P.A: C.CONTI,RISCHIO PORTE APERTE PER DIRIGENTI ESTERNI. DUBBI SU NOVITA' DANNO ERARIALE,MA ANCHE SU PARTECIPATE E COMUNI - 2 GIUGNO: PINOTTI, IERI SFILATA DI SERVITORI DELLO STATO - FISCO: MAXI SEQUESTRO A MARCHESE CATTANEO ADORNO

giovedì 04 giugno 2015

P.A: C.CONTI,RISCHIO PORTE APERTE PER DIRIGENTI ESTERNI

DUBBI SU NOVITA' DANNO ERARIALE,MA ANCHE SU PARTECIPATE E COMUNI

   (di Marianna Berti)

   (ANSA) - ROMA, 3 GIU - La Corte dei Conti fa una lunga lista

delle "perplessita'" suscitate dal ddl di riforma della Pubblica

Amministrazione. Dubbi che toccano diversi capitoli della

delega, dalla dirigenza alle partecipate. In particolare, mette

in guardia dai rischi di una mobilita' senza confini tra pubblico

e privato, che, spiega, potrebbe comportare un "piu' ampio" e

"discrezionale ricorso al conferimento di incarichi dirigenziali

ad estranei". Ma non solo, la Corte rileva piu' di un profilo

critico nella revisione della regole sulla responsabilita'

amministrativo contabile, in ballo c'e' infatti il danno

erariale, su cui la magistratura in questione rivendica

un'autonomia di giudizio.

   A mettere in fila tutti gli appunti sul ddl Madia e' il

presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, in

audizione in commissione Affari Costituzionali alla Camera, dove

il provvedimento e' al suo secondo passaggio. La Corte rileva

anche le note positive, come le novita' introdotte sulla

cittadinanza digitale o l'estensione del silenzio-assenso a

tutte le pubbliche amministrazioni. Ancora una volta e' pero'

l'intervento sulla dirigenza, una riforma nella riforma, a

sollevare i timori dei magistrati contabili: oltre

all'ampliamento delle ipotesi di mobilita' tra le amministrazioni

e tra queste e il settore privato, Squitieri parla del pericolo,

innescato dal ruolo unico, di una "conflittuale concorrenza" tra

gli enti pubblici per la scelta dei candidati migliori. E le

perplessita' diventano "forti" quando si passa a considerare la

revisione della responsabilita' amministrativo contabile, ovvero

del danno erariale. Innanzitutto, precisa, si tratta di una

materia che "attiene all'ordinamento civile e non

all'organizzazione amministrativa". Inoltre se si deve mettere

mano alla questione, per la Corte si dovrebbe procedere a un

"organico riordino". Tuttavia per la magistratura contabile non

siamo solo 'fuori tema': "Pur se il criterio dell'esclusiva

responsabilita' dei dirigenti per l'attivita' gestionale si ponga

quale naturale corollario della separazione delle attivita' di

indirizzo politico da quelle di amministrazione attiva, lo

stesso necessita di essere declinato salvaguardando l'autonomia

dei giudici contabili nel ricostruire le fattispecie di danno".

   Sempre sul fronte dirigenza, altri dubbi riguardano la

sostenibilita' finanziaria dell'obbligo per i Comuni di gestire

la funzione di direzione apicale in via associata (la Corte

rileva come il 57% dei comuni sia privo tanto di dirigenti).

   Squitieri si sofferma anche sulle partecipate pubbliche, su

cui osserva: "manca l'esplicita indicazione di obiettivi di tipo

quantitativo, espressi in termini di risparmi da realizzare, o

di numero di societa' da aggregare o sciogliere". Un altro punto

critico riguarderebbe la possibilita' di ricorre a piani di

rientro, per la Corte la previsione potrebbe infatti innescare

una stretta creditizia. Altre problematiche sono state messe in

evidenza dal procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti,

secondo cui il taglio del 60% delle tariffe per le

intercettazioni va valutato con attenzione affinche' "non ponga a

rischio la continuita' e l'efficienza delle attivita'

intercettative". Roberti teme soprattutto una ricaduta negativa

a sugli investimenti sostenuti dagli operatori.

   In audizione anche i sindacati con un giudizio duro della

Cgil, secondo cui la riforma presenta tratti ''fortemente

antistorici, da anni '50''. Sul ddl e' intervenuta inoltre

Unioncamere, che ha spiegato come l'associazione stia gia'

andando nel verso indicato dal provvedimento, con ''25 camere di

commercio'' che hanno gia' deliberato l'accorpamento su

105.(ANSA)

 

2 GIUGNO: PINOTTI, IERI SFILATA DI SERVITORI DELLO STATO

'MARO', CON INDIA AL BIVIO, INTESA O CONTROVERSIA INTERNAZIONALE'

   (ANSA) - ROMA, 3 GIU - "A differenza di altri Stati, in

Italia scegliamo di fare una sfilata soprattutto con gli uomini

e le donne. Non e' una sfilata di mezzi bellici e di sistemi

d'arma, come a Mosca. Nessuna esibizione 'muscolare', ma

cittadini che sfilano non in quanto armati, ma perche', avendo

giurato fedelta' alla Repubblica, decidono di servire lo Stato,

con un servizio difficile e impegnativo". Intervistata da

Avvenire, il ministro della Difesa Roberta Pinotti torna cosi'

sulla parata di ieri. "Il 2 giugno e' il momento in cui le Forze

armate rendono omaggio alla Repubblica".

   Il ministro si sofferma anche sull'omaggio ai maro' durante la

sfilata: "Non potevamo assolutamente non ricordarli e lo abbiamo

fatto. Siamo impegnati non solo col ricordo, ma anche con

l'impegno fattivo per riuscire a capire se e' possibile un'intesa

con l'India - siamo alle ultime battute nella ricerca di un

accordo - o se dobbiamo andare a una controversia

internazionale. La vicenda e' partita con delle difficolta',

rimetterla nella giusta direzione non e' semplice. Voglio dire

agli italiani - sottolinea Pinotti - che non dimentichiamo mai i

nostri Maro'".

(ANSA).

 

FISCO: MAXI SEQUESTRO A MARCHESE CATTANEO ADORNO

NON DICHIARATI UTILI SOCIETA' UNILINK,EVASI 1 MLN E 200 MILA EURO

(ANSA) - GENOVA, 3 GIU - La procura di Genova ha sequestrato in

via preventiva quote societarie per oltre 1 milione e 200 mila

euro al marchese Giacomo Cattaneo Adorno e ai suoi familiari.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Cattaneo insieme

ai due figli e alla moglie avrebbe evaso quella cifra nel 2008,

non dichiarando nel 2009 gli utili ricavati dalla societa'

Unilink. Per l'accusa, la societa' con sede in Lussemburgo

opererebbe in realta' in Italia dove il reddito avrebbe dovuto

esser dichiarato. (ANSA).

 

FISCO: MAXI SEQUESTRO A MARCHESE CATTANEO ADORNO  (2)

(ANSA) - GENOVA, 3 GIU - La societa' riconducibile al marchese

Giacomo Cattaneo Adorno le cui quote sono state sequestrate oggi

per un totale di un milione e 200 mila euro e' la consociata

italiana di Unilink, la Namira. Oltre al marchese sono indagati

per evasione fiscale anche la moglie Emanuela Brignole e i figli

Serena e Filippo.

   Cattaneo Adorno era stato condannato, con sentenza divenuta

definitiva nel 2002, a quattro anni di reclusione per concorso

in concussione per i lavori legati alle celebrazioni colombiane

del 1992 a Genova. Si era rifugiato in Brasile e era rientrato

nel novembre 2006 beneficiando dell'indulto. Il Tribunale di

sorveglianza della corte d'appello di Genova, accogliendo la

richiesta del suo difensore, ne aveva poi deciso l'affidamento

ai servizi sociali nel maggio 2007 per la pena residua e cosi' il

marchese aveva prestato la sua opera a favore dell'onlus San

Marcellino, fondata dai Padri Gesuiti, che si occupa delle

persone senza dimora. (ANSA).


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