Verso il censimento continuo delle istituzioni pubbliche”. Il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, ha parlato di un passaggio molto importante, da censimenti decennali a permanenti, come previsto dal cosiddetto decreto Sviluppo bis, di fine 2012. Un «grande cambiamento», ha spiegato, che comincia chiamando all’appello tutte le amministrazioni, dalla Pa centrale ai comuni.
I RISULTATI
Per Alleva il risultato dell’indagine non si esaurirà in dati strutturali, ma verranno fuori elementi che «consentiranno anche di poter valutare la qualità delle prestazioni erogate dalle Pubbliche aministrazioni».
Franco Lorenzini, della direzione centrale Istat per le rilevazioni censuarie e i registri statistici, ha sottolineato che l’indagine «partirà da settembre» e sarà tutto, ha aggiunto, «a costo zero».
Verranno utilizzati tutti i dati amministrativi già prodotti e alle pubbliche amministrazioni sarà chiesto di fornire le informazioni sui presidi pubblici presenti nel territorio e sui servizi che vengono offerti. Insomma, riassume Lorenzini, «il dove e il come» dell’azione pubblica.
Lo scopo, ha evidenziato il responsabile dell’Istat, «è quello di arrivare a delineare un’analisi sull’efficacia e l’efficienza della Pubblica amministrazione sul territorio, perfettamente in linea con la spending review».
Per il capo dipartimento della Funzione pubblica, Pia Marconi, si tratta di un progetto «ambizioso», in un’ottica di razionalizzazione che significa «migliorare la qualità della spesa, ma non necessariamente tagliandola». Conoscere meglio la Pubblica amministrazione vuol dire anche, ha sottolineato, avere a disposizione «dati che sono utili per prendere decisioni». Marconi ha messo l’accento sulla necessità di «misurare i servizi che sono svolti».
B. L.