RAPINE FINGENDOSI FINANZIERI, ANCHE DUE VERI MILITARI - P.A: COMPROMESSO SU FORESTALE, ADDIO MA NO SPEZZATINO - DIFESA: PINOTTI, CON LIBRO BIANCO VALORIZZIAMO MERITO. MENO GENERALI E PIU' GIOVANI, ARRIVEREMO A 150MILA MILITARI

giovedì 23 aprile 2015


RAPINE FINGENDOSI FINANZIERI, ANCHE DUE VERI MILITARI
   (ANSA) - MILANO, 22 APR - Ci sono anche due veri finanzieri
nella banda di rapinatori arrestata nell'operazione congiunta di
carabinieri della compagnia Duomo e a Gdf. Hanno 42 e 45 anni,
sono entrambi appuntati della stazione di Como, dove prestano
servizio da almeno dieci anni.
   Come loro sono finiti in manette altre 8 persone, anche se le
ordinanze di custodia cautelare eseguite oggi sono
complessivamente 9. Sono tutti pregiudicati e ci sono due padri
con due rispettivi figli. L'indagine  e' partita nel marzo 2014
dopo i furti avvenuti il 28 marzo negli appartamenti di due
sorelle a Milano in via Tolentino (a due civici dalla caserma
dei carabinieri) e in via Monti. Il bottino in quell'occasione e'
stato di 200mila euro.
   Due mesi dopo, grazie a un'impronta trovata in casa, e' stato
arrestato un membro della banda che ha permesso (anche grazie
alle intercettazioni) di ricostruire i movimenti e
l'organizzazione. Ognuno aveva un ruolo preciso: chi trovava le
auto rubate con cui andare sui posti, chi le armi, chi le
vittime. Il modus operandi era sempre lo stesso: una volta
individuata la vittima un gruppo di 4-5 si presentava a casa di
giorno con armi (vere) e pettorine (false) dicendo di dover fare
un controllo fiscale. Con tono intimidatorio, ma consono per
forze dell'ordine, si facevano consegnare i preziosi e contanti
con la scusa di un sequestro e andavano via. (ANSA).

 

P.A: COMPROMESSO SU FORESTALE, ADDIO MA NO SPEZZATINO

TUTTA IN UN UNICO CORPO.CRESCE MOBILITA' TRAVET,PIU' TRASFERIMENTI

   (ANSA) - ROMA, 22 APR - Resta l'abolizione della Forestale ma

viene scongiurato il suo smembramento in diverse altre forze di

polizia, facendola confluire tutta in un unico corpo. Una sorta

di compromesso rispetto alla posizione iniziale che lasciava le

porte aperte allo 'spezzatino'. C'e' quindi il tentativo di

rispondere al pressing arrivato dalle opposizioni e non solo. La

proposta arrivata al Senato con il parere favorevole del Governo

deve pero' essere ancora messa ai voti dell'Aula, che si

esprimera' sul punto la prossima settimana, quando riprenderanno

i lavori sulla delega di riforma della Pubblica Amministrazione.Sempre sul fronte statali, i dati dell'Aran mostrano una ripresa

delle operazioni di mobilita', con dieci mila trasferimenti in

piu' nel corso del 2013, anno in cui sono stati completati gli

accorpamenti tra le agenzie fiscali e gli enti previdenziali,

con la creazione del superInps.

   Tornando alla Forestale, dopo tante proteste e lunghi

dibattiti a sua difesa si e' cercata una mediazione, attraverso

la riformulazione di un emendamento, prima firmataria la

senatrice Patrizia Bisinella (Misto), con cui non si scalfisce

il principio base, il corpo viene cancellato, ma si garantisce

il suo assorbimento in una sola altra forza, mentre nel testo

originale del ddl si parla di "altre forze di polizia". Insomma

dal plurale si passa al singolare, un cambiamento grammaticale

con conseguenze concrete, visto che una delle critiche sollevate

riguardava proprio la dispersione del corpo. Non solo, il nuovo

emendamento sottolinea anche la salvaguardia dell'unitarieta'

delle funzioni attribuite alla Forestale, sempre, come recita

anche la versione originale della delega, mantenendo fermi gli

attuali livelli di presidio dell'ambiente. Rimane da capire dove

andra' a finire, quale sara' la forza che la inglobera'. Le ipotesi

in campo sono quattro, quante le forze che restano: Carabinieri

(105 mila unita'), Polizia (95 mila), Guardia di finanza (60

mila), Polizia penitenziaria (38 mila). Si tratta quindi di

spostare 7 mila forestali, e' il corpo piu' piccolo, in una delle

forze rimanenti.

   Si preannuncia cosi' un'altra operazione di mobilita', come

quella che ha interessato i dipendenti dell'Inpdap e dell'Enpals

finiti nell'Inps (6.900) e i lavoratori dell'Agenzia del

Territorio assorbiti nelle Entrate (oltre 8.700), stando ai dati

del 2013 appena aggiornati dall'Aran, l'Agenzia per la

rappresentanza negoziale nelle pubbliche amministrazioni. In

tutto hanno cambiato ufficio quasi 44 mila statali nel corso di

un anno, in aumento rispetto all'anno precedente, anche se il

cosiddetto tasso di mobilita' resta piuttosto contenuto (1,45%).

L'affaire province, i nuovi accorpamenti e l'attuazione del

decreto Madia di quest'estate dovrebbero pero' far salire ancora

l'asticella.

(ANSA).

 

P.A: PIGNEDOLI (PD), ODG DA FORESTALE A POLIZIA AMBIENTALE
   (ANSA) - ROMA, 22 APR - "Il Corpo forestale dello Stato e'
specializzato nella prevenzione e repressione dei reati
ambientali e agro alimentari e per il contrasto alla criminalita'
organizzata in questi settori. Assicura la tutela dei valori di
biodiversita' e di agro-biodiversita' nazionali attraverso la
vigilanza nei Parchi nazionali, partecipando alle attivita' di
protezione civile per le calamita' naturali, con particolare
riferimento al contrasto agli incendi boschivi. Con tutta
evidenza e' particolarmente necessaria nel nostro Paese una
dedicata attivita' di sicurezza ambientale e agro alimentare che
solo una forza di Polizia specializzata puo' sviluppare". Lo
afferma Leana Pignedoli, vicepresidente Pd della commissione
Agricoltura a Palazzo Madama, illustrando in Aula l'ordine del
giorno sul Corpo Forestale di cui e' prima firmataria.
"Il testo - spiega Pignedoli - impegna dunque il Governo a
garantire, nella predisposizione dei decreti legislativi di
riorganizzazione delle funzioni di polizia, la organizzazione di
una polizia ambientale e agro alimentare che assuma le
necessarie funzioni e risorse, anche umane, dell'attuale corpo
Forestale". "La futura polizia ambientale e agroalimentare dovra'
includere le competenze relative al contrasto ai crimini
ambientali e agroalimentari, l'attivita' di mantenimento della
biodiversita', l'attivita' di vigilanza e di contrasto ai reati
compiuti in danno agli animali e al traffico internazionale di
legname, l'attivita' antibracconaggio e la tutela del benessere
animale, in raccordo con le funzioni di polizia gia' esistenti
negli altri corpi. Si chiede, infine, - conclude Pignedoli - a
rafforzare le funzioni di polizia ambientale e agroalimentare,
anche valutando nel processo di riorganizzazione, le possibili
forme di coordinamento e progressiva integrazione con i corpi di
polizia provinciale, favorendo per questa via una reale
innovazione istituzionale".(ANSA).


DIFESA: PINOTTI, CON LIBRO BIANCO VALORIZZIAMO MERITO
MENO GENERALI E PIU' GIOVANI, ARRIVEREMO A 150MILA MILITARI
   (ANSA) - ROMA, 22 APR - "Abbiamo lavorato pensando che ci
sono scenari diversi e nuovi, e che l'Italia vuole avere un
ruolo centrale nel Mediterranero, che le Forze Armate devono
essere piu' 'interoperabili'". Lo ha sottolineato il ministro
Roberta Pinotti, parlando a Radio Anch'io del Libro Bianco della
Difesa. "Pensiamo - ha spiegato - di valorizzare meno
l'anzianita' e piu' il merito. Questo significa meno generali e
piu' giovani. Le Forze Armate diventeranno ancora di piu' un pezzo
del sistema paese, quindi piu' cooperazione con gli Esteri e con
l'intelligence". La parte "piu' consistente" della riforma sara'
far scendere l'organico dei militari da 190mila a
150mila.(ANSA).

 

DIFESA: LIBRO BIANCO; ASSOCIAZIONI, UN'OCCASIONE MANCATA
'MANCA COMPLETAMENTE LA DIMENSIONE CIVILE DELLA DIFESA'
   (ANSA) - ROMA, 22 APR - "Piu' che un Libro Bianco per la
sicurezza internazionale e la difesa del nostro Paese, lo si
dovrebbe chiamare un Libro Bianco delle Forze Armate. Perche' nel
testo presentato ieri al Consiglio Supremo di Difesa dal
ministro Roberta Pinotti manca completamente la dimensione
civile e allargata della difesa di cittadini": per le sei reti
nazionali protagoniste della campagna "Un'altra difesa e'
possibile" il Libro Bianco e' "un'occasione mancata".
   Mancano anche - si legge in una nota - una qualsiasi
citazione del Servizio Civile Nazionale e tutte quelle
prospettive di prevenzione e composizione dei conflitti che sole
possono costruire una pace positiva sia a livello internazionale
che locale. "Da tempo chiedevamo una riscrittura collettiva ed
aggiornata del modello di difesa dell'Italia - afferma Francesco
Vignarca, coordinatore di Rete Disarmo - e abbiamo quindi
accolto positivamente l'annuncio da parte del ministro
dell'istituzione di questo percorso. Un annuncio apparentemente
positivo in virtu' delle intenzioni di renderlo un percorso
partecipato e pronto all'allargamento del concetto di difesa,
classicamente solo legato alle Forze Armate".
   "Nel documento - sottolinea la nota - si da' per scontato che
la difesa del Paese sia garantita solamente dal ruolo delle
forze militari. Eppure, come sottolinea con forza la nostra
Campagna, dall'articolo 11 e dall'articolo 52 della Costituzione
sono da tempo discese conferme giurisprudenziali della
possibilita' di difendere la Patria e i suoi cittadini anche con
mezzi non armati e nonviolenti. Tutti completamente dimenticati
nel testo presentato. "Difficile comprendere - sottolinea Enrico
Maria Borrelli, presidente del Forum Nazionale Servizio Civile -
come sia stato possibile dimenticare il Servizio Civile
Nazionale nel libro bianco sulla difesa in un momento in cui il
Governo se n'e' dichiarato il piu' convinto sostenitore e ha
avviato una riforma importante volta a estenderlo a 100.000
giovani l'anno, a fronte dei 190.000 militari che compongono le
forze armate". (ANSA).


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