AGENZIE FISCALI IN MEZZO AL GUADO. ALLO STUDIO IL PASSAGGIO DELLE ENTRATE A PALAZZO CHIGI (ItaliaOggi)
ItaliaOggi – 25/04/2015
AGENZIE FISCALI IN MEZZO AL GUADO
di Cristina Bartelli
Si addensano le nubi sulle agenzie fiscali. Nubi che hanno il sapore di un restyling non meglio definito. Il progetto non è ancora ben delineato ma il sentore è tale da far vivere giorni agitati ai dipendenti delle agenzie che guardano al futuro con una certa apprensione. Nell’immediato, intanto, c’è nel disegno di legge Madia quello di riforma della pubblica amministrazione, l’intenzione di spostare il centro di vigilanza delle Agenzie fiscali dal ministero dell’economia alla presidenza del consiglio. Spostando in questo modo il baricentro della attuazione della politica fiscale da via Venti Settembre (sede del ministero dell’economia) a Palazzo Chigi, con una cabina di regia dedicata al funzionamento della macchina amministrativa. Ci sono poi le molte tensioni: non è stata ancora firmata la convenzione triennale tra ministero dell’economia e agenzia delle entrate con cui il primo dà gli indirizzi di politica fiscale al secondo. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi il documento è oggetto di un braccio di ferro tra i due centri direzionali. Poi voci che si rincorrono sulla necessità di una riforma che trovano eco nelle parole di Giancarlo Barra, segretario di Dirstat, il sindacato dei dirigenti della pubblica amministrazione, che ha incassato il 17 marzo scorso una vittoria contro il sistema delle Agenzia fiscali e contro la nomina dei suoi vertici, che forse non si aspettava neanche lui. Barra infatti non fa mistero che «le agenzie vanno chiuse. Devono essere trasformate in dipartimento sotto l’egida di Palazzo chigi e presiedute almeno da un sottosegretario che possa sedere a palazzo Chigi.