ZANIN(PD),SI' A DDL SU CONSULENZE MILITARI PENSIONATI. VIETATI INCARICHI IN AZIENDE D'ARMA NEI PRIMI 3 ANNI - F35: ITALIA NE HA COMPRATI 8, PRIMO GIA' COMPLETATO - CAF CONTRARI ALLA RESPONSABILITA' SU ERRORI 730

giovedì 05 marzo 2015

 

DIFESA: ZANIN(PD),SI' A DDL SU CONSULENZE MILITARI PENSIONATI

VIETATI INCARICHI IN AZIENDE D'ARMA NEI PRIMI 3 ANNI

   (ANSA) - ROMA, 4 MAR - "Con il voto di oggi, la Camera

esclude la possibilita' per i Generali in pensione di offrire

consulenze o ricoprire incarichi in aziende produttrici di

sistemi d'arma per la Difesa per i tre anni successivi alla loro

collocazione a riposo". Lo dichiara Giorgio Zanin, deputato del

Partito Democratico e relatore della proposta di legge a prima

firma del deputato Pd Carlo Galli, votata oggi all'unanimita'

dalla Commissione Difesa in sede legislativa.

 "Questo provvedimento - spiega Zanin - responsabilizzando

militari e aziende a una gestione piu' trasparente ed efficiente

delle forniture per i sistemi d'arma, porta l'ordinamento

militare italiano su standard europei. Militari e apparati

industriali sono infatti indirizzati a operare secondo una piena

e indipendente autonomia operativa, a tutto vantaggio della

qualita' delle forniture e dell'abbattimento dei costi per la

P.A. Un provvedimento che per la sua valenza porta con se' anche

un profilo etico".

 "Con la legge Galli - prosegue Zanin - l'ordinamento militare

italiano contribuisce, anche nell'ambito della difesa, a

quell'azione corale della XVII legislatura che si ispira

trasversalmente ai valori fondamentali della trasparenza e

dell'efficientamento del sistema".

 "Nel concludere oggi il percorso da relatore - continua il

deputato democratico - desidero ringraziare i colleghi di tutti

i gruppi per il lavoro di collaborazione condotto in

Commissione, per la messa a punto condivisa degli emendamenti e

anche per la volonta' di procedere congiuntamente alla proposta

di approvazione in sede legislativa. E ringrazio anche il

Governo, che non ha fatto mancare il suo positivo apporto

concreto all'azione legislativa del Parlamento".

 "Il consenso generale raccolto dal provvedimento e

l'approvazione in sede legislativa, con il pieno concorso del

Governo, sono dunque segnali importanti che auspico indirizzino

anche il Senato a procedere speditamente alla sua approvazione

definitiva", conclude Giorgio Zanin.(ANSA).

 

DIFESA: VITO, CON SI' DDL INCARICHI PIU' TRASPARENZA

   (ANSA) - ROMA, 4 MAR - La Commissione Difesa della Camera dei

deputati ha approvato oggi in sede legislativa il progetto di

legge n. 2428, recante "Modifiche al codice dell'ordinamento

militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in

materia di limiti all'assunzione di incarichi presso imprese

operanti nel settore della difesa da parte di ufficiali delle

Forze armate che cessano dal servizio e di dirigenti civili del

Ministero della difesa". Il provvedimento passa ora all'esame

del Senato.

   Il presidente della Commissione Difesa, Elio Vito, ha

espresso soddisfazione per l'approvazione del provvedimento,

avvenuta all'unanimita'.  "La finalita' del provvedimento - ha

chiarito Elio Vito - e' quella di stabilire a fini di trasparenza

una divisione chiara e netta tra le Forze armate in qualita' di

committenti e le imprese che forniscono alle stesse Forze armate

sistemi d'arma complessi o che comunque operano in questo campo.

A tal fine viene previsto che i dirigenti delle Forze armate sia

militari, sia civili che operano nel settore dell'acquisizione

di sistemi d'arma non possono per tre anni dalla cessazione dal

servizio assumere incarichi nelle imprese in questione".(ANSA).

 

F35: ITALIA NE HA COMPRATI 8, PRIMO GIA' COMPLETATO

REPORT RID,A REGIME RITORNI STIMATI 14,5 MLD DLR, 6.400 OCCUPATI

   (ANSA) - ROMA, 4 MAR - L'Italia ha acquistato al momento otto

caccia F35. In produzione ce ne sono sei ed il primo esemplare -

chiamato AL-1 - e' stato in pratica gia' completato. Sara'

consegnato entro la fine dell'anno all'Aeronautica Militare. Il

punto sullo stato dell'arte del discusso programma Joint Strike

Fighter e' stato fatto da Rid (Rivista italiana difesa).

   La prima base operativa con l'F-35 sara' Amendola (Foggia), la

seconda Grottaglie (Taranto), che dovrebbe ricevere il primo

aereo nel 2018. Poi sara' la volta della portaerei Cavour, che

ricevera' il modello a decollo verticale ed infine tocchera' a

Ghedi (Brescia).

   La produzione dei caccia e' in corso nello stabilimento di

Cameri (Novara), una replica, su scala ridotta, di quello

Lockheed Martin di Fort Worth, in Texas. Cameri e' stata

dimensionata per produrre a regime 2 aerei il mese, mentre per

Fort Worth si parla di 22 velivoli al mese. Lo stabilimento

produrra' anche le ali del caccia (a regime 6,6 al mese). La

consegna della prima ala, destinata ad un F-35A dell'aviazione

Usa, e' prevista entro fine marzo.

   Il programma coinvolge una sessantina di imprese italiane -

nella maggioranza piccole e medie imprese - e ad oggi ha

garantito, secondo Rid, 1,5 miliardi di dollari di ritorni, gia'

contrattualizzati. Il piano di partecipazione industriale di

Lockheed Martin e Pratt & Whitney indica stime di ritorno

industriale pari a circa 14,5 miliardi di dollari per la sola

fase di sviluppo e produzione. "In pratica, pertanto - evidenzia

la rivista - se teniamo conto della sola fase di sviluppo e

produzione, il programma si ripagherebbe da solo".

   Degli 1,5 miliardi di dollari, il 78% e' andato a Finmeccanica

(Alenia Aermacchi) ed il resto ad un'altra quarantina di aziende

italiane piccole e medio-piccole. Per quanto riguarda, invece, i

potenziali 14,5 miliardi di dollari complessivi, la percentuale

per Finmeccanica dovrebbe scendere al 66% ed essere pari a circa

9,6 miliardi di dollari.

   Capitolo occupazione. Attualmente al programma lavorano in

Italia 1.200 persone (l'80% di Finmeccanica), delle quali oltre

700 a Cameri. Le ultime stime indicano che il numero complessivo

potrebbe salire fino a 6.400 (79% Finmeccanica).

   Rid ricorda infine che Cameri e' stata dimensionata per

garantire la produzione di 200 velivoli, aereo piu' aereo meno,

ma gli impegni di oggi parlano di 127 aerei: 90 italiani piu' 37

olandesi (ancora non ci sono contratti scritti, ma l'Olanda si e'

impegnata da tempo a produrre i suoi F35 in Italia). Ne mancano

una settantina per raggiungere l'ottimale e far si' che Cameri

sia competitiva a tutti gli effetti. Per questo, sottolinea,

"sarebbe importante che altri Paesi, uno per tutti la Norvegia,

decidessero di produrre i loro aerei a Cameri". (ANSA).

 

 

FISCO: CAF CONTRARI ALLA RESPONSABILITA' SU ERRORI 730

IL MECCANISMO POTREBBE GENERARE FRODI DA PARTE DEI CONTRIBUENTI

   (ANSA) - ROMA, 04 MAR - Se la dichiarazione dei redditi e'

sbagliata, a pagare, sia l'imposta che la sanzione, sara' chi

l'ha compilata e non il contribuente. Ma i centri di assistenza

fiscale (Caf) non ci stanno e definiscono la nuova norma del

decreto sulla semplificazione fiscale, quella che attribuisce

loro maggiori responsabilita' in caso di errori:

"incostituzionale e ad alto rischio di frode".

    In particolare, il coordinatore nazionale dei Caf, Valerio

Canepari, ascoltato in audizione alla Camera ha spiegato che se

durante la compilazione del modello 730 saranno commessi degli

sbagli, il Caf sara' chiamato a pagare non solo l'imposta che

spettava inizialmente al contribuente, ma anche "la sanzione

vera e propria - calcolata come il 30% dell'imposta - insieme

agli interessi maturati nel frattempo".

    Un meccanismo che secondo Canepari potrebbe generare

comportamenti fraudolenti sia da parte dei dipendenti dei centri

di assistenza, sia dei contribuenti stessi.

   Inoltre, le verifiche sulla documentazione presentata

avverranno dopo tre anni dalla compilazione della dichiarazione

e a quel punto "sara' molto difficile dimostrare che si sia

trattato di un errore o di un comportamento fraudolento".

Continua Canepari che sul nuovo modello Isee lamenta invece un

altro tipo di problema, legato alla difficolta' di reperire i

dati necessari in maniera semplice e rapida.

  Ad esempio, come spiega il coordinatore dei Caf "le banche non

sono ancora pronte a fornirci i dati finanziari sui conti

correnti e sulla giacenza media" e non mancano i problemi anche

con il catasto che "non e' ancora aggiornato" e per questo motivo

costringe i centri di assistenza fiscale a inserire manualmente

i dati piu' recenti che pero' poi risultano difformi da quelli

forniti dallo stesso catasto.(ANSA).


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