GINO PAOLI SI DIMETTE DALLA SIAE - APPALTI NELLA SANITA' TORINESE, 9 ARRESTI E 16 INDAGATI - DIFESA: MINISTERO,DIMEZZATE SPESE GIORNALI - DIPARTIMENTO PS, NO RICEZIONE DENUNCE DA AGENTI - FISCO:SVIZZERA;LEGA CONTRO,CGIL PRO. PARTE CORSA RIENTRO

mercoledì 25 febbraio 2015

GINO PAOLI SI DIMETTE DALLA SIAE, SONO PERSONA PERBENE

PRESIDENTE, CERTO NON AVER COMMESSO REATI. REGGENZA A SUGAR

 (di Silvia Lambertucci)   (ANSA) - ROMA, 24 FEB -  "Voglio

difendere la mia dignita' di persona per bene". Travolto dalla

bufera scoppiata venerdi' scorso per l'accusa di aver evaso tasse

per 800 mila euro, Gino Paoli lascia la carica di presidente

Siae. Ma non dismette l'orgoglio: "sono certo dei miei

comportamenti e di non aver commesso reati".

  Le dimissioni, "irrevocabili", arrivano  per lettera al

Consiglio di gestione della societa', convocato nella tarda

mattinata a Milano. Il vecchio leone fisicamente non c'e', e'

rimasto nella sua casa di Genova alle prese con gli avvocati che

lo aiutano a difendersi, alla riunione milanese partecipa con un

collegamento video. Ma l'emotivita' trapela anche dalle poche

righe del documento con cui annuncia un addio ormai da giorni

gia' scritto. "In questi giorni - scrive- assisto purtroppo a

prevedibili,per quanto sommarie,strumentalizzazioni, che

considero profondamente ingiuste". E lui non rinuncia a

difendersi. Sottolinea "il rispetto assoluto di chi sta

doverosamente svolgendo il suo lavoro di indagine", e intanto

ribadisce l'intenzione di combattere per la sua "dignita' di

persona per bene".

   Lascia, spiega, per non coinvolgere la societa' degli autori e

degli editori. "Quello che non posso proprio permettermi di

rischiare e' di coinvolgere la Siae in vicende che certamente si

chiariranno, ma che sono e devono restare estranee alla

Societa'". Di qui le dimissioni, che il maestro forse avrebbe

voluto rassegnare di getto, gia' qualche giorno fa appena avuta,

dai media, la notizia delle accuse che pesavano sul suo capo.

  Cosi' non e' stato, l'addio di oggi arriva dopo giorni di

riflessioni e anche di riunioni con gli avvocati mentre si

susseguivano le indiscrezioni di stampa sulle intercettazioni

ambientali fatte dalla Guardia di Finanza nello studio del

commercialista Andrea Vallebuona, coinvolto nell'inchiesta della

maxi truffa a Carige, e che sara' ascoltato il 25 febbraio come

teste assistito nel caso che vede coinvolto il cantante.

  Giorni nei quali il cantautore ha evitato interviste, e

dichiarazioni. "Ho volutamente aspettato qualche giorno per

parlarvi per non entrare nella foga di queste stesse

strumentalizzazioni", spiega oggi. La chiusa e' una

rivendicazione orgogliosa dell' "anno e mezzo di intenso e

appassionato lavoro" condiviso con il comitato di gestione:

"Credo di aver espletato il mio compito di Presidente al massimo

delle mie capacita'. Sono orgoglioso dei risultati che abbiamo

ottenuto insieme, per cui abbiamo combattuto fianco a fianco in

battaglie importanti, fino all'ultima in favore dei giovani

autori".

   Dal consiglio di gestione e dal dg Gaetano Blandini arrivano

i ringraziamenti, "Siamo certi che la posizione di quello che

per noi rimane il nostro Presidente sara' presto chiarita''. Il

commiato e' pieno di riconoscimenti e di affettuosita'. In una

nota ufficiale si riconosce al Maestro di aver "dato un decisivo

impulso e un enorme valore aggiunto al rilancio e alla

modernizzazione della Societa'". Ha avuto "coraggio e visione del

futuro", scrivono i vertici, "Grazie a lui la Siae ha vinto

importanti battaglie a tutela dei diritti e della liberta' di

espressione dei propri associati". Anche i sindacati,

sottolineando la distanza tra la "vicenda personale" del

presidente e la Societa' lo ringraziano. Un capitolo e' chiuso.

Ora per la Siae, che ha alle spalle anni di commissariamento,

bisogna trovare un nuovo presidente. Le procedure indicate dallo

statuto fanno pensare che ci vorra' un mesetto, durante il quale

la reggenza spettera' al vicepresidente Filippo Sugar. E proprio

lui, il giovane e brillante figlio di Caterina Caselli, erede di

una famiglia che fa musica da tanto tempo, di fatto tra i piu'

importanti editori indipendenti, e' indicato da molti come il

candidato naturale per succedere a Paoli, in una linea di

continuita' con il lavoro portato avanti in questi anni.

 

 

APPALTI NELLA SANITA' TORINESE, 9 ARRESTI E 16 INDAGATI

SCOPERTA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE. PERQUISIZIONI IN MEZZA ITALIA

   (ANSA) - TORINO, 24 FEB - "Un articolato sistema di

aggiudicazione fraudolenta di appalti pubblici organizzato

grazie ad amicizie ed interessi reciproci". E' quello scoperto

dalla guardia di finanza di Torino che, dopo tre anni di

indagini sulle gare per l'informatica della Asl Torino 1 e

dell'ospedale San Luigi di Orbassano, ha arrestato nove persone

tra dirigenti pubblici e imprenditori, tre dei quali ai

domiciliari, e ne ha indagate altre sedici.

   Associazione per delinquere, turbativa d'asta, corruzione e

falso ideologico i reati contestati dalle fiamme gialle nel

corso delle perquisizioni - 23 in tutto - e dei sequestri

effettuati questa mattina a Torino, Genova, Milano e Parma. In

carcere e' finito il direttore dell'Ufficio tecnico dell'Ospedale

San Luigi di Orbassano, Silvano Nieddu, fino al 2013 direttore

del Sistema Informatico e Telecomunicazione dell'Asl Torino 1.

Stessa misura cautelare per un collaboratore tecnico di Nieddu e

per quattro imprenditori. Domiciliari, invece, per un altro

collaboratore amministrativo dell'Asl Torino 1, anche lui ora ad

Orbassano, per il componente di una commissione aggiudicatrice e

per il legale rappresentante di una ditta.

   Gli appalti finiti nel mirino degli inquirenti sono numerosi,

per un valore di diversi milioni di euro. Riguardano, in

particolare, alcuni sistemi informatici, fra cui quello per gli

impianti audio del pronto soccorso, della radiologia e del Cup

dell'ospedale Martini e quello per il pronto soccorso del San

Luigi. Ma sotto la lente della guardia di finanza, e dei pm

Andrea Beconi e Gianfranco Colace, ci sarebbero ora anche altri

appalti: uno riguarderebbe il sistema informatico di una

biblioteca di Torino, un altro sarebbe stato bandito a Trento.

   "Se c'e' qualcuno che puo' fare appalti a sua discrezione, c'e'

un sistema fuori controllo, un sistema che da tempo piu' nessuno

gestisce", e' l'accusa del presidente della Regione Piemonte,

Sergio Chiamparino, che definisce "importante" il lavoro di

riforma della sanita' piemontese avviato dalla sua giunta. La

"svolta", come la definisce l'assessore alla Sanita' della

Regione Piemonte Antonio Saitta, con la nomina ad aprile dei

nuovi direttori sanitari e amministrativi delle Asl. "Tutte

figure che saranno scelte non per lottizzazione o meriti

politici ma esclusivamente per competenze professionali", spiega

l'assessore, annunciando l'intenzione di avviare un "servizi

ispettivo" dell'assessorato sugli atti amministrativi e sulle

procedure delle Asl. (ANSA).

 

DIFESA: MINISTERO,ABBONAMENTI ONLINE,DIMEZZATE SPESE GIORNALI

NELL'AMBITO PROCESSO RAZIONALIZZAZIONE COSTI

   (ANSA) - ROMA, 24 FEB - Il Gabinetto del ministero della

Difesa ha ridotto del 50% le spese per l'acquisto di quotidiani

ricorrendo alla formula degli abbonamenti on-line. Lo rende noto

lo stesso ministero sottolineando che "si tratta di un piccolo

ma significativo dettaglio che contribuisce al piu' ampio

processo di razionalizzazione dei costi della Difesa e si

aggiunge ad altri provvedimenti di contenimento della spesa del

dicastero intrapresi da tempo".

   Tra i piu' recenti provvedimenti adottati, viene ricordato,

"la riduzione del 20% del personale degli Uffici di diretta

collaborazione del ministro, la vendita delle auto blu, l'avvio

della dismissione di 385 caserme, la riduzione degli alloggi di

rappresentanza da 55 a 6, l'abrogazione del grado vertice delle

armi e dei corpi, l'abrogazione della promozione alla vigilia

della cessazione dal servizio, la direttiva per la riduzione dei

consumi energetici". Tutto cio', viene ancora sottolineato, "a

dimostrazione che la Difesa e' fortemente impegnata in un

processo di riorganizzazione interna per rendere la macchina piu'

efficace e garantire il proprio contributo al sistema Paese".

(ANSA).

 

SICUREZZA: DIPARTIMENTO PS, NO RICEZIONE DENUNCE DA AGENTI

SOSPESA DISPOSIZIONE PER 'DISOMOGENEITA' INTERPRETATIVE'

   (ANSA) - ROMA, 24 FEB - Il Dipartimento della pubblica

sicurezza ha sospeso la disposizione che consentiva anche agli

agenti di polizia giudiziaria, e non solo agli ufficiali di

polizia giudiziaria come previsto dalla legge, di ricevere le

denunce. E' quanto stabilisce una circolare dello stesso

Dipartimento, firmata dal direttore centrale per gli affari

generali Gaudenzio Truzzi ed inviata ai diversi reparti.

   "Alla luce di alcune disomogeneita' interpretative", si legge

nella circolare che porta la data di oggi, "e' in corso di

elaborazione uno specifico monitoraggio" e in attesa "del

completamento delle menzionate attivita' ricognitive" e'

necessario "non dar corso ad ulteriori iniziative".

   Sulla vicenda, che andava avanti da alcuni mesi, era tornato

proprio ieri il Sap sottolineando che la disposizione metteva "a

rischio migliaia di procedimenti penali" ed era stata decisa per

"coprire la gravissima carenza di 23mila ufficiali di polizia

giudiziaria: 14 mila ispettori e novemila sovrintendenti"(ANSA).

 

 

FISCO:SVIZZERA;LEGA CONTRO,CGIL PRO. PARTE CORSA RIENTRO

UKMAR, VOLUNTARY DISCLOSURE E' ACCOZZAGLIA, MA ACCORDO FUNZIONERA'

   (ANSA) - ROMA, 24 FEB - L'accordo con la Svizzera e' fatto,

ora puo' partire davvero la voluntary disclosure per il rientro

dei capitali. E mentre gli studi legali iniziano a preparare le

carte - che si stima potrebbero portare nelle casse dello stato

tra i 5 e i 6,5 miliardi - il presidente del Senato, Piero

Grasso, assicura il suo impegno per arrivare alla ratifica ''al

piu' presto'' perche' l'intesa e' ''un significativo passo avanti

nel superamento dei paradisi fiscali''.

   L'accordo con la Federazione elvetica pero' non piace al

segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che lo definisce

''un'enorme fregatura per i circa 70 mila frontalieri che non

avranno piu' a che fare con lo Stato svizzero ma con lo Stato

italiano e l'Inps, e quindi devono iniziare ad accendere i ceri

alla Madonna, e per i comuni di confine''. Altro che fregatura,

ribatte per il Pd il deputato Daniele Marantelli, ''l'uscita

della Svizzera dalla black list e' un fatto storico che permette

di contrastare piu' efficacemente l'evasione''.

   La firma e' considerata ''molto importante'' anche dalla

leader della Cgil, Susanna Camusso, che chiede di indirizzare le

somme recuperate alla creazione di lavoro ma avanza dubbi sugli

effetti del provvedimento. ''Credo si stiano dichiarando cifre

fantasiose'', osserva. Teme che il bottino per le casse dello

Stato sia inferiore al previsto anche il professore emerito di

diritto tributario all'universita' di Genova, Victor Uckmar.

    ''L'accordo e' un passo avanti'', secondo Uckmar ma ''sui

140-150 miliardi di reddito che sfugge alla tassazione,

l'amministrazione racimola pochi quattrini. Questo dipende non

dall'inabilita' dell'amministrazione ma dalla pessima

legislazione. Ovvero dalla legge sulla voluntary disclosure.

Quello non e' un testo di legge, e' un'accozzaglia di parole, un

intricato cruciverba''.

    E' piu' ottimista l'avvocato svizzero Carlo Bernasconi.

''Molti contribuenti aspettavano la firma dell'accordo per

confermare agli intermediari il mandato per aderire alla

voluntary disclosure. E' rimasto solo qualche irriducibile che

tenta di spostare i soldi a Londra, o nei nuovi paradisi fiscali

in Serbia, Montenegro, Slovacchia e Slovenia ma non ci riesce

perche' gli intermediari sono diventati estremamente prudenti per

evitare le sanzioni del concorso in autoriciclaggio'', afferma

Bernasconi. Proprio la necessita' di abbandonare un sistema in

cui, per gli intermediari, c'era il rischio di essere arrestati

quando andavano all'estero, come e' successo negli Stati Uniti ma

anche in Germania, sarebbe stato uno dei fattori all'origine

della svolta della Svizzera sul segreto bancario. (ANSA).


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