ASTE TRUCCATE, ARRESTATI GIUDICE E CANCELLIERA LATINA. OTTO IN MANETTE, ANCHE MOGLIE MAGISTRATO E SOTTUFFICIALE GDF - DA 2016 AUMENTA ANCORA ETA' PENSIONI, 66 ANNI E 7 MESI. SCATTA INCREMENTO DI ALTRI 4 MESI - DIFESA: VERSO DISMISSIONE 1.500 CASERME
ASTE TRUCCATE, ARRESTATI GIUDICE E CANCELLIERA LATINA
OTTO IN MANETTE, ANCHE MOGLIE MAGISTRATO E SOTTUFFICIALE GDF
(di Domenico Palesse)
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Avevano messo in piedi una vera e
propria organizzazione criminale, un sistema collaudato di
corruzione con la complicita' di un magistrato ed una cancelliera
del Tribunale di Latina. Per questo la Squadra Mobile del
capoluogo pontino ha arrestato otto persone dando esecuzione
all'ordinanza emessa nei confronti non solo del giudice
fallimentare Antonio Lollo e della cancelliera Rita Sacchetti,
ma anche di un sottufficiale della Guardia di Finanza, di
quattro professionisti e della moglie dello stesso magistrato.
Le accuse nei loro confronti variano dalla corruzione in atti
giudiziari alla concussione, alla turbativa d'asta, al falso ed
alla rivelazione di segreto nonche' all'accesso abusivo ad un
sistema informatico e telematico.
Le indagini, seguite in stretta collaborazione tra le procure
di Perugia e Latina, hanno preso il via in seguito ad una
denuncia presentata al Tribunale di Latina in cui si ipotizzava
il reato di bancarotta nell'ambito di un concordato preventivo.
L'attivita' della squadra Mobile pontina e' riuscita a scoprire un
"consolidato sistema corruttivo" - come viene descritto - grazie
al quale i consulenti nominati dal giudice nelle procedure
concorsuali, corrispondevano abitualmente allo stesso magistrato
una percentuale dei compensi liquidati dal tribunale per la
prestazione. E' stata inoltre portata alla luce l'esistenza di
un sistema finalizzato a influenzare il corretto svolgimento
delle aste del tribunale di Latina per la vendita di beni
oggetto di liquidazione.
L'attivita' investigativa ha consentito anche di accertare
numerosi e ripetuti accessi abusivi al sistema informativo del
Registro Generale della Procura della Repubblica di Latina. In
questo modo si aveva la possibilita' di permettere ad alcuni
soggetti sottoposti ad indagine di eludere i controlli a loro
carico, venendo a conoscenza di dati coperti dal segreto
istruttorio. La polizia sta effettuando anche numerosi sequestri
per un valore che si aggira intorno al milione di euro, il
profitto che il sodalizio criminale avrebbe ottenuto attraverso
la gestione illecita delle aste fallimentari. Gli investigatori
hanno gia' messo le mani su oggetti preziosi e denaro contante in
possesso degli arrestati, quattro dei quali sono in carcere e
quattro ai domiciliari.
Gli arresti di oggi rappresentano un terremoto che ha scosso
la sezione fallimentare del tribunale di Latina. Le indagini
della squadra Mobile non si fermano e non e' escluso che altre
persone possano finire a breve nel registro degli indagati.
(ANSA).
DA 2016 AUMENTA ANCORA ETA' PENSIONI, 66 ANNI E 7 MESI
SCATTA INCREMENTO DI ALTRI 4 MESI PER ADEGUARE VITA MEDIA
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Aumenta ancora da gennaio del 2016
l'eta' per andare in pensione, perche' - come previsto dalla legge
- l'anno prossimo scatta il nuovo adeguamento di quattro mesi in
base agli incrementi della speranza di vita. Quindi tra il 2016
ed il 2018 gli uomini andranno in pensione di vecchiaia a 66
anni e sette mesi. Differenziata l'eta' fissata per le donne.
A indicare le nuove 'soglie' e' l'Inps in una circolare nella
quale chiarisce quanto disposto da un decreto del ministero
dell'Economia di fine 2014 sull'aumento di tali requisiti legati
alla speranza di vita media. L'adeguamento era stato introdotto
da un provvedimento del 2010.
Per il 2019 si fissera' un nuovo adeguamento alla speranza di
vita che pero', proprio a partire da quell'anno, non sara' piu'
triennale ma, in base alla legge Fornero, avverra' ogni due anni.
Gli uomini, dunque, del settore privato e del settore
pubblico e gli autonomi dal primo gennaio 2016 e fino a fine
2018 andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni e sette mesi.
Le donne, invece, del settore privato andranno in pensione
di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel
2018) mentre le lavoratrici autonome andranno in pensione di
vecchiaia a 66 anni e un mese (66 anni e sette mesi nel 2018).
Le dipendenti pubbliche vanno in pensione di vecchiaia alla
stessa eta' degli uomini (66 anni e sette mesi).
In ogni caso sono comunque richiesti almeno 20 anni di
contributi.
La pensione anticipata dal 2016 rispetto all'eta' di vecchiaia
si potra' percepire con 42 anni e 10 mesi se uomini, con 41 anni
e 10 mesi se donne.
Da quando l'adeguamento dell'eta' pensionabile alle
aspettative di vita e' stato introdotto l'eta' pensionabile e'
finora salita di 7 mesi.(ANSA).
DIFESA: VERSO DISMISSIONE 1.500 CASERME E 3.000 CASE
ALL'ASTA I PRIMI 611 ALLOGGI LIBERI IN 13 REGIONI
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - In linea con le indicazioni del
ministro della Difesa, Roberta Pinotti, sta proseguendo il
processo di dismissione del patrimonio immobiliare militare. Il
ministero, come previsto dalla Legge di Stabilita' 2015, sta
contribuendo al conseguimento degli obiettivi di risanamento
della finanza pubblica con l'accantonamento di non meno di 220
milioni di euro nel 2015 e a 100 milioni di euro annui negli
anni 2016-17. Per raggiungere questo risultato, la Difesa potra'
contare sulle risorse derivanti dai processi di valorizzazione
di oltre 1.500 infrastrutture come caserme, opere difensive,
depositi, ritenute non piu' necessarie ai fini istituzionali, a
cui si aggiungono oltre 3.000 unita' abitative da dismettere.
E' stata creata un'apposita task force per la valorizzazione
e dismissione degli immobili, in collaborazione con l'Agenzia
del demanio e diverse amministrazioni locali, tra cui Roma,
Firenze, Torino, Napoli e Milano con cui sono stati siglati
appositi accordi, che sta gestendo il processo di valorizzazione
dei 1.500 immobili, allo scopo di ricavare risorse aggiuntive
per il bilancio pubblico e 'rifunzionalizzare' infrastrutture
non piu' utili alle esigenze militari.
La Direzione dei lavori e del Demanio della Difesa sta invece
coordinando la vendita di circa 3.000 alloggi sul territorio
nazionale. In particolare, dal gennaio 2015, e' stata avviata la
procedura per la vendita con il sistema d'asta e il primo bando
ha riguardato 611 alloggi liberi in 13 regioni italiane:
Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio,
Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e
Veneto. Per facilitare la dismissione, il ministero lo scorso
novembre ha siglato un accordo con il Consiglio nazionale del
Notariato che ha messo a disposizione un proprio sistema di asta
telematica che consente agli interessati di partecipare, anche a
distanza ed attraverso notai periferici. Tutte le informazioni
riferiti ai lotti oggetto dell'asta - elenco dei 637 immobili
residenziali, disciplinare d'asta e le caratteristiche degli
immobili in vendita - sono state pubblicate sui siti
www.difesa.it e www.notariato.it. Le aste si svolgono in date
differenti e in due fasi: la prima riservata al personale
militare e civile della Difesa in possesso dei requisiti, la
seconda, ha luogo laddove quella principale vada deserta ed e'
estesa a tutti. Agli stessi siti e' possibile disporre di
informazioni riferite ad un secondo e ad un terzo bando d'asta
riguardanti rispettivamente 70 unita' abitative qualificate di
pregio, situate nelle citta' di Alessandria, Capua, Caserta,
Gorizia, La Spezia, Pistoia e Trieste e ulteriori 424 alloggi.
(ANSA).