FISCO: PE APPROVA NUOVE REGOLE CONTRO RICICLAGGIO. DIRETTIVA PE, GIORNALISTI POSSONO CONSULTARE ELENCHI - FISCO: LEO,SUBITO RADDOPPIO TERMINI PER FAVORIRE 'VOLUNTARY'

venerdì 22 maggio 2015

FISCO: PE APPROVA NUOVE REGOLE CONTRO RICICLAGGIO

   (ANSA) - STRASBURGO, 21 MAG - Il Parlamento di Strasburgo ha

approvato una direttiva per la lotta contro il riciclaggio di

denaro. Le nuove regole puntano a combattere anche i reati

fiscali e il finanziamento del terrorismo, obbligando gli Stati

membri dell'Ue a tenere registri centrali con l'elenco degli

ultimi beneficiari della proprieta' di realta' aziendali, compresi

i trust. La direttiva prevede anche che queste liste possano

essere esaminate da coloro che hanno un "interesse legittimo" a

farlo.(ANSA).

 

FISCO: PE APPROVA NUOVE REGOLE CONTRO RICICLAGGIO (2)

   (ANSA) - STRASBURGO, 21 MAG - Il testo stabilisce inoltre

obblighi specifici per le banche, i revisori dei conti, gli

avvocati, gli agenti immobiliari, sulle operazioni sospette

effettuate dai loro clienti.

   I registri centrali saranno accessibili alle autorita' e alle

loro unita' di informazione finanziaria (senza alcuna

limitazione), per "entita' obbligate" (come le banche di fare le

loro 'due diligence' sui loro clienti), e anche per il pubblico,

come giornalisti e rappresentanti di Ong, che possano dimostrare

"interesse legittimi" nelle indagini.

   Il testo chiarisce le norme da applicare a "persone

politicamente esposte", cioe' chi ha un maggiore rischio di

corruzione a causa delle proprie posizioni politiche, come i

capi di Stato, membri del governo, giudici della Corte suprema,

e membri del parlamento , cosi' come i loro familiari.

   Dove ci sono rapporti d'affari ad alto rischio con queste

persone, misure aggiuntive dovrebbero essere messe in atto, ad

esempio, per stabilire l'origine del patrimonio e dei fondi

coinvolti, dice la direttiva. Gli Stati membri avranno due anni

per recepire la direttiva antiriciclaggio nei rispettivi

ordinamenti nazionali.(ANSA).

 

FISCO: DIRETTIVA PE, GIORNALISTI POSSONO CONSULTARE ELENCHI

   (ANSA) - BRUXELLES, 21 MAG - I giornalisti d'inchiesta, come

anche i rappresentanti delle Ong, hanno il diritto di consultare

gli elenchi delle aziende, inclusi nei registri centrali

istituiti dagli Stati membri per combattere il riciclaggio e i

reati fiscali. Lo prevede la direttiva approvata dal Parlamento

europeo che sottolinea come sia i giornalisti, sia le Ong,

devono comunque dare prova di "un interesse legittimo", nella

ricerca e raccolta di queste informazioni, come il nome, la data

di nascita, il Paese di nascita o residenza dei beneficiari

effettivi di questi trattamenti fiscali.(ANSA).

 

FISCO: LEO,SUBITO RADDOPPIO TERMINI PER FAVORIRE 'VOLUNTARY'

   (ANSA) - ROMA, 21 MAG - "La definitiva approvazione delle

nuove norme sul raddoppio dei termini di accertamento fiscale

potrebbe avere un effetto positivo per la voluntary disclosure,

in quanto verrebbero ridotti i periodi d'imposta da definire

nell'ambito di questa procedura". Lo ha affermato l'esperto

fiscale, ed ex presidente della Commissione parlamentare di

Vigilanza sull'Anagrafe Tributaria, Maurizio Leo oggi in

audizione alla Commissione Finanze del Senato.

   "Occorre, pero', fare presto - ha proseguito Leo - visto

l'approssimarsi della scadenza per la presentazione delle

istanze. Non a caso la stessa agenzia delle Entrate parla di

numeri non altissimi delle istanze presentate fino a oggi per il

rientro dei capitali esportati all'estero. Il rischio e' che si

crei, tra i soggetti interessati dal raddoppio dei termini, un

diverso trattamento tra chi presentera' l'istanza prima

dell'approvazione del decreto (o l'ha gia' presentata) e chi la

presentera' dopo: i primi dovranno comunque indicare, tra le

annualita' oggetto della procedura, i periodi d'imposta dal 2006,

i secondi, potranno limitarsi a far emergere i periodi

successivi al 2010".

    "La voluntary disclosure - sostiene Leo, anche docente

presso l'Accademia della Guardia di Finanza e gia' presidente

della Commissione Parlamentare di Vigilanza sull'Anagrafe

Tributaria - non decolla perche' i tempi dei diversi interventi,

allo stato, non sembrano gestiti in modo coordinato. Intanto,

tra incertezze operative e dubbi sulla questione del raddoppio

dei termini, sono gia' passati cinque dei nove mesi concessi al

contribuente per aderire alla procedura di collaborazione

volontaria e agli uffici per valutare le istanze presentate.Probabilmente - ha concluso Maurizio Leo - vale ancora la pena

che i contribuenti attendano che il quadro si definisca

ulteriormente e definitivamente. Il tempo scorre e settembre

2015 e' ormai (troppo) vicino. Sarebbe, pertanto, auspicabile una

proroga".

(ANSA).

 


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