FISCO: ADDIO SCONTRINO,IN DOTE AIUTO IVA A COMMERCIANTI. ENTRATE FORNIRANNO I DATI; NOVITA' PER CHI SALVA IMPRESE IN CRISI - AG.ENTRATE, ERRATE NOTIZIE STAMPA SU NULLITA' ATTI. NESSUN COLLEGAMENTO CON SENTENZA CONSULTA SU DIRIGENTI
FISCO: ADDIO SCONTRINO,IN DOTE AIUTO IVA A COMMERCIANTI
ENTRATE FORNIRANNO I DATI; NOVITA' PER CHI SALVA IMPRESE IN CRISI
(di Corrado Chiominto)
(ANSA) - ROMA, 22 APR - Niente scontrino e incassi comunicati
ogni giorno via web. In cambio dichiarazione Iva ''assistita'',
quasi una precompilata, e rimborsi fiscali senza presentare
garanzie e certificazioni.
E' questa una delle misure che spunta dalle pieghe dallo
schema di decreto che introdurra' dal 2017 la fattura telematica.
La norma, finalizzata in particolare per le piccole partite Iva,
e' prevista anche per gli imprenditori che daranno vita a Start
Up (senza limiti dimensionali), ma solo per i primi tre anni.
L'approccio, evidente anche in questa norma, e' quello di un
fisco che chiede trasparenza e, in cambio, aiuta il
contribuente-impresa a fare la sua parte con correttezza. Questo
e' vero anche per un'altra norma, prevista questa volta dal
decreto che regola le norme tributarie internazionali delle
imprese. Per dare certezza e' previsto che eventuali imprese
straniere che investiranno in Italia per rilevare una societa' in
crisi possano chiedere preventivamente al Fisco - tecnicamente
si chiama 'interpello' - quali sono i risvolti tributari del
'salvataggio', cosi' da effettuare un investimento senza
incertezze. La stessa norma, poi, e' fatta con finalita'
attrattive anche per tutte le societa' che puntano ad investire
in Italia almeno 30 milioni, creando occupazione.
Ad avere un deciso impatto sul popolo delle ''partite Iva''
e' pero' l'agevolazione in arrivo per i commercianti che
sceglieranno le fatture telematiche e che, sempre on line,
comunicheranno al fisco, ogni giorno prima della chiusura, gli
incassi dovuti alle vendite al dettaglio. E' il meccanismo che
consente di mandare in pensione il valore fiscale degli
scontrini.
In concreto il decreto promette che ''con effetto dal primo
gennaio 2017 per specifiche categorie di soggetti passivi Iva di
minori dimensioni l'Agenzia delle Entrate realizza un programma
di assistenza, differenziato per categoria di soggetti, con cui
sono messi a disposizione, in via telematica, gli elementi
informativi necessari per le liquidazioni periodiche e per la
dichiarazione annuale dell'Iva''. In pratica il fisco non
compila la dichiarazione, ma fornisce tutti i dati necessari gia'
strutturati a seconda delle caratteristiche dell'attivita'
svolta. Come dire arriva una sorta di dichiarazione Iva
assistita. E non e' l'unico beneficio previsto. Non dovranno piu'
essere registrate le fatture emesse e nemmeno quelle per gli
acquisti fatti. Ma soprattutto non sara' piu' necessario ottenere
il visto di conformita' o le garanzie necessarie per ottenere i
rimborsi fiscali Iva.(ANSA).
FISCO: AG.ENTRATE, ERRATE NOTIZIE STAMPA SU NULLITA' ATTI
NESSUN COLLEGAMENTO CON SENTENZA CONSULTA SU DIRIGENTI
(ANSA) - ROMA, 22 APR - L'Agenzia delle Entrate definisce
"errate" e prive di alcun collegamento con la sentenza della
Corte Costituzionale alcune notizie di stampa, secondo cui la
Commissione tributaria provinciale di Milano avrebbe annullato
un atto di accertamento in quanto sottoscritto da un funzionario
incaricato di funzioni dirigenziali decaduto per effetto della
stessa sentenza della Consulta. La nullita', spiega l'Agenzia,
sta invece nella mancata prova, "in questo singolo giudizio",
dell'appartenenza del funzionario alla carriera direttiva.
(ANSA).
FISCO: AG.ENTRATE, ERRATE NOTIZIE STAMPA SU NULLITA' ATTI (2)
(ANSA) - ROMA, 22 APR - In realta', spiega l'Agenzia delle
Entrate, alla carriera direttiva appartiene tutto "il personale
di terza area funzionale non dirigente, che puo' essere delegato
dal capo ufficio a firmare gli atti tributari". A mancare nel
procedimento e' stata dunque la prova dell'appartenenza dello
specifico funzionario, giudicata invece essenziale, insieme alla
delega, per la validita' dell'atto.
"In riferimento ad alcune errate notizie di stampa apparse
oggi, - si legge in un comunicato delle Entrate - si precisa che
la Commissione tributaria provinciale di Milano, con sentenza n.
3222/25/15, non ha annullato l'atto di accertamento dell'Agenzia
delle Entrate in quanto sottoscritto da un funzionario
incaricato di funzioni dirigenziali decaduto per effetto della
sentenza della Corte costituzionale del 17 marzo 2015, n. 37.
La Commissione, nella sua decisione, ha invece rilevato la
nullita' dell'atto in quanto "sottoscritto da soggetto non dotato
di nona qualifica funzionale", ritenendo non provata, in questo
singolo giudizio, l'appartenenza del funzionario che ha
sottoscritto l'atto alla carriera direttiva (ex nona qualifica
funzionale)".
Attualmente, puntualizzano ancora le Entrate, "alla carriera
direttiva appartiene il personale di terza area funzionale non
dirigente, che puo' essere delegato dal capo ufficio a firmare
gli atti tributari come previsto dall'art. 42, comma 1,
del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973,
n. 600". L'Agenzia segnala quindi a tale proposito che "la
Commissione tributaria provinciale di Gorizia, con decisione n.
63/01/2015, ha ritenuto che la sentenza della Corte costituzione
del 17 marzo 2015, n. 37 'non debba comportare affatto la
caducazione (nullita')' degli atti impugnati". (ANSA).