ZANIN(PD),SI' A DDL SU CONSULENZE MILITARI PENSIONATI. VIETATI INCARICHI IN AZIENDE D'ARMA NEI PRIMI 3 ANNI - F35: ITALIA NE HA COMPRATI 8, PRIMO GIA' COMPLETATO - CAF CONTRARI ALLA RESPONSABILITA' SU ERRORI 730
DIFESA: ZANIN(PD),SI' A DDL SU CONSULENZE MILITARI PENSIONATI
VIETATI INCARICHI IN AZIENDE D'ARMA NEI PRIMI 3 ANNI
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - "Con il voto di oggi, la Camera
esclude la possibilita' per i Generali in pensione di offrire
consulenze o ricoprire incarichi in aziende produttrici di
sistemi d'arma per la Difesa per i tre anni successivi alla loro
collocazione a riposo". Lo dichiara Giorgio Zanin, deputato del
Partito Democratico e relatore della proposta di legge a prima
firma del deputato Pd Carlo Galli, votata oggi all'unanimita'
dalla Commissione Difesa in sede legislativa.
"Questo provvedimento - spiega Zanin - responsabilizzando
militari e aziende a una gestione piu' trasparente ed efficiente
delle forniture per i sistemi d'arma, porta l'ordinamento
militare italiano su standard europei. Militari e apparati
industriali sono infatti indirizzati a operare secondo una piena
e indipendente autonomia operativa, a tutto vantaggio della
qualita' delle forniture e dell'abbattimento dei costi per la
P.A. Un provvedimento che per la sua valenza porta con se' anche
un profilo etico".
"Con la legge Galli - prosegue Zanin - l'ordinamento militare
italiano contribuisce, anche nell'ambito della difesa, a
quell'azione corale della XVII legislatura che si ispira
trasversalmente ai valori fondamentali della trasparenza e
dell'efficientamento del sistema".
"Nel concludere oggi il percorso da relatore - continua il
deputato democratico - desidero ringraziare i colleghi di tutti
i gruppi per il lavoro di collaborazione condotto in
Commissione, per la messa a punto condivisa degli emendamenti e
anche per la volonta' di procedere congiuntamente alla proposta
di approvazione in sede legislativa. E ringrazio anche il
Governo, che non ha fatto mancare il suo positivo apporto
concreto all'azione legislativa del Parlamento".
"Il consenso generale raccolto dal provvedimento e
l'approvazione in sede legislativa, con il pieno concorso del
Governo, sono dunque segnali importanti che auspico indirizzino
anche il Senato a procedere speditamente alla sua approvazione
definitiva", conclude Giorgio Zanin.(ANSA).
DIFESA: VITO, CON SI' DDL INCARICHI PIU' TRASPARENZA
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - La Commissione Difesa della Camera dei
deputati ha approvato oggi in sede legislativa il progetto di
legge n. 2428, recante "Modifiche al codice dell'ordinamento
militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in
materia di limiti all'assunzione di incarichi presso imprese
operanti nel settore della difesa da parte di ufficiali delle
Forze armate che cessano dal servizio e di dirigenti civili del
Ministero della difesa". Il provvedimento passa ora all'esame
del Senato.
Il presidente della Commissione Difesa, Elio Vito, ha
espresso soddisfazione per l'approvazione del provvedimento,
avvenuta all'unanimita'. "La finalita' del provvedimento - ha
chiarito Elio Vito - e' quella di stabilire a fini di trasparenza
una divisione chiara e netta tra le Forze armate in qualita' di
committenti e le imprese che forniscono alle stesse Forze armate
sistemi d'arma complessi o che comunque operano in questo campo.
A tal fine viene previsto che i dirigenti delle Forze armate sia
militari, sia civili che operano nel settore dell'acquisizione
di sistemi d'arma non possono per tre anni dalla cessazione dal
servizio assumere incarichi nelle imprese in questione".(ANSA).
F35: ITALIA NE HA COMPRATI 8, PRIMO GIA' COMPLETATO
REPORT RID,A REGIME RITORNI STIMATI 14,5 MLD DLR, 6.400 OCCUPATI
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - L'Italia ha acquistato al momento otto
caccia F35. In produzione ce ne sono sei ed il primo esemplare -
chiamato AL-1 - e' stato in pratica gia' completato. Sara'
consegnato entro la fine dell'anno all'Aeronautica Militare. Il
punto sullo stato dell'arte del discusso programma Joint Strike
Fighter e' stato fatto da Rid (Rivista italiana difesa).
La prima base operativa con l'F-35 sara' Amendola (Foggia), la
seconda Grottaglie (Taranto), che dovrebbe ricevere il primo
aereo nel 2018. Poi sara' la volta della portaerei Cavour, che
ricevera' il modello a decollo verticale ed infine tocchera' a
Ghedi (Brescia).
La produzione dei caccia e' in corso nello stabilimento di
Cameri (Novara), una replica, su scala ridotta, di quello
Lockheed Martin di Fort Worth, in Texas. Cameri e' stata
dimensionata per produrre a regime 2 aerei il mese, mentre per
Fort Worth si parla di 22 velivoli al mese. Lo stabilimento
produrra' anche le ali del caccia (a regime 6,6 al mese). La
consegna della prima ala, destinata ad un F-35A dell'aviazione
Usa, e' prevista entro fine marzo.
Il programma coinvolge una sessantina di imprese italiane -
nella maggioranza piccole e medie imprese - e ad oggi ha
garantito, secondo Rid, 1,5 miliardi di dollari di ritorni, gia'
contrattualizzati. Il piano di partecipazione industriale di
Lockheed Martin e Pratt & Whitney indica stime di ritorno
industriale pari a circa 14,5 miliardi di dollari per la sola
fase di sviluppo e produzione. "In pratica, pertanto - evidenzia
la rivista - se teniamo conto della sola fase di sviluppo e
produzione, il programma si ripagherebbe da solo".
Degli 1,5 miliardi di dollari, il 78% e' andato a Finmeccanica
(Alenia Aermacchi) ed il resto ad un'altra quarantina di aziende
italiane piccole e medio-piccole. Per quanto riguarda, invece, i
potenziali 14,5 miliardi di dollari complessivi, la percentuale
per Finmeccanica dovrebbe scendere al 66% ed essere pari a circa
9,6 miliardi di dollari.
Capitolo occupazione. Attualmente al programma lavorano in
Italia 1.200 persone (l'80% di Finmeccanica), delle quali oltre
700 a Cameri. Le ultime stime indicano che il numero complessivo
potrebbe salire fino a 6.400 (79% Finmeccanica).
Rid ricorda infine che Cameri e' stata dimensionata per
garantire la produzione di 200 velivoli, aereo piu' aereo meno,
ma gli impegni di oggi parlano di 127 aerei: 90 italiani piu' 37
olandesi (ancora non ci sono contratti scritti, ma l'Olanda si e'
impegnata da tempo a produrre i suoi F35 in Italia). Ne mancano
una settantina per raggiungere l'ottimale e far si' che Cameri
sia competitiva a tutti gli effetti. Per questo, sottolinea,
"sarebbe importante che altri Paesi, uno per tutti la Norvegia,
decidessero di produrre i loro aerei a Cameri". (ANSA).
FISCO: CAF CONTRARI ALLA RESPONSABILITA' SU ERRORI 730
IL MECCANISMO POTREBBE GENERARE FRODI DA PARTE DEI CONTRIBUENTI
(ANSA) - ROMA, 04 MAR - Se la dichiarazione dei redditi e'
sbagliata, a pagare, sia l'imposta che la sanzione, sara' chi
l'ha compilata e non il contribuente. Ma i centri di assistenza
fiscale (Caf) non ci stanno e definiscono la nuova norma del
decreto sulla semplificazione fiscale, quella che attribuisce
loro maggiori responsabilita' in caso di errori:
"incostituzionale e ad alto rischio di frode".
In particolare, il coordinatore nazionale dei Caf, Valerio
Canepari, ascoltato in audizione alla Camera ha spiegato che se
durante la compilazione del modello 730 saranno commessi degli
sbagli, il Caf sara' chiamato a pagare non solo l'imposta che
spettava inizialmente al contribuente, ma anche "la sanzione
vera e propria - calcolata come il 30% dell'imposta - insieme
agli interessi maturati nel frattempo".
Un meccanismo che secondo Canepari potrebbe generare
comportamenti fraudolenti sia da parte dei dipendenti dei centri
di assistenza, sia dei contribuenti stessi.
Inoltre, le verifiche sulla documentazione presentata
avverranno dopo tre anni dalla compilazione della dichiarazione
e a quel punto "sara' molto difficile dimostrare che si sia
trattato di un errore o di un comportamento fraudolento".
Continua Canepari che sul nuovo modello Isee lamenta invece un
altro tipo di problema, legato alla difficolta' di reperire i
dati necessari in maniera semplice e rapida.
Ad esempio, come spiega il coordinatore dei Caf "le banche non
sono ancora pronte a fornirci i dati finanziari sui conti
correnti e sulla giacenza media" e non mancano i problemi anche
con il catasto che "non e' ancora aggiornato" e per questo motivo
costringe i centri di assistenza fiscale a inserire manualmente
i dati piu' recenti che pero' poi risultano difformi da quelli
forniti dallo stesso catasto.(ANSA).