DIFESA: LIBRO BIANCO;ANCHE FORZE DI RISERVA REGIONALI. PER ESIGENZE CONTINGENTI MILITARI E RISPOSTA A EMERGENZE CIVILI. LA DIFESA CAMBIA,LARGO AI GIOVANI E CONTRATTI A TERMINE. VIA LIBERA A LIBRO BIANCO, 'ITALIA LEADER IN AREE CRISI VICINE'
DIFESA: LIBRO BIANCO;ANCHE FORZE DI RISERVA REGIONALI
PER ESIGENZE CONTINGENTI MILITARI E RISPOSTA A EMERGENZE CIVILI
(ANSA) - ROMA, 21 APR - La costituzione di una "nuova
struttura della Riserva volontaria", anche su base regionale,
verra' proposta dalla Difesa che, nel Libro Bianco, ricorda come
"la componente della Riserva e' parte integrante delle capacita'
di uno Strumento militare di natura professionale" ed e'
richiesta dalla Nato "per consentire di mantenere in servizio
Forze armate piu' ridotte e con costi inferiori, secondo il
principio dell'economia degli sforzi".
"L'incertezza degli scenari internazionali e la possibilita'
che la dimensione quantitativa delle future Forze armate possa
essere non sufficiente in alcune situazioni operative - si legge
nel Libro Bianco - richiedono forme d'integrazione delle
capacita' dello strumento militare. L'obiettivo e' la creazione di
una riserva operativa efficace e prontamente impiegabile, che
sia cioe' composta di una forza ben addestrata di ufficiali,
sottufficiali e truppa, per esigenze contingenti militari e di
risposta a emergenze civili".
In questo contesto la Difesa presentera' delle "proposte
operative" per la costituzione di una nuova struttura della
riserva volontaria che "sia coerente con la nuova struttura
concettuale degli arruolamenti e delle progressioni di carriera;
tragga vantaggio delle strutture e delle capacita' delle
Associazioni d'arma esistenti, soprattutto in relazione al fatto
che la stessa riserva potrebbe essere impiegata in attivita' di
concorso alle istituzioni dello Stato in caso di eventi
eccezionali; si connoti su base regionale o macro-regionale, per
minimizzare i costi e connettere la struttura della riserva al
territorio che la esprime; si basi su un modello di
finanziamento esterno al bilancio ordinario".
Sono previste diverse forme di adesione a questa Riserva
(comunque aperta "al piu' ampio numero possibile di
professionalita' e gradi"): "da quella piu' giovane ed operativa,
da impiegare piu' frequentemente, a quella part-time e
specialistica, che avra' cicli di impiego meno frequenti".
La chiave del successo per la costituzione di una Riserva
efficace, spiega la Difesa, "e' la sua piena integrazione nella
struttura delle capacita' delle Forze armate e il suo utilizzo
regolare in cicli d'impiego e di addestramento. Il tutto in un
sistema che sia in grado di impiegare regolarmente, in funzione
delle esigenze, forze regolari e riservisti per coprire il piu'
ampio spettro delle esigenze di sicurezza e difesa
nazionali".(ANSA).
LA DIFESA CAMBIA,LARGO AI GIOVANI E CONTRATTI A TERMINE
VIA LIBERA A LIBRO BIANCO, 'ITALIA LEADER IN AREE CRISI VICINE'
(ANSA) - ROMA, 21 APR - Uno "strumento militare" piu' giovane,
snello e operativo, meno costoso ed in grado di rispondere
velocemente e con efficacia alle crisi internazionali che piu' da
vicino minacciano l'Italia, a cominciare da quelle che
infiammano l'area del Mediterraneo, dove il nostro Paese e'
pronto ad assumere la leadership di eventuali missioni: e' la
riforma delle Forze armate contenuta nel Libro Bianco della
Difesa illustrato oggi al presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella e "apprezzato" dal Consiglio Supremo di Difesa.
Quattro, secondo l'illustrazione del ministro Roberta Pinotti, i
pilastri della riforma: dove e come impiegare lo strumento
militare; l'organizzazione; il personale e le risorse.
MEDITERRANEO, FOCUS AZIONE MILITARE - L'obiettivo e'
concentrare lo sforzo militare nelle aree di maggiore interesse
per il Paese, o di interesse addirittura "vitale". Oggi le forze
armate sono pensate per interventi in ogni regione del mondo ed
infatti i militari italiani sono impegnati in circa 30 missioni
all'estero, in tre continenti. L'Italia e' alla guida di
coalizioni anche in regioni molto distanti. Il Libro Bianco
individua invece come priorita' per il Paese la vicina area
euro-mediterranea, dove l'Italia e' pronta per un ruolo di
leader. Fuori da essa, le Forze armate concorreranno alla
sicurezza internazionale, insieme agli alleati.
ACCENTRAMENTO DECISIONI E ORGANIZZAZIONE INTERFORZE - Oggi,
denuncia il Libro Bianco, le decisioni di politica militare e
industriale sono talvolta incoerenti, con le singole Forze
armate dotate di ampia autonomia e che tendono a controllare
direttamente le operazioni militari e gli investimenti. Sono
moltissimi i centri di spesa, e c'e' ridondanza di
infrastrutture. Domani, secondo il documento programmatico della
Difesa, tutte le decisioni politiche saranno la responsabilita'
del ministro; tutte le operazioni militari sotto comando
interforze, cosi' come interforze (e coordinata con i partner
europei) sara' la pianificazione, ma anche la logistica. Previsti
accorpamenti dei Reparti e unificazione delle funzioni.
CONTRATTI 'A TERMINE' E RETRIBUZIONI ADEGUATE - Le Forze
armate sono oggi caratterizzate da una prevalenza di personale
in servizio permanente, il cui graduale invecchiamento comporta
una riduzione dell'operativita'. Gli stipendi sono bassi e le
indennita' di missione alte. L'obiettivo del Libro Bianco e'
quello di avere piu' personale in ferma prefissata, quindi con
contratti "a termine", piu' giovani arruolati e con maggiori
tutele al momento del congedo. E' poi prevista una nuova
struttura della retribuzione, connessa con l'operativita'
militare e capace di attrarre il personale piu' preparato.
150.000 MILITARI E LEGGE PLURIENNALE PER INVESTIMENTI - Il
bilancio della Difesa e' attualmente caratterizzato da un alto
costo del personale e pochissime risorse per la manutenzione.
Molti mezzi non sono utilizzabili per la mancanza di ricambi.
Inoltre, c'e' una forte oscillazione nel tempo delle risorse,
che di fatto impedisce di programmare. SituaZione resa ancora
piu' difficile dal fatto che industria e Difesa dialogano poco e
male. Con la riforma della Pinotti si conferma la riduzione dei
militari da 190 mila a 150.000 militari, recuperando risorse per
l'operativita'. Previsto un unico capitolo di bilancio per nuovi
acquisti e manutenzione, e una legge pluriennale per gli
investimenti militari. Sara' adottato, inoltre, un piano
strategico per lo sviluppo della base industriale e tecnologica.
CONSIGLIO SUPREMO DIFESA - Il Consiglio Supremo di Difesa ha
dato il via libera a quella che viene definita una
"significativa riforma" volta tra l'altro a "rafforzare la
direzione politica del Ministro" e a "migliorare l'attuale
modello professionale". Il Libro Bianco definisce i "principi e
i criteri" sulla cui base sara' realizzata una "complessa opera
di riorganizzazione" dello strumento militare, che sara' messa a
punto nei prossimi da alcune commissioni guidate dal capo di
Stato maggiore della Difesa, sulla base delle direttive del
ministro. Dal Consiglio arriva infine l' "incoraggiamento a
valutare con particolare attenzione il 'modello operativo'
che potrebbe dover essere profondamente e rapidamente innovato
rispetto a quello attuale, in ragione della duplice esigenza di
far fronte con efficacia alle nuove minacce e di rispettare i
vincoli di bilancio imposti dal mantenimento della stabilita'
della finanza pubblica". (ANSA).